Piki Vitasnella

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  • #8484
    Anonimo
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    Era da un po? di tempo che avevo voglia di andare in Apuane e farmi una bella salita, non troppo difficile, rilassante direi, qualche bel pendio con qualche saltino magari, ma niente di ?estremo?. Cos? ci ritroviamo per l?ennesima volta a Piglionico, io e la Piki. Nella mia testa; La via della Rampa alla Pania Secca, quella che sale subito a destra del canale Nord-Ovest, nella testa della Piki: Vita Snella. Gi? la scelta dell?armamentario doveva farmi riflettere, mmmmm?. :blink:

    Cos?, giunti sotto Vitasnella la Piki dice che vuole assolutamente andare alla base di quella schiappa nella roccia, almeno a vedere, poi magari avremmo proseguito per andare alla Rampa, poco oltre. Parto io e raggiungo le rocce del canalino che scende da quell?enorme clessidra naturale.
    Cacchio, proprio bello penso, e non mi accorgo nemmeno che ho gi? attrezzato una sosta, dentro il canale, prima del primo ripido salto. B)

    Bello ? bello, ma non dovevamo fare la rampa? :whistle:

    Parte la Piki, din din din, un chiodo, din din din, due chiodi? e su. Primo saltino di ghiaccio cos? cos?? poi pi? agevole, din din din?din din din?. . Poi quelle fauci sornione fagocitano la Piki che si insinua nelle viscere di quel mostro di roccia, fino al muro verticale, alto, verticale, appunto, su cui cola una bella candela di ghiaccio, staccata dietro e rivestita da strutture lavorate a canne d?organo. Il tutto, ovviamente, largo non pi? di 50 cm?. Din din din?.

    Con ?grazie e leggiadria?, sfidando la gravit? con incastri impossibili (piedi su roccia picche su ghiaccio e tra fessure di roccia -le picche nuove della Piki!!!) schiena/culo appoggiato, la Piki incredibilmente sale.

    O quanto ? bella dura una canna d?organo o quanto ? bella dura?. O quanto fa proprio male una canna d?organo o quanto fa proprio male?. O come mi duole la spalla, madama Dor? o come mi duole la spalla?. Chiss? perch? questo ritornello mi rintrona nella testa da ieri?.. :S

    Comunque, la Piki sale. Esce dove non la vedo pi?, anzi non vedo pi? niente. Ma cosa Diavolo succede? Neve, neve neve? neve inconsistente che si preannuncia come una simpatica nuvoletta, un?alitata gelida di quel mostro di roccia. Passer?? Altro che passare, aumenta! Sempre pi? neve. Devo preoccuparmi? Certo che lo spettacolo ? unico. Una cascata di neve farinosa, piccolissimi pallini bianchi a riempire il canale. Non smette, aumenta. Ci seppellir?? Sono bianco, completamente bianco, le gambe non le vedo gi? pi?.

    E la povera Piki sola soletta lass?? Din din din? incredibile! E rassicurante.

    Finisce. Sono ricoperto. Tutto ? ricoperto. Vorrei che la Piki si calasse gi?, la caleri io da qua, ma lei dice di aver attrezzato una bella sosta. Salgo. Oddio, salgo, provo a salire. Tra me e la Piki c?? quanto tra una farfalla e un panzer. Spacco il ghiaccio che mi cade in faccia, gratto annaspo, impreco, maledico me , lei, la montagna, le slavine, il ghiaccio e la spalla dolorante. :angry:

    Eccomi alla sosta, adesso ? facile, dice. E va su, leggera, in sciancata. Non capisco come i ramponi della Piki riescano a far presa sulla roccia liscia e verticale, forse i miei sono difettosi?
    Va su, fin quando quella matassa informe della corda si strozza contro il mio secchiello e le impedisce di proseguire, impreca, beh ? umana?

    Parto io, mi incasso troppo dentro, faccio franare a valle mezza montagna. Niente, cos? non va. Dunque, stai a vedere che devo veramente agganciare quella lastrina di ghiaccio, stai a vedere che devo mettere i piedi in fuori a grattare sulla roccia, stai a vedere che devo salire come se agganciassi le piccozze sulle uova. Stai a vedere che la Piki ? stata veramente brava, ma come c***o ha fatto?

    Vabb?, ma io ho lo zaino e non passo bene, ho la spalla che mi fa male, ho un girovita che fa due Piki messe assieme, peso una quindicina di chili di pi?, vabb? non ? che sono imbranato, forse non ? giornata (ma come c***o ha fatto?).

    O che bello, una sosta con un bello spit, un chiodo e una bella corda. E sopra un bel canale, facile, di quelli che piacciono a me, o che bello? che bello? Il tempo si sta chiudendo, refole di vento, nebbia in arrivo, e ora tarda. Che fare? Propongo: scendiamo.

    Ci caliamo nella tormenta, uno spettacolo fantastico, cogliamo l?occasione di togliere del materiale che salendo avevo dimenticato di togliere e via gi?. Visto il deteriorarsi delle condizioni, nessun rimpianto.

    #8486
    Anonimo
    Ospite

    Gran bel racconto! Mi sono immedesimato in Celaf capendo perfettamente le senzazioni provate perch? vissute. E gi? cos? ? quando si sale una via dura con un compagno/a troppo forte rispetto a noi….
    Saluti

    #8488
    alberto
    Partecipante

    Complimenti per la ripetizione e per il bel racconto di Celaf.

    Vorrei scendere sul piano puramente tecnico. Quando l’ho ripetura, ho fatto un tiro unico arrivando direttamente al fixxone di sosta.

