Re: monte contrario via dei chiavaresi- bastrenta

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#3143
Anonimo
Ospite

Sono off topic, rispondo solo a guido, a davec77 e faxalo

x guido

Ho qui aperto il file della CTR 10000 in formato numerico.
Come sai, la CTR numerica quota solo 2 delle 3 cime dell’Antona (903.0, 907.1): la terza, mancante, ? quella dove c’? la campana.
Da quanto riferisci, la Est della 907.1 ? di interesse puramente esplorativo.
Presso la q. 716 dovrebbe transitare un sentiero di collegamento con La Foce, come riportato dalla CTR cartacea e da te intuito. Una volta, in attesa degli amici saliti per la normale all’Antona, iniziai a seguirlo (da La Foce) ma mi fermai di fronte ad un viscido lastrone (era tutto bagnato) che precedeva un passo delicato: oltre, il terreno si faceva impervio, pur con vegetazione cespugliosa.
Questo sentiero dovrebbe poi traversare tutto il versante N della montagna e, combinato con altre tracce, consentire di raggiungere la mulattiera che dal cimitero di Antona va all’Oratorio di S. Marco e a Redicesi.

Per quanto riguarda il collegamento La Foce – Redicesi, so per certo che esiste un buon sentiero (pochi anni fa percorso da una gita del CAI Prato), forse anche segnato con vernice rossa.
Non ho mai provato a cercarlo.

Infine, un sentiero dovrebbe collegare La Foce con la localit? " Centoragne ", passare sotto (a Nord) del Pian della Fioba, raggiungere la localit? " Strappata " (rud.) e toccare la localit? " Viceragno " (altro rudere, 600 m c.). Qui sentiero per Redicesi o per la strada comunale di Renara.

x davec77

A quanto ne so, i tre sono stati riportati a valle Luned? mattina, a causa delle avverse condizioni meteo. Sembra che fossero solo un po’ infreddoliti per la notte passata lass?.
E’ vero che le previsioni del tempo non avevano previsto la pioggia, domenica.
Ti porto il nostro esempio: noi eravamo in zona Passo del Cerreto.
Gita escursionistica: siamo saliti al Biv. Rosario, quindi ci siamo diretti verso il Gendarme. Arrivati sotto l’attacco della cresta Est (attrezzata con un cavo metallico semi-arrugginito e sottile, 5 mm), non avendo nessuna attrezzatura al seguito e, soprattutto, diffidando dei grossi nuvoloni che gi? dal mattino si addensavano sulla montagna, siamo tornati indietro.
La qualit? della roccia (arenaria) e i molti blocchi instabili rendevano gi? di per s? delicata la salita: e se fosse venuto a piovere a met? salita o, peggio, in cima?
Ci voleva Pegaso.

Morale: prima di ricorrere al rotore, bisognerebbe essere preparati al massimo e saper andare in montagna, cosa che spesso non si verifica.
Ben venga il Pegaso a pagamento.

x faxalo

Ho la sensazione che sovente la gente non sia consapevole di quello che fa.
Giusto che ci sia una struttura adibita al soccorso, sia in mare che sui monti.
Meno giusto che si chiami il soccorso per una slogatura su un sentiero, quando magari si ? un gruppetto di amici.

E’ di pochi giorni la notizia che il Pakistan ha presentato il conto dell’elicottero ai due alpinisti italiani impegnati sul Nanga Parbat.
Chi dovrebbe pagare?
Lo Stato, come detto dai due, il quale avrebbe beneficiato della " gloria " (???) di una prima ascensione?
E’ giusto che paghino loro, anche perch? diversamente si innescherebbe un meccanismo deleterio.

M.