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- Questo topic ha 50 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 9 mesi fa da
Anonimo.
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1 Luglio 2011 alle 05:28 #11486
Nico
PartecipanteCiao ragazzi! Gi? che ci sono ho deciso di "sfruttarvi" per chiedere altre importanti informazioni su un altro itinerario… le ho girate in lungo e in largo le Apuane ed ora mi mancano praticamente le vette piu ardue… e fra queste (dopo il cavallo e il contrario in cui mi avete molto aiutato) c’? la Roccandagia.
Con i miei compagni di avventura avevamo pensato di affrontarla sia in salita che in discesa dal canale di San Viano: in diverse recensioni ho trovato scritto che la salita non presenta difficolt? superiori al II grado, ha circa 7 salti rocciosi e, come un po in tutti i canaloni, bisogna prestare attenzione a scariche e rocce mobili.
Per quanto riguarda la discesa cosa sapete dirmi? la parte alta ? chiodata (dovrebbe servire una corda da almeno 55 metri per fare sicurezza) per? scendendo come funziona? questi salti rocciosi sono attrezzati per discese in sicurezza oppure vanno affrontati liberi?come sempre ringrazio anticipatamente!!!!
1 Luglio 2011 alle 05:47 #11487Anonimo
OspiteL’ho fatta l’anno scorso, io ti consiglio di scendere dalla normale, anche per completare un bell’anello.
Qui le mie impressioni di quella escursione:
http://www.paesiapuani.it/monte%20roccandagia%20dal%20canale%20di%20san%20viano.htmciao, nicola ;)
1 Luglio 2011 alle 06:08 #11488Nico
PartecipanteGrande Nicolazza!! l’ho gi? letta quella pagina, complimenti! la via normale l’abbiamo "affrontata" anno scorso purtroppo per? ci siamo dovuti rigirare subito dopo aver oltrepassato la breve crestina orizzontale bella esposta a causa di un brusco peggioramento del tempo… non fu tanto la crestina appena citata bens? la ripida cresta appena raggiunta che ci spavent? (? parecchio liscia e sgretolata… penso che sia difficile pure piantarci uno spit!)… stiamo pensando di ridiscendere il canale proprio per evitare quel tratto…
1 Luglio 2011 alle 07:05 #11490Anonimo
Ospiteciao,
da escursionista prudente e talvolta con la leggiadria di un elefante :P ti dico che la cresta della Roccandagia, quando si impenna dalla Sella, ? tanta apparenza.
Appare inespugnabile, ma si sale e si scende relativamente bene (I grado, pendenze importanti ma non eccessive, esposizione mai da togliere il fiato).
Ovviamente ? da non sottovalutare, viste le rocce rotte e tutte le altre insidie apuane.Un po’ di foto dell’escursione le puoi trovare sul mio profilo facebook nicola lazzarini.
ciao, nicola ;)
1 Luglio 2011 alle 08:21 #11491Anonimo
OspiteNicola ha completamente ragione.
Non vi fate intimorire dall’apparenza arcigna, ? una cresta che si sale (e si scende) senza difficolt1 Luglio 2011 alle 09:30 #11492Anonimo
OspiteCaro Cima,
per quanto concerne la Roccandagia, valgono le medesime considerazioni generali a suo tempo fatte per Contrario-Cavallo.
E’ una montagna infida, la roccia ? pessima, esposizione costante e talvolta notevole, difficolt? a chiodare.Se il tuo obiettivo ? solo la vetta, la via normale ? proprio la cresta Sud che vuoi evitare.
Il Canale di San viano, pur logico come via di salita, ? molto pi? lungo e nel complesso pi? impegnativo.
E molto, molto pi? rischioso per le scariche di sassi (500 e pi? metri di canale, vedi te).La cresta Sud non si sale e scende " senza difficolt? ": ? pur sempre un I grado su roccia…
Il problema, come accade spesso in Apuane, ? che la roccia si " sfoglia " quindi sar? opportuno che abbiate tutti un passo pi? che fermo e un ottimo senso di equilibrio.
