Bonne Ann

  • Questo topic ha 17 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 2 mesi fa da Anonimo.
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  • #8297
    alberto
    Partecipante

    Viste le non proprie buone condizioni nevose apuane,sabato siamo di nuovo andati a fare cascate al Nord.
    Come al solito ritrovo un quarto alle 6 da Madeo e stivata la macchina si parte per la Valle d’Aosta.
    Siamo in 5 : Il Commissario, Nastro , Popegapon e Leonardino ed io il nonno del gruppo:blush:

    Dove si va? Valpelline??? Gressoney??? strada facendo decideremo.

    Deciso per Gressoney, l’altra volta avevamo visto la bellissima colata di Bonne Ann?e che era in ottime condizioni.

    Questa cascata ? stata aperta da Ezio Marlier un guru della scalata su ghiaccio in Valle d’Aosta.

    La cascata ? piuttosto duretta , una scalata sostenuta piuttosto fisica. Meno male che grazie alle precedenti ripetizioni si sono formati parecchi buchi che permettono di andare spesso in aggancio risparmiado un p? di enegie.

    Una cordata da 2 ed una da 3 . Io mi lego con la belva di Nastro.

    Il primo tiro anche se bello in piedi ? pi? semplice. Qualche tratto aggentante per superare qualche cavolfiore ma i buoi appoggi per i piedi fanno risparmire le forze. Sosta su roccia a destra dietro la verticale stallattite superiore.
    Travreso in discesa a sinistra e riparto per affrontare il tratto chiave.
    Un be muro di ghiaccio verticale 90? continui per una 15 di metri. Le picche senza dragonne ai polsi obbligano a non mollare mai i manici degli attrezzi e la stanchezza alle dita si fa sentire.
    La scalata ? entusiasmante , fisica ma allo stesso tempo devi muoverti bene pe scaricare bene il peso e trovare le buone posizioni per fermarti a chiodare.
    Con un tirone lunghissimo di 60 metri pieni sono fuori. Stanco ma contento.

    Bellissima cascata e bella giornata.
    La relazione originale parla di ED 90? continui. Attualmente la valutazione ? grado 5 quindi sull’ED-

    Come sempre Nastro garantisce risate a tutta randa.

    Ieri domenica altra cascata ma questa volta pi? facile in Valpelline. Abbiamo salito la cascata di Glacier. Giornata bellissima ma molto fredda e ventosa. Ghiaccio duro e vetroso.

    Pope se vuoi metti qualche foto

    #8299
    Anonimo
    Ospite

    …povere Apuane, per i climber ? troppo freddo e svernano tutti al muzzerone, per gli ice climber non ci sono le condizioni e migrate al nord…. sono proprio desolate le nostre montagne quest’anno….
    complimenti per la cascata, aspettiamo foto curiosi…

    #8300
    alberto
    Partecipante

    david73 scritto:

    …povere Apuane, per i climber ? troppo freddo e svernano tutti al muzzerone, per gli ice climber non ci sono le condizioni e migrate al nord…. sono proprio desolate le nostre montagne quest’anno….
    complimenti per la cascata, aspettiamo foto curiosi…

    Arrampicare su cascate di ghiaccio ? un’attivit? alpinistica bellissima.
    Purtroppo le nostre Apuane a parte qualche rarit?, Doccia Fredda o Ghiacciomania , non danno questa possibilit?. Non si pu? mica avere tutto.

    L’arrampicata si cascata fa entrare in sintonia con l’elemento ghiaccio, che non ? mai uguale.

    "La scalata delle cascate ghiacciate mi ha donato grosse soddisfazioni, riportandomi all’esplorazione in modo poco dissimile dal periodo d’oro dell’alpinismo ottocentesco….."

    da 100 Scalate su cascate di Ghiaccio di Gian Carlo Grassi.

    Venendo all’aspetto pi? pratico arrampicare su cascata ? un’ottima attivit? anche per migliorare decisamente il livello tecnico dell’ice climber. Oggi grazie al miglioramento degli attrezzi e delle viti da ghiaccio la scalata ? decisamente pi? facile.
    Una volta per chiodare bisognava usare tutte e due le mani era quindi obbligatorio appendersi agli attrezzi a cui si era collegati tramite dei cordini.Adesso le viti moderne si mettono con una mano sola mentre con l’altra ci si tiene all’attrezzo.
    Quindi non si arrampica pi? collegati ma in "libera" e addirittura adesso senza la dragonne ai polsi.
    Questo non ha fatto altro che dare un grade sviluppo e un cambiamento alla tecnica di scalata che si ? avvicinata tantissimo alla stessa che si usa sulla roccia.

