Cresta dei Pradacetti alla Punta Questa

Homepage Forum Alpi Apuane Escursioni e itinerari Apuani Cresta dei Pradacetti alla Punta Questa

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 23 totali)
  • Autore
    Post
  • #19614
    Enzo
    Partecipante

    Ieri, transitando sul sentiero dagli Alberghi a case Cormeneto, ho visto diverse persone in cordata (così mi è sembrato) impegnate sull’inizio della cresta dei Pradacetti. Era qualcuno che partecipa a questo forum? o comunque qualcuno ne sa qualcosa? sarei interessato a notizie su ripetizioni recenti di questa via da pionieri. Io e i miei siamo poi saliti alla Punta Questa per la cresta dei Trasandini, ma non ci è mai capitato di rivedere questa comitiva o di sentirne le voci, né dal tratto più alto comune alle due creste né dalla vetta né dalla discesa nel canal Fondone.
    Enzo

    #19615
    Cima
    Partecipante

    Enzo mi hai rubato le parole dalle dita! :) anche io ieri salendo verso il Pizzone ho notato il gruppetto di persone impegnato all’inizio della cresta e volevo fare la stessa domanda :lol:

    arrivati in vetta ho tirato di nuovo un occhio alla cresta ma neppure io ho rivisto niente; noi abbiamo ripetuto la via Aruspice e c’abbiamo messo 5 ore però… ho considerato il fatto che fossero già usciti in cima alla Punta Quèsta.

    Della cresta dei Trasandini invece cosa ci racconti???? ;)

    #19617
    Enzo
    Partecipante

    [quote=”Cima” post=22648]Enzo mi hai rubato le parole dalle dita! :) anche io ieri salendo verso il Pizzone ho notato il gruppetto di persone impegnato all’inizio della cresta e volevo fare la stessa domanda :lol:

    arrivati in vetta ho tirato di nuovo un occhio alla cresta ma neppure io ho rivisto niente; noi abbiamo ripetuto la via Aruspice e c’abbiamo messo 5 ore però… ho considerato il fatto che fossero già usciti in cima alla Punta Quèsta.

    Della cresta dei Trasandini invece cosa ci racconti???? ;)[/quote]
    Ciao Cima.
    La Trasandini è roba facile, da amatori…
    Prendendo il sentiero segnato che dagli Alberghi va a Cormeneto lo si lascia nel punto in cui comincia a scendere nel Fondone appena prima di Cormeneto, e si prende la cresta. Qui il filo è vago, si va dove si vuole arrampicando o camminando, da ultimo camminando sulla sinistra fino ai piedi della quota 1340, dove arriva anche la cresta dei Pradacetti e il filo diviene unico. Da qui ancora a sinistra del filo per canalini di paleo piuttosto ripidi, e con problemi di orientamento. Si sbuca ai piedi di placche; un po’ sopra si vede una grande spaccatura obliqua, e bisogna raggiungerla per tracce accanto alle placche. Nella spaccatura un bel camino di II con paleo ritto sopra e sotto; poi a destra oltre un masso, e discesa assai scoscesa di pochi metri (II); subito dopo un camino scomodo (II, un chiodo in cima) o la paretina sulla destra (II-II+), assai carina ma più esposta; poi due paleate e sei in cima. Questo ultimo tratto è molto gradevole. In questi 2-3 passaggi la corda la si può usare o no, dipende da chi c’è.
    Enzo

    #19618
    Tula82
    Partecipante

    Buongiorno a tutti,

    si eravamo noi (7 persone)

    Cresta bella, poi a me questi tipi di percorsi mi interessano davvero molto.

    Più tardi guardo di scrivere una piccola relazione, o comunque il percorso che abbiamo fatto.

    #19619
    Cima
    Partecipante

    Ho beccato chi erano gli audaci sulla cresta dei Pradacetti! vediamo se scrivono qualcosa :silly:

    #19634
    Enzo
    Partecipante

    [quote=”Tula82″ post=22651]Buongiorno a tutti,

    si eravamo noi (7 persone)

    Cresta bella, poi a me questi tipi di percorsi mi interessano davvero molto.

