Proposta sentieristica versante sud dell’Altissimo

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PREMESSA
Il versante – o parete – Sud dell'Altissimo presenta aspetti storici, culturali, ambientali e alpinistici di eccezionale importanza: un patrimonio decisamente da salvaguardare ma che non ha trovato finora adeguata tutela. All'inizio del 2010 è stato inoltre presentato, da parte della Ditta Henraux di Querceta, il progetto di ripresa della coltivazione in galleria alla Macchietta, la cava inferiore del gruppo di cave alte che costituisce di per sé un grande complesso di  archeologia industriale marmifera.

 In tale circostanza, il Parco delle Apuane dispose di subordinare la concessione della necessaria autorizzazione allo svolgimento di un'inchiesta pubblica cui partecipò anche il Gruppo regionale del CAI, chiedendo tra l'altro tra le "compensazioni" il ripristino del sentiero tra la Polla e il Passo del Vaso Tondo, con messa in sicurezza del tratto successivo alla Tacca Bianca. La stessa Henraux, negli incontri pubblici per la presentazione del progetto di riapertura della cava, aveva parlato di un possibile ripristino del famoso Sentiero dei Tavoloni  tra le cave dei Colonnoni e della Tacca Bianca, ipotesi per la quale era stata autonomamente stanziata, da parte della Regione Toscana, una somma (250 mila euro) cui il Parco delle Apuane dové poi però rinunciare per scadenza dei termini.
Conclusa ormai da tempo l'inchiesta pubblica, in attesa della riapertura della cava Macchietta si è purtroppo dovuta registrare l'improvvisa recente scomparsa del presidente del Parco delle Apuane Giuseppe Nardini, grande fautore, tra l'altro, della risistemazione della sentieristica lungo il versante, tanto da promettere comunque, ai soci CAI presenti all'ultima riunione della commissione per la carta "geoescursionistica" delle Apuane, un contributo del Parco per la messa in sicurezza del tratto Tacca Bianca – Vaso Tondo.
Da notare che, se è vero che mai questo versante ha visto la presenza di un sentiero del CAI, la segnalazione del percorso tra la Polla e il Vaso Tondo era stata prevista in sede di prima progettazione dei segnavia apuani, come riportato anche nella guida CAI-TCI di Nerli e Sabbadini del 1958: quindi la realizzazione di tale itinerario non avrebbe fatto altro che completare quel progetto, sia pure dopo oltre 50 anni. Senonché l'Henraux si è detta contraria ad ufficializzare il tratto Tacca Bianca – Vaso Tondo, dichiarandosi però facorevole al ripristino sia del tratto tra la Polla e i tornanti alti della marmifera, sia del successivo ramo che da questi sale verso i Colonnoni e cava Tela per poi rimontare il ripido versante dell'Altissimo fino a sbucare sulla cresta sommitale tra il Vaso Tondo e la cima, nel punto chiamato Passo dell'Orso. Si tratta di un itinerario già in massima parte percorribile e addirittura segnato da qualche ignoto escursionista con ometti e bolli rossi, assieme ad altri della zona che sono stati recentemente riscoperti e almeno parzialmente sistemati, ripuliti e segnati (tra l'altro in modo contenuto e comunque non invasivo) con gli stessi sistemi:
il sentiero tra Passo degli Uncini e cava Tela, che permetteva l'accesso alle cave alte a chi proveniva da Arni o anche dalle valli massesi;

la traversata tra il Passo della Greppia e il tornante del ramo della marmifera per i Colonnoni che poi, proseguendo per quest'ultima, si riconnette al sentiero precedente dopo la galleria attraverso un breve raccordo attrezzato con un cavo d'acciaio (percorso più diretto per le cave alte provenendo dal versante massese);

il cosiddetto "sentiero degli Agheti" che, partendo dal termine della cosiddetta "Via Fanfani" (lo stradello intagliato nella roccia – risalente al rimboschimento effettuato nel dopoguerra – che pure prende il via dalla Polla), sale a raggiungere il precedente percorso nel tratto tra il Passo della Greppia e il tornante, non lontano da quest'ultimo;

un altro raccordo che dal tratto di marmifera appena successivo al suddetto tornante sale al sentiero 33 in corrispondenza di un valico sul crinale tra il Passo della Greppia e quello degli Uncini, ma più prossimo al secondo.