    #8301
    Anonimo
    Ospite

    Chiedo scusa se m’intrometto nel discorso, soprattutto perch? certamente sto per dire una boiata (abbiate piet?, in tal caso :S ).
    Premessa la mia grande ignoranza in materia di arrampicata su cascata (e non solo su quelle), chiedo: ma l’utilizzo della dragonne non sarebbe un ulteriore elemento di sicurezza ? e perch? allora non la si usa pi??
    qualcosa mi sfugge, sicuramente…ma cosa?

    #8302
    alberto
    Partecipante

    alfredoV scritto:

    Chiedo scusa se m’intrometto nel discorso, soprattutto perch? certamente sto per dire una boiata (abbiate piet?, in tal caso :S ).
    Premessa la mia grande ignoranza in materia di arrampicata su cascata (e non solo su quelle), chiedo: ma l’utilizzo della dragonne non sarebbe un ulteriore elemento di sicurezza ? e perch? allora non la si usa pi??
    qualcosa mi sfugge, sicuramente…ma cosa?

    Non ? che in assoluto non si usano pi? le dragonne, alcuni le usano altri no. Ad esempio sui lunghi itinerari di monntagna si usa collegare gli attrezzi all’imbrago con gli elastici per evitare di perderli.

    Io a volte uso e altre no. Dipende come mi sento.

    Certamente avere le dragonne ai polsi ti fa sentire pi? sicuro. Puoi sempre mollare la presa sul manico della picca rilassando e riposando le dita della mano pur restando sempre collegato all’attrezzo e scaricando il tuo peso sul polso.

    Quello che ti sfugge ? una maggiore GESTUALITA’ nella scalata. Essere collegati all’attrezzo impedisce una maggiore gestualit?.
    Ad esempio lo scambio degli attrezzi da una mano all’altra.
    Prendere con la destra e sollevarsi, l’attrezzo che prima avevi piantato con la sinistra e viceversa. Cio? fare un incrocio.
    Questo movimento molto redditizio, che ti fa risparmiare di piantere nuovamente la picca, se non hai la dragonne ai polsi,? un movimento facile.

    Come gi? ho detto oggi la scalata su ghiaccio non ? pi? come una volta. Una volta ci si muoveva essezialmente ad " X "
    Oggi la tecnica ? tutta diversa , per fare un esempio il "Metodo Caruso" che si insegna sulla roccia vale anche su ghiaccio. Ma tutta questa evoluzione e miglioramento delle tecniche di scalata ? stato possibile grazie all’abbandono dei cordini di collegamento e certamente anche grazie al deciso miglioramento delle attrezzature sopratutto delle viti da ghiaccio che adesso si mettono con una mano sola.

    Certamente per fare tutto questo ? richiesta una maggiore abilit? di scalata, un maggiore allenamento.
    Quindi se arrampichi senza collegamenti e se non sei uno sconsiderato, ti terrai su difficolt? alla tua portata e non ti spingerari a fare cose sopra le tue possibilit

    #8303
    popegapon
    Partecipante

    io le ho usate(le picche) con le dragone perch? si faceva cosi: il dogma. Poi quelli avanti mi dissero che senza era meglio e io pensai siete pazzi e se le perdo :blink: ?
    La dragona un po di sforzo, se ? ben regolata, te lo scarica, un po ma mica tutto e poi con le picche legate ai polsi quando devi mettere una vite o sganci la picca e avviti poi la riagganci(sgancia e aggancia : tot due azioni da compiere) oppure avviti con la picca a ciondoloni dal polso (assai scomodo)…
    Ora che le ho provate senza dragona posso dire che si sta meglio, c’? pi? naturalezza nei movimenti sei pi? libero e anche l’idea di sicurezza che pu? dare la dragona a mio avviso ? superata dalla sicurezza data dal sentirsi di pi? a proprio agio.
    (poi da una buona posizione di riposo si pu?,lasciando una picca infissa nel ghiaccio, liberare una mano e fare,ci vogliono i guanti fini, una di quelle palline dal naso e lanciarla a quello sotto che fa sicura, centrarlo ? un gioco di alta maestria :P )
    comunque se non si vuol perdere il collegamento con l’attrezzo ci sono gli elastici come ha detto bonatti.

    alle brutte smartellare una picca (con l’altra) dentro fino a che non resta fuori solo la marca e appendervisici tramite santino e cordino e urlare aiuto !!!
    salute gente!

    #8304
    Anonimo
    Ospite

    popegapon scritto:

    io le ho usate(le picche) con le dragone perch? si faceva cosi: il dogma. Poi quelli avanti mi dissero che senza era meglio e io pensai siete pazzi e se le perdo :blink: ?

