Divieto di accesso

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  • #27459
    aleph
    Partecipante

    Ciao a tutti, forse è già cosa nota qui sul Forum comunque lo scrivo:
    ieri dopo lavoro ho fatto un giro al retro corchia, alla piazzola dove parte la strada per Puntato ho incontrato due Guardiaparco che gentilmente mi hanno avvisato del divieto di accesso alle auto nel tratto di strada oltre la marginetta sotto lo spigolo di Fociomboli.
    Sembra che ci siano stati diversi episodi di vandalismo ai danni delle case a Puntato e quindi è stato istituito questo divieto, qualche buontempone ha divelto il cartello posto sotto lo spigolo quindi non c’è segnalazione però il divieto è attivo.
    Non so quanto questo possa fermare i vandali, credo sarebbe meglio una sbarra all’inizio della via che scende a Puntato ma sembra ci siano problemi di varia natura per metterla.
    Ciao a tutti e occhio alle multe :-)

    #27460
    alebiffi86
    Partecipante

    premetto che questi imbecilli che si sono prodigati in opere di vandalismo andrebbero presi e gonfiati come orsi, ma detto questo trovo ridicolo (se non esilarante) ed inaccettabile che il parco apuane si permetta di emanare divieti di alcun tipo (che per me, come sempre, non hanno alcun valore); a parte il fatto che non vedo alcun nesso tra il provvedimento adottato e i fatti accaduti (non penseranno mica di fermare questi geni con un divieto di transito all’altezza di fociomboli??) ma soprattutto non è possibile che un ente corrotto e clientelista come il parco apuane, che da sempre concede scempi ambientali di ogni tipo, emani divieti; voglio dire, parliamo di una strada che è a poche centinaia di metri da una delle cave più rovinose (e illegali) del comprensorio e questi si permettono di mettere divieti di transito?? ma come si fa ad accettare un qualunque tipo di provvedimento preso da gente del genere?? quando in Apuane chiuderanno le cave (cioè mai), allora rispetterò i divieti (tranne quelli che si arrogano il diritto di voler tutelare l’incolumità altrui, senza che sia richiesto..vedasi divieti di accesso invernali alla montagna), fino ad allora:
    – vado dove mi pare
    – quando mi pare
    – con chi mi pare
    – nel periodo dell’anno che mi pare
    – a piedi, in bici od in auto
    – dormo e bivacco dove mi pare
    – scalo dove mi pare
    – apro vie dove mi pare
    – accendo fuochi dove mi pare (con la massima attenzione a non danneggiare in alcun modo la montagna e a non innescare incendi);
    tutto questo lo faccio nel massimo rispetto dell’ambiente e faccio in modo che del mio passaggio non rimanga traccia;
    se poi nello svolgere queste attività trovo due puffi vestiti di verde con il cappellino con scritto “guardia parco” che tentano di fermarmi.. be, spero per loro che siano armati e/o abbiano la possibilità di segnarsi la targa della mia auto.. queste sono le uniche due cose che potrebbero inibirmi.
    come sempre concludo invitando la comunità alpinistica ad una sana, doverosa ed eroica resistenza attraverso uno strumento pacifico ma potentissimo: la disobbedienza civile di massa;

    #27504
    alberto
    Partecipante

    “- a piedi, in bici od in auto “

    Ale, su questo non sono d’accordo.

    Io credo invece che bisognerebbe cercare di essere coerenti e usare solamente i piedi. E se non proprio costretti anche evitare le strade di cava.

    Altrimenti qualcuno poi ce lo rinfaccia.

    L’anarchia è una bella cosa ma presuppone il rispetto totale degli altri e di certi valori.

    #27510
    alebiffi86
    Partecipante

    Alberto in effetti il tuo discorso ha un senso però secondo me dobbiamo considerare nello specifico la situazione delle Apuane: purtroppo ormai i danni sono stati fatti e strade di cava sono presenti ovunque; ora, se fosse possibile interrompere completamente l’escavazione e far rimettere tutto a posto a lor signori del marmo, sarei felicissimo di fare una,due o tre ore in più a piedi; purtroppo però (in gran parte del terrirtorio) indietro non si torna più e credo che almeno il diritto di passaggio ai frequentatori della montagna dovrebbe essere dato; voglio dire, questi hanno devastato, annientato un territorio e in cambio cos’hanno dato? nulla! sbarre, cancelli e cartelli di divieto sono presenti su tutto il territorio a ribadire il concetto che qui i padroni sono loro; dovrebbe essere il minimo la possibilità di utilizzare certe vie di comunicazione..basti pensare a val serenaia: quante volte ho sentito dire dai gestori di donegani e orto di donna che d’inverno aprirebbero nel week end se qualcuno si prendesse la briga di pulire la strada? il comune non lo fa..per come la vedo io dovrebbe essere un intervento a cura (e spese) di chi val serenaia se l’è mangiata per intero!! e invece anzichè dare un minimo (e sottolineo minimo) contributo al turismo nella valle (che rimarrebbe nulla confrontato con i danni fatti) cosa fanno? una bella sbarra e via! se non addirittura chiudere la strada poco dopo la galleria con un paio di camion; da un punto di vista prettamente ambientalista ti dò ragione ma qui ci sono delle particolarità da considerare..hanno distrutto tutto,hanno preso tutto e bloccano anche gli accessi? non mi stà bene..un minimo beneficio dal casino che hanno prodotto ci è dovuto..le usano loro le strade? devono poterle usare tutti visto che si parla comunque di demanio coperto da fantasiose e presunte proprietà private; poi è chiaro che se potessi scegliere tra avere le Apuane intatte ed immaccolate o avere le strade, sceglierei l’integrità del territorio ma purtroppo in molte zone è stato ampiamente passato il punto di non ritorno;
    si potrebbe fare un po’ un paragone con gli spit aggiunti arbitrariamente sulle classiche: spesso ho sentito dire ” vabbè ma se non li vuoi basta non usarli..”, è chiaro che una volta che me lo trovo davanti al naso lo moschetto..il punto è che non dovevano esserci! e per le strade ugualmente: vorrei che non ci fossero ma visto che ci sono non mi sta bene che le possano usare solo i “padroni”..

    #27512
    alberto
    Partecipante

    Ale
    capisco quello che dici e sono in gran parte d’accordo con te.
    I padroni del territorio non sono gli imprenditori dell’escavazione , ma purtroppo gli è stato dato il potere di esercitarlo.
    E’ un pò come le autostrade costruite con i nostri soldi ma poi date ai privati e questi decidono a loro libero arbitrio i pedaggi, intascano miliardi alla faccia di tutti noi. Considera che andare ad Aosta passando da Genova ci vogliono 90 € andata e ritorno. Poi il ponte casca, ma ti rendi conto!! Un vero ladrocinio autorizzato.

    Però certi principi sui quali basiamo la nostra protesta vanno rispetatti. Altrimenti anche senza volerlo siamo complici o quanto meno qualcuno ce lo può rinfacciare. E questo non deve accadere.

    #27516
    alebiffi86
    Partecipante

    però qualche off – road bisogna pure che io lo faccia..altrimenti tutti i soldi spesi per modificare il mio fedelissimo jimny suzuki sarebbero stati vani! :P :laugh:

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