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dok.
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21 Giugno 2012 alle 06:15 #15312
dok
PartecipanteQuesto mi permette di dire due parole sulla cosiddetta "questione epistemologica" sollevata da Luca in pi? occasioni.
Io sarei propenso per dare una specie di definizione "statistica" dei vari percorsi della libert?: semplicemente quelli principali sarebbero quelli che hanno visto il maggior numero di passaggi , come in una sorta di grafico a spaghetti delle previsoni meteo: dove si concentrano il maggior numero di linee la probabilit? dell’esattezza della previsone ? maggiore, viceversa dove gli spaghetti si sparpagliano l’attendibilit? della previsione si riduce. Cos? in una ipotetica (ma oggettivamente impossibile) ricostruzione dei passaggi si evidenzierebbero quelli principali semplicemente grazie alla concentrazione delle linee e al loro sovrapporsi.
ciao Bergame e grazie per avere colto la mia <provocazione> metodologica: ? importante chiarire a se stessi e agli altri la propria linea di ricerca, senza partire da assunti dati per scontati ma che scontati non sono affatto, e anzi il non chiarirli condiziona negativamente la ricerca -perch? la poggia su dati che non sono <fondati>- e pure la discussione, rendendo spesso reciprocamente incomprensibile il comportamento degli attori della ricerca.
bene, io ho detto che parto da un approccio <epistemologico>, nel senso che il punto primo per me ? definire cosa sia la <Via della Libert?>, ovvero quando ? che si parla in modo proprio di via della libert?: la domanda non ? banale, dato che queste vie non avevano e non hanno un cartello e numeri civici come la nostre strade trafficate.
tu invece hai detto che parti da un approccio <statistico>, nel senso che i principali sentieri della libert? per te sono quelli che hanno visto il maggior numero di passaggi e potrei dirti: bene, abbiamo due approcci diversi alla questione, ed entrambi rispettabilissimi, ma mi spieghi come faccio a stabilire quali <sentieri della libert?> sono stati i pi? frequentati, se non ho la pi? pallida idea di che cosa sia un sentiero della libert??
perch? allora potrei anche dire, sulla base della frequenza, che la statale Aurelia o il sentiero di Corniglia sono e sono state senz’altro le vie pi? frequentate e quindi sono le <principali vie della libert?>?
tu mi dirai che per? l’Aurelia o il sentiero di Corniglia non sono una via della libert?: passi per l’Aurelia, ma Corniglia, o Finocchaia? ma allora che ? una <via della libert?>?
e cos? si ritorna a bbombazza alla mia questione epistemologica, che, comunque la vedi, ? la questione prioritaria, se vuoi combinare qualcosa nella ricerca: per trovare qualcosa, bisogna sapere prima cosa cercare, altrimenti trovi in sostanza solo quello che gi? sai, questo ? poco ma sicuro.voglio ricordarti un brano che in parte contraddice la tua tesi che il nome "sentiero della libert?" sia sta o dato solo successivamente ai fatti. E’ un brano tratto proprio del libro di Nicodemi -Lenzetti che Pisanino ha fatto entrare imperiosamente nella discussione. A pag. 80 del volume c’? un capitoletto intitolato "Il sentiero della Libert?" e questo comincia proprio cos? :
"I tedeschi sapevano che ad Antona si dipartiva quello che gi? da allora cominci? ad esser chiamato "il Sentiero della Libert?" ed erano i stati informati dalle loro spie che una agguerrita formazione partigiana teneva saldamente nelle mani la difesa di quel luogo "grazie per avere risposto anche alla mia <provocazione> linguistica e per avere aggiunto un elemento in pi? (anche se in questo caso sembra a sfavore) alla questione che ho sollevato: in realt? l’importante ? avere posto un altro problema, laddove sembrava ci fosse un dato scontato, che in realt? tanto scontato non lo ? per davvero.