    Se non ricordo male la relazione dei primi salitori da uno o due passi in artificiale , infatti ricordo un tratto con chiodi vicini. Noi facemmo tutto in libera pi? che veramente duro ci sembr? faticoso perch? il camino "el figun" ? ben stretto.

    #8495
    Anonimo
    Ospite

    Diego scritto:

    Gran bel racconto! Mi sono immedesimato in Celaf capendo perfettamente le senzazioni provate perch? vissute. E gi? cos? ? quando si sale una via dura con un compagno/a troppo forte rispetto a noi….
    Saluti

    Ti ringrazio Diego, ma non ? davvero il caso mio e di Celaf!
    Figurati! E? lui esageratamente carino a scrivere quel che scrive!

    Forse Celaf tende un po’ meno all’azzardo: ieri il candelotto staccato era un po’ un azzardo. Per come vive lui l’Alpe non gli valeva la pena un volo su Vita Snella, magari con canne d’organo di ghiaccio in faccia. (volo pur "piccolo" perch? tre chiodi ci sono -due buoni- e altre protezioni, volendo, riuscivi a metterle tu).
    Sulle vie lunghe alpine che facciamo le difficolt? tecniche (quando non sbagliamo..) sono inferiori, ma sulla schiena abbiamo zaini piombati per giornate intere, troviamo roccia spesso orrenda, le sicure sono sovente aleatorie (o inesistenti), anche solo per il fatto che altrimenti dovresti bivaccare di continuo sulle vie, dati dislivelli e sviluppi.
    Abbiamo forse attitudini leggermente diverse ma sentiamo entrambi che dove sale uno da primo potrebbe salire l’altro e che, quindi, quando si richiede un "cambio" entrambi siamo pronti e perfettamente in grado di garantirlo.
    Che dire.. io invece mi diverto molto anche a cercare la soluzione per salire brevi e impegnativi (per me, s?intende) tiri come quelli di ieri. Mi sentivo bene e tranquilla, cercavo di essere "leggera" sul ghiaccio e di mantenere equilibrio anche su roccia. Mi sono divertita moltissimo.

    bonatti scritto:

    Complimenti per la ripetizione e per il bel racconto di Celaf.

    Vorrei scendere sul piano puramente tecnico. Quando l’ho ripetura, ho fatto un tiro unico arrivando direttamente al fixxone di sosta.

    Se non ricordo male la relazione dei primi salitori da uno o due passi in artificiale , infatti ricordo un tratto con chiodi vicini. Noi facemmo tutto in libera pi? che veramente duro ci sembr? faticoso perch? il camino "el figun" ? ben stretto.

    Be? non dovevo tirarmi fuori da una via eterna alpina, ero andata l? per divertirmi!!
    Ieri non mi pareva necessario nessun tipo di A , bastava un po? di calma e di concentrazione e, in definitiva, bastava voler salire. Probabilmente i primi salitori, che danno A2, hanno trovato condizioni diverse che hanno reso necessario l?artificiale.

    Pensavo di fare un tiro solo, sapevo che avrei trovato fix e chiodo di sosta, ma la slavinetta descritta da Celaf , che non accennava a smorzarsi e che mi stava ricoprendo, mi ha spronato ad assicurarmi bene bene, e dunque a fare sosta. Rispetto agli apritori, ritengo di aver fatto sosta un pu? pi? in alto della loro prima sosta. Non ho trovato chiodi cos? l?ho attrezzata interamente (4 chiodi!) Ho anche pensato che di l? avrei recuperato corda indubbiamente meglio.

    Per? Celaf? se dimentichi di recuperare per la via non solo un chiodo, ma addirittura uno dei miei due rinvii preferiti (regalo del caro amico Vita!!!), allora s? che tocca ricalarsi per forza, bufera o non bufera!!!

    Link alle descrizione della via da parte dei primi salitori:
    http://www.cisasater.it/Nuoveascensioni/NewMisto/vita_snella.pdf

    ..Peccato invece per sabato? davvero un gran peccato per la gita mancata, solo una camminata molto bagnata a Mosceta, insieme a Warthogge e a due loschi figuri: impugnavano un attrezzo futuristico dal puntale in adamianto per perforazioni e dal manico per agganci M19? :)
    Li saluto calorosamente e li ringrazio per la cordiale e spensierata compagnia e per l?ospitalit?.

    Saluto anche la banda di ?Matti? e Compari che, nonostante l?intercedere del Commissario, ieri ? riuscita a far uscire di testa il Bagnino? (grazie per il dado restituitomi dalla goulotte di domenica scorsa, spiacente di non aver potuto contraccambiare: non ho trovato il nut su Vita Snella)

    ;)

    #8505
    Anonimo
    Ospite

    Ecco le foto della salita:

    [url=http://img15.imageshack.us/i/img4438n.jpg/]

    [url=http://img21.imageshack.us/i/img4444g.jpg/]

    [url=http://img189.imageshack.us/i/img4462d.jpg/]

    [url=http://img684.imageshack.us/i/dscn2667ui.jpg/]

    [url=http://img689.imageshack.us/i/img4470r.jpg/]

    [url=http://img121.imageshack.us/i/dscn2676ny.jpg/]

    [url=http://img203.imageshack.us/i/dscn2684k.jpg/]

    [url=http://img715.imageshack.us/i/img4480m.jpg/]

    #8511
    warthog
    Partecipante

    Ebbrava…
    Noto con grandissimo piacere che rispetto allo scorso anno (dicembre) c’? molto molto pi? ghiaccio!!! La sciroccata forse non ha fatto proprio danni irreparabili!!!
    B)

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