Homepage › Forum › Alpi Apuane › Escursioni e itinerari Apuani › Prima vittima della stagione
- Questo topic ha 112 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni fa da
Daniele.
-
AutorePost
-
10 Dicembre 2008 alle 17:51 #3633
Anonimo
Ospitecome primo post credo che meglio di cos? non potevi fare.
benvenuto.10 Dicembre 2008 alle 18:10 #3634Marco Lapi
PartecipanteCiao STR, benvenuto sul forum anche da parte mia. Capisco quello che dici e non credere che non lo condivida. Anch’io, nel mio piccolo ho rischiato pi? volte e qualche volta pure per una certa dose di incoscienza. Non si tratta quindi di criticare chi non c’? pi? n? tantomeno di opporre una fredda distanza. Per? cercare di capire e di imparare anche dalle disgrazie credo sia opportuno, se non doveroso. Invitare a riflettere non ? criticare; imparare dagli (eventuali) errori altrui pu? servire ad accrescere la nostra prudenza e a ridurre il numero delle vittime future. Non ? la stessa cosa per gli incidenti stradali? Certo anche l? se ti viene addosso un pazzo, come se in montagna ti capita, per semplice sfiga, qualcosa di totalmente imprevedibile, non c’? niente da fare. Ma per quanto riguarda la possibilit? che ognuno ha di ridurre al minimo il proprio rischio, il discorso ? diverso. E’ esattamente il contrario di prendere le distanze dalla nostra paura (sana paura, come la chiama Mirto) e dai nostri errori. Non ti pare?
Marco
10 Dicembre 2008 alle 19:48 #3636Anonimo
OspiteMarco di AS scritto:
D’accordissimo infine con praseodimio sull’opportunit? di un bollettino delle condizioni montane anche sui quotidiani: se forniscono le altezze della neve per chi scia, possono fornire anche questi dati.
Marco
Dal momento che il sast emette gi? i bollettini e gli avvisi non vedo come possa essere cos? miope la pubblica amministrazione per non cercare di dar spazio e visibilit? a comunicati che a tutti gli effetti interessano la cittadinanza. Basterebbe organizzarzi a scala locale, con la collaborazione di due o tre enti in maniera gratuita facile e veloce si potrebbe fare dell’ottima prevenzione.
Per il resto sono daccordo che spesso giustificare l’accaduto a posteriori con la "poca esperienza" sia un meccanismo di difesa che ci consente di prendere le distanze dall’accaduto e magari giustificare la nostra prossima uscita.
Dal mio punto di vista rimane la considerazione che due morti in due giorni sono decisamente troppe… anche come percentuale della gente che si ? avventurata in montagna in questi giorni.10 Dicembre 2008 alle 23:17 #3639Anonimo
Ospitemirto scritto:
Per giornali, telegiornali e opinione pubblica sono sempre " esperti " quelli che se ne vanno…
A me qualche dubbio resta: la fatalit?, statisticamente, pu? riguardare 1-2 casi per stagione.
Il resto ? impreparazione, sottovalutazione, scarsa conoscenza dell’ambiente e, non ultima, mancanza di una sana paura.
M.Spero che tu non ti stia riferendo a Stefano del Cai di Sesto. Tra l’altro Istruttore di Alpinismo. Voglio vedere quanti altri casi del genere sono mai successi. Se non ? questa fatalit?!
Poi daccordo che tanti incidenti sono dovuti alle cause che dici te. Ma tanti altri no. Per esempio le valanghe sono uno di quei rischi valutabili con molta difficolt? ed ineliminabili. Si possono leggere libri, fare corsi ma poi si usa dire: "Le valanghe non sanno che sei un esperto". E bisogna anche considerare che il livello di rischio ? dipendente dal tipo di attivit? che si fa.
Poi se n’e’ gi? parlato, i discorsi fatti su un forum per defizione appartengono alla categoria che pu? dire "a me non capita!" Quando poi dovesse capitare (non lo auguro a nessuno), non se ne pu? pi? parlare sul forum.10 Dicembre 2008 alle 23:39 #3641Anonimo
Ospitemirto scritto:
Siamo d’accordo.
Aggiungo per? che io, in qualit? di poco esperto, mai e poi mai mi azzarderei ad attraversare un torrente semi-ghiacciato e per di pi? con le ciaspole (!) ai piedi.In realt? non sai di preciso quello che ? successo, quindi non ha senso che tu ti metta nei suoi panni.
Se l’ha attraversato vuol dire che ha fatto una valutazione.
Ti faccio i complimenti per il tuo sito, che pone parecchia attenzione al discorso sicurezza, ma allo stesso tempo dico che una delle cose pi? importanti che dovrebbe insegnare la montagna ? l’umilt11 Dicembre 2008 alle 00:53 #3645lasco
PartecipantePer chi volesse tenersi informato sulla situazione delle nostre montagne pu? visitare il sito del S.A.S.T al seguente indirizzo http://WWW.SAST.IT .Ciao, Lasco
11 Dicembre 2008 alle 02:32 #3646Anonimo
OspiteG_G ha scritto
Spero che tu non ti stia riferendo a Stefano del Cai di Sesto. Tra l’altro Istruttore di Alpinismo. Voglio vedere quanti altri casi del genere sono mai successi. Se non ? questa fatalit?!
Il mio era un discorso di carattere generale.
Se tu vi hai notato un’allusione specifica, sei in malafede.Il confine tra fatalit? e imprudenza ? cos? sottile…
Poi daccordo che tanti incidenti sono dovuti alle cause che dici te. Ma tanti altri no. Per esempio le valanghe sono uno di quei rischi valutabili con molta difficolt? ed ineliminabili. Si possono leggere libri, fare corsi ma poi si usa dire: "Le valanghe non sanno che sei un esperto". E bisogna anche considerare che il livello di rischio ? dipendente dal tipo di attivit? che si fa.
