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STR scritto:
Che dire, mi sembra che come spesso accade si vogliano fare le nozze con i fichi secchi.
Il parco esiste sulla carta ed ? addirittura in grado di ottenere riconoscimenti internazionali… poi quando si va all’atto pratico non dispone nemmeno del territorio che invece di essere demaniale ? privato.
D’altra parte stiamo parlando un parco nato in un territorio che da sempre (intendendo a memoria d’uomo) ? sfruttato non solo dall’estrazione del marmo, che ? sicuramente il pi? vistoso dei fenomeni, ma anche da una societ? di sussistenza che ha portato all’arretramento delle aree boschive, al minuzioso terrazzamento di tutte le aree coltivabili, alla costruzione capillare di reti viarie ed abitazioni.
Dovremmo ricordare che i luoghi che calpestiamo nelle nostre escursioni domenicali non sono "vergini" ma sono stati assoggettati per millenni al mutevole interesse dell’uomo. Per generazioni la gente del luogo ha letteralmente dato la vita per estrarre il marmo, coltivare campi ingenerosi e portare le bestie su magri pascoli. Penso anzi che la parola "sfruttamento" sia profondamente ingiusta nei confronti di tutte quelle persone che in questi luoghi avari hanno vissuto costruendo tutto quello che noi oggi vediamo, nel bene e nel male, bello e brutto che sia.A mio avviso il concetto di PRESERVAZIONE ? sbagliato in partenza perch? equivale a dire che il futuro di un luogo non pu? in alcun modo essere migliore del suo passato ma, nella migliore delle ipotesi, equivalente.
Io credo che la ricchezza delle Apuane non sia solo nelle natura pi? o meno selvaggia, ma anche nella vita che vi ? passata lasciando il proprio segno e, perch? no, nella vita che ancora vi deve passare!
Forse il futuro di questi luoghi non ? nel marmo, nel turismo o nel parco, ma nelle persone che li vivono, siano essi cavatori, escursionisti, ambientalisti o turisti.
Forse il futuro di questi luoghi ? nella consapevolezza che esisteranno anche domani e saranno differenti da come sono oggi, e da come erano ieri. Migliori o peggiori sta a noi deciderlo, oggi, ma non saremo noi a giudicarlo domani!Grazie a tutti per gli spunti che quasi ogni giorno trovo ad aspettarmi su questo forum!
Un saluto.
Bellissime parole, chiare e visibilmente animate da un’amore per la tua, nostra, terra.
Le condividerei al 100% se non fosse che ormai la mia fiducia nel genere umano se ne ? andata a farsi benedire.
Trovo anche io che il concetto di preservazione sia nella sua accezione etimologica scorretto quando applicato al contesto ambientale che per sua stessa natura ? in continua evoluzione. Tuttavia chi di voi ha mai, sinceramente, notato una "evoluzione" del territorio che si traduca in suo miglioramento?
Purtroppo non ho pi? fiducia nelle azioni compiute dal genere umano e credo che nel nostro piccolo quanto sta cadendo a Fociomboli ne sia un mero esempio.
Chi di quella terra vive, come il gestore dell’agriturismo, e che dovrebbe esserne il primo custode, con tanto spazio a disposizione deve proprio lasciare li i cavalli a pascolare? A distruggere?
Quindi partendo da queste mie asserzioni io sono a favore della REPRESSIONE TOTALE, dell’intransigenza assoluta. Del resto un Parco dovrebbe essere quella mano invisibile pronta a tutelare l’interesse di tutti laddove prevarica l’interesse degli stupidi.
Nella fattispecie ho sempre sostenuto che l’intervento che si sarebbe meritato Fociomboli sarebbe stato quello della recinzione TOTALE su tutto il perimetro, e lo dico anche a costo di rinunciare per primo a metterci piede per sempre.
Le soluzioni si trovano, se si vogliono cercare. Una tavola rotonda con i proprietari delle "parcelle" (notizia a me nuova) di Fociomboli si sarebbe dovuta perlomeno tentare. Una staccionata pu? avere uno, due, cento cancelli per far entrare l’essere umano e impedire alle bestie al pascolo di entrare.
N? mi sembra si tratti di un problema di soldi, visti gli importi in ballo che sono stati sfruttati, o forse farei meglio a dire sprecati.
A partire dal tentativo insensato del rimboschimento ad Abete bianco, della cui approvazione da parte del Comitato Scientifico, ammesso che ne esista uno, ancora adesso stento a convincermi.
Ciao
Marco