Le cascate del Dardagna


Le Cascate del Dardagna

L’escursione ha inizio dal Santuario della Madonna dell’Acero posta a 1200 m. di altezza s.l.m. a circa 9 km da Vidiciatico lungo la strada che da questa località conduce al Cavone e al comprensorio sciistico del Corno alle Scale: per i toscani l’itinerario per giungere fin qui è percorrere la statale Porrettana fino a Silla poi seguire le indicazioni per Lizzano Belvedere e Vidiciatico e, infine, da qui svoltare a sinistra per il Santuario e il Parco Regionale del Corno alle Scale. Il Santuario si trova immerso fra foreste di faggi e abeti e prende il nome da una vecchia stampa con l’immagine della Beata Vergine vestita alla greca che fu trovata affissa ad un grossa pianta nel corso del XIV° sec.: la leggenda narra che due giovani pastori sordomuti trovassero riparo sotto l’acero durante un furioso temporale e che durante la tempesta la Madonna fosse loro apparsa facendogli riacquistare l’udito e la parola e affermando di volere essere venerata in quel luogo.


Le Cascate d’inverno

Tornati a casa i fanciulli riferirono questo e il parroco di Rocca Corneta, venuto a sapere dell’apparizione della Vergine, fece trasportare l’immagine in parrocchia per festeggiare l’avvenimento alla presenza del Vescovo: ma quando venne il giro dei festeggiamenti la sacra immagine era scomparsa per riapparire sotto l’acero da cui era stata tolta, lasciando un proprio segno su ogni albero da dove era passata. Si narra anche che questi alberi non potessero essere tagliati tanto che un uomo che tentò di abbatterne uno rimanesse schiacciato sotto i suoi rami: intorno all’Acero sorse così una piccola cappella che poi divenne l’odierno Santuario realizzato con stile molto semplice come un insieme di piccole case poste una accanto all’altra nel corso del XVI° e delXVII° sec.


Sul sentiero

Lasciata l’auto nei pressi del Santuario ci incamminiamo sulla destra lungo uno strabello dentro una fitta abetaia seguendo il sentiero CAI n. 331: incontriamo piante come l’"Orchidea elleborina", l’agrifoglio, il lampone, il fior di stecco (cespuglio alto da 20 a 150 cm. protetto dalle leggi regionali) il "Geranio nodoso", l’ "Acetosella dei boschi", la "Lattuga montana". Sul percorso troviamo il rio Cavo e lo attraversiamo per prendere il sentiero CAI n. 333 con il fragore delle cascate che giunge via via sempre più forte: ancora pochi minuti e siamo alla base della prima cascata sul fianco orografico destro del Dardagna a quota 1170; questo salto è alto circa 15 m. e la vegetazione che si trova alla sua base è quella tipica degli ambienti legati all’acqua, come la "Calta palustre", l’ "Equisetum arvense" (Coda di cavallo).


Santuario della Madonna dell’Acero

Aggiriamo la cascata sulla sua sinistra utilizzando un sentiero a scalini di legno e raggiungiamo la seconda cascata e poi via fino all’ultima (la settima) che è la più suggestiva e la più alta in assoluto con i suoi 30 m.: il rumore dell’acqua che si infrange sulle rocce sottostanti è notevole ma lo spettacolo delle cascate e veramente affascinante soprattutto in primavera o in autunno quando le piogge sono più abbondanti e chi ha avuto la fortuna di venirvi in inverno, durante un periodo di freddo particolarmente intenso, (come il mio amico Luciano Senesi e consorte) può essere testimone dello spettacolo che il ghiaccio crea tra queste rocce. Lasciata l’ultima cascata costeggiamo brevemente il corso del Dardagna (in questo tratto molto più tranquillo), torrente formato da due rami: quello principale a est nasce dal Corno alle Scale (m. 1945) e quello secondario a ovest nasce dal Monte Spigolino (m. 1827).


Verso il Cavone

Il corso del Dardagna misura circa 25 km. e termina in località Rocchetta quando si unisce al torrente Scoltenna dando origine al fiume Panaro. Lasciato il torrente procediamo a sinistra per il sentiero CAI n. 333 che ci conduce in breve alla località Il Cavone, quota 1415, dove si trova un Rifugio Bar Ristorante (non convenzionato CAI) e un ampio piazzale che serve a tutti coloro che si recano sui campi da sci del comprensorio del Corno alle Scale usufruendo della seggiovia che ha qui la sua base di partenza: per risalire con calma dal Santuario della Madonna dell’Acero fino al Cavone costeggiando le cascate abbiamo impiegato circa 2h. A questo punto prendiamo a sinistra lungo la strada asfaltata che ci riporta in circa 1h. di cammino al Santuario: l’intera escursione richiede quindi non più di 3 h. di cammino.