Homepage › Forum › Alpi Apuane › Arrampicate sulle Apuane › Il buono il rotto e il cattivo
- Questo topic ha 31 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 9 mesi fa da
Anonimo.
-
AutorePost
-
2 Ottobre 2013 alle 20:15 #18515
alberto
Partecipantesabato 21 settembre mentre si rientrava da Arco vengo a sapere che al Corchia a sinistra della Erik hanno aperto una via nuova e i primi salitori hanno trovato vecchi chiodi e spit.
Ma a sinistra della Erik c’è la “VENDETTA DI MONTEZUMA” aperta nella metà degli anni 80 quando ancora la Erik non c’era.
Vuoi vedere che…?
Rapida occhiata alla relazione su internet e il timore è presto confermato.
Gli ultimi due tiri, quelli che superano l’arco posto subito a destra dello spigolo ovest sono gli stessi della “VENDETTA DI MONTEZUMA” infatti dalla relazione risulta che hanno trovato uno spit.
Lo stesso spit che aveva messo Giorgio in apertura e che abbiamo trovato io e Nastro quando l’abbiamo ripetuta 2 anni fa.
Così il giorno dopo con altri 4 amici ci ritroviamo all’attacco di questa nuova via . Dietro di noi ci sono anche altri due ragazzi anche loro venuti li per ripeterla. Miracoli di internet…..
Mi voglio togliere ogni ulteriore dubbio e purtroppo posso solo dire che i tiri dell’Arco sono gli stessi della Vendetta di Montezuma . Adesso a fare compagnia al solitario e vecchio spit ci sono diversi luccicanti fix.
Ma a me questo importa poco. In fondo chi li ha messi non sapeva della vecchia via e lo spit lo vedi solo quando ci arrivi.
L’importante per me è fare presente che quei tiri che superano l’arco, non sono nuovi ma li aveva saliti Giorgio molti anni fa, 1985/1986 e sono della sua bella e difficile via. Perché lui adesso non può più dire la sua e visto che io sono un suo amico mi sento in dovere di farlo.La “VENDETTA DI MONTEZUMA” è una via aperta nella metà degli anni 80 dai miei amici Giorgio Giannaccini, Emilio Riccomini e GianLuca Benedetti. I primi due tiri Giorgio li aveva fatti con sua moglie Silvia. La via sale parallela a sinistra alla via Erik (che allora non c’era!!) all’ inizio per belle e facili placche poi con un tiro difficile si esce alla prima cengia spit visibili (la Erik è a destra). Usciti sulla prima cengia erbosa si sosta alla base di uno corto spigolo con a destra un canaletto ben visibile dall’attacco. Si sale lo spigolo (ch. e cordino) e si raggiunge la seconda cengia. Da questa si traversa decisamente a sinistra e si sosta alla base dello spigolo ovest sotto l’evidente arco obbiettivo della via. Con due bei tiri di corda si salgono le fessure e le belle placche subito a destra dell’arco (1 spit da 8 lasciato) e si esce in comune alla Erik.
[b]Come già ho scritto a Massimo Innocenti, mi auguro che la relazione pubblicata su Toscoclimb verrà modificata.
Questo per la storia e per Giorgio[/b].4 Ottobre 2013 alle 22:47 #18538Fabrizio
Amministratore del forumFoto della salita
5 Ottobre 2013 alle 20:41 #18543alberto
Partecipantele due immagini delle foto con il tracciato sono della VENDETTA DI MONTEZUMA .
Foto che abbiamo presso la sede della Monteforato.
15 Ottobre 2013 alle 10:27 #18578alberto
Partecipanteho letto con “PIACERE” su Toscoclimb che gli apritori hanno raccolto il mio invito e hanno rettificato la relazione riportando che i tiri dell’arco fanno parte di altra via “LA VENDETTA DI MONTEZUMA”.
26 Aprile 2014 alle 22:16 #19537Nico
Partecipanteoggi ritorno sul Corchia con Luigi e la Ale per una visitina a questa via.
Purtroppo la pioggia c’ha sorpreso sul terzo tiro e ci siamo dovuti rigirare :( comunque, fin dove siamo arrivati, c’è piaciuta… il diedro del terzo tiro è molto bello anche se breve. Torneremo a finirlaRiguardando un po il tracciato della Vendetta di Montezuma si vede bene la sovrapposizione degli ultimi due tiri… invece il vecchio chiodo che si trova sotto al canalino erboso del terzo tiro da dove viene???
