Altissimo – Sentiero della libertà ?

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  • Questo topic ha 951 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 12 mesi fa da dok.
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  • #18933
    dok
    Partecipante

    [quote=”Marco di AS” post=21920]O Luca, era meglio se andavo a stanare gli orsi polari, invece sono rimasto nel freddo umido di Firenze e mi sono beccato una bella bronchite con febbre annessa…. :( :sick:

    Sono d’accordo per l’articolo; magari vediamo se è appunto possibile dare prima un’occhiata all’archivio Del Giudice. Intanto con Nerli abbiamo ripreso qualche contatto per l’ufficializzazione del recupero del sentiero; Giuseppe Lazzini del CAI di Massa dovrebbe contattare l’Anpi mentre lo zanese Tonacci, consigliere del Parco, batterà quel versante. È poi confermata la disponibilità di massima dell’Unione di Comuni. Insomma il progetto va avanti, e ho ricercato anche la Maria Del Giudice che però è all’estero e ancora non mi ha fatto sapere quando rientra. Appena torna, ci possiamo senz’altro vedere con lei; era ben contenta dell’iniziativa visto tra l’altro che il 2014 è anche il centenario della nascita di suo padre.

    Spero di recuperare bene per il raduno al Forte dei Marmi; magari ci vediamo lì!

    Marco[/quote]
    o Marco, allora vedi di rimetterti alla svelta, anche se la mia presenza sabato è in forse
    ciao
    Luca

    #18982
    dok
    Partecipante
    [quote=”Enzo”]Un’altra domanda…
    Perché il Pizzo del Tabarrani si chiama così? Se non mi ricordo male, non c’è in tutto il topic una spiegazione di questo nome, o forse mi è sfuggita.
    Enzo[/quote]

    avevo già parlato [b]qui[b] dell’amicizia e della comunità d’intenti tra Giuseppe del Freo e Giuseppe Raffaelli, noto anche come …non sapevo ancora di questo Viduglio Tabarani, per cui non è affatto improbabile che il nome sia coevo alla o e si riferisca proprio a lui.
    detto alla montignosina <Pizzo del Tabarani>, come ho anche trovato scritto in una recentissima pubblicazione di un giovane Benedetti, e non dunque come ho sempre scritto.
    o malatesta, te lo puoi presentare meglio quel libro, no?
    ciao
    Luca

    [Giovanni Cipollini, Montignoso nella Resistenza, pag.32]

    Nel 1921 tra i tentativi di opporsi allo squadrismo, che poteva contare sull’appoggio degli industriali e degli agrari e sulla copertura di larga parte delle autorità civili e militari, va segnalata la costituzione degli “Arditi del Popolo”, che avvenne in varie località del territorio provinciale.
    Per quanto riguarda Montignoso i rapporti di polizia parlano di circa 40 aderenti, che si riunivano in un seccatoio in località Piano, guidati da Viduglio Tabarani, Balilla Grillotti e Giuseppe Raffaelli.

    #18984
    Enzo
    Partecipante

    [quote=”dok” post=22009]

    [quote=”Enzo”]Un’altra domanda…
    Perché il Pizzo del Tabarrani si chiama così? Se non mi ricordo male, non c’è in tutto il topic una spiegazione di questo nome, o forse mi è sfuggita.
    Enzo[/quote]

    avevo già parlato [b]qui[b] dell’amicizia e della comunità d’intenti tra Giuseppe del Freo e Giuseppe Raffaelli, noto anche come …non sapevo ancora di questo Viduglio Tabarani, per cui non è affatto improbabile che il nome sia coevo alla o e si riferisca proprio a lui.
    detto alla montignosina <Pizzo del Tabarani>, come ho anche trovato scritto in una recentissima pubblicazione di un giovane Benedetti, e non dunque come ho sempre scritto.
    o malatesta, te lo puoi presentare meglio quel libro, no?
    ciao
    Luca

    [Giovanni Cipollini, Montignoso nella Resistenza, pag.32]

    Nel 1921 tra i tentativi di opporsi allo squadrismo, che poteva contare sull’appoggio degli industriali e degli agrari e sulla copertura di larga parte delle autorità civili e militari, va segnalata la costituzione degli “Arditi del Popolo”, che avvenne in varie località del territorio provinciale.
    Per quanto riguarda Montignoso i rapporti di polizia parlano di circa 40 aderenti, che si riunivano in un seccatoio in località Piano, guidati da Viduglio Tabarani, Balilla Grillotti e Giuseppe Raffaelli.

    [/quote]
    Grazie dok
    Enzo

    #18995
    malatesta
    Partecipante

    Salve dok! Il libro di massimo benedetti”Montagne diverse” parla di luoghi che ho vissuto,vivo e persone che ho conosciuto, alcune di striscio alcune per raccontato. Brevi racconti che mi portano indietro, sò molto poco di tutti, non faccio ricerche e nemmeno voglia di star ad ascoltare chi sà. Non è bello ma così è, vado spesso lì dove del freo, bè dela marià e altri si incontravano, vedo, immagino e accarezzo. Più che altro osservo gli alberi che tanto han visto. Mi piace vederli ancora lì.

    Ieri son passato ! La casa che era del professore e un ontano che ho sempre visto lì.
    Il libro di massimo è tanto. saluto

    Attachments:
    #19001
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao Malatesta, dove si trova codesto libro? Mi piacerebbe dargli un’occhiata…

    Marco

    #19003
    malatesta
    Partecipante

    Ciao marco
    Il libro lo trovi sicuramente al bar edicola da mariella al prado di montignoso io l’ho preso a massa, bar bocci, se vuoi posso fartelo avere se mi dici come. piacere roveno

    #19026
    dok
    Partecipante
    [table][tr][td][quote=”docche”]…avevo già parlato qui dell’amicizia e della comunità d’intenti tra Giuseppe del Freo e Giuseppe Raffaelli, noto anche come …non sapevo ancora di questo Viduglio Tabarani, per cui non è affatto improbabile che il nome sia coevo alla o e si riferisca proprio a lui…[/quote]
    [Giovanni Cipollini, Montignoso nella Resistenza, pag.32]

    Nel 1921 tra i tentativi di opporsi allo squadrismo, che poteva contare sull’appoggio degli industriali e degli agrari e sulla copertura di larga parte delle autorità civili e militari, va segnalata la costituzione degli “Arditi del Popolo”, che avvenne in varie località del territorio provinciale.
    Per quanto riguarda Montignoso i rapporti di polizia parlano di circa 40 aderenti, che si riunivano in un seccatoio in località Piano, guidati da Viduglio Tabarani, Balilla Grillotti e Giuseppe Raffaelli.

    [/td][/tr][/table]

    non è facile trovare informazioni su questo Viduglio Tabarani, anche se i più anziani a Montignoso si ricordano di lui.
    qualcosa di più si trova sulle altre persone citate:

    • Giuseppe Del Freo (1897-1969), il cui nome è legato a quello del rifugio di Mosceta (Pietrapana), per l’impegno profuso nella sua realizzazione (viene inaugurato nel 1950) in qualità di presidente CAI Viareggio.
      [Giovanni Cipollini, Montignoso nella Resistenza, pag.39]

      Giuseppe Del Freo, uomo di profonda cultura, fu per molti anni professore di filosofia al liceo classico “Giosuè Carducci” di Viareggio. Il suo metodo d’insegnamento, che aveva una base crociana e decisamente laica, esercitò un notevole ascendente sui suoi allievi, molti dei quali lo seguivano nelle escursioni sulle Alpi Apuane, che costituivano occasione anche per riflessioni sui problemi di attualità. Benché sinceramente antifascista, Del Freo non tradusse mai i suoi sentimenti in un impegno militante e non prese parte alla Resistenza.