Se a salire si fa abbastanza bene, altra cosa ? scendere: si avverte il vuoto ed ? difficile piantare chiodi per via della roccia pessima.
In discesa la pendenza ? tale che ci si assicura con il mezzo barcaiolo, quindi uno scender? in libera, presumo.La vetta ? un ammasso di scaglioni, non c’? spazio per sedersi comodamente.
Prudenza, come sempre!
M.3 Agosto 2011 alle 00:12 #11756Anonimo
OspiteSalve a tutti, mi sono appena iscritto nel forum in quanto la ritengo un’ottima risorsa per scambiarci pareri e consigli a riguardo delle Apuane e non solo.
La Roccandagia l’ho salita 15 giorni fa dalla via normale, e visto dalla vetta il canale di S.Viano, credo di aver fatto lavia + facile.
Sicuramente da evitare con fondo bagnato da qualsiasi versante.
Confermo ci? che da molti ? stato scritto e detto, ossia che il crinale che porta alla vetta dopo la selletta, visto prima di percorrere la sella, appare molto poco invitante, per ripidit?, esposizione da ogni lato e qualit? del fondo…..ma prima di pensare a quello io mi sono dovuto preoccupare della sella di Roccandagia, molto aerea ma fattibile a patto di non avere problemi col vuoto (meglio stare un attimo sulla destra andando in su)…giunti dall’altra parte inizia la salita alla vetta, esposta su ogni lato, terreno stratificato che si sfoglia e si sfascia in molti punti, ma dove si trova della roccia non "rotta" l’aderenza ? buona, me ne sono reso conto meglio in discesa.
Si sale ma con molta attenzione perch? da un lato o dall’altro si vola per qualche centinaio di metri, quindi non condivido chi la descrive come vetta non difficile.
La cresta in vetta poi si presenta ancora pi? esposta (alcuni tratti veramente sul vuoto dal versante s.viano, mentre dal versante carcaraia lastroni lisci e paledro con pendenze impressionanti….se si parte da li si arriva ai piedi della carcaraia, non ci si ferma a met?) bisogna camminare tra rocce aguzze e poco sicure, anche molte rocce di discrete dimensioni non garantiscono la sicurezza quindi occhio.
L’unico posto per mettersi a sedere (2 posti) ? accanto alla vetta vera e propria dove ? presente una scritta M.C. con un simbolo).
Io avendo visto su internet una foto con scritto su un sasso "Roccandagia" mi sono fatto quasi tutta la cresta 2 volte per cercarlo, rinunciandovi e mettendomi a meditare nell’unico posto dove ci si pu? sedere.
Tornando a casa e ritrovata la foto in questione sul web ho visto che sopra alla scritta Roccandagia era presente la scritta M.C. di cui parlavo.
Le intemperie avevano cancellato di netto la scrita Roccandagia lasciandomi per qualche ora nel dubbio…
Panorama meraviglioso e vetta di tutto rispetto.
Consigliata ma con le dovute attenzioni e doti del caso….Appena imparo come magari posto qualche foto…..
Ciao a tutti e a presto!
ps le mie considerazioni sulla difficolt? le faccio in base ovviamente alle mie capacit? che ritengo escursionistiche.
Magari per chi fa alpinismo da anni sono passeggiate, ma sulle Apuane tutte le volte che esco vedo tanti escursionisti e pochi Alpinisti, quindi le ritengo adatte alla gran parte della gente.3 Agosto 2011 alle 01:37 #11757alberto
Partecipantesalire e scendere il canale di San Viano per me a poco senso logico.
Interessante e logico ? invece fare la traversata quindi scendere per la normale la cui difficolt? sono veramete basse. Si c’? esposizione ma per chi ? abituato a questo tipo di terreno non credo proprio che possano creare problemi particolari. Basta stare attenti.
