Effetti collaterali vertigine TRAD

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  • #51689
    alberto
    Partecipante

    venerdi 23 scorso con Oreste belli armati di dadi, frends e cordini abbiamo ripetuto tutta TRAD la via EFFETTI COLLATERALI VERTIGINE sulla nord del Procinto.

    L’idea che fosse possibile salire questa via proteggendosi solo con l’uso di protezioni veloci l’avevo da tempo. Avevo osservato bene la roccia e avevo visto che era assai articolata, ricca di ottime clessidre e buoni buchi e fessure dove alloggiare ottimi dadi e frends.

    In una occasione precedente avevo già salito il primo tiro, ma ero piuttosto ottimista che si potesse salire anche il resto della via, in buona sicurezza usando solamente le protezioni veloci. Le impressioni non sono state tradite e così è stato.

    Il secondo tiro si protegge bene perchè ha buone clessidre e ottimi buchi e fessure per i frends. Anche il  diedro del terzo tiro si protegge ottimamente.

    Per proteggersi bene occorre portare una bella scelta frends e cordini alcuni anche sciolti per infilare più facilmente le clessidre, una serie di dadi.

    Quanto a frends noi abbiamo portato una serie di Totem e una scelta di camalot fino al n. 3 e mezzo, raddoppiando il n. 3 .

    Il 3 e mezzo non è comunque indispensabile.

    #51690
    Lorenzo
    Partecipante

    Ti soprannomineremo ” l’Inglese”………..

    #51691
    alberto
    Partecipante

    loro, gli inglesi, sono su ‘un’altro pianeta.

    Ma…a volte basta veramente poco per rendersi conto che ci possono essere “nuove frontiere”  anche dove hai bazzicato una vita.

    Intendiamoci mica ho inventato nulla….”qualcuno” assai prima ha visto il Procinto con questa ottica.

    Ognuno di noi segue la sua strada e ha bisogno di tempo. Chi di più, chi di meno, chi nulla.

    L’importante è tenere la finestra  aperta e fare entrare nuova aria “pulita” .

    Credo che al Procinto e non solo…sarebbe il caso di seguire nuove strade.

    #51692
    alberto
    Partecipante

    voi GIOVANI dovreste essere i primi a fare entrare “aria pulita”.

    La difficoltà è importante e accattivante.

    Ma credo che lo STILE sia non da meno…

    #51693
    alberto
    Partecipante
    #51694
    alberto
    Partecipante

    il concetto di “adattabilità” che dice Matteo nel filmato, che siamo noi ad adattarci, invece di forare la roccia per adattarla a noi per poter essere scalata, è molto interessante.

    Chiaramente dove è possibile farlo. Ma anche qui, sul possibile, si può discutere molto. Percè qui entra in campo la visione, la capacità di vedere e accettare.

    #51695
    Lorenzo
    Partecipante

    Sono d’accordissimo con te…soprattutto quando parli di tempo…..quella è la cosa fondamentale……

    #51696
    alberto
    Partecipante

    faccio un esempio:

    Claudio con la nuova via “Diedro delle Sorprese” ha fatto un gran lavoro che ha avuto un’ottimo riconoscimento viste le tante ripetizioni. La via è bella e si avvia a diventare una classica. Se lo merita.

    Però secondo me è stata persa un’occasione, quella di lanciare un nuovo messaggio.

    Vista la caratteristica della roccia molto articolata, che offre veramente tante e ottime possibilità di essere salita utilizzando protezioni veloci, poteva solo chiodare le soste, lasciando alcuni cordini nelle clessidre lungo i tiri per indicare la direzione.

    Se la via l’avessi aperta io,  avrei fatto così.

    Certamente la via sarebbe stata molto meno ripetuta, perchè più selettiva, ma non è questo l’importante.

    L’importante è percorrere strade diverse, che possano da una parte preservare la roccia (molto importante)  e dall’altra lasciare più spazio alla fantasia dei ripetitori che potranno parlare più di “ricreazione”  che di ripetizione.

    #51697
    alberto
    Partecipante

    il mio è un concetto egoistico?

    Qualcuno dirà sicuramente di si. Ma non è così perchè è invece un concetto di apertura.

    Apertura verso un’arrampicata più pulita, meno invasiva per la roccia, più avventurosa e più creativa per chi la sale.

    #51709
    Lorenzo
    Partecipante

    Ho appena finito di leggere un capitolo di un manuale dove si dice chiaramente che le eticamente vie non devono essere alla portata di tutti……addirittura nemmeno il suo apritore le dovrebbe realizzare in funzione delle sue esigenze…

    Mi trovano d’accordo.

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