Altissimo – Sentiero della libertà ?

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  • Questo topic ha 951 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 12 mesi fa da dok.
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  • #14562
    Anonimo
    Ospite

    Su questo argomento credo di aver detto pressoché tutto quello che avevo da dire e da raccontare. Vedo con sincero piacere che chi ne sa molto (ed ha ancora molto da dire) è finalmente entrato in partita da titolare. Quindi lascio volentieri la “palla” a chi è più competente e preparato con la soddisfazione di aver stanato (su questo forum) il pitone e di aver messo alle sue costole fior di cacciatori. Se comunque mi capiterà, andando in giro per sentieri, reti o bancarelle, di notare qualche altra nota stonata o qualche indizio trascurato non farà mancare il mio modesto contributo.

    Per me dal 15 aprile comincia un lungo periodo di ritiro dai sentieri e dalla pratica apuana :S , ma starò sempre sintonizzato sul forum e quando deciderete di fare un incontro informale al fresco delle pinete versiliesi (magari non il 15 agosto :sick: ) fatemi un fischio, io non mi muovo e Marco sa dove trovarmi. B)

    #14564
    Anonimo
    Ospite

    Dok….tre parole che nascondono un personaggio…..pieno di risorse, sembri un’acculturato come bergame .Hai fatto bene a far conoscere oltre il tuo naso anche una parte del tuo viso……speriamo che continui a scoprirti ancora…ha ragione anche Marco se ci uniamo riusciremo ad arrivare ad una possibile soluzione,non sara’ facile ma basta crederci.Tutti… qua’ siamo indispensabili……..ma chi ha….chi sa drovebbe dare di piu’.Ho gia’fatto un pensierino sulla parte sotto granarola e un paio di uscite…..e credo che lunedi ci torno con il mio socio del cai dal fosso di Campiglia, poco prima vicino al rustico…..guardando in direzione granarola abbiamo gia’ notato vari sentieri da controllare anche quella mulattiera che parte da Antona via dei castagni prima del cippo iniziale…..e va in direzione cave granarola ? nel mirino delle ricerche.
    Comunque grazie dell’intervento al momento voi tre (tu-bergame-marco)aspettando Guido siete i piu’ competenti.
    Vi saluto rinnovo gli auguri di buone feste eeee….al prossimo POSTS….Pisanino

    #14569
    dok
    Partecipante

    grazie delle vostre parole e ricambio gli auguri.
    ne approfitto anche per ringraziare i carabinieri di Seravezza e le guardie parco per il contributo alla messa in sicurezza delle vie che si stanno battendo sempre pi? frequentemente.

    se poi Guido ci volesse onorare di un suo contributo, gli do l’occasione per intervenire proprio sulla questione dei passi, cui pare dia una risposta diversa dalla mia (si deduce dalla sequenza), e in particolare che chiarisse la posizione dei Gaglini di cui parla in un suo post di dicembre.
    sicuro poi del Passo degli Uncini come valico della libert??

    Date: 2011/12/19 09:42 By: guido
    allora si entrambi sono i sentieri dei partigiani (si ma non solo quelli, i valichi della libert? sono anche Col di Melo, P.so della Cardella, il Pitone, i Gaglini, la greppia e poi anche gli uncini…quindi..i percorsi sono pi? di uno..)

    #14570
    Marco di AS
    Partecipante

    Come promesso, approfitto della mattina di Pasquetta purtroppo casalinga per postare la ricostruzione cartografica che dicevo.

    Sulla base della vecchia CTR 1:5000 (molto meglio del 10000 attuale, l’abbiamo usata anche per Apuane Segrete) riporto in giallo il sentiero per il Piton di Mezzo (mi sembra il termine pi? appropriato) percorso di recente da Bergame, in verde i percorsi del catasto lorenese (tra cui il Viarello del Prato, che scende dalla Greppia, di cui ha parlato Luca qualche post fa) e in rosso arancio l’itinerario trovato qualche anno fa da Fiorenzo Ramacciotti e poi ripetuto insieme.

    Da notare che la nostra discesa nel Canale del Prato di Greppia dal tornantone del sentiero Fanfani conduce pi? o meno con il punto di attraversamento dello stesso canale da parte dell’altro "viarello" del vecchio catasto, chiamato Viarello dei Perletti, che portava appunto verso il Colle dei Perletti e i valichi del Focoraccia (il ramo verso il valico tra Focoraccia e Carchio ? indicato come Viarello dell’Aiola). Forse qualche ulteriore esplorazione in merito sarebbe opportuna.

    Quanto ai dubbi di Luca in merito agli Uncini come valico della libert?, li condivido in pieno.
    Marco

    #14580
    Anonimo
    Ospite

    Riguardo all’ultima carta pubblicata da Marco avevo alcune osservazioni. Intanto anche a me sembra la migliore di quelle pubblicate finora. Studiandola con attenzione ho riconosciuto dettagli che sulla CTR non si trovano. Per questo ho potuto notare alcune imprecisioni nel tracciato giallo, quindi ho ridisegnato in blu il tracciato da me percorso basandomi sull’orografia desumibile dalle curve di livello. Ho disegnato in rosa anche il tracciato dal tornantone al passo della Focoraccia che recentemente è stato ha segnato in maniera più evidente e sistematica.

    ringrazio Luca e Marco per i loro importanti contributi, stavo cominciando a pensare che forse era meglio un altro titolo per questo topic:
    “sentiero dell’omertà” :evil:

    #14582
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao Bergame. La traccia gialla l’ho riportata cos? sulla vecchia CTR facendo riferimento per quanto possibile (date alcune differenze orografiche tra le due basi) all’andamento e curve di livello della vecchia IGM. Per? vedo anche che il tuo tracciato blu ? un po’ diverso da quello rosso riportato nell’altra carta su base "nuova CTR", e cos? quello rosa dal tornantone rispetto al primo che hai postato. Possiamo quindi considerare questi come pi? corretti? Te lo chiedo perch? ho cominciato a riportare a mano su una base al 5000 della vecchia CTR tutti gli itinerari e le informazioni disponibili, compresi sentieri CAI, tra la Focoraccia e i Colonnoni, per vedere se emerge qualche intuizione ulteriore.

    Bella la battuta sull’omert?, tra l’altro fa pericolosamente rima… ;)

    Marco

    #14597
    Anonimo
    Ospite

    xMarco:
    la vecchia CTR 5000 è più fine nei dettagli e mi ha permesso di identificare meglio vari punti quindi il tracciato disegnato sulla CTR 5000 è più preciso anche per quel che riguarda il collegamento tra passo della Focoraccia e tornantone. Una precisazione: sono partito dall’assunto che il tornantone fosse il punto dove la tua traccia rossa diventa tratteggiata, è giusto ? Ovviamente sono tracciati di massima, non gps :)

    Ripubblico la mappa CTR5000 con alcune lievi modifiche ed integrazioni.

    Ho segnato in blu la prosecuzione del sentiero Fanfani dal tornantone alla costola rocciosa dove sono passato la prima volta che sono salito al Piton di mezzo. Quindi per salire al piton di mezzo dalla Polla si hanno a disposizione almeno due percorsi basali: uno segue il sentiero fanfani fino alla costola rocciosa (delle querce annerite) e l’altro sale direttamente dal “fosso della Griffaia” seguendo all’inizio le tracce individuate da Ponticelli. Il primo percorso è più comodo e regolare (ed eventualmente meritevole per una risistemazione) ma probabilmente non è quello più antico. Il secondo è quello riportato sulla guida del 1922 ma fino all’incrocio col sentiero fanfani è una traccia molto labile e presenta alcuni tratti un po’ scabrosi.

    Poi ho segnato in blu il collegamento tra il crinale della grossa fania (o delle conifere) e il sentiero che scende dal passo della Focoraccia. Questo collegamento secondo me è utile in previsione di una risistemazione dei sentieri della libertà, perché riprende una traccia ben visibile e piuttosto comoda che in breve riporta sul sentiero fanfani evitando il canale umido dove pisanino ha messo gli ometti. La discesa nel canale umido come via d’uscita è un po’ scoscesa e soprattutto insidiosa in caso di pioggia.

    Riguardo alla questione “passo del pitone” gli ultimi contributi di Marco e Luca hanno sottolineato la difficoltà, se non l’impossibilità, di dare una collocazione geografica univoca al “passo del pitone” . Sul crinale Uncini-Focoraccia infatti i pitoni (e quindi i passi) candidati sono almeno tre: uno meridionale a ridosso della lapide del passo della focoraccia, uno intermedio presso il passo che io pensavo essere quello del pitone (il piton di mezzo) e uno a nord, presso il passo della greppia. Come contributo alla discussione riporto due interessanti documenti fotografati da Fabrizio Bertoneri al museo storico della Resistenza di S. Anna di Stazzema (si trovano in un album sulla sua pagina fb e li pubblico qui col suo consenso).

    Anche se non tolgono del tutto i dubbi sembrano avvalorare l’identificazione del passo del pitone col Piton di mezzo. A far propendere per questa interpretazione sono due elementi: la quota 1164 (quella presente anche sulla pagina del comune di Massa) e lo schizzo panoramico che sembra collocare il passo del pitone tra la Greppia a nord e il passo della Focoraccia a sud (rappresentato da uno sperone roccioso). Certo queste non si possono considerare prove che possono chiudere la questione perch? non si tratta di documenti storici ma ricostruzioni e quindi bisognerebbe capire su quali documenti d’epoca sono basati.

    Per finire propongo di chiamare definitivamente (almeno qui sul forum) il passo intermedio col nome che sembra più appropriato sia geograficamente che storicamente: “Piton di Mezzo”. Con la riserva di stabilire se il passo del Pitone utilizzato dai partigiani sia quello il “Piton di Mezzo” o uno degli altri sul lungo crinale Carchio-Uncini.

    Lascio agli “snakesbusters” di parte massese le controdeduzioni :evil:

    #14600
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao Bergame, ti confermo che il tornantone ? dove dici tu; noi abbandonammo l? il sentiero Fanfani che anzi ci sembrava finire e discendemmo nel fosso. Ti volevo chiedere a questo proposito dov’? che il sentiero Fanfani termina di preciso e dove sono (sulla carta) la costola rocciosa delle querce annerite e il crinale della grossa fania e delle conifere. Credo comunque di averlo capito, ? solo per esserne sicuro. Il sentiero che scende dal passo della Focoraccia ? ovviamente quello rosa, no? E il canale dove pisanino ha messo gli ometti ? quello che scende verso la traccia verde e il tornantone, giusto?

    Se ? cos?, nonostante che il sentiero Fanfani sia senza dubbio pi? recente, si potrebbe proporre la risistemazione e segnalazione di entrambi i rami; comunque anche secondo me, a questo punto, il valico principale era quello del Piton di mezzo. Grazie, a proposito, per i documenti postati. Chiederei anche agli altri cosa ne pensano, Guido compreso (? un po’ che non interviene) per vedere di definire un progetto e presentarlo magari contestualmente con quello che vogliamo mettere a punto con Angelo Nerli verso l’Altissimo.

    Infine una curiosit? non ancora risolta: perch? sentiero Fanfani? Che c’entri in qualche modo Amintore? Non so se sapete per esempio che sopra Retignano, sul versante sud del Mont’Alto, lungo un sentierino che passa sotto la croce e prosegue in direzione est, c’? una lapide che ricorda la visita di Fanfani, se ben ricordo negli anni Cinquanta, al cantiere di rimboschimento della zona.

    Marco

    #14601
    ponticelli
    Partecipante

    Ciao Bergame, volevo solo aggiungere, a proposito del tuo <<Ovviamente sono tracciati di massima, non gps>> le mie tracce in scala 5000 relative a un paio di giri in quella zona, con il mio gps MYNAV 600 (purtroppo in formato
    proprietario trc).
    Vedrai che arrivato, dopo il tornantone, alla costola rocciosa, sono salito seguendo qualche ometto fino ad
    incontrare il sentiero con segni rossi di vernice che dalla greppia scende e traversa verso la marmifera (arriva fino al tornante dove c’? una grotta/saggio), e l’ho percorso proprio in quella direzione per poi andare con la marmifera principale fino alla tacca bianca (dove ? un po’…impazzito). Infine sono sceso fin poco prima della cava michelangelo ed ho percorso il sentiero del cavatore (dove la mia traccia termina perch? mi faceva fatica cambiare le batterie…).

    In questa seconda immagine si vede, sovrapposto a quella (rossa) precedente, una seconda traccia (gialla) in cui
    si pu? notare che dopo la curva del fosso della griffaia (dove il gps ? di nuovo impazzito a causa di perdita di
    segnale), ho lasciato il sentiero fanfani salendo su quelle mie <<tracce individuate da Ponticelli>> fino a
    ritrovarlo prima della costola rocciosa; da l? sono risceso sul fanfani al tornantone ed ho percorso il tuo tracciato rosa/viola chiaro (dove il gps ? di nuovo impazzito nel canale umido), fino al piton1/focoraccia per poi terminare alla greppia e rifare il tutto alla rovescia.

    Infine, ecco la traccia in scala 7500 (pulita, senza impazzamenti!) del tratto dalla tecchia, "rifugio campiglia", fino a piton1/focoraccia:

    #14602
    Anonimo
    Ospite

    xMArco :
    Sul’iipotesi che il sentiero Fanfani sia recente ho cominciato a nutrire dubbi dopo aver dato un’occhiata alla ristampa del libro fotografico sull’Altissimo pubblicato Sancholle Henraux (a Parigi nel 1905 mi pare – ora non l’ho sottomano). Se vai a vedere c’è una foto presa da Mortigliani (mi pare che si chiamava così il luogo dove c’è la madonnina e che ora tutti chiamiamo la Polla) dove si vede bene che l’intaglio del sentiero Fanfani all?epoca (inizio ‘900) era piuttosto evidente. Per quanto riguarda lo zampino dell’Amintore NazionalPopolare bisognerebbe chiedere lumi a chi sa : vecchi Zanesi o giovani forumisti :-)

    Confermo: La traccia rosa ? il sentiero che scende dal passo Focoraccia. Il canale degli ometti di pisanino ? quello che scende verso la traccia verde.

    Stasera rimetto le mani alla CTR5000 e cerco di disegnare il prolungamento del sentiero Fanfani fino al suo termine (sempre con beneficio di verifiche sul campo con strumenti più affidabili), poi segno il crinale di conifere/grossa fania e la costola rocciosa delle querce annerite. Comunque gli ultimi due li vedi già: il crinale della grossa fania è dove confluiscono tre linee blu, mentre la costola rocciosa è dove la linea blu più meridionale fa il primo tornante a 180 gradi.

    xPonticelli:
    Collegamento diretto dal fosso della Griffaia al sentiero Fanfani: la tua traccia gps è molto diversa dalla mia (basta confrontarle rispetto ai canali di scolo laterali, vedi linea blu nel fosso della griffaia) . Probabilmente la tua è quella a cui si riferiva anche Luca-dok in un post precedente e che sale direttamemte verso la costola rocciosa delle querce annerite . Io credevo di aver seguito le tue indicazioni e invece sono andato più addentro verso il canale e ho risalito la dx idrografica seguendo tracce vaghe e spezzoni di filo elicoidale che affiorano qua e là .

    A proposito, oltre all’enigma Fanfani c’è il mistero della vecchia lizza nel canale: da dove partiva e dove andava ? serviva una cava o solo dei saggi ? e quel filo elicoidale : io l’ho seguito fino a un torrione da cui si domina il canale della lizza poi più in alto non so , dove va a finire ? …. C’è nessuno ??? … dok, dok ??? :P

    #14603
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao Ponticelli, grazie per il post… Devo ammettere che il GPS, nonostante qualche impazzimento, non ? poi male; lo dice uno che ancora non si ? "convertito" e continua a usare bussola, altimetro e telemetro… :huh:

    Tra l’altro emergono le inesattezze delle traccia del 33 presa dalla RET, che avevo gi? notato sulla pagina internet dei sentieri toscani.

    Dici che hai raggiunto il sentiero che dalla Greppia scende verso il tornante della marmifera, segnato in rosso: quello che conosco io, sempre segnato in rosso, si stacca da un punto del 33 tra la Greppia e gli Uncini e scende sempre al tornante; mi sembra di capire, dall’andamento della traccia, che questo sia un altro. Se ? cos?, vorrei sapere se ? ben percorribile.

    Altra cosa interessante ? che la salita degli ometti verso il sentiero tra Greppia e tornante sembra ricalcare abbastanza, almeno a occhio, il Viarello del Prato del catasto lorenese (traccia verde nella carta postata nuovamente da Bergame).

    Noto infine qualche incongruenza tra le tracce individuate da te (che con il GPS sembrano andare verso ONO) e come le ha riportate Bergame (con andamento pi? articolato e maggiormente verso NNO, inoltre sembrano tenersi presso una dorsale e non presso un canale sia pur secondario). Cosa ne dite a proposito?

    Marco

    #14604
    dok
    Partecipante

    Re: Anche se non tolgono del tutto i dubbi sembrano avvalorare l’identificazione del passo del pitone col Piton di mezzo. A far propendere per questa interpretazione sono due elementi: la quota 1164 (quella presente anche sulla pagina del comune di Massa) e lo schizzo panoramico che sembra collocare il passo del pitone tra la Greppia a nord e il passo della Focoraccia a sud (rappresentato da uno sperone roccioso). Certo queste non si possono considerare prove che possono chiudere la questione perch? non si tratta di documenti storici ma ricostruzioni e quindi bisognerebbe capire su quali documenti d’epoca sono basati.

    o Bergame, quelli sono gli schizzi di Mario Pegollo cui mi sono pi? volte riferito e che sono stati pubblicati proprio negli atti del convegno internazionale di Massa del 1995 che torno a citare (cerc?telo nelle biblioteche, all’ANPI…): ESERCITI POPOLAZIONE E RESISTENZA SULLE ALPI APUANE, Atti del Convegno Internazionale di Studi Storici sul Settore Occidentale della Linea Gotica, a cura di Gino Briglia, Pietro del Giudice, Massimo Michelucci, Massa 1995. Sono due voluminosi volumi ricchi di interventi interessanti, quello che ci interessa qui nello specifico ? il primo volume e, in merito agli aspetti topografici, l’articolo di Maria Grazia Armanini (Il passaggio del fronte) e le illustrazioni e foto inerenti: in particolare, accanto agli schizzi di Mario Pegollo c’? una foto della <cresta dei pitoni e pitoncini> vista da Tecchia, con una bella A sul pizzo delle Greppie e una ancor pi? bella B sul Piton da Mezzo. e la didascalia recita cos?: Tav.XXVII – il <varco> della libert? nella Linea Gotica: i passi delle Greppie <A> e del Pitone <B> sul monte Focoraccia.
    ecco svelato il mistero del fondamento di quelle ricostruzioni grafiche. il solo fatto che a quel convegno ci fossero, citiamo per tutti i due nel titolo: Pietro del Giudice e Gino Briglia (Sergio), che avevano entrambi una buona conoscenza del territorio, ? una autenticazione della tesi che quelle due lettere non siano state messe l? a casaccio. un’ulteriore conferma indiretta potrebbe essere il fatto che quella attribuzione non ha successivamente scatenato dispute topografiche, almeno a quel che mi risulta (…se non si comincia proprio ora…).
    quindi ripeto, che vuoi di pi??

    in realt? qualcosa in pi? si potrebbe tirar fuori, ma per questo aspetto (e spero…) la risposta di Guido al mio ultimo post, le due cose sono in relazione. o mae, ma che ni ? preso, ni s’eno rattrappite le dite dopo la su’prima assoluta all’ultimo inviolato ottomila? e diteni voi qualcosa, no?
    ciao
    Luca

    #14605
    ponticelli
    Partecipante

    Sapessi Marco quante volte, in inverno in appennino, il GPS mi ha fatto trovare sotto la neve dei sentieri CAi i cui segni non si vedevano perch? erano sotto la neve! Essendo infatti il mio cartografico, come credo esista ora anche garmin, lo trovo fondamentale, visto oltre tutto che vado sempre da solo (gli impazzimenti, a parte in questa zona dell’altissimo, sono molto rari).
    Per le inesattezze dei percorsi rispetto al RET (che poi ? quello riportato nella cartografia del gps), devo dire che i sentieri CAI reali corrispondono alle tracce RET per circa il…..10% !!
    Ti confermo che i sentieri sono due, perfettamente segnati ed agibili: quello che arriva tra la greppia e gli uncini (pi? vicino agli uncini che alla greppia) che dici tu, parte un po’ dopo il tornante (corda fissa), mentre esattamente dal tornante parte quello che va alla greppia. Per la cronaca ce n’? un terzo (ora pure quello segnato) che parte proseguendo dopo il tornante, e inizia esattamente dopo la galleria, dove questa "mini marmifera" muore: vedrai una corda in acciaio che scende dall’alto. Sali (primo grado nemmeno) e incontri questo stupendo sentiero intagliato, che a destra arriva alla cava tela (dove inizia un quarto sentiero che sale nel canale e arriva vicino al vaso tondo), mentre a sinistra ti porta esattamente al passo degli uncini.
    Per le incongruenze non so che dirti….

