smondinata

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  • #7508
    guido
    Partecipante

    perfetto. mi troverete l?…
    a domenica! ciao

    #7511
    Marco di AS
    Partecipante

    ? un grande onore avere con noi anche la Piki e Celaf!!! :woohoo: :) :) :)
    Diego, a questo punto segui tu la situazione; io domani non posso vedere il forum. Se viene anche mia moglie Barbara potrei ritardare un po’ perch? domenica mattina ? di turno e pu? venir via prima, ma non so quanto. Comunque eventualmente informer? Guido in tempo utile. ;)

    Marco

    #7512
    Anonimo
    Ospite

    Affermativo Marco (vi aspettiamo, vi aspettiamo). Allora io ho confermato x 20 persone e (credo) il prezzo sui 20 euro dall’antipasto al dolce, "bibite" comprese. Ritrovo + o – 12.30/12.45, pranzo 13.20/13.30
    A Domenica

    #7513
    Anonimo
    Ospite

    Il piacere ? tutto nostro di conoscere persone speciali come voi!
    Non vediamo l’ora!!
    :)

    #7514
    lasco
    Partecipante

    Ok per l’orario,ci vediamo Domenica.Ciao

    #7517
    Anonimo
    Ospite

    La solare Patrizia e il mitico Cosimo saranno dei nostri
    ….spero non crei problemi questa tardiva conferma…

    a domani
    :)

    #7519
    Anonimo
    Ospite

    Ciao ragazzi! Come confermato dalla Piki, arriviamo di sicuro in 4 (la Piki, io e i due amici di Firenze). Purtroppo, per?, per problemi logistici temiamo di ritardare leggermente all’appuntamento, ma certamente saremo al rifugio per l’ora del pranzo. Non avendo alcun numero di telefono lascio qui questo post con la speranza che qualcuno lo legga. In ogni caso, il mio n. di tel ? 3920027577.

    A dopo!

    #7534
    Anonimo
    Ospite

    Anch’io fino a ieri sera avevo due "realt?" separate : su un computer avevo regolarmente tutti i messaggi "normali" (fra l’altro c’era gente nuova che aveva fatto dei post e chiedeva informazioni), sull’altro avevo il post "messaggi spariti". Stamani si ? tutto unificato con la seconda "dimensione". Qualcuno invidioso si ? divertito (?) a cancellare i resoconti della smondinata (preoccupante che si possa fare queste intrusioni)…Per cui io ribadisco : Piacevolissima giornata con gente gradevolissima e tra buoni amici (mentre fuori imperversava la bufera). Ottimo pasto abbondante e succolento e buon vino….alla faccia di un c……e come te!!!

    #7538
    Marco di AS
    Partecipante

    Perfettamente d’accordo, Diego. Qui bisogna capire cosa sta succedendo e chiedere all’admin che prenda provvedimenti. Contatter? anche Alfredo che se non erro ha una lista delle nostre e-mail, magari ci teniamo in contatto con quelle.

    Marco

    #7695
    Tronc
    Partecipante

    Scusate, Marco di AS e altri interessati, ma vorrei tornare un attimo sul discorso dei valori dell’Alpinismo (non so se poi ne avete discusso tra un piatto fumante e l’altro, ma spero di no, meglio degustare senza distrazioni intellettuali). Vorrei richiamare la vostra attenzione su quanto scrive Manuel Lugli su planetmountain a proposito della recente scomparsa di Tomaz Humar: ci sono alcuni spunti molto interessanti. La mia personale chiave di lettura ? che da "giovani" ? "lecito" osare perch? questo ? un modo di conoscere a fondo i propri limiti, le proprie paure. Ma ad un certo punto si deve cambiare registro. Se vogliamo ? un altro modo per enunciare un concetto dal sapore biblico: c’? un tempo per ogni cosa. Ecco ci? che intendevo parlando di "non" valori dell’Alpinismo. C’? un momento in cui finisce l’illusione ed ? bene che questo avvenga prima di aver varcato la soglia dell’umanamente accettabile.
    http://planetmountain.com/News/shownews1.lasso?l=1&keyid=37086

    #7697
    alberto
    Partecipante

    Le stagioni della vita passano e bisogna fare i conti con il trascorrere del tempo.Ma se il fisico regge e l’entusiamo anche, non credo proprio che da giovani sia "lecito" e da vecchi "NO" Anche perch? spesso da giovani si fanno cose per puro azzardo per pura incoscenza senza avere la consapevolezza dei rischi a cui si va incontro.
    Caso mai quello che pu? o deve fare riflettere ad una certa et?, prima di fare certe scelte assai rischiose, possono essere i legami e le responsabilit? che si creano, ad esempio i legami e le responsabilit? familiari.
    Per quanto mi riguarda posso dire che da vecchio:blush: sono riuscito a fare cose che a 20 anni non ero in grado di fare o semplicemente mi passavano minimamente per l’anticamera del cervello.

