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Quindi continuando con logica, anche la salita del Diedro rosso sulla nord del Corno Stella dovrebbe essere un sacrilegio del “dover passare ad ogni costo” dato che si usarono protezioni studiate appositamente per il tiro di artificiale.
beh… non è proprio passare ad ogni costo. Li c’è una fessura larga e strapiombante, improteggibile con normali cunei. I forti francesi Ruggeri e Ughetto pur di passare non forzarono con chiodi a pressione forando la roccia , come fecero in modo sistematico Maestri o De Franceschi alla Roda di Vael.
Si inventarono dei grossi cunei espandibili, tipo i moderni BIG BRO, che misero and incstra nella fessura. Oncora ci sono.
Una cosa simile fece Armando Aste aprendo la via Ezio Polo all’Antecima del Serauta in Marmolada, incastrando nella larga e svasata fessura, dei pezzi di manico di scopa tagliati sul momento a misura.
Forare la roccia però è un pò diverso perchè questi attrezzi, nati dalla fervida fantasia di bricolage degli apritori, permettono si di passare, ma presuppongono sempre e comunque, che ci sia una fessura , un buco per poterli posizionare.