La Forbice, via della "Beffa"

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  • #9419
    alberto
    Partecipante

    La Forbice parete sud-est della cresta sud
    via della "BEFFA"

    Tessandori Giuseppe, Sigali Luciano, Benassi Alberto 14/9/2002

    Itinerario di stampo classico , sempre alla ricerca del passaggio pi? facile. Roccia a tratti friabile che richiede attenzione ma meritevole di ripetizione per l’ambiente selvaggio e solitario in cui si svolge, con bella vista sulla parete sud-ovest del Contrario e sulla valle degli Alberghi.

    ACCESSO: dalla Focetta che divide i Torrione Figari dalla cresta sud della Forbice, scendere il canale (verso gli Alberghi) ed alle prime tracce traversare a sinistra. Risalire il primo canale a sinistra, superata una strozzatura (1 ch trovato) continuare per circa 70/80 mt. e quando il canale si allarga, traversarlo a sinistra per raggiungere l’attacco alla base di un mretto alla destra di uno speroncino.

    DIFF: TD- (V?+) LUNGH. 220 mt. circa.
    Materiale: usati 16 ch. vari soste comprese pi? fr. medi e piccoli. Tutto il materiale usato ? stato tolto.

    1) alla destra dello speroncino salire il muretto di pochi metri IV? obliquare a destra per piccola cengia (1 fr.) fin sotto ad una fessura con a destra un pilastrino instabile. Salirla V? (1FR.) poi a destra per cengia ad un aperto diedro inclinato. Per il diedro V? (1FR) poi a sinistra (1Ch) sostando su di un terrazzino, prima di facili placche inclinate. 35 mt. 2 ch di sosta.
    2) Obliquare a sinistra traversando per facili placche III? e sempre a sinistra raggiungere dei blocchi sottostanti uno strapiombo. Traversarli a sinistra IV? (1fr) e sempre a sinistra aggirando delle verticali placche (1fr) ed un successivo strapiombo. Quindi in verticale e per fessura diagonale a destra IV?+ (1fr), alla sosta alla base di un corto diedro-fessura. 45 mt. 2fr di sosta.

    3) Per il diedro, salire sul terrazzino sopra la sosta III? Per cengia a destra ad un aperto diedrino sottostante ad uno strapiombo ad arco che si allunga verso sinistra. Su per il diedro IV?+ (1ch) poi a sinistra per delicata placca V?+ (1fr) aggirando lo strapiombo a sinistra V? (1fr. roccia friabile) uscendo su comodo terrazzino. Traversare a destra girando un poco accennato spigolo, sostando su esiguo terrazzino . 35 mt. 3 ch di sosta.

    4) Traversare a destra per cengia in direzione di un alberello (1 ch) Oltrepassato l’alberello III? (1 ch) Salire il sovrastante muretto e per placca compatta V? (1fr) obliquare a destra verso delle lame. A sinistra di queste, salire verticalmente per fessure V? (1fr) poi a destra al terrazzino di sosta . 35 mt. 2 ch di sosta.

    5) Su per la sosvrastante bella placca compatta V?+ (1 ch malsicuro) obliquare a destra in direzione di un caratteristico spigolo strapiombante IV? poi III? (1fr) raggiuntolo, aggirarlo a destra con un passo in discesa (1fr) III? quindi per facile rampa II? alla sosta sotto la parete strapiombante. 40 mt. 2 ch di sosta.

    6) per la facile rampa si esce sulla cresta sud. Per questa alla vetta della Forbice oppure si pu? scendere alla Focetta del Torrione Figari.

    #9422
    Anonimo
    Ospite

    Sembra molto interessante anche se, decisamente, non facile. Mi affascina anche quel versante che conosco pochissimo (sud-est). Appena far? meno caldo penso che un tentativo lo faremo (o almeno una ricognizione).
    Ciao

    #9662
    Anonimo
    Ospite

    Salve sarei interessato a questa Via e in rete avevo trovato uno schizzo ma non riesco pi? a risalire al sito avete mica il link o lo schizzo.

    grazie.

    #9667
    alberto
    Partecipante

    lucaangeli scritto:

    Salve sarei interessato a questa Via e in rete avevo trovato uno schizzo ma non riesco pi? a risalire al sito avete mica il link o lo schizzo.

    grazie.

    se vai su

    http://www.pianetaclimb.it

    trovi anche lo schizzo . Certo l’autore non ? proprio Michelangelo, per? l’idea la rende.