Comunque il canale presenta difficolt? non superiori al II? e ci sono anche degli ancoraggi per le doppie. Spesso il canale si usa come via di discesa per tornare velocemente a Campocatino ad esempio dopo aver fatto la cresta ESE (NERLI) oppure d’inverno ? un’ottima e veloce via di discesa dopo aver salito la parete nord est della Roccandagia oppure il bellissimo Couloir nord in modo da evitare ad ovest il lungo giro della normale che costringerebbe ad una bella sfacchinata nella neve alta.
Un percorso molto consigliabile, bello e di bassa difficolt?, ? salire per la cresta dal passo Tombaccia. Massimo un tratto di III /IV sullo Spiaggione e una doppia per scendere da Grondalpo per poi scendere per la normale oppure per il canale di San Viano.
In questo modo fai una bella e logica traversata.quanto alle difficolt?…E’ facile, ? difficile. Tutto ? relativo.
In alpinismo le difficolt? si misurano in gradi esiste per questo una scala ad esempio la scala UIAA
dove il I e il II richiedono si l’uso delle mani ma veramente minimo e quindi sono gradi facili.Ma ripeto tutto ? relativo…..anche perch? quello che ? facile pu? essere pericoloso perch? magari sprotetto, esposto e su roccia rotta dove ? difficile fare una sicurezza decente. Questo sopratutto su cresta.
3 Agosto 2011 alle 02:06 #11758Enzo
Partecipantebonatti scritto:
Un percorso molto consigliabile, bello e di bassa difficolt?, ? salire per la cresta dal passo Tombaccia. Massimo un tratto di III /IV sullo Spiaggione e una doppia per scendere da Grondalpo per poi scendere per la normale oppure per il canale di San Viano.
In questo modo fai una bella e logica traversata.Suvvia Bonatti,
III/IV ? un po’ troppo… forse ? cos? se si prende a diritto il salto alla fine dello Spiaggione, ma se ci si tiene appena sulla sinistra, lato Campocatino, ? un II di roccia e paleo… e a Grondalpo trovo pi? semplice scendere ‘per ripidi gerbidi’, come dice la guida grigia, sul lato di Campocatino anche qui, con forse un passo di II (e naturalmente molta esposizione, ma tanto questa cresta ? tutta esposta).3 Agosto 2011 alle 07:49 #11760Anonimo
OspiteTornando al facile o difficile, per tanti escursionisti III o IV grado vuol dire anche impossibile.
Se si parla di alpinismo allora saranno basse difficolt?, altrimenti dite quel che vi pare ma sono discorsi fatti male.
Un escursionista non alpinista in un IV grado o non passa, o si sfracella o se ? passato lo ha fatto con rischi grandi.
Dai discorsi fatti da voi allora nelle Apuane sono vette facili anche il Cavallo il Contrario e il Pisanino scommetto.
Invece io credo che per le persone che fanno trekking, senza fare Alpinismo, ossia l’80% delle persone che calcano i nostri sentieri, quelle siano vette impegnative, diciamo come si trova scritto anche sui sentieri "PER ESCURSIONISTI ESPERTI"….facile lo dir? chi el fa da 15 anni o una guida alpina….ma non voglio insistere + di tanto perch? i discorsi li porta via il vento e le biciclette i livornesi….saluti
3 Agosto 2011 alle 08:31 #11761Anonimo
OspiteALEX,sai cosa fa la differenza tra un’alpinista e un
trekker ? l’allenamento mentale quello che tanti trek
ker esperti o presumibili non hanno ancora.Tanti trek
ker non accettano la gavetta dell’esperienza cioe il
graduale pasaggio delle difficolta’sulle nostre Apuane
Le creste le nostre creste vanno affrontate con il do
vuto rispetto (e a tanti manca )l’ho gia’ scritto una
volta e lo ripeto non si va a fare il contrario il ca
vallo o la roccandagia se prima no c’? stato allenamen
to mentale (abituarsi al vuoto )su altri percorsi piu’
facili es..la normale del pisanino,la bagola bianca,la
cresta del macina e…cosi via.Prima di fare un’itine
rario di cresta difficile uno dovrebbe essere un’uomo
e dirsi a se stesso…questa cresta da SOLO la potrei
FARE o NO ? se ? no non si ? ancora pronti per quell’i
tineraio……punto e basta.o si fa il trekker o si fa
l’alpinista imparando le regole di base per la SICUREZ
ZA POI I DISCORSI SULLE CRESTE NON SERVANO
A NIENTE POI.