nel frattempo ho ritrovato altri dati tra la mia documentazione, che rinfozano la mia impressione che la datazione del nome <Via o Sentiero della della Libert?> sia ancora successiva e abbia a che fare con le cerimonie successive all’inaugurazione del sacrario di Tecchia, 1987: infatti i due articoli suppongo del Tirreno e della Nazione datati 10/4/1987 e raccolti nell’opuscolo citato di Giancarlo Bertuccelli <Quel dicembre 1944, dal baluardo di Tecchia un monito per la pace> parlano ancora di <sentiero della salvezza>, mentre solo nell’opuscolo successivo <Sul Sentiero della Libert?>, 1988, si parla appunto di <sentiero della libert?> accanto a <sentiero della salvezza>, pag.9.
certo l’ANPI sapr? dire qualcosa di pi? preciso su quella che ? la data di nascita ufficiale di questa pittoresca espressione, cui il passo che hai citato di <Guerra sulle Apuane> non mi pare contribuisca in realt? in modo decisivo.qualcosa di decisivo lo aggiunge invece la lettera di Gino Briglia/Sergio a Vinci Nicodemi a quell’altra questione -in relazione a questa- cui accennavo nell’ultimo intervento: l’ <operazione istituzionale> condotta dai quadri dirigenti del gruppo Patrioti Apuani:
GRUPPO PATRIOTI F3 "FALCO"
7.2.1945
Caro Vinci,
ti invio lo schema riguardante il servizio dei civili che oltrepassano le linee per raggiungere l’Italia liberata.
Tale servizio dovrebbe essere da te personalmente controllato poich? ha assunto presso gli alleati un carattere di somma importanza.
Infatti cos? tengono molto in considerazione tale servizio che maggiormente sar? apprezzato se compilato come da schema allegato.
<…>
Saluti e auguri a tutti
Sergioa parte il fatto che non si fa cenno all’organizzazione di una <Via o Sentiero della Libert?>, ? evidente e noto che la regolamentazione del passaggio del fronte di civili secondo le modalit? previste nello <schema allegato> fosse un’iniziativa partita dai comandi alleati e imposta a tutti dai quadri del gruppo Patrioti Apuani per disciplinare la dinamica spontanea dei passaggi del fronte, e che questo fatto determina una frattura netta tra un prima e un dopo, e la nascita di qualcosa di nuovo e dalla identit? ben definita, e guai a chi sgarra: la <Via della Libert?>.
che dire poi, a parte gli abusi, di quelli che, partigiani e non, coscienziosamente e a rischio della pelle hanno svolto prima e altrove il servizio ai civili? certo ? che fecero del loro meglio, ma altrettanto certo ? che non organizzarono la <Via della Libert?>, perch? questa, come si ? visto, ? stata anzitutto un’operazione istituzionale e militare di alto livello tra comando alleato e quadri partigiani.per quanto riguarda la localizzazione di questo passaggio alle Greppie (e quando parlo di Uncini intendo sempre le Greppie), nelle testimonianze <a voce viva> ho sempre sentito parlare delle Greppie, e guarda caso anche l’opuscolo dell’ANPI citato anche da Marco punta chiaramente l? -l’unico elemento di ambiguit? ? l’identificazione del Pitone-, come il Passo per eccellenza: non solo il servizio ai civili passava di l?, ma anche, in entrambi i versi, il servizio logistico, quello postale e quello informativo.
il Pitone o la Focoraccia venivano magari utilizzati quando le Greppie erano inagibili per una qualche ragione.la tua <statistica a spaghetti>, per quanto succulenta, ti potr? dare -anzi diciamo pure…ti avrebbe potuto dare, quando c’erano gli elementi, ora dove li vai a trovare, ? proprio questo il problema- la via pi? frequentata, che non per questo deve coincidere per forza con la Via della Libert?. pi? che il <quando> e il <quanto>, che sono accessori, l’essenziale ? per me il <cosa>.
e comunque proprio <sui numeri> c’erano oscillazioni spaventose gi? dalla fine della guerra.
e come ho gi? detto, quello che connota una Via della Libert? ? il valore sostanziale, <garantista> che viene dato alla parola libert?: la libert? in senso sociale non ? vera libert?, se non vengono create le condizioni per cui la fuga da una situazione di disagio -la libert? da- non diventi una schiavit? anche peggiore o una brutta fine.tra l’altro anche lo stesso Federigi sembra riconoscere che il passo pi? frequentato sia stato quello della Focoraccia -chiamato dai zanesi Foce Capraia, ma noto per lo pi?, col nome di Focoraccia-, ma non mi pare che ? della <Via della Libert?> che si sta parlando.
