Re:Pizzo d’Uccello parete N via ETICA R!ESISTENTE

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#12516
Anonimo
Ospite

Bh? se l’interpretazione del topic deriva dal significato esistenzial-filosofico (dal punto di vista alpinistico) del nome della via, allora si pu? certamente discuterne un p? tutti. Ma mi pare che c’era gi? un topic sull’etica alpinistica dove vi sono registrati diversi interventi. Dove mi pare che anch’io mi ero espresso su vari argomenti ricollegabili al "titolo" della via in questione.
Brevemente riassumo le mie posizioni.
Intanto la concezione di salita "etica" si ? trasformata evoluta (o involuta) nel corso del tempo. Ad esempio l’introduzione dei chiodi cre? all’epoca tante di quelle polemiche che quelle di oggi sui fix sono bazzeccole a confronto.
Oggi, molti pensano che salendo con ch. e friends (anche questi aggeggi meccanici "moderni") realizzano una scalata pulita, nel rispetto della montagna, usufruendo delle naturali conformazioni della roccia ed evitando un’azione invasiva tipica dei fix/spit. Inoltre lo spirito, l’abilit?, l’audacia richiesta per chi sale con mezzi "tradizionali" ? decisamente superiore a chi sale con trapano e fix. Eppure costoro (quelli che salgono a ch. e friends) agli occhi degli alpinisti di un tempo sembrerebbero solo degli ambiziosi non troppo coraggiosi che utilizano mezzi "artificiali" per salire le montagne e i versanti di queste perch? non sarebbero capaci (soprattutto a livello mentale) di scalarle senza l’utilizzo degli strumenti di cui sopra.
Come si vede le cose sono abbastanza relative. Si ? "etici" verso i fixatori ma molto poco verso gli scalatori ottocenteschi/inizio novecento. Se si accetta l’idea di usufruire della tecnologia per rendere una salita pi? sicura e dunque pi? fattibile (perch? poi il problema ? quello : si vuol salire PER FORZA oltre a quello che ci ? consentito dal semplice uso delle nostre mani/piedi…e dal nostro cuore) si deve accettare anche l’utilizzo dei ritrovati pi? moderni che garantiscono una maggior sicurezza all’alpinista.
Pertanto credo bisogna essere tolleranti. Vi ? spazio per tutti e per tutte le soluzioni arrampicatorie purch?, questo s?, chi apre nuove vie non vada ad interferire con altre gi? presenti o a modificarne lo spirito con cui sono state aperte . Questo x un elementare senso di correttezza, educazione e rispetto.
Detto questo, personalmente, preferisco le vie classiche, l’uso del chiodo, del nut/friends e all’occorenza anche di una staffetta….perch? x me sono pi? affascinanti e coinvolgenti a livello emotivo ma non mi dispiace per niente arrampicare anche sui fix/spit che sicuramente affronto con uno spirito diveso ma sempre con piacere.
(A livello ambientale non sono certi quei minuscoli fix a determinare il degrado delle montagne basti pensare alle nostre Apuane…)
Un saluto