La Vendetta di Montezuma poi ha dei tratti in comune con la Erik?? sembrerebbe che i primi 2-3 tiri siano molto simili (la Erik addrizzerebbe la linea, più tortuosa, della Vendetta)27 Aprile 2014 alle 00:36 #19538riccardo
PartecipanteDi che difficoltà si parla????? Dalle foto la roccia sembra buona
27 Aprile 2014 alle 14:11 #19539Nico
Partecipantei primi due tiri sono sul IV (un passetto di V nel primo tiro) mentre il terzo tiro sarà sul V+/VI- da integrare. nel diedro la roccia è buona… sotto è un po il classico terreno con paleo, cengette piene di sassi e blocchi da controllare.
28 Aprile 2014 alle 10:37 #19540alberto
Partecipante[quote=”Cima” post=22567]oggi ritorno sul Corchia con Luigi e la Ale per una visitina a questa via.
Purtroppo la pioggia c’ha sorpreso sul terzo tiro e ci siamo dovuti rigirare :( comunque, fin dove siamo arrivati, c’è piaciuta… il diedro del terzo tiro è molto bello anche se breve. Torneremo a finirlaRiguardando un po il tracciato della Vendetta di Montezuma si vede bene la sovrapposizione degli ultimi due tiri… invece il vecchio chiodo che si trova sotto al canalino erboso del terzo tiro da dove viene???
La Vendetta di Montezuma poi ha dei tratti in comune con la Erik?? sembrerebbe che i primi 2-3 tiri siano molto simili (la Erik addrizzerebbe la linea, più tortuosa, della Vendetta)[/quote]La Vendetta di Montezuma, antecedente alla via Erik, sale dritta affronta e supera il compatto muro centrale direttamente, mentre la via Erik lo aggira a destra più facilmente.
Sul primo tiro e parte del secondo la Erik vi si e sovrapposta (visibili i vecchi spit) per poi spostarsi più facilmente a destra. Il terzo tiro della Vendetta sale dritto su parete verticale e leggermente strapiombante con arrampicata impegnativa e delicata, ( spit lontani tiro chiave!!) e arriva sulla prima cengia sostando alla base di un evidente spigoletto con a destra un canaletto. Con la Erik non ha nulla in comune è assai più a destra. Superato lo spigoletto si arriva sulla seconda cengia e per questa si traversa nettamente a sinistra fino allo spigolo sotto l’evidente arco che contorna a destra lo spigolo. Con un bellissimo tiro si supera l’arco e con un ultimo tiro si esce in comune alla Erik che arriva da destra.Il Buono il rotto il cattivo , più che una via , la possiamo definire una serie di varianti a vie già esistenti: alla Vendetta (tratto dell’arco vecchio spit della Vendetta ancora presente) e alla via dello spigolo vedi vecchio chiodo sul terzo tiro e vecchi chiodi sul quarto tiro. Mentre nuovi sono sicuramente il primo, il secondo e parte del terzo.
28 Aprile 2014 alle 12:52 #19541alberto
Partecipante[quote=”ghisone” post=22568]Di che difficoltà si parla????? Dalle foto la roccia sembra buona[/quote]
il tratto dell’ arco ha una bella roccia.
il terzo tiro del diedro, bella roccia.
Il quarto buona.
il primo e il secondo occorre un po’ di attenzione ma sono facili.
28 Aprile 2014 alle 15:23 #19542Nico
Partecipantela via dello spigolo è per caso quella di F. Fiorentini ed E. Gallione del 1940 riportata sulla guida Cai TCI?
che linea segue???
28 Aprile 2014 alle 17:23 #19543alberto
Partecipante[quote=”Cima” post=22572]la via dello spigolo è per caso quella di F. Fiorentini ed E. Gallione del 1940 riportata sulla guida Cai TCI?
che linea segue???[/quote]
potrebbe essere.
lo spigolo è salito da diverse linee. Nella parte alta ce né una (bella) che sale il filo dello spigolo che delimita a sinistra l’arco . Oppure un’altra che dalla base dello spigolo piega a sinistra e ne sale la parete di sinistra chiodi vecchi e un tratto piuttosto pericoloso, ripetuta qualche annetto fa con la Sabri.
Anche nella parte bassa ci sono diverse possibilità, chiodi presenti.28 Aprile 2014 alle 20:56 #19545Nico
PartecipanteNon si smette mai di imparare ;)
29 Aprile 2014 alle 10:04 #19546alberto
Partecipanteil Corchia montagna da molti e per molto tempo messa in disparte perché considerata di roccia brutta, è in realtà una miniera di storia dell’arrampicata apuana.