L’episodio dell’ex carabiniere Marchini ? avvenuto nella zona di quello che ?, probabilmente, il varco nella Linea pi? transitato e, certamente oggi il pi? celebrato tra quelli dei territori da noi presi in considerazione. Il varco si apre in corrispondenza della mancata saldatura delle linee della 148? Divisione tedesca con quelle della Monterosa ed ? noto, per lo pi?, col nome di Focoraccia.
e comunque, ripeto, si tratta di un mio approccio personale, certo non del tutto infondato, ma pur sempre discutibile.
sulle altre note relative al Col della Perlettaia, Palerosa e Canal dal Prado si va a un altro post
ciao
Luca21 Giugno 2012 alle 07:16 #15313Anonimo
OspiteOHHHHHH!!!! Pisanino ritorna con noiiii…ci manchiiii :lol: :woohoo:
21 Giugno 2012 alle 22:04 #15320Anonimo
OspiteSe un maestro…come tu, chiede all’allievo come me una cosa…da fare, il minimo che possa fare ?????….Grande Plinio vorrei invitarti al raduno dell’8 (anche se la mia presenza ? in forse)e di sederti vicino al mio socio (oramai burocratico-scriba)consolandolo per il fatto di sopportarmi gia’ da 11 mesi (un record x i miei accompagnatori).
A parte…le battute vorei aggiornare un po gli scriba del topic.Ieri mattina ? stato ripristinato un’altro tratto del 188/bis dalla casa dei cacciatori fino al termine del bosco(ore 7,20 con queste temperature) dove si comincia a salire nel paleo quasi in prossimita’ del canale che scende dal Piton di mezzo (ieri stavo pensando di scolpire una figura sul pitoncino assomigliante al suo scopritore…..Bergame).
La foresta dell’Ammazonia secondo me ? piu’ praticabile del pezzo che "abbiamo"pulito con Fabbri (cosi da permettere ai miei cari scriba un pasaggio piu sicuro ed idoneo per portarsi verso il Piton di mezzo dal 188/bis senza perdersi in quella che ? diventata una giungla.L’ultimo pezzo verra’ fatto la prossima settimana (impegni parentali…permettendo).
Vorrei lanciare per primo la bella notizia che il Guido….ha passato la specializzazione…ed ? diventato Dottore a tutti gli effetti…….speriamo che non si monti la capa ha.ha.ha e vorra’ del lei….come il mio socio.
Vi saluto….Pisanino21 Giugno 2012 alle 22:21 #15321Marco Lapi
PartecipanteGrazie delle notizie, Pisanino, compresa quella del dottor Guido cui vanno naturalmente tutte le congratulazioni del caso!
Quel tratto che avete meritoriamente ripulito l’ho percorso l’altro giorno tornando dalle mie ricognizioni tornantinesche. In effetti non era proprio messo benissimo. In un punto dopo un canale, dove c’era un albero caduto, manca poco mi perdo!
Da domani a domenica sono in Valle d’Aosta, ma il prossimo fine settimana spero proprio di terminare la mia ricerca. :) Per? partir? da cava Capraia. Qualcuno sa se la strada che la raggiunge ? percorribile con un’auto normale? O devo sciropparmela tutta a piedi? L’altro giorno l’ho fatta fino alla casa delle focacce e mi ? parsa in discreto stato, ma non avevo tempo di proseguire oltre.
Marco
21 Giugno 2012 alle 22:54 #15322Anonimo
Ospitein settimana…ci faccio un salto io, ho il suv 4×4 ti faccio sapere quanti km puoi fare dalla casa delle focacce (questo x uno scriba come te ? il minimo che posso fare,ma a cena con te ancora non ci vengo…ha.ha.ha.)