    Tomaz ? morto a 40 anni. Era vecchio? A questa et? nella maggioranza degli sport si ? vecchi, in alpinismo non credo proprio. In alpinismo quest? et? ? quella giusta per fare certe cose, perch? c’? l’aspetto esperienza che gioca a nostro favore.
    Il problema non ? tanto l’et? ma essere spesso sul filo del rasoio a fare cose sempre pi? difficili, sempre pi? rischiose.
    Gi? la volta precedente al Nanga Parbat, Tomaz era stato recuperato con l’elicottero altrimenti gli sarebbe andata molto male.
    Lui ha sempre detto che durante le sue avventure sentiva una presenza divina che l’ha sempre aiutato a venirne fuori. Forse questa volta , questo presunto aiuto divino non ? bastato.
    Senza poi contare il fatto che questi personaggi che vivono di alpinismo per rimanere tali e garantirsi gli sponsor devono ogni volta impegnarsi in cose sempre pi? pericolose altrimenti gli sponsor si rivolgono ad altri che sono li pronti ha rubarti il trono.

    Alcuni giorni fa in Valle del Sarca , ? morto un’alpinista, istruttore del Cai e accademico. Aveva appena fatto una via sul Colodri e mentre scendeva tranquillo, tranquillo la ferrata ? caduto.
    Anche lui ha varcato il limite?
    non lo so….

    #7698
    Tronc
    Partecipante

    Attento bonatti! Anche se si va spesso di fretta cerco sempre di porre attenzione alle parole che uso e a come le uso e noterai che ho virgolettato sia il termine "giovane", sia il termine "lecito". Perch? ? ovvio che giovane non pu? significare molto, da solo, e non pu? limitarsi al semplice fatto anagrafico. Noi abbiamo pi? o meno la stessa et? e sono sicuro che anche se per cammini diversi alcune "verit?" le abbiamo colte (spero bene!). Ora il fatto di continuare a cercare un miglioramento personale, che quando non pu? pi? essere muscolare pu? procedere anche per altre vie ;-), ? una cosa che io e tu, mi par di capire, continuiamo a sperimentare; ma ha ben poco a che fare con una scelta di vita disposta all’autosacrificio. Questo pu? essere "lecito" nel senso di comprensibile in chi non ha ancora colto le "verit?" a cui mi riferisco. Ti faccio subito un esempio semplice. Se guardi una bella montagna, una vertiginosa parete, anche solo in foto, potresti desiderare di esser? in quel posto magnifico, incontaminato, lontano da ogni banalit? quotidiana… oppure sentire i muscoli tendersi, gli occhi cercare una linea di salita, le pulsazioni salire come immediato effetto dell’adrenalina che ti ha invaso la mente. Non puoi farci niente, quella ? la tua natura, e devi agire, salire, sfidare non si sa chi, non si sa cosa… e nonostante ci abbiano provato in tanti, alpinisti e non, a dare un perch? a questo istinto, sai perch? nessuno ci ? mai riuscito? Per la pi? ovvia delle ragioni: non c’?… non esiste un valore che sia di fondamento a questo perch?. E’ una deviazione, una "perversione", un "non" valore che solo la "maturit?" sa mitigare, sa filtrare, per cogliere solo il piacere di quella visione e lasciare la cruenta pugna coll’Alpe. Ma per lasciarla devi averla vissuta, non una, non due, ma tante volte, per alcuni una di troppo…
    Anche Jerzy Kukuczka, molto devoto, diceva che se Dio era con lui non gli sarebbe mai successo nulla di grave e che se invece lo avesse abbandonato allora la sua vita non era pi? degna di essere vissuta. Un modo per giustificare il fatto (come ricorderai bene non era pi? un alpinista di primo pelo) che i rischi intrapresi non potevano pi? razionalmente essere giustificati. Mi spiace dirlo, ma un alpinista che ha raggiunto questa consapevolezza e prosegue (ma non so quanto possa influire il discorso dello sponsor, di prefessioni ce ne sono tante a questo mondo), non ? un esempio per nessuno… ma un serio monito.

    #7699
    alberto
    Partecipante

    "Perversione" oppure "droga" pu? darsi che tu abbia ragione che siamo tutti malati.
    Pu? darsi che abbiamo la mente talmente accecata da qualcosa di inspiegabile e non ci accorgiamo di quello che abbiamo davanti al naso e andiamo incontro ad un destino infausto come ? successo a Tomaz e a tanti altri.
    Pu? darsi che di valori nell’alpinismo non ce ne siano come pu? darsi che il termine "Valori" sia del tutto sbagliato, improprio, forse sarebbe pi? giusto dire "il perch? dell’alpinismo" .

