Re: zecche: normale amministrazione?

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Anonimo
Ospite

La mia, purtroppo, ? un esperienza acquisita sul campo… :(

Il primo incontro con la bestia l’ho avuto nel lontano 1993: fino ad allora ignoravo totalmente il problema.
Devo dire che il disgusto, con gli anni, si ? lievemente attenuato contestualmente al progredire della mia conoscenza sul fenomeno: comunque mi fanno sempre schifo.

Secondo i vari studi, che posso confermare sul campo, i periodi pi? a rischio sono la primavera e l’autunno, le stagioni di massima attivit?.
Questi due periodi sono anche caratterizzati, in media, da elevati tassi di umidit? e temperature miti, le condizioni climatiche ideali per le zecche.
Evidentemente, luoghi miti e umidi in inverno sono comunque a rischio!

Putroppo il nostro animaletto ? molto resistente e ha pochi nemici naturali.
Facendo un sunto di quanto si trova in letteratura, direi che per combattere il fenomeno bisognerebbe mantenere i sentieri puliti e controllare le popolazioni di cervi, caprioli e cinghiali (oggi esplose a dismisura).
Le zecche ci sono sempre state, ma un territorio ben curato (come una volta, quando la gente viveva stabilmente in montagna) combatte bene il fenomeno.

Da parte nostra, possiamo solo cercare di vestirci con abiti lunghi (almeno i pantaloni) e chiari, e avere occhio vigile.
Magari preferendo, nelle stagioni calde, percorsi senza infrascamenti, arbusti invadenti o distese di paleo.

Infine, pare che ci siano preferenze in base all’odore (o carnagione?), perch? non ? possibile che le prenda sempre io e pi? degli altri… :pinch:

M.