    Più tardi guardo di scrivere una piccola relazione, o comunque il percorso che abbiamo fatto.[/quote]
    Allora,
    quand’è che ci racconti qualcosa?
    Enzo

    #19646
    Tula82
    Partecipante

    Si Enzo…scusa il ritardo. Stasera guardo di mettere qualche foto e una piccola relazione.

    #19651
    Tula82
    Partecipante

    Premetto che non sono bravo a scrivere relazioni…e che ho poca memoria :laugh: , questo è all’incirca il percorso che abbiamo fatto noi.

    Comunque è molto indicativo, visto anche il tipo di terreno/salita.

    Arrivati all’inizio della valle, dove la lizza spiana leggermente, siamo andati a sinistra in direzione della cresta che abbiamo attaccato leggermente a sinistra.

    Abbiamo proseguito sulla cresta ( roccette e paleo) rimanendo leggermente sulla cresta (sx).

    Abbiamo aggirato un primo torrione sulla sinistra seguendo una larga cengia.

    Salendo ancora abbiamo incontrato una piccola sella da cui si vedeva un successivo torrione, che abbiamo aggirato sulla destra seguendo un canale appoggiato (alla fine abbiamo trovato sulla parete di sx una sosta a chiodi).

    P.S. All’altezza della sosta si vedeva una traccia che portava verso destra verso la cresta…

    Noi da qui abbiamo proseguito fino ad arrivare ad un intaglio a sx da cui ci siamo calati ( sosta su albero) in direzione della cresta trasandini (circa 50 metri)

    Alla fine della calata, siamo scesi per un largo canale appoggiato per circa 20 metri, per poi andare a riprendere la cresta trasandini.

    Da li poi Enzo il percorso…si riunisce e prosegue fino alla Punta Questa

    Questo invece è la traccia del percorso :

    E qui ci sono altre foto

    link

    Spero Enzo di esserti stato di aiuto… per altre info sono qui.

    #19653
    Enzo
    Partecipante

    Grazie! a comodo mi studio foto e relazione. E complimenti per la salita!
    Enzo

    #19665
    Enzo
    Partecipante

    Ancora una domanda, Tula:
    in termini di grado che difficoltà ci sono? II? III?
    Grazie
    Enzo

    #19698
    alebiffi86
    Partecipante

    oggi con Guido e Moro abbiamo ripetuto anche noi la cresta dei Pradacetti; abbiamo seguito un percorso un po’ diverso da quello di Tula, riuscendo a fare tutto senza legarci (passaggi di III+, IV-); io non me la cavo tanto a relazionare, quando potrà penso che Guido scriverà qualcosa, nel fattempo (tra stasera e domani) cercherò di mettere qualche foto; per il momento posso dire che è stato un itinerario bello ma estenuante, soprattutto per il gran caldo (consiglio di laciar perdere fino a ottobre) e l’invasione sfinente di mosche che non ci ha dato tregua (mai viste tante in apuane, forse per via dell’inverno non troppo freddo?); scesi dal fondone (massacrante anche questo!) che ci ha salvato con qualche piacevolissimo bozzo di acqua gelida (ottima sia da bere che per un bagno corroborante);

    #19699
    alebiffi86
    Partecipante
    #19700
    alebiffi86
    Partecipante

    altre foto

    #19701
    Cima
    Partecipante

    Complimenti anche a voi! deve essere proprio un bel giro… spero di farlo prossimamente!!

    #19713
    guido
    Partecipante

    La salita era da tempo nel cilindro B) ..di quelle da fare, ma il cilindro è grande… :whistle: La giornata come ha detto Alebiffi86 è stata molto calda e la salita faticosa ma soprattutto delicata sia per il terreno rotto ed infido (II-II+ con passi di III). Noi abbiamo portato tutto l’occorrente ma non abbiamo utilizzato nulla nè abbiamo fatto tiri.

