La sensazione che ho avuto quando l’ho saputo ? stata ovviamente la stessa. Ho postato il link per sapere qualcosa in pi? (non sono in Versilia): non sapevo dove era successo di preciso, n? chi fosse la persona coinvolta. Concordo sul fatto che ci sia un tempo per tutto: sicuramente, per rispetto a chi ? scomparso, non mi metto a dire la mia, polemizzando o dicendo cose anche banali e sensate, vista la mia poca esperienza su quel genere di cose. Poi, quando sar? il momento, vorrei per? sapere l’opinione di chi ha una molta pi? esperienza di me su ghiaccio e neve.
Per ora credo che il commento migliore sia una delle risposte all’articolo dello schermo.it (Luciano di Gino):
"La Pania della Croce, la montagna pi? amata da noi che ogni mattina la scrutiamo dalla pianura, amata per la sua mole slanciata vista da sud, per i suoi ombrosi boschi che ci donano fresche salite primaverili, per i suoi prati verdeggianti, per le sue salite classiche che hanno fatto la storia dell’ alpinismo toscano, per la vista dalla croce che che appaga gli occhi e lo spirito, ci fa dimenticare, a volte, che nel suo abito invernale, la regina diviene pi? ostica, e che per amarla senza cadere in un suo incantato abbraccio, dobbiamo muoverci con pi? cautela sui suoi ripidi fianchi.
Il mio pensiero va a Piero, sono con lui, quando ? alla base del canale e sceglie il suo itinerario, con il battito del cuore appena accellerato, sono con lui, quando la scelta ? stata fatta e i passi sono decisi e la gioia del momento, di quel momento, circondato dalla natura che ama, lo pervade, sono con lui quando la coscienza troppo tardi, si rende conto del passo falso. Niente da dire, niente esce dalla sua bocca, solo la mente realizza quello che non sar? pi?. Resta solo da chiudere gli occhi con l’ ultimo bagliore che ci trafigge l’anima.
Anche cosi si pu? morire per amore".
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