Col di Mezzo – via Spitagoras

#23469
alberto
Partecipante

Francesco, tutto vero quello che dici. Ad esempio anche le cave fanno sparire le montagne, in particolare le Apuane.
Lo trovi giusto? Ci dobbiamo rassegnare perchè questo fa parte dell’evoluzione?

Io no! non lo trovo giusto e non mi rassegno.
A comportarmi così sono fuori dal tempo? non sono GLOBALIZZATO? sarà e allora? Non mi interessa adeguarmi a qualcosa che non condivido solo perchè tutti fanno così.

La tua analisi secondo me è giusta fino ad un certo punto. Questo perchè non tiene conto di quello che accade intorno a noi. Ad esempio in altri paesi, in altri luoghi anche italiani.
Non mi sembra che da tutte la parti ci sia la corsa alla spittatura seriale.

faccio il banale esempio della Val di Mello . Una via come Luna Nascente. Pur non essendo stata spittata (valorizzata) non mi sembra che sia stata dimenticata. Eppure qualcuno ci aveva provato ma è stato fermato sul nascere.

Altro esempio e la continua crescita dell’arrampicata TRAD .

In Inghilterra, in Scozia, in Galles non mi sembra che ci sia la corsa alla rivalutazione degli itinerari a suon di spit e trapano. Manco alle soste li mettono. In arrampicata si prendono dei rischi enormi e sul duro mica sul V grado ma spit non ne mettono.

Io non dico che bisogna fermare l’evoluzione , la progressione nel superamento delle difficoltà, questo fa parte dell’alpinismo: prima vie più semplici poi sempre più difficili per arrivare in vetta.

Io dico che bisogna avere rispetto di come un certo itinerario è stato aperto. Questo perchè un itinerario è l’espressione di chi l’ha concepito e poi realizzato.

Mettendo gli spit sulla Malerba al Grondilice non mi sembra che sia una grande evoluzione.

Siamo una minoranza? Bene qual’è il problema ? EVVIVA LE MINORANZE. EVVIVA LE DIVERSITA’