Il Monte Bargiglio


L’inizio del sentiero e la cima del M.Bargiglio

La Garfagnana medioevale e rinascimentale era suddivisa in varie zone, ognuna dominata da diversi signori (Ricordiamo gli Estensi, il principato Lucchese…), quindi per tenere sotto controllo un territorio cosi vasto vi erano state alzate numerose rocche e torri d’avvistamento e comunicazione, che in caso di ‘sconfinamenti’ avrebbero avvertito con dei segnali la rispettiva città di appartenenza. Una delle quali era la torre del Bargiglio, di cui oggi rimangono solamente le rovine. Il Monte Bargiglio (considerata l’estrema elevazione sud orientale delle Alpi Apuane, con una modesta altezza di 869 mt) domina l’abitato di Borgo a Mozzano. Dalla sua cima è possibile vedere la città di Lucca in quanto questa torre era chiamata “L’occhio di Lucca” e doveva mettersi in comunicazione con la torre di guardia nell’odierna Piazza Napoleone.


Lungo il sentiero…

La zona del M. Bargiglio è nota a molti perché nelle vicinanze si trova il punto di partenza per i praticanti di Parapendio e Deltaplano, nei giorni festivi (specialmente in primavera ed estate) e possibili ammirare i loro volteggi in cielo! Per arrivare al M.Bargiglio bisogna arrivare a Borgo a Mozzano tramite la statale (detta Lodovica) che corre sulla destra orografica del fiume Serchio. Prima di entrare nell’abitato stiamo attenti al bivio per CUNE e proseguiamo seguendo sempre le indicazioni per Cune. Arrivati a Cune, si incontra un parcheggio sulla destra ma noi si prosegue sulla sinistra dove vi è posto anche un cartello di divieto di accesso, ignoriamolo (si tratta di una strada non collaudata), poco dopo entriamo in un’amena spianata, chiamata Pian dei Vitelli noi proseguiamo ancora per circa 1 km dove si nota sulla sinistra un cartellone montato su un palchetto di legno, li inizia il sentiero per la cima del M.Bargiglio.


Il ritorno con un bellissimo panorama

Una cinquantina di metri avanti troviamo subito uno spiazzo abbastanza grande da parcheggiare e da li torniamo indietro per prendere il ripido ma largo e battuto sentiero (a questo punto lo troviamo sulla destra della strada). Dopo la prima salita ci inoltriamo in un fresco boschetto dove anche li è presente un cartello con spiegata la storia della torre, proseguendo oltre si sale ancora un poco curvando sulla sinistra e si esce dal bosco e davanti a noi si ergono le rovine, naturalmente si segue sempre il sentiero che rimane ben segnato e nelle zone esposte ci sono delle protezioni laterali. Da li abbiamo una bella visuale comprendente la piana Lucchese, i monti Pisani, il Morianese e la Val Freddana, le Pizzorne e naturalmente, come sempre, si intravede il gruppo delle Panie che fa capolino dietro un’arborea collina. Ecco fatto, semplicissima e divertente passeggiata per tutti, in un’ora completiamo l’intero percorso compreso il ritorno. Raccomando l’uso di calzature adatte per la salita, poiché il primo strappo è parecchio ripido e si potrebbe scivolare con delle suole non adatte!


Uno dei pannelli illustrativi