Pisanino22 Giugno 2012 alle 08:38 #15333Anonimo
OspitePer Marco as,ti ? andata anche bene…visto che nella settimana prossima per ripristinare l’ultimo tratto del 188/bis passo da li oggi mi son fatto un giro per vedere le condizioni del piano viabile.
Facciamo qualche numeri in metri:
Partendo dalla casa delle focacce….fino al cancello sotto la cava…sono km 2,400 metri
l’ultimo spazio idoneo se non hai un 4×4 x la sosta si trova a km 1,600 (c’? un’ometto in sassi di grandi dimensioni a comferma)
la descrizione del percorso ?…..partendo dalla casa delle focacce dopo mt.100 in piano la strada comincia a scendere x mt.300 attraversando il canale delle Madielle…ecco li appena passato il canale c’? un’ altra discesa di 100 mt.da valutare se riesci non a scendere ma a risalire al ritorno (per me ? fattibile)…poi la strada va quasi in orizzontale per mt.500 fino ad arrivare in prossimita della palestra di roccia "il Campaccio sulla dx"ravaneti ai lati della strada….altra salitella di mt.200 (fattibile)e altri mt.700 in orizzontale dove alla fine dei 700 mt. troverai la sosta "obbligatoria" sulla destra con ometto in sassi.(e siamo esattamente a km.1,600 dalla partenza dalla casa)
NON PROSEGUIRE CON L’AUTO gia’ io con il 4×4 ho trovato difficolta’ per le pessime condizioni della strada ultimamente il rpristino da parte dei cavatori non c’? stato in quel tratto.(poi vedrai tu stesso sul posto)
Che dire la strada qualche anno fa, io l’ho fatta con un’autovettura normale yaris verso e piu’ o meno ? la stessa fino alla sosta con l’ometto,ci sono avvallamenti per il deflusso dell’acqua ma piano piano sono praticabili,qualche sasso sulla sede stradale, ma hai diversi spazi di sosta caso mai per rigirare ti do il metraggio
1? sosta mt.200 – 2 sosta mt.400 – 3 sosta mt.1000 sotto la parete di roccia – 4 sosta mt.1300 ultima sosta dove lasci l’auto mt.1600 (misurazione sempre partendo dalla casa delle focacce
Battutella…io Massese con auto normale c’? lho fatta varie volte…..tempo fa…tu Fiorentino di citta’ vediamo..caso mai se sei in difficolta chiama al 3272812008 ho il cavo per il traino ti prendo solo la chiamata euro 30.00.
ti saluto Pisanino22 Giugno 2012 alle 09:46 #15334Anonimo
Ospitecomplimenti a Guido che ha raggiunto un importante traguardo per il suo futuro ? ma ora c’ha da lavor? con ben altre "echippe specializzate" :laugh: una domanda importuna: ma come dovremo chiamarti d’ora in poi : dott ? dottor ? o doc :evil: mhhh forse ? meglio non approfondire
Pisanino vedo che hai assimilato bene dal maestro: hai fatto una relazione sulla marmifera che fa concorrenza a quelle del neo dottore.
A proposito di pitoncino: mi sa che c’? stata una fuga di notizie sulle dimensioni della mia proboscide. Non ? che Pisanino avrebbe molto da fatig? per fare il ritratto, gli basta aggiungere un paio di orecchie sventolanti e ci siamo ! :silly:
22 Giugno 2012 alle 20:45 #15339Guido
Partecipanteciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono gi? dal 2009….ora inizia la formazione specialistica….
mi chiamate come prima, e non dottore….grazie ;)
23 Giugno 2012 alle 04:17 #15340dok
Partecipanteo Bergame, proseguo nella risposta alle tue domande, intanto la questione della Grotta di Cel?/Grotte di Cel?: la mia spiegazione ? che sono valide entrambe le formule, e che d’altra parte sono indicazioni non vanno prese con la precisione topografica di un GPS, tantopi? che la loro rilevanza consiste nell’indicare…semplici tracce di di capre, come dice il Federigi.
