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Anonimo.
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12 Dicembre 2008 alle 09:16 #3683
Anonimo
OspiteLuned? 8 Dicembre con l’amico Ettore abbiamo salito l’Amoretti di Vestea .
Lasciata l’auto alla grotta lungo la strada per Piglionico abbiamo fatto un discreto avvicinamento transitando per il sentiero 7 e poi deviando per l’altopiano della Vetricia in un ambiente surreale per la grande quantit? di neve presente .
La condizione della neve ? ottima fino all’inizio del traverso sulla pianizza, l? ? gi? trasformata in ghiaccio e dobbiamo procedere con cautela, proprio per il grande innevamento si arriva all’attaco della via subito in corrispondenza del risalto completamente innevato facendo sosta sulla roccia di dx, la superficie del terreno ? molto ghiacciata, in controluce luccica, le punte delle piccozze e dei ramponi mordono il ghiaccio ma danno una certa sicurezza .
Alla nostra dx un gruppo di quattro persone di Firenze salgono la Via dei Lucchesi di sx, via sicuramente pi? impegnativa vista da lontano ed insieme ci ritroviamo all’uscita delle nostre rispettive salite .
Questa salita mi ha permesso di valutare appieno quanto le condizione del manto nevoso possano ifluire su di una salita, infatti la stessa via l’ho percorsa lo scorso anno con condizioni molto diverse la neve non era ghiacciata, in molti punti era anche scalinata, e la sicurezza anche per un principiante (noi la salimmo con un corso CAI) era massima, addirittura accanto a noi salirono alcune persone in libera senza corda, oggi non utilizzare la corda sarebbe stata una follia .
Attachments:12 Dicembre 2008 alle 09:17 #3684Anonimo
Ospite
il Pizzo delle SaetteAttachments:12 Dicembre 2008 alle 09:19 #3685Anonimo
Ospite
l’altopiano della vetriciaAttachments:12 Dicembre 2008 alle 09:20 #3686Anonimo
Ospite
ettore sul secondo tiroAttachments:12 Dicembre 2008 alle 09:21 #3687Anonimo
Ospite
la via vista dall’altoAttachments:12 Dicembre 2008 alle 18:43 #3690Anonimo
OspiteComplimenti per la salita, in effetti le condizioni possono mutare completamente le difficolt? di un itinerario, anche io lo scorso anno feci due volte l’Amoretti con Andre5c neve dura, saltino iniziale ghiacciato fatta tutta legati con Anto a inizio primavera tutta slegati ad eccezione dell’ultimo tiro.
Pu? darsi anche ci siamo visti quando siamo passati dalla grotta delle Rocchette c’era un gruppo di mi pare quatrro pesrone che si stava preparando, non s? se eravate voi..12 Dicembre 2008 alle 21:11 #3694Anonimo
Ospiteciao David
le persone che hai visto erano i Fiorentini, noi eravamo in due .
Visto che hai molta esperienza hai mica fatto la Via dei Lucchesi di sx?12 Dicembre 2008 alle 23:26 #3697Anonimo
Ospitebufalini scritto:
ciao David
le persone che hai visto erano i Fiorentini, noi eravamo in due .
Visto che hai molta esperienza hai mica fatto la Via dei Lucchesi di sx?Ti ringrazio ma in fondo non ? che abbia tutta questa esperienza, ne tutto questo bagaglio tecnico per fare una via della difficolt? della via dei Lucchesi, forse Lasco pu? dirti qualcosa…..
13 Dicembre 2008 alle 01:37 #3698Anonimo
OspiteI lucchesi di sx non ? banale (per le mie capacit?), ? molto esposto e a tratti delicato. Se le condizioni sono buone (neve abbondante e dura), per?, si fa senza troppi problemi. C’? un tratto di ghiaccio ripido iniziale, un camino incassato ghiacciato pi? facile cui segue un pendio aperto ripido con traverso delicato a dx. Poi il tratto che pu? essere pi? delicato: un tiro ripido sotto le rocce su un filo di neve appoggiata (almeno noi lo trovammo cos?) che ti permette di accedere al bel pendio finale (ripido e esposto). Servono chiodi da ghiacio, friend, fittoni e due piccozze. L’ambiente ? molto bello. Nonostante la zona sia molto frequentata ti senti isolato e in ambiente selvaggio.
13 Dicembre 2008 alle 04:22 #3699Anonimo
OspitePer quello che mi ricordo:
un primo chiodo alla fine del camino ghiacciato (ovvero subito prima del pendio nevoso) su roccia a dx, rinforzabile con un friend,
dopo il pendio, sul travreso a dx si trovano due chiodi, uno centrale e uno al termine del traverso,
poi c’? un tiro delicato senza chiodi (io non ne ho visti) con sosta finale (1-2 chiodi) sulle rocce in alto a sx che interrompono il primo tratto dell’imbuto nevoso terminale, poi due o tre tiri su neve e saltini (fittoni utili).
Prendete quanto scritto con le dovute cautele: sono all’ospedale sotto morfina…13 Dicembre 2008 alle 05:29 #3700Anonimo
OspiteUno dei 4 fiorentini ero io, confermo che le condizioni erano veramente buone, la via l’ho trovata molto bella e impegnativa psicologicamente,anche se ero da secondo, purtroppo molti chiodi non li abbiamo trovati, perch? totalmente inglobati nel ghiaccio.
Giornata stupenda…
A proposito Bufalini,vi abbiamo scattato una foto mentre eravate sull’Amorettti, se riuscissi a metterla qui, se no, se mi dai un indirizzo mail te la mando
Ciao Leo13 Dicembre 2008 alle 05:41 #3701Anonimo
OspiteAttachments:13 Dicembre 2008 alle 16:17 #3702Anonimo
OspiteComplimenti per la salita Leonardo,
mi confermate l’impressione che ho avuto vedendo la via da lontano, veramente impegnativa, mi dispiace ma purtroppo io non ho vs. foto…il momento per noi era un p? particolare e delicato .
la puoi mandare a questo indirizzo e-mail bufalini.simone@cemes-spa.com
grazie
ciao13 Dicembre 2008 alle 22:26 #3705Anonimo
OspitePer me impegnativa, gli altri li vedevo molto tranquilli.
Ci credo che per voi il momento era delicato, quando ho visto rotolare la ferraglia, non avrei voluto essere nei vostri panni.
Ti mando la foto, ciao ciao13 Dicembre 2008 alle 23:25 #3707Anonimo
Ospiteleonardo scritto:
Sapevo che non mi riusciva
Leonardo,
mandami la foto ci provo io webmaster(chiocciola)alpiapuane.com -
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