    Le uniche tracce di passaggio sono una staffa metallica infissa su una quotina rocciosa poco sotto ad Est della q.1124 che cmq non serve a nulla, forse serviva ai cavatori che lavoravano ad una vecchia cava che visitammo anni fa proprio ai piedi di questa quota sulla dx orografica dei Pradaccetti (la quota è la 1115 delle guide CAI), e la sosta a due chiodi nel canalone di pessima roccia (che in realtà è il tratto più facile della salita… :laugh: )

    Dalla Valle degli Alberghi si segue il sentiero per Casa Cormeneto 1049 m che attraversa immediatamente il Canale degli Alberghi ed in seguito quello dei Pradaccetti, la cresta S della q.1124 è la 3° che si incontra (itinerario segnalato in rosso). Da qui si prende il filo che si segue evitando dei saltini poi si traversa a destra con cengia ad un colletto presso una quotina rocciosa (una staffa metallica), da qui a sx con delicata cengia che traversa il lato est di un pilastrino e poi per lame rocciose la cima della q.1124 (fino qui II-II+). Di questo tratto le guide (rel. originaria di B.Figari 1906, guida del 1921, CAI 1958 e 1979), dicono :”continuando per rocce frammiste a gerbidi, ripidissime e malsicure, si riesce alla q.1125 ed al colletto sottostante a N

    Si presenta un torrione che si evita sulla parete orientale, seguendo per poco un canale di pessima roccia e poi, per piccole cenge esposte e lastroni inclinati, si riafferra la cresta e si giunge alla q.1340
    Sicuramente questo è il tratto più delicato e complicato. Si traversa a destra lato Pradaccetti e si prende il canale (che appunto, non è pessimo; passi di II ed un punto di III che si fa bene), toccata la sosta noi lo abbiamo abbandonato (la relazione dice infatti “..seguendo per un poco..”), per traversare a destra (sopra sulla sponda DXO si vede, anche dalla foto di Alebiffi86, il superbo torrione quadrangolare a q.1197), con un’evidente cengia erbosa che traversa lungo la parete scura…e da qui in poi il tutto si complica: la roccia peggiora, si sale su zolle erbose e roccia detritica in costante esposizione.
    Giunti al filo ci aiuta la relazione originale di B.Figari scritta in seguito alla loro 1°salita alla Punta Questa il 10 giugno 1906 con E.Questa…la sua ultima salita in Apuane: “…risaliamo per poco un largo canalone…per passare sul suo lato destro che sembra più praticabile. Qualche passaggio delicato a causa della roccia cattiva ci porta via un pò di tempo, ma in complesso procediamo bene, finchè un salto di rocce a picco, ci obbliga a spostarci orizzontalmente a destra in cerca di un passaggio…” [ndr quindi sul lato Pradaccetti della q.1309/1313] “lo troviamo strisciando su alcuni cattivi lastroni non senza qualche giuoco d’equilibrio molto instabile, e riusciamo finalmente a riafferrare la cresta“. E qui confermo il tutto, si sale con svolte per cengette (II-III), su terreno molto ma molto delicato, poi una cengia erbosa evidente (parliamo di 40 cm, mica na strada… :dry: ), traversa orizzontale sul lato Pradaccetti sino ad una specie di scolo laterale che si raggiunge con traversata aerea sopra le balze su rocce delicate (II-III; una foto di Alebiffi86), giunti a questo (altra foto dove mi si vede a me ed al Grande Moro), lo si sale (due passi di III), brutta traversata a sx con cengia rocciosa rotta (II-II+ esposta), che conduce a larga rampa erbosa facile che si sale con 2 svolte sino alle q.1309/1313.
    Difficoltà mica finite, si arriva sotto l’arcigna q.1340 (1387 CTR), passaggio faticoso (III), poi due incisioni parallele compatte (III a dx, III+/IV- quella di sx che ha fatto Alebiffi86), discesa x incisione obliqua ed intaglio tra fitti ginepri dove arriva l’itinerario dei Trasandini.

    Da qui poi un’enorme lavagna, una galleria obliqua con due massi incastrati, una discesa ad un intaglio e poi la paretina con il chiodo in cima (passi di II-II+), indi la vetta.
    Salita lunga e faticosa, difficoltà oggettive contenute (II-III), ma la natura del terreno, l’esposizione e soprattutto l’orientamento fanno di questo itinerario sicuramente uno dei meno ripetuti delle Apuane ed anche uno dei più complicati (se era il più caro da pagare, un motivo c’era…). Chiunque è interessato alla relazione integrale mi contatti perchè veramente basta sbagliare un punto, e so….zzi… :unsure:
    Guido, Alebiffi86 ed il Moro

Stai visualizzando 15 post - dal 1 a 15 (di 23 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.