Si tratta quindi di un complesso di sentieri che, seppure tutti classificabili come EE, contribuiscono a valorizzare non poco questo stupendo versante nuovamente minacciato dalle cave e a farlo conoscere e apprezzare  dal maggior numero possibile di amanti della montagna. Inoltre, il ripristino del tratto Polla-Colonnoni comporterebbe anche il recupero di parti di antiche vie di lizza di valore storico (dove si trovano molti fori di piro e soprattutto parecchi piri in marmo ancora in loco, probabilmente i piri di marmo più belli di  tutte le Apuane). Questi tratti di vie di lizza sono ancora in discreto stato di conservazione ma lasciate a sé stesse, nel giro di pochi anni, rischierebbero sicuramente un degrado irrimediabile.  
Assieme a ciò, grazie all'interessamento di alcuni soci e di altri appassionati, stanno pian piano tornando alla luce alcuni dei cosiddetti "Sentieri della Libertà", ovvero gli itinerari percorsi al tempo della Linea Gotica, tra la fine del 1944 e i primi mesi del 1945, da migliaia di sfollati che, guidati dai partigiani, oltrepassarono il crinale tra gli Uncini e il Carchio per raggiungere la Versilia già liberata dai territori ancora in mano alla Repubblica Sociale Italiana, muovendosi in particolare sulla direttrice Antona – Azzano. Si tratta di una ricerca decisamente non facile, sia per la scarsità di testimonianze (a causa dell'ormai totale scomparsa di guide partigiane e della carenza di resoconti scritti), sia per la situazione del versante versiliese, assai scosceso e ricoperto in più punti da vegetazione bassa  che invaso le vecchie tracce di sentiero. Tuttavia, diverse di queste ultime sono state ritrovate ed è ormai possibile ipotizzare alcune proposte che, nella parte inferiore, potrebbero raccordarsi alla già citata "Via Fanfani": una soluzione capace di coniugare le seppur parziali certezze storiche finora raggiunte con le esigenze di percorribilità in questa zona particolarmente disagevole. Niente vieterebbe, comunque, di metter mano in futuro a possibili adeguamenti e/o integrazioni più aderenti alla storia, anche in base ad altri eventuali approfondimenti.

PROGETTO DI MASSIMA
Il progetto in questione prevede il ripristino e la segnalazione di percorsi di grande interesse storico e di archeologia marmifera nell’area del Monte Altissimo, come iniziativa straordinaria in occasione dei prossimi importanti anniversari.

A) Sentieri dei cavatori: si propone il ripristino e la segnalazione dei seguenti itinerari:

sentiero La Polla – Colonnoni – Cava Tela – Passo dell'Orso (Cresta Sud del Monte Altissimo presso la quota 1466,0 CTR; segnavia 143);

sentiero Passo degli Uncini (segnavie 33/143) – Cava Tela;

raccordo Passo della Greppia (segnavie 33/188) – Tornante della marmifera alta – Galleria – sentiero precedente.
Tale complesso sentieristico consentirà di evitare la salita in quota lungo la strada marmifera e potrà costituire un valido "presidio" escursionistico e ambientale, seppur parziale, in un'area prossima alla riapertura di una delle cave storiche del gruppo della Tacca Bianca. L'insieme dei nuovi tratti, unitamente ai sentieri già esistenti e agli altri citati in premessa (che potrebbero essere eventualmente ufficializzati in un secondo momento), consentirà inoltre l'effettuazione di itinerari ad anello che abbiano come meta l'Altissimo, anche per chi proviene dalla zona di Pian della Fioba. Alla loro realizzazione potrebbe contribuire, assieme alle sezioni CAI , la stessa Ditta Henraux per gli interventi di maggior impegno. Dato lo sforzo richiesto anche dalla successiva, necessaria manutenzione, l'opera delle sezioni versiliesi, competenti per territorio, potrebbe essere integrata da altre da individuare a livello toscano, su iniziativa del Gruppo regionale CAI. Obiettivo inaugurazione: entro il 2013 (150° anniversario del Club Alpino Italiano).

B) Sentieri della Libertà: si propone l'avvio di uno studio per il ripristino di uno o più percorsi, con la collaborazione di  altri enti e istituzioni (Regione Toscana, Province di Lucca e Massa Carrara, Unione di Comuni Alta Versilia, Parco delle Alpi Apuane, Fondazioni bancarie locali, Anpi, altre associazioni locali di volontariato e anche la stessa ditta Henraux), che abbia come obiettivo prioritario l'individuazione e la successiva realizzazione di almeno un percorso tra Antona e Azzano entro il 2014 (70° anniversario della Linea Gotica). Il Parco delle Apuane, tramite il suo presidente pro tempore, nel corso dell'ultima riunione della Commissione paritetica Parco-CAI si è già dichiarato molto interessato a tale prospettiva.

Per quanto riguarda il punto A), si allega cartografia di massima degli interventi previsti su base CTR 1:5000. In seguito agli opportuni sopralluoghi, seguirà una cartografia dettagliata con indicazione degli interventi necessari al ripristino e alla segnalazione.