vanno bene entrambe perch? si parla pi? propriamente di <grotte> di Cel?, e chi ha risalito con attenzione il Canal dal Prado ha visto che ce ne saranno una decina pi? o meno, di varia fattura e dimensioni, fino agli Aguti. forse la grotta di Cel? per antonomasia ? la prima, quella poco sopra l’intersezione con la via Fanfani e col rudere di un piccolo fabbricato, forse no. molto probabilmente invece quella pi? rilevante per il passaggio del fronte fu una pi? alta, nella zona degli Aguti e non distante da un paio di trincee -qualche foto l’avevo pubblicata nel mio <servizio> sui Gaglini-, come sede di una postazione fissa subito dopo lo scavalcamento della cresta.
il fatto ? che dopo la costruzione della Via Fanfani, e la conseguente obsolescenza del percorso nel Canal dal Prado, la grotta di Cel? per antonomasia ? diventata quella che si vede appunto dalla via, le altre semplicemente non si vedono pi?.e non mi sono ancora stancato di tornare sul fatto che, detto e ridetto in tutti i modi forse viene inteso una volta o l’altra, praticamente il percorso del Pitone e quello delle Greppie vengono a coincidere, nel canalone delle Greppie o Canal dal Prado, se dal Pitone, invece che scendere lungo il crinale di faggi-conifere -e che Guido erroneamente crede che sia l’unico percorso dal Pitone, oltretutto ce n’? almeno un altro importante, l’avevo gi? detto-, si viene verso le Greppie su quella che ho chiamato giusto per darle un nome <alta via dei cavatori>, che tenendosi intorno a quota mille passa per quello che ho definito a suo tempo il <monumentale gruppo scultoreo del Gaggini o dei Gaglini> e le postazioni.
torno pure, dicendolo e ridicendolo in tutti i modi finch? qualcosa non viene recepito, sulla questione che ho posto anche nell’ultimo intervento, e pure in modo dimolto <acculturato> per non scontentare nessuno…e cio? che, secondo me e sulla base di una ricerca <basata su qualche fatto e su qualche dato quantomeno>, non si pu? continuare a parlare a casaccio di sentieri della libert?, perch? il termine ? improprio, sbagliato, kaputt.
l’espressione <Via o Sentiero della Libert?> va riferita solo ed esclusivamente al percorso, che pu? anche contemplare una <variante o alternativa di sicurezza>, inaugurato dai primi del febbraio 1944 dal <nuovo corso> militare sotto la responsabilit? di Vinci Nicodemi: ogni altro uso di questa espressione ? improprio e scorretto, perci?, in mancanza di una tesi migliore della mia, che comunque mi sembra gi? discretamente ben fondata, propongo che si applichi il principio del <silenzio assenso> e che venga bandito con effetto immediato e salata ammenda pecuniaria trasferita sul mio conto corrente tale improprio utilizzo.sar? anche per la calura abbestia che mette a dura prova la risposta fisica e mentale -tranne che per il megafotonico Pisanino che non aspettava altro che l’allerta climatica per andare a fare un po’ di attivit? forestale diperins?…ma che vuole, il suo nome scolpito su di una lapide accanto a quella del suo amato passo, stavolta per? con la dedica ai <Caduti Invano per la Calura Abbestia>?- ma mi sorprende sinceramente che il mio intervento non abbia avuto la reazione che meritava: infatti mi pare proprio che, in mancanza di valide contestazioni e di tesi migliori -e la mia mi pare gi? dimolto bellina-, e sempre invocando il <silenzio assenso>, la questione della <Via della Libert?> si pu? dire praticamente chiusa con buona pace di tutti, e ogni altra ricerca ha un valore puramente accessorio. dico bene?
in attesa di un qualche segno di vita, torno a ribadire il concetto di <Via della Libert?> con l’appoggio di altri documenti, tratti dallo scritto di Maria Del Giudice e dall’Archivio Privato Del Giudice, APDG:
Rimase prerogativa dei Patrioti apuani nell’inverno ’44-’45 la regolamentazione del passaggio del fronte, che , se fosse stato lasciato all’iniziativa spontanea, avrebbe avuto conseguenze disastrose. I profughi apuani e non, sempre pi? numerosi, che ne tentavano l’attraversamento, erano stati spesso abbandonati da guide improvvisate o vittime di briganti.
