Re:Altissimo – Sentiero della libert? ?

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Anonimo
Ospite

ti sbagli, Bergame: la guida del 1979 dice appunto <sui ripidi fianchi del Canale del Prato di Greppia (che discende dal Passo Focoraccia)> indicando esplicitamente il ramo dx orografica del Canale del Prato e non quello di sinistra che discende dal Passo della Greppia, che chiami Fosso Griffaia (che ? invece quello che discende dalla Tela-Colonnoni confluendo nel Canal dal Prato).
solo il ramo destro presenta i ripidi fianchi attraversati dal 112c evidenziati nella tavola 48 della guida e ci puoi notare il fatto che il sentiero prosegue assai pi? in basso rispetto al torrione del Pitone che si vede spuntare proprio dove l’immagine ? tagliata, in direzione Passo Focoraccia nord. il viottolo che scende dal Pitone passa invece obliquo in corrispondenza della scritta 118c e scende diretto la dorsale in direzione della scritta 112c.
la costa boscosa che il sentiero risale per 400 metri ? proprio quella che parte dall’intersezione della via Fanfani col Canal dal Prato, presso la Grotta di Cel?, quel grottone col blocco riquadrato all’interno (ci trovai il mazzolo) e i resti di una piccola costruzione a fianco. siamo a circa 650 metri + 400 fa 1050 del Passo Focoraccia, i conti tornano.
il sentiero corrisponde alla traccia segnalata da Ponticelli, che ho riaperto a partire dal 2006 e segnalato alla Comunit? Montana di Seravezza nell’aprile 2009 in un aggiornamento alla relazione dell’ottobre 2008: segnalazione di vecchi percorsi di valore escursionistico e storico in zona Polla (fiume Serra) – Monte Focoraccia e proposta di ripristino, con mappe allegate. la traccia prosegue oltre la Fanfani per il crinale che dici te e si biforca a quel terrazzone sovrastato da una grossa fania in una traccia pi? bassa (che costeggia la sommit? di quel canaletto che risale dal tornante della Fanfani) e in una pi? alta che prosegue lungo il crinale da te seguito per deviare a sinistra a quota circa 950 in prossimit? di una guglia di forma curiosa, da cui procede poi parallela a quella sottostante puntando al Passo Focoraccia.
la via diretta lungocrinale verso il Pitone ? stata la prima che ho seguito dal 2006, proprio perch? era l’unica segnata sia nelle mappe IGM, CAI e Multigrafic degli anni passati che nei tracciati di Danilo Silicani, di ConteGi? (ammesso fosse lui che cur? anche quell’illustrazione del libro di Emilio Palla) e in quello a tutti noto di Mario Pegollo, negli atti del convegno internazionale di Massa (sul Pitone anche la tavola XXVII mi sembra che parli chiaro, quantomeno evidenzia un problema di nomi), ma dopo un vano tentativo di sfondamento del muro di scope di alcune decine di metri ho lasciato perdere. sbagliavo il punto di partenza, infatti partivo da quel pianerottolo imboscato coi bozzi di cinghiale dove sembra che porti pi? naturalmente il viottolo del crinale, deviando a destra, che mi pare di capire hai inforcato anche te per poi rigirarti e insistere dritto a monte della ceppaia di vecchi carpini. solo a febbraio di quest’anno sono tornato su e dopo un primo faticoso tentativo proseguendo dritto nel muro di scope sopra la ceppaia (si trova comunque, ai piedi del poggio roccioso una traccia che prosegue orizzontale verso il passo), ho puntato invece a sinistra lungo il ciglio del canale alle due giovani betulle e poi al gruppo di piante al di l? del canale, il viottolo da quel punto ha una bella carreggiata (una volta riaperto) e una pendenza moderata e costante fino al passo.
non tutti gli errori vengono per? per nuocere, infatti l’avere inforcato la prima volta la deviazione a destra alla ceppaia di carpini e l’avere poi insistito in quella direzione e poi in quella opposta, mi ha portato a riscoprire la vecchia alta via che collega, tenendosi fino l? a circa quota 1000, i tre passi della Greppia, del Pitone e poi scendendo a partire dalla ceppaia di carpini, della Focoraccia. questa era la prosecuzione naturale della vecchia via che proveniva dalle cave dell’Altissimo e che consentiva il transito dei cavatori provenienti dal comune di Montignoso, in alternativa al pericoloso percorso di cresta.
i due rami che si dipartono da quella ceppaia di carpini hanno secondo me una notevole rilevanza anche per il passaggio del fronte, specialmente quello di collegamento col passo della Greppia, altro importantissimo valico della linea gotica, su una linea che segue quella del <Viarello del Prato> del catasto lorenese, molto evidente nella parte alta che scende obliquamente sotto il pizzo della Greppia per sparire in un mare di scope e scepaloni sotto la focetta rocciosa che riporta sul 33. si pu? ovviare a questa interruzione scendendo poco prima a vista lungo la crestina che riporta al viottolo orizzontale dei cavatori, segnato fino l? (muro di scope) con segni rossi che provengono dalle Greppie e dal tornante della marmifera. in questa zona ci sono residui di postazioni e tutto il canalone delle Greppie ? ricchissimo di grotte naturali.
il sentiero prosegue verso il Pitone attraversando una serie di piccoli canali con boschetti di salici e betulle e bozzi di cinghiali fino alla famosa ceppaia di carpini.
qui bergame hai uno dei punti di collegamento verso la Focoraccia. un altro scendendo ce l’hai alla guglia dove finiscono i faggi e cominciano le conifere. un’altro ce l’hai alla grossa fania sul terrazzone poco sopra la Fanfani. cosa vuoi di pi??
ah gi?, il collegamento tra questo punto e la via Fanfani, in prossimit? della grotta di Cel?: dalla fania scendi in direzione Altissimo lungo la crestina che ti riporta sulla Fanfani subito dopo lo smottamento recente, a una coppia di grossi ontani. oltrepassi il canale e ne costeggi il fianco, superi un gruppo di vecchie scope e qui trovi un breve tratto di viottolo, con una evidente massicciata a secco, di qui a vista scendi nel Canal dal Prato, all’altezza della seconda grotta dopo la grotta di Cel?. questa ? secondo me la traccia della via pi? coerente col percorso delle vecchie mappe, come quella CAI del 1922.
e qui si torna al trivio di cui parla Fabrizio Federigi in Versilia Linea Gotica: dalla grotta di Cel? a sinistra si va al Pitone, diritto ai Gaglini, a destra agli Ancini. chiaro no? e per i Zanesi il passo della Focoraccia si chiama Foce Capraia.
per quanto riguarda il tratto fino ad Azzano, la lizza del Canal dal Prado, quella del Serra e le vie per il paese, ne ho parlato estesamente nell’incontro al Mediceo del 2010, con abbondante documentazione fotografica, ma successivamente la mia ricerca ha avuto notevoli sviluppi con esplorazioni nel ramo destro del Canal dal Prado, canali di Palerosa, Finocchiaia, e Carchio e ricerche d’archivio. ma la cosa pi? importante sono i racconti degli amici di Azzano.
magari in un’altra puntata
saluti
Luca