    Ma quante persone al mondo sono accecate, solo gli alpinisti estremi?
    Ti potrei fare l’esempio del mio datore di lavoro. Vive solamente per il lavoro, fare soldi non c’? altro.
    Questa che perversione ???

    E gli alpinisti della domenica, come noi? Ho fatto l’esempio dell’incidente al Colodri.
    Non mi sembra che questo incidente abbia delle caratteristiche similari a quello di Humar. Anzi direi che ? quasi banale. Eppure ? successo ? bastata una leggerezza, una piccola distrazione, magari ? semplicemente e sfortunatamente inciampato in una radice, forse una troppa confidenza. Ma ? bastato per trasformare un’allegra e spensierata giornata in un dramma.

    Messner diceva:
    "gli Dei dell’aria non mi hanno voluto"

    o qualcosa di simile, adesso le parole precise non le ricordo.
    Oppure c’? un proverbio eschimese che secondo me rende bene l’idea
    "solo gli spiriti dell’aria sanno cosa incontrer? dietro le montagne. Ma io vado avanti" .

    Con questo non voglio dire che bisogna sacrificarsi ma solamente che ho la sensazione che non siamo completamente padroni del risultato.
    Ma se anche cos? fosse non si pu? vivere in una campana di vetro.

    #7700
    alberto
    Partecipante

    "Perversione" oppure "droga" pu? darsi che tu abbia ragione che siamo tutti malati.
    Pu? darsi che abbiamo la mente talmente accecata da qualcosa di inspiegabile e non ci accorgiamo di quello che abbiamo davanti al naso e andiamo incontro ad un destino infausto come ? successo a Tomaz e a tanti altri.
    Pu? darsi che di valori nell’alpinismo non ce ne siano come pu? darsi che il termine "Valori" sia del tutto sbagliato, improprio, forse sarebbe pi? giusto dire "il perch? dell’alpinismo" .

    Ma quante persone al mondo sono accecate, solo gli alpinisti estremi?
    Ti potrei fare l’esempio del mio datore di lavoro. Vive solamente per il lavoro, fare soldi non c’? altro.
    Questa che perversione ???

    E gli alpinisti della domenica, come noi? Ho fatto l’esempio dell’incidente al Colodri.
    Non mi sembra che questo incidente abbia delle caratteristiche similari a quello di Humar. Anzi direi che ? quasi banale. Eppure ? successo ? bastata una leggerezza, una piccola distrazione, magari ? semplicemente e sfortunatamente inciampato in una radice, forse una troppa confidenza. Ma ? bastato per trasformare un’allegra e spensierata giornata in un dramma.

    Messner diceva:
    "gli Dei dell’aria non mi hanno voluto"

    o qualcosa di simile, adesso le parole precise non le ricordo.
    Oppure c’? un proverbio eschimese che secondo me rende bene l’idea
    "solo gli spiriti dell’aria sanno cosa incontrer? dietro le montagne. Ma io vado avanti" .

    Con questo non voglio dire che bisogna sacrificarsi ma solamente che ho la sensazione che non siamo completamente padroni del risultato.
    Ma se anche cos? fosse non si pu? vivere in una campana di vetro.

    #7702
    Tronc
    Partecipante

    Secondo me mescoli cose che non c’entrano nulla. A fare soldi non si rischia la vita, generalmente. E un incidente anche serio pu? sempre capitare anche in attivit? relativamente esenti da rischio. L’alpinismo classico, se fatto in modo corretto e consapevole credo che non possa davvero essere elencato tra le attivit? estreme o ad alto contenuto di pericolo. Anche se ? vero che ? facile passare il limite spesso quando ? il meteo a metterci lo zampino..
    Prova invece a fare un semplice "gedanken experiment", esercizio mentale: se potessimo vivere eternamente, intendo senza malattie e senza invecchiare, magari pure senza avere datori di lavoro antipatici :-), saresti ancora disposto a rischiare, a rischiare veramente? Non pensi che a volte, anche se in modo non del tutto o non sempre consapevole, si faccia la semplice considerazione che si vive una volta sola e tanto vale farlo alla grande? Ok, mi sta benissimo, (anch’io a 20 anni la pensavo cos? e facevo incazzare mio padre!), purch? lo si riconosca apertamente, senza chiamare in causa ideali, senza parlare degli alpinisti come se fossero degli dei da venerare, non pi? di quanto siano al contrario spesso uomini dalla psiche complessa e tormentata. Ma parlo degli alpinisti estremi, sia chiaro.
    Ciao

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