Rispondi a: BLACK CRACK, parete ovest monte Gomito

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#52240
Diego
Partecipante

Rispondendo ad alebiffi, la parete è stata studiata  attentamente da varie angolazioni ed arrivando anche sotto lo scudo per vedere meglio. È stata preventivata la salita in artificiale per raccordare le due parti di misto, dato che per noi fare uso di tecniche di artificiale rientra nei parametri della nostra etica, con o sensa rivetti. In altre salite sulle alpi abbiamo scalato aprendo o ripetendo vie di misto con  tratti di a0 senza mezzi se non chiodi. Questa salita invece ci ha richiesto l’uso di altri tipi di protezioni e non abbiamo avuto remore sull’usarne, appunto perché l’ artificiale concerne i più svariati tipi di artefici, compresi rivetti, chiodi a pressione ecc ecc.. Non fraintendete, sono contento che ci siano scambi di opinioni e dibattiti, è il bello della vita, altrimenti sarebbe piatta. Concludo che l’etica per come la vedo io, sia già sbagliata quando sento dire “che schifo lo spit, hanno bucato la roccia, meglio i chiodi” perché bucare o piantare un chiodo in una fessura e non toglierlo, è comunque sia una violazione sulla montagna con un segno lasciato e ferro che marcisce. Anche a me una via a spit, fix non piace assolutamente e preferisco ripetere vie a chiodi classici, ma durante una nuova apertura particolarmente ostica se devo fare uso di mezzi per progredire in qualche modo, li utilizzo, e non concepisco il dover tornare indietro, se non per avverse condizioni meteo. È diverso quando ripeto gli itinerari, se non sono sicuro di me stesso faccio dietrofront senza problemi.