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bonatti scritto:
Enzo scritto:
[quote]bonatti scritto:
[quote]ciao Enzoho letto il tuo articolo sulla tua traversata "Focola del Vento – Selvarella" . Molto interessante e mi riprometto di andarla a fare.
Conosco poco quel versante marino della cresta di Sella.
Ci sono stato, ma poche volte.Una volta per aprire una via nuova sul Pizzo del Gracchi sul versante opposto alla parete dove sale la Lizza meccanica. Ricordo che salimmo direttamente di sotto su terreno pittosto impervio faticoso e selvaggio con tratti di lizza franata.
Un ‘altra volta a fare la Lizza Meccanica fin su alle cave per poi traversare verso il passo del Vestito e tornare gi? di li.
Un’altra volta a ripetere lo sperone ovest della schiena dell’Asino
E ancora un’altra volta per aprire una via nuova sulla parete a sinistra dello sperone della schiena dell’Asino, dove abbiamo lasciato qualche chiodo ma non l’abbiamo terminata.
Quella volta se non ricordo male per arrivare all’attacco salimmo la lizza della chiesa del Diavolo. Ma sono passati tanti…anni e mi potrei sbagliare.
Mi piacerebbe saperne di pi? sul Pizzo dei Gracchi, cio? se esiste, che tu sappia, una ‘via normale’ o qualcosa del genere, diciamo qualcosa che non superi il III/IV. La via di cui ? stato parlato qualche tempo fa sul forum, sulla parete che guarda verso il Fosso della Piastrella e il Fosso del Chiasso, per me ? troppo dura.[/quote]
al Pizzo dei Gracchi ho fatto solamente la via della CLESSIDRA aperta dal grande Plinio;)
Poi sempre con Plinio abbiamo dato un’occhiata… :P alla parete sul versante opposto.
Forse una via pi? semplice per salire sul Pizzo dei Gracchi ci sar? , bisognerebbe fare una esplorazione.
Enzo, mi racconti qualcosa di pi? della traversata Focola del Vento – Selvarella??[/quote]
Mah, se hai letto il mio articolo o meglio i miei due articoli (a proposito, dove li hai letti?) sai pi? o meno tutto quello che avevo da dire.
Ribadisco che il terreno ? molto insidioso, ma per persone come te certo non ? un problema. Poi ci pu? essere qualche problema di orientamento, e naturalmente non sarebbe il caso di sbagliare strada. All’inizio c’? un sentierino, poi c’? una traversatina molto esposta su erba dopo la quale la prima volta che ci andai (da solo) non avevo chiaro come continuare. Poi con Emanuele si vide che bisognava scendere per qualche metro una costolina rocciosa di II e continuare brevemente la traversata (si trova uno scalino intagliato) fino a entrare in un bosco sospeso e ripidissimo. E’ ‘la macchietta del Balderi’, dal nome del proprietario! Ci andavano a prendere la legna, e perfino i funghi!! Il bosco va attraversato pi? o meno in orizzontale, poi bisogna scendere un po’ di livello per affrontare nel modo migliore il canale marmoreo centrale (dove passa la via Hydra) e le sue adiacenze. Nel canale si entra nella maniera migliore con un passaggio assai delicato di II+ su roccia rotta e con molta esposizione. Poco pi? in alto occhieggia, in posizione inverosimile, un muretto di cava! Dopo il canale si traversa al meglio, anche su vaghe tracce, su un pendio di paleo e detriti ripidissimo e assai pericoloso, finch? la pendenza non comincia a cedere. A questo punto si pu? arrivare pi? facilmente alla Selvarella o direttamente al sentiero segnato pi? in basso. Se vuoi maggiori dettagli o foto ecc., la mia email ? enzomaestripieri@virgilio.it. Se vuoi ci si pu? anche sentire per telefono; in ogni caso ho intenzione di passare a salutarti e conoscerti appena passo da Pietrasanta in giorni feriali.
Enzo