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alberto.
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19 Dicembre 2014 alle 20:56 #20869
Anonimo
Ospite[quote=”alebiffi86″ post=23672]anche a me è arrivata la guida, ci tenevo molto ad averla anche se in realtà sono rimasto un po’ deluso… :( mi aspettavo più cose e più dettagliate; mancano itinerari secondo me importanti come la traversata dell’alto di sella ( e la paretina nord se vogliamo), un paio di canali alla sud del pizzo (di cui uno sul TD aperto dagli autori se non erro..),i canali alla tambura partendo da resceto, la classica alla ovest del pisanino, varie cascate (che seppur di rara formazione meritavano assolutamente di essere menzionate) come quelle del canale regolo, quelle del fiocca, i monotiri di vinca e quella della miniera a levigliani; e poi le relazioni sono davvero sommarie, certi itinerari meritavano descrizioni un po’ più accurate; anche le foto non sono tra le migliori (persino la copertina poteva essere decisamente meglio mettendo ad esempio una foto che facesse risaltare di più il contrasto tra neve/mare); quello che mi dispiace è che con una cinquantina di pagine in più poteva venir fuori un ottimo lavoro, invece la mia impressione è che sia stato fatto un po’ frettolosamente; ovviamente sono solo mie opinioni..[/quote]
boia…s’e’ fatta una bella merda, allora.
…ci son qualcosa come piu’ di 150 tiri relazionati sulla Nord del Pizzo…e piu’ di venti salite relazionate tiro per tiro al Colle della Lettera…
…e a te mancano le cascate de Vinca!!??
vabbe’…de gustibus…p.s.
il canale sulla Sud del Pizzo…te lo di’o io (fidate)…’un solo ‘un c’e’ mai…ma fa pure onco a ba’i…19 Dicembre 2014 alle 22:09 #20872Anonimo
OspiteA me la guida mi garba !
Per quanto riguarda il come sono relazionate le vie credo che in ambiente invernale il dettaglio lasci il tempo che trova, forse giusto sull’ “estremo” ha senso esser precisi, sul “facile” panta rei .Per la serata di presentazione a Pisa a me come ai miei compari avrebbe fatto piacere sentire le parole degli stessi autori, ma comunque una piacevole serata, soprattutto per gli interventi di chi ha fatto la storia dell’ alpinismo in Apuane.
A proposito degli autori, quello che sulla guida è sorridente e col casco rosso me lo immaginavo dall’ aspetto ben più cattivo :evil: , proprio vero che l’ abito non fa il Monaco !
Complimenti agli autori ed ai collaboratori.
19 Dicembre 2014 alle 22:31 #20873Anonimo
Ospitegiusto per precisare…che se no poi dicono che son troppo duro e c’ho un carattere di merda (che e’ vero!! :evil: )
a questa guida si possono fare molte critiche…sicuramente tante sulla scelta degli itinerari.
essendo un salite scelte ci sono, gioco-forza, itinerari e zone meno considerate
(ad esempio la NE del Cavallo e del Pisanino, la zona del Sella, il Fiocca…).
sono state scelte ponderate degli autori (tra cui io) e sono ovviamente opinabili… e quindi criticabili.ma non si puo’ scrivere che mancano le cascate di Vinca o delle cave di Levigliani, il Regolo, etc…
roba che, ad essere gentili, si posso definire di solo interesse locale.scrivere una guida e’ anche come invitare qualcuno, che non ti conosce minimamente, a casa tua.
ecco…io eviterei di fargli vedere il retro del garage……ma te lo vedi un bresciano, che per una volta nella vita decide di girare la macchina verso sud anziche’ andare a colpo sicuro in Val Daone…e finisce a Vinca a far i monotiri??
bhe, se il suo giudizio fosse ”mai piu’ mai poi” come biasimarlo?
io preferisco che, aprendo un ”salite scelte” su montagne che amo, questo NON possa accadere.discorso diverso per una guida ”esaustiva”, che copra tutto…ogni salita e ogni montagna…una sorta di ”Guida dei Monti d’Italia 2.0”
ma ne’ io ne’ gli altri autori ne avevamo (e ne avremo) le competenze.