      e ringrazio la Francesca di Mosceta per questa foto che trovate al rifugio:

    • Giuseppe Raffaelli (1892-1984): cavatore, Ardito del Popolo nel 1921-22, nel 1923 espatria in Francia e nel ’36 è in Spagna nelle brigate anarchiche antifranchiste. Arrestato in Francia, poi al confino a Ventotene per 5 anni (dov’era anche Sandro Pertini che aveva conosciuto nel periodo di esilio in Francia), dal rientro nel ’43 attivo nella Resistenza, nel dopoguerra riapre a Montignoso la Camera del Lavoro a dirigenza anarchica.
    • Balilla Grillotti (1902-1944): non ci si faccia ingannare dal nome, che gli fu dato in tempi non sospetti in memoria di quel Giovanni Battista Perasso detto Balilla che col lancio di un sasso contro i soldati austriaci dette il via alla rivolta popolare di Genova, 1746. Dopo la morte del padre a seguito di un’aggressione squadrista (Daniele Grillotti, vice-sindaco di Montignoso, militante socialista poi confluito nel partito comunista), e l’arresto per attività antifascista, si trasferisce in Liguria dove durante il regime è attivo nell’organizzazione clandestina del movimento operaio comunista della Val Polcevera e dopo l’armistizio milita nei GAP (Gruppi di Azione Patriottica) di Genova. Muore fucilato dalle Brigate Nere. Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria.

    come si può vedere la Via della Libertà parte da lontano [e qui intendo proprio , e non , quello per intendenderci della foto di Roveno…:laugh: :silly:]…e qualcosa ci sarebbe da dire anche dell’Antona, dico bene Diego?

    a proposito, Roveno: ma quello della foto era ai su’ tempi il seccatoio in località Piano della citazione di Cipollini? e dove si trova?
    ciao
    Luca

    #19027
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao a tutti. Grazie delle informazioni, Roveno; se ce la faccio nei prossimi giorni vengo in Versilia e vedo di fermarmi a Montignoso, altrimenti ti faccio sapere.

    Luca, il 2014 è alle porte. Sono in contatto con Vettori e con Tonacci sul fronte Parco, mentre un socio del Cai di Massa dovrebbe sondare l’Anpi locale. Resta da definire il soggetto che si fa carico dell’iniziativa poi partiamo. Le disponibilità per il recupero del sentiero non mancano. Appena tutto è più chiaro, direi di vederci con la Maria Del Giudice, possibilmente al Pasquilio.

    Marco

    #19029
    Anonimo
    Ospite

    X Doc
    a parte i complimenti per l’ottima acquavite al 67 per cento…Si ci sarebbe da dire tanto di Antona anche limitandosi ai tempi moderni e non parliamo poi della seconda guerra mondiale! Intanto mi limito a ricordare che presso la località Croce nei boschi ad ovest del paese si riunivano a fine ‘800 gli anarchici della montagna e coll’accensione di fuochi nella summenzionata località fu dato il segnale per l’inizio della famosa rivolta conosciuta come moti di Lunigiana (anno 1894), dove peraltro venne arrestato e processato il mio bisnonno insieme ad unaltra decina di anarchici antonesi.
    Il resto alla prossima puntata
    Un saluto

    #19030
    dok
    Partecipante
    [quote=”Diego”]X Doc
    a parte i complimenti per l’ottima acquavite al 67 per cento…Si ci sarebbe da dire tanto di Antona anche limitandosi ai tempi moderni e non parliamo poi della seconda guerra mondiale! Intanto mi limito a ricordare che presso la località Croce nei boschi ad ovest del paese si riunivano a fine ‘800 gli anarchici della montagna e coll’accensione di fuochi nella summenzionata località fu dato il segnale per l’inizio della famosa rivolta conosciuta come moti di Lunigiana (anno 1894), dove peraltro venne arrestato e processato il mio bisnonno insieme ad unaltra decina di anarchici antonesi.
    Il resto alla prossima puntata
    Un saluto[/quote]

    bon, Diego: allora vedrò di tenerti da parte un po’ di quell’acquasanta: cosa più facile a dirsi che a farsi, data la sua natura eterea che tende a farla…evaporare :whistle: anche troppo alla svelta…sic! :silly:

