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- Questo topic ha 16 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni fa da Marco di AS.
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28 Marzo 2011 alle 23:54 #10814AnonimoOspite
Ciao a Tutti
Dovrei condurre una persona (con leggeri problemi di deambulazione) a fare una escursione a Grotta all’Onda.
Il sentiero che conosco ed ho percorso io inizia passato il paese di casoli, poco dopo aver passato una serie di garage in lamiera, scende sulla destra della strada, all’inizio ? una stradina che costeggia una casa poi diventa mulattiera (credo sia il sentiero N.2). Poi ad un bivio prosegue fino a passare sopra la conduttura in cemento dell’acquedotto. Poi, appena passato un ponicello in ferro, nei pressi di una vecchia casa, si gira decisamente a destra. Proseguendo dopo alcune curve si raggiunge Grotta all’Onda.
Questo itinerario non ? lungo e per me c’? poco dislivello, ma visto la persona che dovrei accompagnarci potete dirmi e semmai descrivermi se c’? un sentiero pi? breve e con poco dislivallo?
Grazie
Ciao.29 Marzo 2011 alle 07:55 #10816AnonimoOspiteNon ricordo i particolari descritti, per? partire da Casoli e seguire le tracce con segni cai ? decisamente l’avvicinamento pi? logico.
29 Marzo 2011 alle 22:37 #10820Marco di ASPartecipante? un pezzo che non vado da quelle parti, ma credo tu possa raggiungere in macchina Trescolli, sopra Casoli, e da qui immettersi a destra sulla conduttura dell’acquedotto che porta verso Grotta all’Onda come un marciapiede in mezzo alla montagna. Se non hai fretta, posso consultare a casa carte e appunti.
Marco
29 Marzo 2011 alle 23:35 #10821AnonimoOspiteGrazie per le Risposte,
se Marco, dopo aver consultato carte e appunti, potessi darmi ulteriori indicazioni per arrivarci da Tre Scolli te ne sarei grato.
Grazie
Ciao30 Marzo 2011 alle 00:01 #10822albertoPartecipanteaccesso da Trescolli (o Tre Scogli in camaiorese…), lungo il trecciolino dell’acqedotto piuttosto breve.
30 Marzo 2011 alle 04:37 #10824guidoPartecipantebonatti scritto:
accesso da Trescolli (o Tre Scogli in camaiorese…), lungo il trecciolino dell’acqedotto piuttosto breve.
poi la condotta entra nella montagna, 100 m prima sali a sinistra un sentiero che poi raggiunge la grotta all’onda…;)
30 Marzo 2011 alle 17:30 #10826AnonimoOspitegiusto per capire meglio, giunti a Tre Scolli la condotta dell’acquedotto che devo seguire rimane sulla destra (guardando nel senso di arrivo a Tre Scolli)?
Grazie
Ciao30 Marzo 2011 alle 17:38 #10827albertoPartecipanterac scritto:
giusto per capire meglio, giunti a Tre Scolli la condotta dell’acquedotto che devo seguire rimane sulla destra (guardando nel senso di arrivo a Tre Scolli)?
Grazie
Ciaoil trecciolino dell’acquedotto da Trescolli va anche a sinistra ma se vai a sinistra vai verso il Gabberi dove ci sono le pareti di San Rocchino mentre te devi andare dalla parte opposta a destra direzione Matanna.
Dai non serve il GPS e poi perdersi rende pi? interessante ed emozionante la gita;)
31 Marzo 2011 alle 00:08 #10830AnonimoOspiteQui http://www.profiliapuani.altervista.org/itinerari/19monte%20piglione.htm puoi vedere l’itinerario da Trescolli (noi siamo poi andati sul Piglione). E’ quello con minor dislivello.
31 Marzo 2011 alle 04:44 #10831albertoPartecipantepyton scritto:
Qui http://www.profiliapuani.altervista.org/itinerari/19monte%20piglione.htm puoi vedere l’itinerario da Trescolli (noi siamo poi andati sul Piglione). E’ quello con minor dislivello.
posti bellissimi e bellissime foto. Complimenti
Mi ricordano le mie prime avventure in montagna, quando si andava in bicicletta fino a Trescogli per poi andare al Procinto. Oppure sempre in bicicletta a Salapreti ,dove i miei avevano un oliveto, da dove si saliva sul Prana e si dormiva in qualche casa abbadonata.
