Altissimo – Sentiero della libertà

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#19226
dok
Partecipante
[quote=”Marco di AS”]A parte l’immancabile polemica con Bergame, mi pare un’immagine che possa degnamente aggiungersi a quelle del sito in questione. Io però me la farei pagare dal presidente Rossi… ;)

Marco

ecco, potrebbe essere un’idea per finanziare la ricerca…

…invece riguardo polemica e bergame: ahimè, io non vedo nè l’una nè l’altro…
ciao
Luca
[/quote]

o Marco, è che qui ormai c’è poco da far polemica, perché mi pare che una certa chiarezza se non evidenza sia stata raggiunta, e gli elementi chiave ce li ha forniti proprio l’ANPI Massa, attraverso le sue pubblicazioni.
da , a , all’opuscolo che è stata una delle mie prime letture sull’argomento e su cui ora ritorno, per un dato fondamentale che era sfuggito sia a me che a te, nelle considerazioni che facevi qui e qui.
non ci si era fatto caso, ma nelle due coppie di date tematiche [quella del 1° raduno partigiano sulla linea gotica e quella dell’inaugurazione ufficiale della maestà di Tecchia sul Sentiero della Libertà] non si era colto il dato comune, che è la prima data: 2 dicembre ’44.

ricordo che la data del 2 dicembre ’44 è quella del passaggio del fronte di centinaia di partigiani sotto la guida di Vinci, in seguito allo delle formazioni sotto la pressione del rastrellamento tedesco di fine novembre-primi dicembre.

e ricordo che per me quella data e quel percorso, sulla base della esplicita testimonianza del Nino Mignani e di quelle del Gildo della Bianchina e dei rescetini, diventava al momento l’unico riferimento spazio-temporale certo, da cui si poteva ripartire per costruire un quadro più solido di relazioni con gli altri dati: ad esempio chiariva che Vinci, quando parlava di è in realtà al passo della Greppia che si riferiva, almeno per quanto riguarda il 2 dicembre: e d’altra parte, se anche le foto di mi sembrano piuttosto eloquenti, quella dell’opuscolo da te postata con la sella tra gli Uncini e il Pizzo del Tabarani e la didascalia , non lascia spazio a dubbi…come anche il tracciato delle due mappe.

e questo si sapeva già: quello che non si era colto è che il riferimento storico-geografico dei due eventi, il raduno del 2 dicembre ’75 e l’inaugurazione della maestà di Tecchia sul Sentiero della Libertà del 2 dicembre ’88, è lo stesso: il passo del 2 dicembre ’44, cioè Tecchia-Greppie.

questa è un’importante conferma ufficiale della relazione tra quel passo e Via della Libertà, che la sottrae dal limbo delle eccentriche ipotesi a…dok come delle opinioni pregiudiziali: certezza che mancava in perché qui l’equivalenza di Pitone e Greppie nell’uso che ne fa Vinci era certa per il passo del 2 dicembre, ma improbabile per l’episodio Marchini, per cui risultava dubbia in relazione alla Via della Libertà, anche se fondata su indizi forti, come la descrizione della posizione relativa al passo delle postazioni Monterosa, e parte delle foto.

rimane ad ora senza spiegazione perché il passo della Greppia sia stato chiamato allora : ma un dato è certo, che così è stato fatto, e questo ha certamente influenzato la successiva .

prendiamo ad esempio l’articolo della Armanini, nella parte delle statistiche del passaggio:

Sono conservati presso l’Archivio dell’ANPI di Massa gli elenchi dettagliati di coloro che attraversarono la Linea Gotica, ad esempio: nel mese di febbraio ‘45 passarono ben 1996 civili; nel solo giorno 26 febbraio, 157. Attraverso il passo del Pitone, nei due mesi di febbraio e marzo, furono 2146 coloro che varcarono le linee. […]
In tutto il periodo i Comandi Alleati su Fronte hanno controllato l’arrivo di oltre 8000 persone, ma ve ne sono molte altre che hanno attraversato la Linea Gotica senza sottoporsi ad alcun controllo […]
Dal 2 dicembre, in conseguenza del grande rastrellamento compiuto in tutta la provincia, attraversarono il fronte, dal Passo del Pitone, circa 8000 persone. […]
Nel marzo del ‘45 furono 47 le guide impegnate nell’attraversamento del Fronte. Nei mesi di febbraio e marzo i portatori utilizzati per superare la Linea Gotica furono ben 153.
Nello stesso periodo oltrepassarono le linee tedesche 306 militari e 2244 civili.

messi così i dati mi sembrano un po’ confusi, ma il punto è un altro: è critico qui il riferimento al passo del Pitone in relazione al rastrellamento del 2 dicembre. e poi abbiamo visto la testimonianza di Silvia Germelli nel volume della Sirio Giannini, citata qui e qui da Marco: il suo passaggio con la madre Irma è documentato nei registri dei GPA proprio in data 26 febbraio assieme a quello di don Emilio Barsotti, e passarono dalla Greppia.
questo significa che, applicando brutalmente l’assioma di Vinci che nel febbraio e marzo ’45 il passo praticato era uno solo, la frase dell’articolo diventa: Attraverso il passo della Greppia, nei due mesi di febbraio e marzo, furono 2146 coloro che varcarono le linee

insomma: questa ambivalenza Pitone-Greppie, tutta a favore del Pitone, ha determinato nel tempo un misconoscimento del passo della Greppia e un nel passo del Pitone, dico bene? ma cercando di dare a ognuno il suo, e senza togliere nulla a nessuno, direi proprio che la è tra le Greppie.
altrimenti si dimostri che non è così: io il mio sforzo, e anche non indifferente, l’ho fatto.

questo è lo schema del mio percorso logico, qui ridotto all’essenzialità, ma abbiamo visto che c’è una quantità di indizi e di testimonianze che portano in questa direzione: e a questo punto mi garberebbe sì sentire un parere scientifico di bergame…

qualcuno ha mica una bella foto del cippo della Via della Libertà all’Antona, da postare, che non ce l’ho sottomano? non ci avevo mai fatto caso prima, ma il percorso rappresentato mi pare proprio quello Tecchia-passo della Greppia [alias passo del Pitone], mi sbaglio?
ciao
Luca