Sulle valanghe potremmo discutere all’infinito.
Fatto sta che quando i bollettini dicono che il pericolo ? " forte " (grado 4; il massimo ? 5), l’attivit? su neve ? comunque rischiosa, esperti o no.
" Le valanghe non sanno che non sono un esperto ": vero.
L’esperto invece sa di esserlo, perci? rinuncia e va a sciare sulle piste.Poi se n’e’ gi? parlato, i discorsi fatti su un forum per defizione appartengono alla categoria che pu? dire "a me non capita!" Quando poi dovesse capitare (non lo auguro a nessuno), non se ne pu? pi? parlare sul forum.
E quindi?
Non si dovrebbe pi? parlare?
Parliamone, invece, per capire come mai accadono queste disgrazie.
Senza dare dei giudizi: ognuno agisca come meglio crede, ma coscientemente!In realt? non sai di preciso quello che ? successo, quindi non ha senso che tu ti metta nei suoi panni.
Se l’ha attraversato vuol dire che ha fatto una valutazione.Attenendosi al comunicato del Soccorso Alpino di Belluno, credo la fonte pi? attendibile, il malcapitato ha provato ad attraversare un torrente ghiacciato con le ciaspole.
La valutazione, se c’? stata, ? risultata sbagliata.
Poi magari, mentre si accingeva ad attraversare, gli ? venuto un malore: non lo sapremo mai.Ti faccio i complimenti per il tuo sito, che pone parecchia attenzione al discorso sicurezza, ma allo stesso tempo dico che una delle cose pi? importanti che dovrebbe insegnare la montagna ? l’umilt?.
Dici che non sono umile?
Pu? darsi che dia questa impressione, quando intervengo sul forum, ma, credimi, so di essere piuttosto scarso, in montagna.
Ed anche " fifone ", tant’? che ho rinunciato tante volte… e " purtroppo " son qui a scrivere.M.
11 Dicembre 2008 alle 04:30 #3652Marco Lapi
PartecipanteCondivido quello che dici, Mirto, anche a proposito dell’umilt?. Quella che serve davvero ? proprio la tua.
Marco
11 Dicembre 2008 alle 08:41 #3654Anonimo
OspitePermettete? CHE PALLE!!!
11 Dicembre 2008 alle 16:54 #3655Anonimo
OspiteSkywalker scritto:
Permettete? CHE PALLE!!!
in gergo calcistico, quel che si dice "entrataccia a gamba tesa" :S
11 Dicembre 2008 alle 18:48 #3658Anonimo
OspiteEvito di ribattere perch? entrerei solo in inutile polemica.
Quello che penso l’ho detto. Forse in maniera troppo diretta, e se qualcuno si ? sentito "sotto fallo" me ne scuso. Ma bisogna anche avere riguardo per chi non c’e’ pi?, al di l? deelle possibili motivazioni/cause, se ne esistono.12 Dicembre 2008 alle 00:57 #3665Marco Lapi
PartecipanteScusate se intervengo ancora una volta, non voglio generare altri attacchi di orchite… ma mi spiegate perch? il cercare di capire le possibili cause degli incidenti, comprese eventuali leggerezze, debba necessariamente essere visto come mancanza di riguardo per chi non c’? pi??
Marco
12 Dicembre 2008 alle 01:23 #3666andrea
PartecipanteSalve a tutti, dico anch’io la mia, anzi quel che diceva mio padre quando, alla mia millantata sicurezza nell’andar pei monti, replicava: "anche a fare le scale, c’? la volta che si inciampa". E’ un fatto statistico signori, potete mettere 1000 esperti a fare per 20 anni cose in montagna e alla fine non saranno pi? 1000, ma un po’ meno. E quelli che restano, non sono (necessariamente) i pi? bravi… ? matematica. E non ci si pu? far nulla, nemmeno forum lunghi 20 anni.
12 Dicembre 2008 alle 05:12 #3670Anonimo
OspiteMarco di AS scritto:
Scusate se intervengo ancora una volta, non voglio generare altri attacchi di orchite… ma mi spiegate perch? il cercare di capire le possibili cause degli incidenti, comprese eventuali leggerezze, debba necessariamente essere visto come mancanza di riguardo per chi non c’? pi??
Marco
esatto, ? quello che volevo che accadesse quando ho aperto il post: parlarne.
Far finta che il problema non esista o che sia solo la fatalit? a decidere gli esiti delle nostre uscite mi pare solo un tentativo di nascondere la testa sotto la sabbia.
Se questa o altre discussioni raggiungeranno lo scopo di responsabilizzare almeno una persona che pianifica la prossima uscita non posso altro che ritenermi soddisfatto.Poi ? chiaro che di provocazioni e affermazioni forti se ne pu? tirare all’infinito fino a farci venire, come giustamente puntualizzato da skywalker, i coglioni che strusciano per terra.
12 Dicembre 2008 alle 07:06 #3671Anonimo
OspiteOttima la riflessione di Tronc, parliamo pure di questi incidenti fino al 2028; ma spero che non debba essere utile un forum per responsabilizzare le persone e di conseguenza pianificare un’uscita; altrimenti consiglio di affittare una baita e fare i cruciverba davanti al camino….e occhio al vialetto ghiacciato!:)
Passo e chiudo, mi schiero fra quelli che pensano sia giusto portare rispetto col silenzio alle recenti vittime. -
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.