Venne cos? creata un’organizzazione efficace per la sicurezza d? coloro che dovevano passare nell’Italia Liberata, il cui comando militare fu assegnato a Vinci Nicodemi. Tale percorso prese il nome di "Via della Libert?".Le conseguenze disastrose, non erano solo di natura militare, per lo scompiglio che potevano creare improvvisati e caotici passaggi delle linee, ma anche e soprattutto di carattere logistico e umanitario, come ben evidenzia la "Lettera del Contegi? a Pietro del Giudice", 26/11/1944, APDG
Campo,l? 26 novembre 1944
Caro Pietro,
da domani sono costretto a negare il mangiare a coloro che si fermano per poi passare il fronte.
Qui ? un continuo traffico di donne e bambini, che spesso piangono e fanno strappare il cuore.
I pi? di questi sono costretti, per la fame o per la stanchezza, a fermarsi e spessissimo a pernottare per lasciarsi ancora un po’ di forza per fare un’ultima tappa oltre le linee. Perci? non posso negargli vitto ed alloggio e d’altra parte non posso ogni giorno fare mancare il mangiare ai miei patrioti.
Tanto per dirti, questa sera, malgrado la razione fosse scarsissima, sono restati fuori del rancio dei patrioti e dei civili.
Ogni giorno non posso assistere a queste scene, per principio umanitario ed anche a scanso di discussioni, perci? da domani o mandami razioni in pi? ed abbondanti, o sar? costretto ad essere duro con queste donne, e alle buone o alle cattive le respingo al Comando Gruppo.
Ti faccio anche presente che non solo passano per varcare le linee ma spesso, causa il tempo od altre ragioni, ritornano indietro.
Aspetto una tua decisione in merito.
Saluti
Contegi?e quella, relativa agli abusi, di Vinci Nicodemi, "Mine sul Passo del Pitone-Passaggio del Fronte". 5/9/1999, APDG
[…]La Resistenza apuana aveva tenuto aperto il passaggio del fronte che, in un primo momento, fu spontaneo e reso possibile dalla solidariet? umana di una popolazione locale che aveva sempre dimostrato ferma volont? di far parte della Resistenza, pur sapendo bene che ci? avrebbe aumentato le sofferenze ed il rischio della vita. Tuttavia, oltre ai pericoli del percorso, correva voce che donne e bambini venivano, a volte, abbandonati, spogliati ed aggrediti. Ci? purtroppo corrispondeva alla realt?, infatti qualche filibustiere, uomini senza scrupoli, si erano infiltrati nel gruppo delle guide. Divent? dunque necessario imporre una seria organizzazione militare che assicurasse la tranquillit? e la sicurezza di quella povera gente che, con marce estenuanti, arrivava ad Antona da ogni parte dell’Italia del centro nord. Il primo febbraio 1945, le dicerie trovarono conferma allorch? mi fu riferito che ad un facoltoso commerciante di Carrara, Pilade De Michelis, erano state chieste 50.000 lire, per poter passare il fronte con la famiglia. Riuscii ad individuare le due guide e a farmi consegnare il denaro, somma enorme per l’epoca. Con tale cifra quella notte feci passare oltre cento persone che attendevano da vari giorni.
Alle guide e ai portatori fu corrisposta una giusta retribuzione e la famiglia De Michelis pass? per prima, con tutta la riconoscenza che meritava. Il servizio venne organizzato ad Antona, con un vero ufficio-tappa che raccoglieva ed elencava i viandanti, situato in un asilo, messo a disposizione dalle suore. Il servizio era diretto amministrativamente dal Pretore di Carrara, Roberto Mariani, aiutato dall’ufficiale Orlando Bertolini, dalla maestra Altea Battistini e Silvio Stefanini, che si alternavano, cosicch? il servizio rimanesse ininterrotto, giorno e notte[…]ciao
Luca23 Giugno 2012 alle 04:21 #15341dok
Partecipanteciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono gi? dal 2009….ora inizia la formazione specialistica….