spero vivamente che qualcuno (diciamo un Alberto a caso), con la dovuta conoscienza di tutto il gruppo, ne abbia la voglia e le forze…
vabbe’, mi cheto e ti auguro buona lettura.
spero vivamente che magari la parte storica e i racconti ti soddisfino di piu’.provenzali saluti,
puppasedani.p.s.
per le foto…io non posso che ringraziare i vari compagni di cordata…in partiolramodo Warrhogge, Gampa’ e il Tei…io non ne faccio mai…
vindi…la prossima volta che vedi Warthogge che fa le ripetute al giallo o a BoumBoumJackson diglielo:
che ‘un si tiene una sega!
…e che le sue foto fanno ca’a!!! :evil: ;)19 Dicembre 2014 alle 22:38 #20874alebiffi86
Partecipante[quote=”puppasedani” post=23679]
boia…s’e’ fatta una bella merda, allora.…ci son qualcosa come piu’ di 150 tiri relazionati sulla Nord del Pizzo…e piu’ di venti salite relazionate tiro per tiro al Colle della Lettera…
…e a te mancano le cascate de Vinca!!??
vabbe’…de gustibus…p.s.
il canale sulla Sud del Pizzo…te lo di’o io (fidate)…’un solo ‘un c’e’ mai…ma fa pure onco a ba’i…[/quote]vedi è proprio questo il punto: non si sente parlare altro che di colle della lettera e nord del pizzo, come se ci fossero solo queste cose; lo trovo un po’ snob.. personalmente mi piace andare alla ricerca di cose più dimenticate e meno “blasonate” (uno dei miei sogni ad esempio è fare d’inverno la via montagna alla sud est del pisanino, che potrebbe avere la sola ripetizione di Gogna) che pare non interessino a nessuno; stà mania del colle della lettera un po’ m’infastidisce.. pare un ice park ormai; non capisco perchè certe cose non siano state neppure menzionate..lasciamo perdere Vinca ma due cascate da tre tiri l’una in un posto straordinario come il canale regolo ti sembrano poco? bò… oppure tentare qualcosa d’inverno alla nord del sagro (anche lì vie che probabilmente contano una/due ripetizioni al massimo); perchè non mettere doccia fredda e ghiaccio mania poi? (ok che non si formano quasi mai però non mi pare giusto liquidare il fiocca con un paio di crestine quando sono stati aperti due itinerari del genere); anche l’alto di sella meritava più spazio; a me sembra che nella guida avete dato massimo risalto ai soliti itinerari da voi abitualmente frequentati (per carità, tanto di cappello, tutta roba che io posso solo sognarmi) tagliando spazio alla curiosità per posti più inusuali; 150 tiri alla nord del pizzo? si ma chi lì và a fare? giusto voi e pochi altri… comunque chiudo qui..tanto siete tutti “professori” quindi mi guardo bene dal “salire in cattedra”.
19 Dicembre 2014 alle 22:49 #20875alebiffi86
Partecipantema che c’entra? perchè se mettevate una decina d’itinerari in più precisando che è roba strettamente per amatori c’era il rischio che venisse gente da brescia e dicesse che le apuane fanno schifo? mà..
19 Dicembre 2014 alle 22:50 #20876Enrico
PartecipanteUna cosa sono le guide di salite scelte, tutt’altro una collezione personale. Alcune delle salite di cui parli, Alessandro, sono a mio avviso da collezione personale. La guida non è indirizzata a chi come te conosce bene i vari angoli delle apuane ma a chi o non ne sa nulla o vuole comunque conoscere delle salite nuove. Sono state privilegiate per lo più salite tecniche. Secondo me la guida mantiene quel che promette, tutto qua…
19 Dicembre 2014 alle 23:18 #20877Anonimo
Ospite([quote=”alebiffi86″ post=23684]
..lasciamo perdere Vinca ma due cascate da tre tiri l’una in un posto straordinario come il canale regolo ti sembrano poco? bò… oppure tentare qualcosa d’inverno alla nord del sagro (anche lì vie che probabilmente contano una/due ripetizioni al massimo); perchè non mettere doccia fredda e ghiaccio mania poi? (ok che non si formano quasi mai però non mi pare giusto liquidare il fiocca con un paio di crestine quando sono stati aperti due itinerari del genere); anche l’alto di sella meritava più spazio; a me sembra che nella guida avete dato massimo risalto ai soliti itinerari da voi abitualmente frequentati (per carità, tanto di cappello, tutta roba che io posso solo sognarmi) tagliando spazio alla curiosità per posti più inusuali; 150 tiri alla nord del pizzo? si ma chi lì và a fare? giusto voi e pochi altri…[/quote]
forse (sicuramente) mi son spiegato male.