    #14607
    Anonimo
    Ospite

    dok scritto:

    che vuoi di più?

    Un Luca…No ? :lol:

    Più che un chiarimento la tua è una rivelazione :ohmy: finalmente si vede la fine del tunnel. Ma allora, se già dal 1995 il Piton aveva trovato la sua collocazione ufficiale e cerrtificata, perché tanti dubbi, incongruenze e malintesi fino ad oggi ?

    Grazie per i riferimenti bibliografici, ne farò tesoro. Ma come avrai capito mi sono trovato sulle tracce del “Piton” più come animale “da pruni e da macchjon” che da topo di biblioteca.

    Errata corrige al suddetto post: 1) il libro fotografico di J. B. S. Henraux è del 1908 2) per quanto concerne il sentiero Fanfani forse ho cappellato: quello che si vede nelle foto (pagg. 18, 20 e 22) probabilmente è il tratto prima della Polla e non quello intagliato oltre la Polla. Quindi mi rimangio il dubbio sulla datazione del Fanfani.

    Per rispondere alle osservazioni di Marco ho riportato altre informazioni sulla CTR5000

    rispetto alla mappa precedente ho prolungato con linea rossa il sentiero Fanfani dal tornantone fino alla sua fine indicata con un pallino rosso. Poi ho indicato con un quadratino il crinale della grossa fania (o delle conifere) e con un triangolo la costola rocciosa delle querce annerite. Già che c’ero ho disegnato (a braccio) con linea rossa tratteggiata la traccia degli ometti dalla fine del Fanfani fino al tornante della marmifera (anche questo ha una ubicazione approssimativa dato che sulla CTR5000 non è indicato). Visto che questo percorso non ha ancora un nome propongo di chiamarlo (tanto per intendersi tra noi) il “sentiero degli agheti”: il toponimo “agheti” (che tra l’altro è più che giustificato data l’orografia della zona) è presente sulla CTR in riferimento al canalone percorso dal sentiero.

    Il disegno tra l’altro mette in evidenza che la traccia verde delle mappe lorenesi è molto più alta e occidentale rispetto al “sentiero degli agheti”.

    Per le incongruenze rilevate da Marco (tra la mia traccia blu e la gps di Ponticelli) rimando al mio precedente post che forse Marco non ha letto perché è uscito quasi in contemporanea al suo. In riferimento alla mappa qui sopra: la traccia gps di Ponticelli collega l’intersezione Fanfani-fosso della Griffaia con il triangolo rosso (querce annerite).

    #14608
    Marco di AS
    Partecipante

    Ciao a tutti! :)

    Per Ponticelli: conosco il sentiero intagliato per la Cava Tela, anche se non l’ho mai percorso; in compenso sono salito per il quarto sentiero che dici tu ma se ? lo stesso che dico io (e non penso proprio possano essercene altri!) arriva ben sopra al Passo del Vaso Tondo, a quello che secondo Guido si chiama il Passo dell’Orso (m. 1460 circa contro i 1391,6 del Vaso Tondo). Non sapevo invece del percorso a sinistra che porta direttamente agli Uncini, almeno non in termini di sentiero: che caratteristiche ha?

    Per Bergame: in effetti non avevo letto il tuo post perch? stavo scrivendo il mio. :silly: Ho visto le foto sul libro di Henraux, penso che in effetti sia la strada della Polla fino al canale che scende dal Vaso Tondo. Ho notato per? un’altra cosa: se vai a rivedere la catastale lorenese che ho postato (pagina 14 del topic, ormai chilometrico… buon segno! :laugh: ) c’? nella parte bassa a destra una traccia disegnata a mano, con dei pallini in corrispondenza di cambi di direzione, che almeno fin poco sopra il Canale del Prato di Greppia (in pratica, al tornantone) ? sorprendentemente prossima al percorso del sentiero Fanfani. Che si trattasse di un progetto poi (chiss? quando) realizzato?

    Grazie per le conferme di costola rocciosa e crinale della grossa fania. Per quanto riguarda la marmifera, non ? che sulla vecchia CTR non ci sia, ? disegnata proprio fino al tornante ma non si vede bene nella carta postata per via della definizione limitata. L’ho ripassata in viola, come vedi avevi praticamente fatto centro! Il tratto pi? spesso ? il ramo principale che poi dal bivio prosegue verso la Macchietta.

    Marco

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