mi chiamate come prima, e non dottore….grazie ;)
…e invece il titolo di dok sarebbe proprio…a dok…dico bene Plinio?
comunque congratulazioni
ciao
Luca23 Giugno 2012 alle 06:00 #15342Anonimo
Ospitedok scritto:
[quote]ciao a tutti. grazie dei complimenti ma dott. abilitato lo sono gi? dal 2009….ora inizia la formazione specialistica….
mi chiamate come prima, e non dottore….grazie ;)
…e invece il titolo di dok sarebbe proprio…a dok…dico bene Plinio?
comunque congratulazioni
ciao
Luca[/quote]figurati se ti era passata inosservata…la mia Ironia ;)24 Giugno 2012 alle 05:00 #15343Anonimo
OspiteNon toccate il maestro della Alpi Apuane….lui ? come un fiore raro delle Apuane da preservare,sono d’accordo pero’ sul nome Dok di passarlo a Guido,ha tutti i requisiti per esserlo
1=? Dottore
2=ha gli occhialetti da intelletuale
3=? pacato e riflessivo e molto umile
4=anche se lo chiami cosi non si da arie….come qualcuno..del topic .senza fare nomi
ritornando al ripristino del 188/bis, dovreste anche ringraziare il mio socio e me…perch? quando voi esploratori scriba burocratici vi inoltrate in quella giungla (con tanto di felci,ginestroni.sottobosco fitto)x scoprire quello che vi interessa a voi…vi troverete in difficolta’per l’orientamento,e allora che c’? di meglio di riferimento…???il mitico sentiero della libert….ha!scusate il mitico sentiero 188/bis che vi portera’tranquilli e rilassati fino al passo del piton…..ha!scusate fino al passo Focoraccia/Pitone.Per cui non disprezzate un lavoro che puo’ fare comodo a tutti….caso mai stavo pensando…una bella cosa..visto che il sentiero 188/bis ? stato ripristinato da me e il mio socio facciamo come nel film "non ci resta che piangere"di Troisi e Benigni vi aspetiamo al colle della Bianchina….o se preferite al Piton Massese e vi diremo
"hei…!!!chi siete…cosa fate…cosa portate…si.ma quanti siete…!!!…un fiorino (un’euro attuale).
Comunque…mi sembra che "giustamente" l’aria delle ferie sia entrato anche nel nostro topic….visto gli ultimi risultati….esposti…
UBUNTU…"nella cultura Africana sub Sahariana significa "Io sono perch? noi siamo"cosi il gruppo dovrebbe percepirlo…
Vi saluto…Pisanino24 Giugno 2012 alle 05:05 #15344dok
Partecipanteancora due cosine sul Passo.
Ezio Miniati, nel suo citato <Massa sulla Linea Gotica. "La Storia ? maestra di vita">, dopo avere trattato del passo del Pitone anche in relazione alle memorie di Nardo Dunchi, nel paragrafo dedicato a Oscar Lalli cos? dice:Certo il vero passo sta pi? in alto e veniva usato proprio nei casi che vedeva l’altro pi? in basso chiuso o dai tedeschi o dalle intemperie.
a dire il vero non ho mai bene afferrato n? condiviso la nota riguardo alle circostanze dell’utilizzo, ma mi contento di poco, e mi basta la prima parte dell’affermazione, per cui <il vero passo sta pi? in alto>.
andiamo allora a vedere se dalle <Memorie partigiane> di Nardo Dunchi si pu? tirar fuori qualcosa di interessante. a dire il vero ? interessante e di piacevole lettura tutto il libro, e ci sono descritti ben tre passaggi del fronte. Quello che ci interessa qui ? il terzo:Partimmo alla medesima ora. Come al solito pioveva, ed arrivammo all’Antona fradici come pulcini. Passammo al comando partigiano per sapere se i tedeschi avessero piantato nuovi campi di mine. Adesso non c’era pi? neve sui versanti e dovevamo fare molta attenzione. S?, ne avevano piantati degli altri. Anzi, proprio il giorno prima, c’erano incappati dentro diciotto partigiani che tornavano di l? dal fronte. Ne erano morti molti. Anche Vinci, il capo formazione, era ferito gravemente. Ora per? avevano aperto un altro viottolo, che portava sopra il passo del Serpente.