    I miei dubbi si riferivano principalmente a quanto sopra; erano ovviamente dubbi solo "accademici", non credo che mi ritrover? mai a fare una cascata di 90? come fate voi (anche se l’idea mi piacerebbe).
    Comunque grazie per le risposte, ora ho le idee un po’ pi? chiare.

    #8305
    popegapon
    Partecipante

    … non credo che mi ritrover? mai a fare una cascata di 90?…

    bravo Alfredo! si dice non credo e no io non lo far? mai. vedo che lasci uno spiraglio aperto!
    …non si sa mai come va a finire a forza di frequentare cattive compagnie …:)

    #8306
    warthog
    Partecipante

    Questi giovani… Senza dragonnes, si appendono poi alle picche per piantare un vartogghino!!!
    Comunque non ? vero che nessuno va aggiro in apuania… I bimbotti cocciuti qualcosa intopano… ;-)

    #8307
    alberto
    Partecipante

    warthog scritto:

    Questi giovani… Senza dragonnes, si appendono poi alle picche per piantare un vartogghino!!!
    Comunque non ? vero che nessuno va aggiro in apuania… I bimbotti cocciuti qualcosa intopano… ;-)

    Anche un certo Gianni Comino nel salire il tiro pi? duro dell’Ypecouloir alla Jorasses in un passaggio uso una staffa appesa alla piccozza.:whistle:
    Vedi Gian Carlo Grassi 100 scalate si cascate di ghiaccio.

    Ritornando agli attezzi collegati. Volevo fare presente che fare un volo su una cscata con gli attrezzi collegati impedisce di perderli, ma credo che si possa correre il rischio, non tanto remoto, di ritrovarseli piantati da qualche parte……

    A chi si fa delle remore a salire pendenze a 90? , faccio presente che ? molto pi? difficile possedere una buona tecnica classica, detta alle francese (passo misto, passo incrociato, mezzo passo ect,) per salire o scendere un vertiginoso pendio a 55? che salire un muro verticale, dove la progressione ? decisamente istintiva.

    #8308
    alberto
    Partecipante

    20 agosto 1978

    "La mia prima esperienza sulle cascate ghiacciate non avvenne in un luogo di facile accesso, come ad esempio sui fianchi di una valle, ma invece a 4000 metri sulla Grades Jorasses con Gainni Comino, durante la prima salita dell’ Yper Couloir.
    …..Il passaggio chiave della salita, una cascata verticale di 40 metri, impegn? Gianni al limite delle sue possibilit? per ben quattro ore: il ghiaccio marcio, tipico dei couloir esposti a sud, pregiudicava ogni possibilit? di assicurarsi efficaciemente.
    …..Il bordo superiore della cascata formava una colata strapiombante di ghiaccio putrido, dove anche le piccozze "ice-axe" non davano pi? alcun affidamento.
    Fu in quell’occasione che vidi Gianni compiere un lavoro da maestro, sospendendosi con una staffa al martello da ghiaccio di riserva. Fu costretto a ripetere la manovra pi? volte, strappando ogni centimetro alla parete, in una tensione che diveniva insopportabile.
    Quando lo raggiunsi gli chiesi come aveva fatto il martello a reggere il peso del suo corpo, visto che il ghiaccio era simile a una granita.
    Mi rispose dicendo che a volte con la pressione di una mano si ottengono dei miracoli."……..:whistle:

    GianCarlo Grassi "100 scalate su cascate di ghiaccio"

    #8325
    warthog
    Partecipante

    qualche foto che mi hanno mandato…

    #8331
    Anonimo
    Ospite

    Bravissimi, bella roba veramente!

    Per quanto riguarda la questione dragonne o non dragonne, io posso vantarmi di essere uno dei pochi che ha perso la picca pur usando la dragonne. E per poco non ho accoppato chi mi seguiva….

    Ma ero giovane e inesperto, adesso invece sono vecchio e…

    …inesperto.

    #8333
    warthog
    Partecipante

    io da quest’anno sono passato a delle picche ergonomiche nate per l’uso senza dragonne. Le sto per? usando con gli ‘elastici’ della blue ice che ho elaborato con una prolunga in vita e dei moschettoncini.
    Effettivamente su misto si scala molto meglio!!! cambi mano accoppi uso delle mani sulla roccia tutto ? pi? naturale e veloce… l’elastico permette per? di non perdere mai nemmeno in sosta le picche. In effetti in caso di volo… mi sa che te le tiri nel muso…

    #8343
    Anonimo
    Ospite

    warthog scritto:

    In effetti in caso di volo… mi sa che te le tiri nel muso…

    In effetti, in apuane, in inverno, il volo non ? molto contemplato….

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