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- Questo topic ha 9 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 7 mesi fa da alberto.
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30 Luglio 2018 alle 12:51 #27417albertoPartecipante
bel fine settimana al Gran Sasso in particolare Prima e Seconda Spalla. Con Edoardo, Nico, Alessandro, Govanni e Oreste abbiamo salito diverse vie combinando Seconda e Prima Spalla:
– Notte delle Streghe + Libertà è Partecipazione
– Mario – Di Filippo + Libertà è Partecipazione
– Amore-Gambini + Mario-Di Filippo (si voleva fare Zarathustra ma troppa gente) .
Per Nico la prima volta al Gran Sasso, spero gli sia piaciuto apprezzando la bellezza della roccia :) e naturalmente gli ARROSTICINI…cazzo il Maggiore è proprio una fogna.. ;)
30 Luglio 2018 alle 21:22 #27418CimaPartecipante[quote=”alberto” post=28445] Per Nico la prima volta al Gran Sasso, spero gli sia piaciuto apprezzando la bellezza della roccia :) e naturalmente gli ARROSTICINI…cazzo il Maggiore è proprio una fogna.. ;)[/quote]
Più che piaciuto direi che me ne sono proprio innamorato! non mi dispiacerebbe affatto tornarci 3 giorni durante le ferie (“ferie”? e che sono?!).
Indubbiamente l’arrampicata non è banale e bisogna sia sapersi proteggere che accettare il rischio di poter effettuare lunghi (se non lunghissimi) tratti, anche sostenuti, senza protezioni. D’altro canto però si parla di alpinismo e il rischio, il coraggio e l’adrenalina sono fattori cardine di questa passione… e molte volte sono proprio quei fattori che ti fanno rimanere impressi nella mente, con orgoglio, certi itinerari. Chiaramente nessuno vuole ammazzarsi…Mi fa molto piacere anche aver ripetuto una via di Iannilli.
31 Luglio 2018 alle 11:31 #27433albertoPartecipantesono contento che ti sia INNAMORATO… :kiss:
31 Luglio 2018 alle 20:01 #27435albertoPartecipantele placche del Gran Sasso sono veramente belle.
La roccia è spettacolare, l’arrampicata è tecnica e di precisione . Ci vuole riflessione per capire e interpretare la roccia per poter salire. Ma allo stesso tempo occorre decisione e voglia di mettersi in gioco per allontanarsi consapevoli che una volta partiti indietro non si torna.L’ho capito su vie tipo la “Stefano Tribioli” ma anche su “Voci di terre lontane” di Iannilli. Vie che mi sono rimaste dentro e averle fatte mi ha dato una immensa soddisfazione.
7 Agosto 2018 alle 16:40 #27454albertoPartecipantealcune immagini:
via Amore – Gambini alla Seconda Spalla versante nord
via Mario – Di Filippo alla Prima Spalla versante ovest
Attachments:6 Settembre 2018 alle 21:41 #27529albertoPartecipantela bella lama del secondo tiro della via Amore-Gambini alla seconda Spalla.
Attachments:6 Settembre 2018 alle 21:52 #27531albertoPartecipanteche guarderà di tanto interessante…?
Attachments:7 Settembre 2018 alle 13:58 #27532ilmoroPartecipanteciao,
ho letto i vostri post e visto le foto inerenti al Gran Sasso, e questa mattina sul sito montagna.tv. c’è questa intervista.
Giusto per dare il mio contributo ( si fa per dire…).
Spero sia di vostro gradimento!
Luca7 Settembre 2018 alle 19:24 #27535CimaPartecipante[quote=”alberto” post=28513]che guarderà di tanto interessante…?
[/quote]
Interessante l’asta per leggere la relazione… vero??! :laugh: :laugh:
7 Settembre 2018 alle 19:26 #27536albertoPartecipanteBini è stato un’innovatore al Gran Sasso.
Un vero peccato che sulla placca del Vecchiaccio, dove lui in apertura è passato con le superga e senza protezione se non la sosta , ora c’è un bel fittone.la sua via “STEFANO TRIBIOLI” nel centro della placconata della Prima Spalla, è un capolavoro di intuizione e determinazione. naturalmente sempre con le superga.
Le Superga però le usava anche negli anni 80/90 Renato Tommasi al Procinto….
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