Homepage › Forum › Alpi Apuane › Arrampicate sulle Apuane › nuova via – “Grand Hotel Val Boana” al Sumbra
- Questo topic ha 26 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 2 mesi fa da
alberto.
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16 Giugno 2018 alle 19:18 #27176
alberto
Partecipantealcune foto della ripetizione di oggi.
Attachments:16 Giugno 2018 alle 19:58 #27177alebiffi86
Partecipante[quote=”alberto” post=28291]Oggi con Giovanni (Mangiatore di Bambini) abbiamo ripetuto la via.
Avvicinamento da Arni per il Fatonero
Alessandro complimenti per l’intuito e la realizzazione!!
La via, per noi è bella e logica, chiodata il giusto. Sul tiro che supera il tetto abbiamo messo un chiodo prima di ritraversare a sinistra in modo che il secondo fa il passaggio protetto e non rischia un pendolaccio a sinistra. Il chiodo poi l’abbiamo tolto. Così l’impegno originale è mantenuto ;)
Il traverso a sinistra sopra il tetto, è un po’ delicato, soprattutto in partenza per la roccia non eccelsa e la presenza di un blocco, (oggi era anche bagnato) che comunque si evita. Comunque con un po’ di attenzione il traverso a sinistra si protegge bene. Il successivo strapiombetto che aggetta, è ben manigliato e lo si traversa bene.I due tiri centrali sulle placche, che portano sotto il tetto sono belli, e di buona roccia con liste stile Monzone.
L’ambiente è super.
Per le difficoltà mi trovi d’accordo. Quel VI- (sarà stato l’umido) ma direi anche VI.BRAVI!! :)[/quote]
Evvai!! grandi! sono veramente contento che ci siate andati e vi sia piaciuta! poi vista l’esperienza che hai, anche di aperture, m’interessava particolarmente il tuo parere! avete fatto bene a proteggere il traverso con un chiodo..Luchino fece per l’appunto un brutto pendolo! anche in questo caso, come per la via della Beffa, il marciume si pulirebbe con un po’ di passaggi..in effetti avevo anche pensato di tornare e fare qualche ritocco ma visto che ci era costata parecchio pelo alla fine decisi di lasciarla com’era :P
bene, sono proprio felice..una via, secondo me, non è veramente conclusa finchè non ci va qualcuno e ti dice che ne pensa! grazie e complimenti a te e a radiolina! :laugh:16 Giugno 2018 alle 21:22 #27180alberto
Partecipantealtre 2 foto all’inizio del traverso sotto il tetto.
Attachments:16 Giugno 2018 alle 21:26 #27181alberto
PartecipanteAle la via è tua e quindi puoi fare quello che ritieni più giusto. Se la chiodi di più la rendi senza dubbio più appetibile e le ripetizioni aumenteranno.
Ma sicuramente gli togli tanto fascino… ;)
16 Giugno 2018 alle 21:42 #27182alebiffi86
Partecipanteno, infatti come chiodatura vorrei lasciarla così…intendevo dire che al massimo avrei voluto fare ancora un po’ di disgaggi!
16 Giugno 2018 alle 21:50 #27183alebiffi86
Partecipanteah, a proposito di chiodatura..mi spiace aver lasciato due chiodi sulla Beffa ma abbiamo tentato in tutti i modi di toglierli e non ne volevano sapere! giuro che non è stata volontaria la cosa.. :(
..per i sandwich di chiodi in effetti fu l’unica soluzione che trovai e rimasi sorpreso dalla solidità del tutto! le zeppe di legno quelle no dai! :S :S ..
18 Giugno 2018 alle 10:13 #27185alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=28297]ah, a proposito di chiodatura..mi spiace aver lasciato due chiodi sulla Beffa ma abbiamo tentato in tutti i modi di toglierli e non ne volevano sapere! giuro che non è stata volontaria la cosa.. :(
..per i sandwich di chiodi in effetti fu l’unica soluzione che trovai e rimasi sorpreso dalla solidità del tutto! le zeppe di legno quelle no dai! :S :S ..[/quote]
Ale un chiodo và , uno viene. Questo fa parte del normale evolversi della storia di un’itineraio.
Ben diverso sarebbe intervenire per attrezzarlo in maniera fissa stravolgendone totalmente il concetto, il senso, lo stile.Per i chiodi che hai accoppiato nei buchi hai fatto un bel lavoro, dimostrazione di capacità e senso si adattamento.
Quanto alla tecnica riportata alla luce da Ivo Rabanser, accoppiando chiodo e zeppette di legno. Ti posso garantire che è una tecnica sopraffina. In questo modo con uno stesso tipo di chiodo riesci a chiodare, in modo sicuro, sfruttanto diversi tipi e grandezze di fessure e buchi.
18 Giugno 2018 alle 10:50 #27186alebiffi86
Partecipanteok, allora qualche volta proverò! ma quindi bisogna portarsi dietro una piccola scelta di schegge/spine di legno? esistono forme, misure, tipi di legno più adatti?
18 Giugno 2018 alle 11:11 #27187alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=28300]ok, allora qualche volta proverò! ma quindi bisogna portarsi dietro una piccola scelta di schegge/spine di legno? esistono forme, misure, tipi di legno più adatti?[/quote]
bisogna prepararsi e portarsi dietro una buona scelta di zeppette di legno (piccoli cunei) di varia forma e grandezza da infilare nel buco intorno al chiodo.
I legni più adatti sono quelli morbidi e resinosi. Perchè si adattano meglio senza rompersi e resistono nel tempo.Questa tecnica dei “chiodi spessorati” con il legno, nell’epoca del trapano e della resina, quindi delle vie completamente attrezzate con protezioni fisse a prova di bomba. Lascerà sicuramente molti perplessi per non dire disgustati, perchè ritenuta una cosa fuori dal tempo attuale, da vecchi e retrogradi matusa. Non è così. Invito queste persone invece a riflettere. Perchè applicare queste tecniche lascia spazio ancora alla fantasia e all’abilità tecnica e manuale dell’alpinista arrampicatore. Ma sopratutto permette anche al ripetitore di metterci del suo.
16 Luglio 2018 alle 19:28 #27356alberto
Partecipantedue miei amici l’hanno ripetuta sabato.
17 Luglio 2018 alle 15:33 #27357alebiffi86
Partecipantemi fa piacere!! ho sentito il Mutti su fb..dice che gli è piaciuta! :)
17 Luglio 2018 alle 16:34 #27358alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=28394]mi fa piacere!! ho sentito il Mutti su fb..dice che gli è piaciuta! :)[/quote]
considerando i gusti difficili del RAGAZZO, ci puoi credere…. ;)
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