Saluto tutti anche a chi sto antipatico
Evaristo3 Agosto 2011 alle 09:22 #11762Anonimo
OspiteCondivido quello che dici, per? sono dell’idea che allora sarebbe + adeguato"classificare" un monte per esempio cos?: difficile per escursionisti /facile per alpinisti.
Perch? c’? differenza.
Sulle nostre Apuane c’? tanta gente che pu? fare escursionismo ma magari solo su monti tipo Pania Secca – Croce, Corchia, Fiocca, Matanna, Sumbra per le vie normali, evitando le altre vette tipo Pizzo d’Uccello, Macina, Roccandagia, Pisanino ecc… ma non per questo mi sentirei nel giusto a non vederli come escursionisti.
Per? se non distinguo le cose e indico la Roccandagia come non difficile mi ci ritrovo gente non adeguata alla situazione che magari ? li perch? ha letto di qualcuno che ha descritto quel monte solo secondo le proprie abilit?…..ma se una guida alpina mi ci passa correndo sulle cresta del Vestito o sulla Roccandagia non posso prendere lui come riferimento. non trovi?3 Agosto 2011 alle 17:16 #11763alberto
PartecipanteEnzo scritto:
bonatti scritto:
[quote]Un percorso molto consigliabile, bello e di bassa difficolt?, ? salire per la cresta dal passo Tombaccia. Massimo un tratto di III /IV sullo Spiaggione e una doppia per scendere da Grondalpo per poi scendere per la normale oppure per il canale di San Viano.
In questo modo fai una bella e logica traversata.Suvvia Bonatti,
III/IV ? un po’ troppo… forse ? cos? se si prende a diritto il salto alla fine dello Spiaggione, ma se ci si tiene appena sulla sinistra, lato Campocatino, ? un II di roccia e paleo… e a Grondalpo trovo pi? semplice scendere ‘per ripidi gerbidi’, come dice la guida grigia, sul lato di Campocatino anche qui, con forse un passo di II (e naturalmente molta esposizione, ma tanto questa cresta ? tutta esposta).[/quote]Enzo..in confidenza..tanto non ci sente nessuno:whistle: hai proprio ragione. Di solito dicono che svaluto i gradi…quindi meglio stare larghi;) L’esposizione non fa grado caso mai impegno.
3 Agosto 2011 alle 17:17 #11764alberto
PartecipanteAlex scritto:
Tornando al facile o difficile, per tanti escursionisti III o IV grado vuol dire anche impossibile.
Se si parla di alpinismo allora saranno basse difficolt?, altrimenti dite quel che vi pare ma sono discorsi fatti male.
Un escursionista non alpinista in un IV grado o non passa, o si sfracella o se ? passato lo ha fatto con rischi grandi.
Dai discorsi fatti da voi allora nelle Apuane sono vette facili anche il Cavallo il Contrario e il Pisanino scommetto.
Invece io credo che per le persone che fanno trekking, senza fare Alpinismo, ossia l’80% delle persone che calcano i nostri sentieri, quelle siano vette impegnative, diciamo come si trova scritto anche sui sentieri "PER ESCURSIONISTI ESPERTI"….facile lo dir? chi el fa da 15 anni o una guida alpina….ma non voglio insistere + di tanto perch? i discorsi li porta via il vento e le biciclette i livornesi….saluti
Non non sono discorsi fatti male ,credo tu faccia della confusione.