La prima volta che sono stato al Procinto siamo partiti in bicicletta da Lido di Camaiore. Armati di zaino, tenda e viveri per 3 giorni. Eravamo in 3. Abbiamo lasciato le biciclette a Trescogli e da li abbiamo traversato fino al Procinto dove abbiamo messo la tenda sotto la paretina dei "13 chiodi" . Li ho conosciuto il vecchio e curvo Paolone che si vantava di avere fatto la ovest con Mario Piotti .
Ma sopratutto ho conosciuto il Gigino e la Silvana sua moglie che con il figlio Renato hanno gestito per pi? di 20 anni il rifugio. Al rifugio allora, facevano il pane con le patate e ne comprammo uno insieme a un bel bottiglione di vino;)Mi ricordo che chiesi al Gigino, "ma che monte ? quello l? fatto a panettone?"…. il Gigino mi guard? un p? pensieroso…e mi disse " bimbo ma da dove vieni…. ? il Procinto"
Con Renato ho scalato veramente tanto, sia al Procinto che sul Nona. Il Gigino e la Silvana purtroppo non ci sono pi?. Adesso riposano nel cimitero di Stazzema. Sono stati come dei secondi genitori per me.
31 Marzo 2011 alle 08:19 #10832AnonimoOspitebonatti scritto:
pyton scritto:
Li ho conosciuto il vecchio e curvo Paolone …
.mitico Paolone, lo ricordo anche col suo camper a vecchiano, e con l’ apparecchio all’ orecchio perch? sordo come una campana, una volta lo portai a fare la traversata dei bimbi, ma l’ apparecchio era scarico e non sentiva i comandi, che sudata per finire la salita.
La mamma di Renato una volta invece mi dovette dare una pomata per le scottature a causa di una calata in doppia troppo veloce e con pantaloni troppo leggeri, a pensarci fa ancora male, io ero un po’ pi? fortunato, al posto della bicicletta andavo fino alle scalette con la vespina 50 e lo zaino carico sulle spalle31 Marzo 2011 alle 17:33 #10833albertoPartecipantefaxalo scritto:
bonatti scritto:
[quote]pyton scritto:
Li ho conosciuto il vecchio e curvo Paolone …
.mitico Paolone, lo ricordo anche col suo camper a vecchiano, e con l’ apparecchio all’ orecchio perch? sordo come una campana, una volta lo portai a fare la traversata dei bimbi, ma l’ apparecchio era scarico e non sentiva i comandi, che sudata per finire la salita.
La mamma di Renato una volta invece mi dovette dare una pomata per le scottature a causa di una calata in doppia troppo veloce e con pantaloni troppo leggeri, a pensarci fa ancora male, io ero un po’ pi? fortunato, al posto della bicicletta andavo fino alle scalette con la vespina 50 e lo zaino carico sulle spalle[/quote]Per arrivare al rifugio Paolone ci metteva una vita era anziano e molto curvo. Veniva su insieme alla sua ganza;) una gentile e sofisticata signora inglese.
Al rifugio avevano la branda fissata da un anno all’altro. Un p? come Livanos e Signora al rif. Vazzoler.
Una volta ero all’attacco della Crestina . Ad un certo punto senti dei rumori ed imprecazioni che provenivano dal buco dove si sale arrivando da sud da sotto il Torrione Bacci.
Era Lui incastrato nel buco-camino e non riusciva pi? a salire. Gli buttai la corda.
Stava accompagnando un ragazzotto a fare la Crestina e non aveva scelto l’approccio pi? agevole.:laugh:La Silvana era un vero mito. Aveva riguardo per tutti .Una vera mamma per tutti gli arrampicatori che frequentavano il Procinto.
Era una donna di polso ma anche molto generosa. Una volta a me e a Renato ci ha impedito di andare a fare la via dei Fiorentini al Nona minacciandoci con la granata.31 Marzo 2011 alle 23:29 #10834AnonimoOspitebonatti scritto:
faxalo scritto:
[quote]bonatti scritto:
[quote]pyton scritto:
Li ho conosciuto il vecchio e curvo Paolone …
.mitico Paolone, lo ricordo anche col suo camper a vecchiano, e con l’ apparecchio all’ orecchio perch? sordo come una campana, una volta lo portai a fare la traversata dei bimbi, ma l’ apparecchio era scarico e non sentiva i comandi, che sudata per finire la salita.