che come si pu? vedere qualche informazione ce la d?: era stato aperto, dall’ultimo suo passaggio, un’altro viottolo, che portava sopra il passo del Pitone.
e ci da anche la data di apertura, o quantomeno di utilizzo massivo di questo viottolo, che ? il giorno successivo all’episodio di Marchini Antolini, ovvero il 16 dicembre 1944.
se il nuovo viottolo che porta <sopra al passo del Serpente> ? quello che porta al passo della Greppia, allora si pu? dire che si ha un altro elemento per dire che l’utilizzo massivo del passo della Greppia, -o Ancini, o Gaglini come dir si voglia purch? ci s’intenda- cominci? assai prima del febbraio 1945, come gi? faceva pensare qualche testimonianza.
perch? il nuovo viottolo cui si riferiva Nardo Dunchi dovrebbe essere proprio quello della Greppia, e grossomodo -magari era diverso l’attacco da Campiglia- coincidente col 188, e non magari, semplicemente il passo del Pitone rispetto al passo della Focoraccia? perch? se, come pare appurato, l’episodio del 15 dicembre avvenne in basso, in prossimit? del fosso di Campiglia in quello che ? chiamato il <Fondone>, l’alternativa doveva escludere in toto, per ragioni di sicurezza, il viottolo del Pitone, quindi la deviazione doveva essere assolutamente prima del bivio tra i due valichi da un lato e dall’altro del Pitone, quello del Pitone e quello della Focoraccia, per intenderci ammodo.
ciao
Luca24 Giugno 2012 alle 07:51 #15345dok
Partecipantebene, e con questo concludo qui la mia collaborazione, visto che i punti essenziali della questione per ricostruire un quadro completo e quanto possibile fedele sono stati trattati e che ognuno, come pare sia parecchio opportuno, ? bene che prosegua per la sua via.
si ? fatto un pezzo di strada insieme, e per me il bilancio non posso dire sia stato n? positivo n? negativo, qualcosa si ? fatto, ora ? bene che chi deve fare il su’lavoro lo faccia. non si pu? pretendere per forza che uno faccia gruppo, come forse non si pu? pi? di tanto insistere a biasimare <atteggiamenti di gruppo> laddove ? invece richiesta indipendenza e autonomia di giudizio. ognuno ? fatto a modo suo, e non credo sia compito di questo forum quello di cambiare le persone in un verso o in un altro.
quello su cui si pu? certo concordare ? che, e la ricerca su questo forum ne ha dato atto, la storia ? maestra di vita.
per cui amici come prima e spero, per qualcuno, arrivederci
ciao
Luca25 Giugno 2012 alle 22:58 #15352Guido
Partecipantedok scritto:
bene, e con questo concludo qui la mia collaborazione, visto che i punti essenziali della questione per ricostruire un quadro completo e quanto possibile fedele sono stati trattati e che ognuno, come pare sia parecchio opportuno, ? bene che prosegua per la sua via.
si ? fatto un pezzo di strada insieme, e per me il bilancio non posso dire sia stato n? positivo n? negativo, qualcosa si ? fatto, ora ? bene che chi deve fare il su’lavoro lo faccia. non si pu? pretendere per forza che uno faccia gruppo, come forse non si pu? pi? di tanto insistere a biasimare <atteggiamenti di gruppo> laddove ? invece richiesta indipendenza e autonomia di giudizio. ognuno ? fatto a modo suo, e non credo sia compito di questo forum quello di cambiare le persone in un verso o in un altro.
quello su cui si pu? certo concordare ? che, e la ricerca su questo forum ne ha dato atto, la storia ? maestra di vita.
per cui amici come prima e spero, per qualcuno, arrivederci
ciao
Lucasi ma spero che tu almeno venga cmq all’incontro dell’8 luglio…
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