ci sono posti e salite che potremmo definire ”molto belle” a livello europeo (tipo il couloir Nord della Roccandagia e il Canalone dei Genovesi)
ci sono salite che potremmo definire ”stupende” a livello europeo (e non sto scherzando) come le salite alla parete principale del Pizzo.una cascata di tre tiri in un canale…si puo definire ”passabile” a livello europeo (per intendersi il ”molto bello” riguarda cascate come Repentance Super o il Gran Scozzese…lo ”supendo” lo teniamo per robina come La Dame du Lac e il Fer a Cheval)
insomma, io vorrei che il ”bresciano X” aprendo la guida non possa ”sbagliarsi” e finere sul ”passabile”. questo, e le mie conoscienze dei luoghi (limitate al mio alpinismo), sono state il mio criterio di scelta per le salite tecniche. per le classiche ho cercato di far passare il messaggio ”estetico”…”ok, ci si mette qualche normale e le creste facili…ma quelle spettacolari…”.
poi ovviamente nulla e’ perfetto e sicuramente ci sono entrate pure salite ”’esteticamente discutibili” (tra cui qualche troiaio d’erba strapiombante del buon Warthogge :evil: :P )…per il discorso Pizzo e non ci andra’ nessuno…
e allora??!!
prima di tutto non e’ vero…non ci va nessuno se non si conosce, perche’ di gente forte ce n’e’ tanta (ma tanta!)…e se anche fosse allora non ne parliamo?io sono contentissimo che ci siano persone come te che abbiano voglia di andare ad esplorare/riscoprire angoli sconosciuti…ma concorderai che uno spirito del genere non ha bisogno di guide. magari, come dice Warthogge, se i luoghi non li conosci per nulla un ”salite scelte” ti aiuta…poi notando altri posti durante il viaggio, l’avvicinamento o dalla cima…la fantasia si accende.
ti diro’ di piu’. alla fine mi son pentito di aver troppo dettagliato alcune salite…descritte tiro per tiro.
tracciato su foto, lunghezza e difficolta’ massima potevano essere sufficienti e lasciare piu’ spazio all’avventura.
tante, tantissime salite sulle alpi le ho fatte cosi’…4 righe per mille metri di parete e manco la foto.
…per altre ci trovi, oltre la relazione tiro a tiro, pure un libro dedicato!! ;)vabbe’, poi ognuno potra’ un po’ giudicare la guida come gli pare!!
…mi dispiace solo che non ti sia piaciuta.
ripeto…spero che magari quello che non hai ancora letto ti piaccia.ciao,
puppasedani19 Dicembre 2014 alle 23:31 #20878alebiffi86
Partecipanteok, posso essere d’accordo ma il fatto è che con poche pagine in più (una trentina al massimo) sicuramente riuscivate a fare un lavoro che si avvicina al completo; poi immagino che la casa editrice vi abbia messo dei paletti per via dei costi di pubblicazione e questo sicuramente non è un problema secondario; comunque ripeto, bastava citando certi itinerari precisare che si tratta di “perle rare” per amatori locali (così credo che nessuno si sarebbe sbagliato), giusto per maggior esaustività;
20 Dicembre 2014 alle 14:32 #20881Anonimo
Ospitema la letterina ar babbo natale…l’avete scritta??