Se tu nel salire una cima fai del III /IV grado vuol dire che non stai camminando ma stai scalando quindi fai dell’arrampicata , fai lo scalatore e non il camminatore .
Ci sono delle vie normali che salgono a delle cime che non hanno sentieri ma per saire in vetta bisogna arrampicare quindi usare non solo i piedi e le gambe ma anche le mani. Ad esempio la via normale al Campanile Basso di Brenta diff. fino al IV+ oppure la via dei Mulini a Vento (di Manolo e Gogna) alla Guglia di Goliritz? in Sardegna la via normale pi? difficile d’Italia con dff. fino al 6b.
Ma ti posso fare anche l’esempio del Procinto, pensa se non ci fosse la ferrata, se non ci fossero i gradini, pioli e catena…?? e comunque anche la ferrata presuppone l’uso delle mani e una certa preparazione alla dscalat e al vuoto. Non ? escursionismo ma nemmeno un’itinerario difficile .Quindi un’escursionista se s’impegna in un’itinerario che presenta difficolt? di arrampicata deve essere coscente di quello che fa. Se non ha una preparazione alpinistica ? meglio che eviti.
Non si pu? affermare che la normale alla Roccandagia ? un’itinerario tecnicamente difficile. Altrimenti facendo dei paragoni tutti gli altri itinerari che salgono a questa cima sono abominevoli.
Ci sono cose facili e cose difficili.
la normale al monte Bianco ? un’itinerario alpinistico facile, lo sperone della Brenva ? pi? difficile, il Pilone Centrale molto difficile, No Siesta ? estremo.Il Pisanino ? una vetta impegnativa certamente pi? difficile della Pania della Croce. ma anche sul Pisanino ci sono itinerari facili, ad esempio il Canale della Rose via normale e itinerari difficili ad esempio la via dei Paoli che d’inverno diventa anche estrema.
Prima di salire un’itinerario si legge una relazione, ci sono le guide per questo. E se la relazione da difficolt? di II e III grado vuol dire che non ? escursionismo.
3 Agosto 2011 alle 17:42 #11765Enzo
PartecipanteAlex scritto:
Condivido quello che dici, per? sono dell’idea che allora sarebbe + adeguato"classificare" un monte per esempio cos?: difficile per escursionisti /facile per alpinisti.
Perch? c’? differenza.
Sulle nostre Apuane c’? tanta gente che pu? fare escursionismo ma magari solo su monti tipo Pania Secca – Croce, Corchia, Fiocca, Matanna, Sumbra per le vie normali, evitando le altre vette tipo Pizzo d’Uccello, Macina, Roccandagia, Pisanino ecc… ma non per questo mi sentirei nel giusto a non vederli come escursionisti.
Per? se non distinguo le cose e indico la Roccandagia come non difficile mi ci ritrovo gente non adeguata alla situazione che magari ? li perch? ha letto di qualcuno che ha descritto quel monte solo secondo le proprie abilit?…..ma se una guida alpina mi ci passa correndo sulle cresta del Vestito o sulla Roccandagia non posso prendere lui come riferimento. non trovi?Quando di un itinerario come questo diciamo che ha alcuni passi di II e molta molta esposizione abbiamo detto tutto ci? che serve, e comunque tutto ci? che possiamo dire oggettivamente. Per il resto io non so se il mio lettore ? escursionista o alpinista e di che livello (non l’ho mica visto in azione), e quindi non so se ha paura del vuoto o no e se un passaggio di II lo faccia con disinvoltura oppure no. Ma il mio lettore dovr? pur conoscere s? stesso, e sapr? quindi adattare alla propria persona le indicazioni oggettive che gli vengono fornite. Dopodich? decider? responsabilmente se fare o no quell’itinerario, se assicurarvisi o no ecc. ecc.
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