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Anonimo.
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26 Aprile 2010 alle 22:32 #8932
Anonimo
OspiteIeri siamo andati alla Sud del Pizzo d’Uccello con l’intenzione di ripetere integralmente la Via Tiziana, al contrafforte destro.
Mentre la parte alta (che noi comunque non avevamo mai fatto) ? salita piuttosto di frequente in combinazione con il pi? noto Diedro Sud, della parte bassa nessuno parla mai (che io sappia, in giro c’? solo la breve relazione presente sulla guida Nerli-Montagna), sicch? mi era venuta la curiosit?.Ci siamo portati un bel po’ di materiale, anche troppo (friends, dadi, parecchi chiodi) pensando di non trovare o quasi attrezzatura in via; qualcosa invece c’era. La relazione della guida CAI-TCI a mio avviso non ? esattissima, soprattutto per quanto riguarda il secondo e il terzo tiro. Conviene seguire la logica e puntare al grande canale-camino citato dalla relazione e che va poi risalito.
Purtroppo non abbiamo potuto salire tutta la via ma solo, appunto, la prima parte bassa, perch? il diedro/camino nero con il quale inizia la parte alta era completamente bagnato, con l’acqua che colava, e visto che dovrebbe anche essere il tiro chiave non ci ? sembrato il caso; abbiamo quindi ripiegato sulla parte alta della via Dinko, che io conoscevo gi?.Breve resoconto…
Partenza dal solito parcheggino oltre Vinca e avvicinamento quasi tutto "a occhio" per la facilit? di perdersi fra le innumerevoli micro-tracce di sentiero. In circa 1h 10 comunque siamo all’attacco del Diedro SUd.
Tizana attacca pochi metri pi? a sinistra, risalendo una fascia di placche miste a erba. Probabilmente conviene seguire un marcato diedro-fessura (immagino ben proteggibile), in verticale sopra la partenza. Io sono andato ancora pi? a sinistra seguendo un altro diedrino. Si sale abbastanza facilmente (III) ma senza molte protezioni su roccia discreta e paleo, incontrando anche un vecchio chiodo. Pi? in alto il terreno appoggia molto e spostandosi di poco a sinistra si trova una sosta con 1 ch. e 1 spit (40 m).
Dalla sosta ci si sposta di pochissimo a sinistra e si risale una breve fessura un po’ delicata (III+). Successivamente il terreno si appoggia; la parete successiva va risalita obliquamente verso sinistra, seguendo una specie di diedro canale-superficiale (1 ch. alla base, III+/IV-) di roccia migliore ma comunque non buonissima, fino a reperire una sosta con 2 ch. non collegati (35 m).
Da qui si risale in verticale per 5-6 m (IV-) superando poi un muretto (IV, 1 ch.) al di sopra del quale ci si trova su una zona di placche inclinate; a destra si vede bene il grande canale-camino verso il quale bisogna dirigersi. Si traversano dunque le placche pi? o meno orizzontalmente (IV+, roccia buona; 2 ch. nostri, levati) percorrendo anche un breve tratto in discesa se si vuole rinviare un vecchio ch. rosso posto forse un po’ troppo in basso, e ben visibile gi? dalla sosta. Poco sopra, con qualche passo pi? facile, si raggiunge la sosta con 2 ch. alla base del canale (30 m).
Si percorre dunque tutto il grande canale-camino, un po’ discontinuo con salti pi? ripidi (III e IV; roccia spesso poco buona, da verificare). Il salto pi? impegnativo ? a met? tiro, con una sezione molto stretta e verticale che si pu? salire in opposizione di schiena (IV, scomodo con lo zaino). Poco oltre si incontra un vecchio ch. arrugginito, unica protezione trovata sul tiro. Sosta da attrezzare a fine corda, quasi al termine del canale (60 m).
Si esce dal camino facilmente verso sinistra (III), raggiungendo la zona appoggiata di paleo e roccette alla sommit? del contrafforte destro del Pizzo e attrezzando una sosta su spuntoni a fine corda.
Si vede bene la parte alta della via, con il grande diedro-camino nero, che si pu? raggiungere in conserva (100 m circa, passi di II/III). Sosta su 2 ch. alla base e vari ch. sul tiro (anche 1 spit, alla partenza).
Qui noi abbiamo rinunciato e ci siamo spostati sulla parte alta di Dinko, che attacca ben pi? a sinistra su una placca appoggiata (sosta con spit, ch. e cordone blu, partenza anche di "Mistral"). Si giunge sull’antecima del Pizzo con 4 tiri. L’ultimo ? facile, da attrezzare, sulla crestina terminale; sugli altri tre, protezioni a fix, distanziate ma integrabili, e soste ottime su 2 fix; chiodatura non sempre logica; difficolt? obbligatorie sul 4c/5a; roccia a tratti ottima ma a tratti da verificare. Da met? del terzo tiro (cio? dal grande terrazzo in poi) il percorso dovrebbe essere in comune con la stessa Tiziana (si incontra infatti anche un vecchio ch. angolare).Discesa (a ora ormai tarda, per noi), dalla normale del Pizzo che passa proprio dall’antecima dove esce la via.
Nel complesso ? stata una bella giornata, con tempo variabile, che la mattina ci ha dato molte incertezze, ma che alla fine ci ha graziato. La parte bassa della Tiziana, comunque, a mio avviso merita meno rispetto al vicino Diedro Sud, che come via ? pi? bella e interessante, con pi? protezioni e su roccia migliore.
alebiffi metti qualche foto!
26 Aprile 2010 alle 23:30 #8933Anonimo
OspiteMumble mumble…. senti un po’? Io neanche sapevo che esistesse una parte bassa della Tiziana. In effetti ho solamente fatto la parte alta, appunto in combinazione col diedro sud. Grazie delle info!
27 Aprile 2010 alle 04:17 #8936alebiffi86
Partecipanteecco alcune foto:
il diedro del primo tiro ( noi siamo passati pi? a sinistra,per? non si vede..)
il secondo tiro:
l’uscita dal traverso del terzo tiro:
davec sul camino del quarto tiro:
la parte alta della tiziana con il camino bagnato:
la parte alta di dinko:
27 Aprile 2010 alle 23:19 #8947Anonimo
Ospitealebiffi86 scritto:
la parte alta della tiziana con il camino bagnato:
[/quote]maledetto quel camino, c’ho lasciato un dito a ottobre scorso, cio? il dito c’? ma non ? pi? quello di prima….
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