    #27151
    alebiffi86
    Partecipante

    Venerdi 1 giugno, con Davide abbiamo fatto la prima ripetizione (credo) della via della Beffa alla Forbice; che dire..davvero bella!! in realtà roccia friabile ce n’è poca, giusto in qualche passo più un po’ di detriti sparsi che sparirebbero se fosse ripetuta; tutti i miei complimenti ad Alberto e soci! vale la pena assolutamente farci un giro ma non solo per l’ambiente (che è eccezionale) ma anche per la bellezza dell’arrampicata: ci sono lunghi tratti di ottimo calcare (a tratti sembra di essere alle guglie della vacchereccia) con passi sia atletici sia di placca; logica bestiale, ingaggio e avvicinamento complesso completano il tutto. La via era completamente disattrezzata (purtroppo ci sono rimasti due chiodi ed un nut incastrato) ma la proteggibilità è molto alta: consiglio serie di friend,dadi (anche grossi) e svariati chiodi (lamette molto utili); la relazione ed il disegno sono precisi ed affidabili, solo l’attacco rimane un po’ enigmatico..noi sicuramente abbiamo fatto una variante al primo tiro ma per il resto ci tornava tutto, sia come gradi che come lunghezza dei tiri; spero che venga presto ripetuta anche da altri (nel rispetto del lavoro fatto dagli apritori) perchè è davvero un peccato che per tanti anni non se la sia filata nessuno; se penso che da quelle parti c’è “aspide” che conta decine di ripetizioni e su questa non ci và nessuno rimango basito..vabbè, bando alle polemiche, a breve due foto.

    #27161
    alebiffi86
    Partecipante
    #27162
    alberto
    Partecipante

    Ale faccio a te e al tuo compagno i complementi per la ripetizione di questa via. Mi fa molto piacere che l’abbiate apprezzata.
    Quando ho saputo della vostra ripetizione confesso che ne sono rimasto sorpreso (positivamente). Oramai non ci speravo più che qualcuno sarebbe andata a farla, visto dove è e per il fatto che era disattrezzata.

    Per segnare l’attacco avevamo lascito un ometto ma il passare del tempo a sicuramente pensato di cancellarlo :laugh:
    Così per voi c’è stata più avventura e soddisfazione ;)

    sarà la prima e l’unica ripetizione….? :laugh:

    #27163
    alebiffi86
    Partecipante

    Secondo me c’è già qualcun altro che l’ha messa in cantiere! ;)

    #27165
    alberto
    Partecipante

    è strano… come alcune vie, magari anche belle o comunque interessanti e meritevoli di ripetizione, cadono completamente nel dimenticatoio.
    Poi un giorno, qualcuno, magari mosso da maggior gusto avventuroso, decide di metterci il naso uscendo dai sentieri abitualmente battuti.

    #27166
    alebiffi86
    Partecipante

    Albe purtroppo il problema è un po’ il solito: qui da noi ad avere una “cultura” alpinistica sono in pochi (unitamente al fatto che l’alpinismo tradizionale, almeno a livello dilettantistico, è in declino a mio avviso); le persone sono attratte da vie preconfezionate, magari spacciate per sicure quando non lo sono affatto..basta vedere quante porcate ci sono in Apuane che contano centinaia di ripetizioni solo per il fatto di essere state aperte con il trapano; magari fanno palesemente schifo ma se ti bastano quindici rinvii per ripeterle allora c’è la fila; imparare a piantare un chiodo, a fare una sosta, a leggere la via,ecc.. costa fatica e la gente è sempre più pigra; per molti andare in montagna è solo un divertimento (mentre dovrebbe essere ANCHE un divertimento) come fare la partita di calcetto il sabato e quasi nessuno ha voglia di prendersi dei rischi; manca il concetto che l’alpinismo è anche studio, tanto studio che unitamente alla preparazione atletica (questa purtroppo difetta anche a me) e all’esperienza mantiene il rischio entro un limite accettabile; invece da tempo è passata l’idea che il rischio non si contenga con le capacità individuali (acquisite con duro lavoro) ma “modellando” la montagna a nostro piacimento; personalmente credo anche che prima di aprire una via occorra riflettere a lungo e porsi delle domande..forare è sempre un atto molto incisivo, lascia una traccia indelebile e bisognerebbe essere sicuri che ne valga la pena; oltre a quelle due segate che ho aperto in Apuane(dove comunque c’è giusto qualche raro spit messo a mano) avrei avuto altre idee ma mi sono reso conto che sarebbero state vie mediocri, così ho lasciato perdere, al contrario di altri, che pur di “fare numero” non ci hanno pensato due volte a trapanare (vedasi banda bailar,aspide,svariate cagate al cavallo, pan pepato,ecc..); boh, che dire..la decadenza di questa nostra epoca moderna..

    #27167
    guido
    Partecipante

    bisogna studiare….c’è molto ancora da conoscere….
    quante cose sono ormai perdute, ci vuole solo il gusto e la voglia di ricercarle. ma l’occhio guarda solo fin dove vede, non si va mai oltre…

    #27168
    alberto
    Partecipante

    [quote=”guido” post=28288]bisogna studiare….c’è molto ancora da conoscere….
    quante cose sono ormai perdute, ci vuole solo il gusto e la voglia di ricercarle. ma l’occhio guarda solo fin dove vede, non si va mai oltre…[/quote]

    Guido, Armando Aste diceva che ci sono occhi per guardare e occhi per vedere.

    Comunque spesso l’occhio vede, quello che VUOLE vedere. Il resto fa finta che non ci sia. Lo ignora. I motivi possono essere tanti: perchè non rientra in certi canoni, oppure non è alla moda del momento, perchè si è prevenuti, perchè ce ne frega una minchia.
    Perchè se ne ha paura…… ma questo spesso non lo diciamo… ;)

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