La mamma di Renato una volta invece mi dovette dare una pomata per le scottature a causa di una calata in doppia troppo veloce e con pantaloni troppo leggeri, a pensarci fa ancora male, io ero un po’ pi? fortunato, al posto della bicicletta andavo fino alle scalette con la vespina 50 e lo zaino carico sulle spalle[/quote]Per arrivare al rifugio Paolone ci metteva una vita era anziano e molto curvo. Veniva su insieme alla sua ganza;) una gentile e sofisticata signora inglese.
Al rifugio avevano la branda fissata da un anno all’altro. Un p? come Livanos e Signora al rif. Vazzoler.
Una volta ero all’attacco della Crestina . Ad un certo punto senti dei rumori ed imprecazioni che provenivano dal buco dove si sale arrivando da sud da sotto il Torrione Bacci.
Era Lui incastrato nel buco-camino e non riusciva pi? a salire. Gli buttai la corda.
Stava accompagnando un ragazzotto a fare la Crestina e non aveva scelto l’approccio pi? agevole.:laugh:La Silvana era un vero mito. Aveva riguardo per tutti .Una vera mamma per tutti gli arrampicatori che frequentavano il Procinto.
Era una donna di polso ma anche molto generosa. Una volta a me e a Renato ci ha impedito di andare a fare la via dei Fiorentini al Nona minacciandoci con la granata.[/quote]mi sa che ero proprio io il ragazzotto con Paolone,ci si era incastrato e da sotto lo spingevo :laugh:
31 Marzo 2011 alle 23:54 #10835albertoPartecipantefaxalo scritto:
bonatti scritto:
[quote]faxalo scritto:
[quote]bonatti scritto:
[quote]pyton scritto:
Li ho conosciuto il vecchio e curvo Paolone …
.mitico Paolone, lo ricordo anche col suo camper a vecchiano, e con l’ apparecchio all’ orecchio perch? sordo come una campana, una volta lo portai a fare la traversata dei bimbi, ma l’ apparecchio era scarico e non sentiva i comandi, che sudata per finire la salita.
La mamma di Renato una volta invece mi dovette dare una pomata per le scottature a causa di una calata in doppia troppo veloce e con pantaloni troppo leggeri, a pensarci fa ancora male, io ero un po’ pi? fortunato, al posto della bicicletta andavo fino alle scalette con la vespina 50 e lo zaino carico sulle spalle[/quote]Per arrivare al rifugio Paolone ci metteva una vita era anziano e molto curvo. Veniva su insieme alla sua ganza;) una gentile e sofisticata signora inglese.
Al rifugio avevano la branda fissata da un anno all’altro. Un p? come Livanos e Signora al rif. Vazzoler.
Una volta ero all’attacco della Crestina . Ad un certo punto senti dei rumori ed imprecazioni che provenivano dal buco dove si sale arrivando da sud da sotto il Torrione Bacci.
Era Lui incastrato nel buco-camino e non riusciva pi? a salire. Gli buttai la corda.
Stava accompagnando un ragazzotto a fare la Crestina e non aveva scelto l’approccio pi? agevole.:laugh:La Silvana era un vero mito. Aveva riguardo per tutti .Una vera mamma per tutti gli arrampicatori che frequentavano il Procinto.
Era una donna di polso ma anche molto generosa. Una volta a me e a Renato ci ha impedito di andare a fare la via dei Fiorentini al Nona minacciandoci con la granata.[/quote]mi sa che ero proprio io il ragazzotto con Paolone,ci si era incastrato e da sotto lo spingevo :laugh:[/quote]
ma dici sul serio:woohoo:
Non ricordo di preciso che anno era ma saranno passati 30 anni .
Evviva il forum:woohoo:
1 Aprile 2011 alle 02:25 #10836Marco di ASPartecipanteRac, scusa il ritardo ma riapro solo adesso il forum causa lavoro. Grazie agli altri e al sito di Profili Apuani, penso comunque sia tutto chiaro.
Ne approfitto per? per ringraziare davvero bonatti e faxalo per le storie che ci hanno raccontato (con tanto di sorpresa finale). C’? quasi da commuoversi, e non lo dico per dire. Certe cose che non abbiamo vissuto in prima persona diventano cos? comunque parte della "nostra" storia. Penso che anche il resto del forum concordi! :) -
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