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- Questo topic ha 34 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 2 mesi fa da
Anonimo.
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17 Luglio 2015 alle 19:05 #22358
alberto
Partecipanteun’altro indiscusso protagonista, la guida alpina Luigi Carrel detto Carrellino qui con la pipa in vetta al Cervino accanto alla guida Gigi Panei.
Carellino è stato definito la più grande guida del Cervino.Attachments:17 Luglio 2015 alle 19:07 #22360alberto
Partecipantegli itinerarai della parete sud del Cervino. In primo piano la verticale parete del Picco Muzio.
17 Luglio 2015 alle 19:34 #22363alberto
Partecipantenon potevano certo mancare. Così nel 1983 anche Casarotto e Grassi firmano il loro nome su Pic TYndal versante sud del Cervino.
Qui una recente ripetizione della loro via.
Attachments:18 Luglio 2015 alle 20:45 #22364Ceragioli
PartecipanteOggi al castello di Bard c’era la mostra delle foto di Bonatti e vi era anche questo reperto.gli scarponi usati per la Nord del Cervino.
Un emozione indescrivibile.
[url=http://postimg.org/image/5ku5d51a7/]19 Luglio 2015 alle 18:10 #22379Anonimo
Ospiteconsiglio a tutti il libro appena uscito di Paolo Paci, Nel vento e nel ghiaccio!!!! una bellissima analisi sia sulla storia del cervino che sulla sua brandizzazione
19 Luglio 2015 alle 21:50 #22382Anonimo
Ospite[quote=”bonatti” post=24705]naturalmente non possono mancare i due grandi sfidanti alla conquista della Gran Becca:
l’inglese Edward Whymper e l’italiano Jean Antoine carrel.
[/quote]
Proprio in questi giorni è uscito un libro di Messner sulla conquista del Cervino e sul dualismo Whimper /Carrel
21 Luglio 2015 alle 17:38 #22392alberto
Partecipantenell’inverno del 1994 la francesce Catherine Destivelle ripete in solitaria la via Bonatti alla nord.
E’ la seconda solitaria invernale !!!a dimostrazione che non è brava solo su roccia ma è un’arrampicatrice e alpinista completa.
Attachments:21 Luglio 2015 alle 18:27 #22394Anonimo
Ospiteassai completa ;)
21 Luglio 2015 alle 19:26 #22398Anonimo
Ospitetra le ardite imprese alpinistiche avvenute sul cervino vi riporto anche quella di un personaggio un po particolare, di cui vidi un video tempo addietro e ne ho trovato un articolo di recente.
Buona lettura:Tra le tante particolarità del Cervino c’è anche una seconda conquista, un secondo anniversario, ma questa volta non si tratta di Guide Alpine ma di un Gatto che 60 anni fa ha voluto conquistare la vetta della “Gran Becca”. Era il 26 luglio del 1955 quando due guide di Cervinia, i fratelli Jean e Daniele Pellissier raggiungono la vetta della montagna con i loro rispettivi clienti. Stupore dei quattro e un miagolio risuona nella maestosità della cima come un grido di “aiuto”. Minuti di silenzio ma il miagolio continua.
Ad onor del vero già il giorno precedente Daniele aveva udito un lamento di gatto tanto che Jean – dice in patois “qui c’è un gatto che miagola”. Per tutta risposta e con carattere un po’ burbero e secco come era il ‘diavolo del Cervino’ sottolinea, sempre in patois per non farsi capire dai clienti, ”Ma dove pensi di essere… qui non si sentono le voci come Achille Compagnoni sul K2″.
Dopo aver consumato il solito spuntino e dalla borraccia delle guide il sorso di tè e vino si inizia la discesa verso il campo base il Rifugio Oriondè. Una discesa veloce, ed eccoli ai piedi della grande montagna, il saluto ai clienti e poi via in rifugio per incontrare altri scalatori. Si perché Jean non era dei più comunicativi, non amava la pubblicità e i racconti sulla montagna li lasciava fare ad altri. Alle due del mattino, del giorno seguente, sveglia ai nuovi clienti e via di nuovo sui passi del Cervino.
La montagna è in ottime condizioni e veloci come la brezza mattutina, o come uno stambecco scalpitante, ecco riconquistare la vetta. Stupore delle due cordate quando Jean esclama “Daniele avevi ragione c’è proprio un gatto che miagola. ”Un abbraccio con i clienti, un bacio alla croce, uno sguardo all’Infinito e il silenzio è rotto dalla voce di Jean che sa di comando” Daniele stai qui con i clienti, assicurali alla croce e io scendo verso la Furggen e la Est voglio trovare il gatto”. Bastano pochi passi per Jean per individuare in una cengia un gatto bianco e nero, infreddolito ed affamato. Un semplice gesto e l’animale intuisce l’aiuto e balza sullo stomaco della guida, che torna sui passi e in vetta rifocilla il mitico gatto con tè e biscotti. Viene poi sistemato nello zaino di Daniele, il suo vero salvatore e giù verso il rifugio Oriondè.
Qui le sorelle Adolfina e Maria Maquignaz, gestori del rifugio, adottano temporaneamente il nuovo eroe del Cervino, mentre Jean e Daniele si preparano per un altra salita alla Becca. La voce del ritrovamento di un gatto in vetta al Cervino fa velocemente il giro delle vallate della Gran Becca. Dal rifugio Horly, sul versante svizzero, sarà la cuoca a reclamarne la proprietà a Jean. La guida ne conferma il ritrovamento ma non saprà dove sia finito.
Un giorno il gatto muore ma eccolo riapparire, imbalsamato, a far bella vista di se, come un eroe, nella teca dell’Hotel Punta Maquignaz a Cervinia, degno di continuare la sua storia, conservato gelosamente, da Aimè Maquignaz, il Cacciatore della libertà.
un articolo del 1983
il gatto al rifugio
Attachments:21 Luglio 2015 alle 19:47 #22401alberto
Partecipantefiglio d’arte Hervè Barmasse è un protagonista di oggi del Cervino.
Qui mentre apre in solitaria la sua via al Cervino
Attachments:21 Luglio 2015 alle 20:11 #22403alberto
Partecipanteil fuoriclasse sloveno Francek Knez. Anche lui ha voluto lasciare il segno sulla Gran Becca.
Attachments:21 Luglio 2015 alle 20:16 #22405alberto
Partecipantei fratelli e guide alpine Arturo e Oreste Squinobal protagonisti invernali del Cervino.
Qui sulla vetta il 23/12/1971
Attachments:22 Luglio 2015 alle 19:35 #22407alberto
Partecipanteancora non lo sapeva ma molti anni dopo avrebbe legato il suo nome al Cervino con l’apertura della sua via più difficile al Naso di Zmutt.
strana la vita…..
Attachments:23 Luglio 2015 alle 17:43 #22409alberto
Partecipantealtro fuoriclasse, il francese Jean Marc Boiven scende dal Cervino con gli sci.
Attachments:23 Luglio 2015 alle 17:50 #22411alberto
Partecipantei fratelli Franz e Toni Schmid con alle spalle la parete nord da loro salita per primi nel 1931 realizzando una delle grandi imprese della storia dell’alpinismo ancora oggi estremamente ambita.
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