canale camino di sinistra pania della croce

[alebiffi86]

Ieri con Fabri siamo andati alla pania per salire questo itinerario poco conosciuto; l’idea più che altro era quella di rendersi conto come potrebbe essere d’inverno in quanto la struttura appare come un evidente canale camino (colatoio naturale) i cui nevai superiori dovrebbero garantire un discreto innevamento da salvine e/o in caso di innalzamenti di temperatura seguiti da rigelate anche ghiaccio di fusione; l’attacco è evidente: da mosceta si prende il sentiero che traversa la pania in direzione canale dei carrubi, poi all’altezza del grande pilastro di risognando california si risalgono i prati basali (o eventuale piccolo canale) sino all’attacco di quest’ultimo; il camino rimane immediatamente a sinistra del pilastro;
si comincia con un diedro di III+ non banale (piuttosto marciotto, bravo Fabri!), seguito poi da un altro dierdo di IV+ (a noi è sembrato quasi un V) un po’ più compatto ma non affidabilissimo; infine paretina marcia di IV che porta in una conca detritica, da lì si prosegue a sinistra per canale che poi perde d’individualità e diventa pendio di ripido paleo da cui continuando a salire faticosamente si raggiunge la parte finale della via pisa; trovati diversi chiodi (circa 8 di cui 4 di sosta) tra i quali uno era bello nuovo (chiodo con anello, probabile visita recente?); l’ambiente è molto bello, selvaggio e solitario..la salita richiede attenzione per il terreno detritico e le conseguenti scariche; a questo punto mi chiedo: è mai stato salito d’inverno? si formeranno le condizioni? a occhio direi che ci sono i presupposti..anche perchè la quota d’attacco è altina; forse quando sono in condizioni i carrubi potrebbe esserlo anche questo (magari con un po’ più di neve..); a breve foto..

[alebiffi86]

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[alebiffi86]

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[Anonimo]

bravo Ale era quello di cui mi parlavi??? sembra un bel canale…chissa in inverno come diventa… attendiamo!!!!

[alebiffi86]

si Ale è quello!! speriamo bene!

[fabrizio]

Via decisamente gradevole, anche se la roccia non è proprio come descritta nella guida delle Apuane! Giornata divertente (con il Biffi è sempre un’avventura…in special modo in auto :sick: ) dove ho accusato davvero la fatica nel tratto della via Pisa…sembrava che la cima della Pania si trovasse a 4000mt :laugh:

[fabrizio]

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[lasco]

Fabrizio non vorrei che ha frequentare Lamento tu prenda una brutta piega ,mi fa male li son stanco là ………..scherzo complimenti .

[fabrizio]

[quote=”lasco” post=25500]Fabrizio non vorrei che ha frequentare Lamento tu prenda una brutta piega ,mi fa male li son stanco là ………..scherzo complimenti .[/quote]
Mi piacerebbe diventare come Lamento ;) solo che ormai non ho più l’età
Te dove eri? Non dirmi che sei stato in casa a fare le mondine… :P

[lasco]

Si l’età bona questa ,ho fatto un giro nel centrale al Pizzo delle Saette era un pò che non andavo da quelle parti ,le mondine le ho mangiate dopo .
Ciao

[alberto]

su questo itinerario molti anni fa il soccorso alpino di Querceta fece un’intervento superlativo salvando la vita di un ragazzo di Pietrasanta e recuperando anche il suo compagno.
Durante la salita questo ragazzo fu colpito ad un gamba da un masso che gli procurò una grossa ferita con grossa perdita di sangue.

L’operazione di soccorso fu fatta senza l’elicottero e fu particolarmente delicata inquanto la grossa perdita di sangue mise in forte pericolo la vita di questo ragazzo.

Questi due ragazzi, che adesso tanto ragazzi non sono più, li conosco bene perchè ci ho scalato agli albori. Quello ferito si chiama Andrea Verona e il suo compagno Antonio Tommasi nipote di Augusto Guidugli.

[alebiffi86]

[quote=”bonatti” post=25503]su questo itinerario molti anni fa il soccorso alpino di Querceta fece un’intervento superlativo salvando la vita di un ragazzo di Pietrasanta e recuperando anche il suo compagno.
Durante la salita questo ragazzo fu colpito ad un gamba da un masso che gli procurò una grossa ferita con grossa perdita di sangue.

L’operazione di soccorso fu fatta senza l’elicottero e fu particolarmente delicata inquanto la grossa perdita di sangue mise in forte pericolo la vita di questo ragazzo.

Questi due ragazzi, che adesso tanto ragazzi non sono più, li conosco bene perchè ci ho scalato agli albori. Quello ferito si chiama Andrea Verona e il suo compagno Antonio Tommasi nipote di Augusto Guidugli.[/quote]

Caspita!! …si in effetti è un posticino un po’ pericoloso; ma che tu sappia è mai stato salito d’inverno?

[malatesta]

Ciao!
Non trovo nulla riguardo al raduno, mi sai dire qualcosa?
Grazie roveno

[fabrizio]

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