MTB monte Sumbra – 38,5 km

Percorso

Arni, Passo Sella, Vagli di Sotto, Careggine, Capanne di Careggine, Isola Santa, Tre Fiumi, Arni.

Chilometri

38,5

Difficoltà

Impegnativo

Fondo

75% sterrato 25% asfalto

Dislivello

1200 mt

Servizio Guide

Non disponibile al momento

Rifornimenti

Vagli di Sopra, Capanne di Careggine

Quote

Partenza 922 mt – Massima 1496 mt


Sulla Marmifera

Da Arni (dove, sempre facendo attenzione a non ostruire la viabilità locale, avremo parcheggiato i nostri mezzi), superiamo le ultime case del paese e proseguiamo per la marmifera dal fondo sassoso che conduce al fino Passo di Sella. La strada è percorribile, sia pure faticosamente, per circa 1 km dopo di che la pendenza aumenta ed è necessario scendere in diversi tratti dalla bicicletta anche a causa del fondo sconnesso. A circa metà salita dobbiamo tenere la sx ad un bivio e la strada concede un attimo di respiro per qualche centinaio di metri. La strada è dominata in questo tratto dalla mole del Monte Macina che però, mano a mano che saliamo, perde la sua imponenza iniziale. Dopo circa 4 km di marmifera si raggiungono i prati del Passo di Sella (km 4; mt1496), attraverso un ultima deviazione a dx su sentiero, con una stupenda vista sulle Apuane Settentrionali. Si scende sul versante opposto per una mulattiera in buono stato (segnavia CAI n. 35), che dapprima per prati, quindi per bosco di faggi, conduce in ca. 3,5 km nel bacino marmifero di Arnetola (km 6; mt 1000).


Ancora in salita sui prati del Passo di Sella

Il sentiero è percorribile quasi interamente in sella, ad eccezione di qualche tratto in cui massi sporgenti non consentono il passaggio. Il tratto conserva inoltre una antica selciatura ed è piacevole da percorrere. Ai successivi bivi teniamo la destra, attraversiamo un tratto franato con l’ausilio di una corda metallica e proseguiamo per la marmifera, dapprima sterrata e poi asfaltata. Prima di arrivare a Vagli di Sopra, nei pressi di una costruzione semidiroccata sulla dx, prendiamo sempre a dx, una larga sterrata (km 8 circa) che conduce nei pressi del ponte sul Lago di Vagli. Giriamo a destra e superiamo suddetto ponte proseguendo sulla sinistra orografica del lago fino alla diga che lo sbarra (km 14; mt 550 ca). Si attraversa la diga e al bivio prendiamo la strada asfaltata a dx in forte salita che dopo le ultime case affacciate sul lago diventa sterrata ed aumenta la pendenza. Si giunge così, in circa 3 faticosissimi km, al paese di Careggine (km 18,5; mt 880).


Splendida immagine del lago di Vagli

Si attraversa il paese e proseguiamo su asfalto raggiungendo il crinale orientale del M. Sumbra al Passo della Formica (mt 1050). Da questo punto, contraddistinto da una piccola Maestà (Marginetta), si inizia a scendere verso sud seguendo le indicazioni per Capanne di Careggine ed inizialmente per la Fonte Azzurrina. Raggiungiamo così le balze rocciose che precipitano sulla Turrite e, con uno spettacolare panorama sul gruppo delle Panie, arriviamo ai casolari di Capanne di Careggine. (km 30; mt 840) A questo punto la strada comincia a scendere decisamente ed in circa 3 km conduce alla Provinciale del Cipollaio a monte del paese di Isola Santa presso il caratteristico lago artificiale (km 33; mt 600). Proseguendo in direzione della galleria del Cipollaio in ca. 4 km si raggiunge la località di Tre Fiumi (km 37; mt 800) e successivamente Arni da cui è iniziato l’itinerario.

Equipaggiamento

Standard

Planimetria

Vedi

Traccia

Scarica

Altimetria

Assistenza bici

Castelnuovo Garfagnana

Ospitalità

Agriturismo Ittica Darola 14 km dalla partenza – via Dei Colli – Antona tel.: 0585 319655.

Altre informazioni

Itinerario percorribile preferibilmente nelle stagioni climaticamente più miti.

Informazioni sul tracciato e fotografie rilevate dall’A.S.D. Gumasio MTB

Attenzione: il presente itinerario non è periodicamente percorso da collaboratori di AlpiApuane.com, di conseguenza è possibile che alcuni sentieri possano risultare temporaneamente inacessibili; si consiglia di pianificare accuratamente la propria uscita in MTB e di avvalersi di guide locali nel caso non si conosca bene l’area dell’escursione.