29 Aprile 2014 alle 12:01 #19547alberto
Partecipante[quote=”Cima” post=22575]Non si smette mai di imparare ;)[/quote]
se vai dritti sul filo dello spigolo ci sono anche dei pressione. Quindi non è certo la Fiorentini-Gallione.
29 Maggio 2014 alle 00:35 #19652Anonimo
Ospite[quote=”bonatti” post=22570]
Il Buono il rotto il cattivo , più che una via , la possiamo definire una serie di varianti a vie già esistenti: alla Vendetta (tratto dell’arco vecchio spit della Vendetta ancora presente) e alla via dello spigolo vedi vecchio chiodo sul terzo tiro e vecchi chiodi sul quarto tiro. Mentre nuovi sono sicuramente il primo, il secondo e parte del terzo.[/quote]Ripetuta un mesetto fa con Gian Carlo Polacci.
Concordo con Bonatti.
Il primo e il secondo tiro sono indipendenti. Personalmente non mi sono piaciuti (il secondo lo definirei, più che altro, un trasferimento).
La parte nel diedro nel terzo tiro l’ho trovata invece molto bella. Parlando sempre a titolo personale – e fermo restando che in apertura si utilizzano e lasciano protezioni a propria indiscutibile discrezione – ho trovato non indispensabili i due fix prima del diedro (e dopo il vecchio chiodo), mentre mi è stato utile il chiodo universale all’inizio del diedro, che protegge ottimamente il punto chiave (nella relazione degli apritori non mi pare sia menzionato, non so, dunque, se sia stato aggiunto in seguito).
Devo dire che non mi sono piaciuti i vari buchi alle soste di fix messi e poi spostati più in là o, ancora, il fix ritorto all’interno del buco fatto per piantarlo e poi non utilizzato.[quote=”bonatti” post=21543] Adesso a fare compagnia al solitario e vecchio spit ci sono diversi luccicanti fix.
Ma a me questo importa poco. In fondo chi li ha messi non sapeva della vecchia via e lo spit lo vedi solo quando ci arrivi.
L’importante per me è fare presente che quei tiri che superano l’arco, non sono nuovi ma li aveva saliti Giorgio molti anni fa, 1985/1986 e sono della sua bella e difficile via. Perché lui adesso non può più dire la sua e visto che io sono un suo amico mi sento in dovere di farlo. [/quote]Su quanto sopra espresso da Bonatti non sono, invece, d’accordo.
Quando ci si muove con l’intento di aprire una via nuova, mi sembrerebbe doveroso documentarsi sulle salite già esistenti nelle strette vicinanze. Che siano o no presenti in loco spit, chiodi, cordini in clessidre o quant’altro, perché è risaputo che è possibile aprire vie in modi assai diversi fra loro, ovvero utilizzando fix, spit, chiodi, cordini oppure, anche, non lasciando niente sul posto.
Oltretutto, stando comodi comodi all’attacco della via, sono ben visibili i vecchi spit e chiodi della Vendetta di Montezuma alla propria destra (subito a sinistra di quelli della Erik). Anche qualora si ignorasse la cultura alpinistica della zona, si dovrebbe quanto meno dedurre, dalla semplice osservazione, che esiste una via molto vicino a dove si intende “aprirne” una nuova. Di conseguenza mi parrebbe opportuno prendersi la briga di salirla per identificare un itinerario indipendente (se ve ne è la possibilità) da poter attrezzare come si desidera. Ciò, prima di “trovarsi” di fronte a vecchi spit e di “scoprire sul momento” che l’itinerario che si è scelto è, in realtà, già stato salito da qualcun altro in precedenza.
Aggiungo, per precisione, che gli spit vecchi sono due e non uno come scritto da Bonatti; dopo quello che si incontra nel tiro chiave dell’arco, ce n’è un altro nell’ultimo tiro che porta alla sosta della Erik.Infine, aggiungo quanto segue per conto di Gian Carlo Polacci.
Gian Carlo tornerà sulla via a fare una pulizia che lui ritiene doverosa, naturalmente delle sole parti comuni alla pre-esistente Vendetta di Montezuma. Sarà premura di Gian Carlo lasciare il materiale recuperato a disposizione di chi l’ha posizionato nella sede del negozio che ha sponsorizzato detto materiale. -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.