bastrenta procinto

#27514
alberto
Partecipante

si aprire una via nuova in solitaria è una cosa che ho in mente da tempo. Ho individuato anche diversi obbiettivi.
L’alpinista cerca sempre di alzare “l’asticella” . Di farlo sul grado, cercando di fare maggiori difficoltà non mi interessa più di tanto. E di sicuro non sarei in grado di andare oltre certe difficoltà, anche perchè di allenarmi non se ne parla. Troppa fatica :laugh:

Poi vista la mia mentalità piuttosto classica, mi sento più attratto da altri scopi che dalla pura difficoltà.
Quella la lascio ai giovani e ai talentuosi :laugh:

Ultimamente ad esempio mi è divertito molto di salire le vie del Procinto usando solo protezioni veloci e cordini in clessidre. Vie che ti sono familiari ti si presentano sotto un altro aspetto.

Scegliere il momento giusto per impegnarsi in una certa salita non è facile. Ci sono tanti fattori che giocano: personali sia fisici che mentali, ambientali, familiari.
Per fare la solitaria alla via Zappelli alla nord del Pizzo delle Saette ci sono andato 2 volte. La prima volta la mia “vocina interiore” mi ha detto che era meglio rimandare.
Gli ho dato retta e non ne sono stato affato dispiaciuto.