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X pisanino:
Una cosa è cercare un sentiero storico da A a C passando per B e una cosa è creare un sentiero che collega A e C passando per B che abbia caratteristiche idonee al transito di escursionisti moderni e persone qualunque. Se si decide di fare la prima cosa secondo me bisogna basarsi su documenti, testimonianze d?epoca e sulle tracce sul terreno, a prescindere dalle convenienze di transitabilità o di altro genere. Se invece si vuol fare la seconda cosa allora basta armarsi di piccone, vanga e motoseghe e con un gruppo nutrito di persone rendere transitabile il percorso che sembra più idoneo o più conveniente.
Nello specifico se il problema è collegare il passo del pitone (secondo i massesi, focoraccia secondo altri) con il tornantone allora la cosa è gà risolta : la traccia dei nastri bianchi/rossi e poi degli opmetti nel canale umido va benissimo, basta mettere su una squadra, armarsi di vanghe e picconi, pennati e motoseghe e mettere il tutto in sicurezza. Però se è così non capisco perché chiedere aiuto (sul forum) per l’individuazione del sentiero della libertà, a meno che in realtà si volesse solo la conferma che quel percorso era giusto. Però non mi sembra che si faccia un bel servizio alla storia partendo già con l?idea di fare compromessi e di aggiustare le cose alle convenienze dei posteri. La missione di arrivare comunque dal passo del pitone dei massesi alla carrareccia o al tornantone mi ricorda vagamente gli interventi dei regimi che, per darsi una legittimazione, falsano o distruggono documenti e testimonianze del passato.
Altra cosa è se si cerca di riscoprire un percorso storico individuandone il tracciato originario (a prescindere da quello che sono i requisiti di percorribilità). Allora non mi sembra uno sfizio personale aver riscoperto una vecchia traccia presente sulle guide e sulle carte antiche (del secolo scorso) . Forse non sarà il sentiero della libertà però ha tutti i requisiti per essere un sentiero importante e dignitoso. Anzi da un certo punto di vista è più logico e (una volta ripulito) più agevole di quello che scende dal passo del Pitone/Focoraccia. Prima di giudicarlo vertiginoso forse dovresti provare a ripercorrerlo e allora potresti valutare le differenze, pregi e difetti di entrambi. Io, che ho percorso entrambi , ti garantisco che se dovessi scegliere opterei per il secondo.
Comunque un collegamento tra la Polla e il versante massese come quello individuato nella mia ultima esplorazione , credo che sia utile a prescindere dal sentiero della libertà. Contribuire alla conoscenza dei luoghi, dei percorsi e (last but not least) dei documenti storici (che non tutti hanno la possibilità di visionare) è quello che ho fatto finora e voglio continuare a fare senza pestare i piedi a nessuno. Io racconto e descrivo le cose che vedo e che faccio , poi non sta a me decidere e valutare se quello è il sentiero della libertà. Visto che però io ne ho avuto esperienza mi sono permesso di esprimere le mie valutazioni senza la minima presunzione di sosituirmi a chi deve dare dare la risposta finale
un saluto e belle escursioni a tutti :silly: