Distanza tra le protezioni

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  • Questo topic ha 2 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 12 anni fa da alberto.
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  • #14391
    gabriele68
    Partecipante

    Sempre pi? spesso nelle relazioni vengono date informazioni sulla distanza tra i punti di protezione:
    S1, S2, S3 O R1, R2 etc… o una combinazione delle due se il tipo di chiodatura ? misto.
    Nelle pagine iniziali delle varie guide (tipo quelle di Franceschini & C. o di Barsuglia & C) c’? una tabellina dove viene dato il significato delle varie sigle.

    Quello che mi chiedevo ? se questo tipo di indicazione tiene conto solo ed esclusivamente della distanza tra le protezioni o tiene in conto altri parametri (difficolt?,qualit? della roccia etc..)?

    Lo chiedo perch? sapendo (pi? o meno) come interpretarlo si riesce anche a capire (sempre pi? o meno) che tipo di materiale portare e in che quantit?.

    un saluto

    #14396
    Cima
    Partecipante

    A parere mio queste indicazioni tengono conto solo della distanza e soprattutto alla quantit? di protezioni lungo la via… altre cose non dovrebbero incidere su questa classificazione…

    Poi sentiamo i boss cosa dicono…..

    #14398
    alberto
    Partecipante

    dobbiamo distinguere:

    PROTEGGIBILITA’le lettere stanno a significare la qualit? della protezione.

    quindi S sta per spit.

    R invece sono vie protette a chiodi o non attrezzate quindi da proteggere.

    RS sono di tipo misto

    La numerazione ? la distanza.

    Esempio:
    S6 spittatura molto lunga e lontana dai passaggi chiave in cui la caduta pu? avere conseguenze anche molto gravi nonostante lo spit.

    R6 improteggibile o quasi e comunque lontana dai passaggi chiave. La caduta pu? avere gravi conseguenze. Protezioni di dubbia qualit?.

    IMPEGNO COMPLESSIVO

    si classifica con una scala in numeri romani da I a VII

    dove:

    I sta ad indicare via corta , comoda e ritorno comodo. quindi d’impegno complessivo basso.

    VII via che richiede pi? giorni con avvicinamento e ritirata lunga e complessa. Ambiente severo e/o d’alta montagna. Pericoli oggettivi alti, ad esempio seracchi, valanghe, scariche di sassi, roccia molto friabile.

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