    …attendo con impazienza la prossima puntata della storia
    ciao
    Luca

    #19031
    malatesta
    Partecipante

    Ciao dok, la casa dietro l’ontano era la casa estiva di giuseppe del freo, poco più sù a sinistra c’è quella che fù di vitelli anche lui presidente cai di viareggio, nei pressi resiste ancora il castagno del prof. del freo con una specie di panchina in sasso (tipo quella di meliton lungo la strada x azzano) sempre in zona si trova la tecchia del papa, dove pare che raffaelli e del freo scrissero e musicarono “Figli dell’officina” mi pare d’aver capito che domani penso in piazza aranci a massa c’è la presentazione del libro di massimo benedetti, concordo con diego x quel che riguarda la grappa, se non sciala tutta ricordati di me. fallo sapere anche a marco del libro.bona.

    #19032
    dok
    Partecipante
    [quote=”malatesta” post=22058]…mi pare d’aver capito che domani penso in piazza aranci a massa c’è la presentazione del libro di massimo benedetti, concordo con diego x quel che riguarda la grappa, se non sciala tutta ricordati di me. fallo sapere anche a marco del libro…[/quote]

    …ebbene sì, l’iniziativa è descritta a questo linche: Libri Nascosti, capito Marco?
    ciao
    Luca

    #19033
    dok
    Partecipante
    [quote=”malatesta”]Ciao dok, la casa dietro l’ontano era la casa estiva di giuseppe del freo, poco più sù a sinistra c’è quella che fù di vitelli anche lui presidente cai di viareggio, nei pressi resiste ancora il castagno del prof. del freo con una specie di panchina in sasso (tipo quella di meliton lungo la strada x azzano) sempre in zona si trova la tecchia del papa, dove pare che raffaelli e del freo scrissero e musicarono “Figli dell’officina”…[/quote]

    ho inteso: invece la località Piano dovrebbe essere quella sulla via che collega Piazza a Palatina, dico bene?
    ho sentito più di una volta parlare delle grotte della zona, tra cui quella , che hanno tutte una loro storia, ma a parte il [ho scritto bene?] non le ho ancora visitate.
    e mi è venuto in mente, la cosa può interessare Guido, il Pietro Del Giudice del Crocello che ha pubblicato recentemente una dettagliata raccolta dei toponimi del comune di Montignoso e se non ricordo male l’opera è citata nella bibliografia del libro di Massimo Benedetti.
    ciao
    Luca

    #19056
    Anonimo
    Ospite

    Ups! :( sta mattina ancora aperto ma dopo 13 ore chiuso! :S :ohmy: Che cosa?
    Il cancello al inizio strada Privata Henraux di Mortigliani, Via Tacca Bianca.

    Purtroppo qualcuno ha preso il cartello sul cancello dov e stato scritto che il cancello chiude qualsiasi momento. :angry:

    Si può anche parlare di fortuna potrei essere a casa per aprire il cancello. :silly:
    che vi costerà solo una buona bottiglia di vino! :lol: :lol: ;)

    ma è ancora fastidioso :(

    Richiesta amichevole ma urgente per parcheggiare l’auto prima del cancello! B)

    Vi auguro un Felice Anno Nuovo
    e buona fortuna con la “riscoperta” del Sentiero delle Liberta!

    André Schuurman
    Via Tacca Bianca 699

    #19078
    Anonimo
    Ospite

    La Capretta ha trovato una casa dov’è la possibilita da crescere!

    Dopo ha dormito un po e bevuto latte, era meglio, piu vivace!

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