no, perche’ vi…parlando di ghiaccio salato…piu’ che trenta pagine…lmi sembra manchi, per ora, ben artro!!!in questi tempi grami la sola cosa che posso consigliarvi…amanti della nevina apuana…e’ di dirigere la macchina a Ovest e salire un 1000m piu’ in alto che d’abitudine.
il Mercantour riesce a regalare piccole e grandi chicce…su di una nevina falmiliare…ed un granito trent’elllodeecco vi varche ideina (nella lingua dei ”mangiarane”…pure in vella zoppicante di velli ”a tradimento”):
http://www.alpes-sud.netaurevoirrre!
p.s.
prima delle ultime nevicate era tutto bono…poi ne ha fatta tanta…ma ora fa caldino…vindi risara’ ar toppe…22 Dicembre 2014 alle 11:20 #20885alberto
PartecipanteAlessandro sei proprio sicuro che la est del Pisanino non interessi a nessuno…? io non ne sarei tanto sicuro. Sei sicuro che la nord del Sagro in interessi a nessuno? Sai quante volte l’ho guardate queste pareti con l’idea di andarci a mettere il naso!!
Io non sarei proprio così sicuro che il Colle della Lettera sia un ICE PARK . Non ci sono mica le cannelle e i cavi con l’acqua che ci scorre sopra per formare il ghiaccio come in valle dell’Orco o in Val Varaita. Certe vie quando sono state aperte c’è voluto un pò di pelo sulla pancia per poterle salire e anche per ripeterle un certo livello tecnico e di pelo non guasta.
Una via come Io SPERIAMO CHE ME LA CAVO sarà anche corta ma quando è stata aperta c’è voluto qualcuno che ci andase a mettere il muso in quello spettacolare camino a campana. E anche i pochi!! che l’hanno ripetuta non è che l’hanno trovata una passeggiata.
Alla faccia dell’ Ice Park….Quando ho salito APUANE SELVAGGE non si poteva non farla. Quando con con la Sabri e l’Imbecaro siamo passati sotto, il diedro del primo tiro era un vero spettacolo siamo rimasti a bocca aperta. Ci ha regalato una impegnativa scalata ma sopratutto stupenda.
E che dire di GOOD BYE 900 , l’avevo già vista anni prima…”qui si da una svolta all’alpinismo apuano”…. ma si sa per fare certe cose bisogna che arrivi il momento giusto…bisogna prima maturarle dentro. Almeno così funziona per me.
Un parete come il Colle della Lettera, era IGNORATA!! da tutti da una vita, da sempre !! Insomma una insigniìficante cima senza interesse. Invece bastava solamente saperla guardare in un altro modo. Ma per fare questo si sono voluti ALTRI OCCHI che hanno saputo vedere quello che al momento giusto era sotto gli occhi di tutti ma che tutti non vedevano e ne sono venuti fuori degli itinerari che sono una vera chicca.
Va bene gli itinerari dimenticati, anche a me piace andarli a riscoprire, ma ci sono anche quelli nuovi, quellli da fare , da inventare! Basta saperli vedere, soprattutto volerli vedere.
E il COLLE DELLA LETTERA ha rappresentanta una NOVITA’, quella novità che a mio modesto… :evil: parere ha aperto un mondo a permesso un trampolino di lancio.
Poi è chiaro in Apuane ci sono altre cose…e altre realtà…. sono li a dimostrarlo: Ovest Roccandagia, N.E. Roccandagia, N. E Cavallo, N.E. Pisanino, Nord Sumbra, Ovest Garnerone, Nord Cavallo, Nord Pizzo d’Uccello, nord e ovest Pizzo delle Saette.
Ed altre ce ne saranno se il ciel ci aiuterà donandoci un pò di nevina ma sopratutto se si saprà guardare oltre……Ma è incredibilie come un mucchio di sassi rotti ed erbacce verticali che è il Colle della Lettera, dove nessuno si sognerebbe di salire, possa trasformarsi in un vero e proprio ELDORADO di ghiaccio e misto.
Non è fare dello snob è solo vedere la realtà dei fatti.
22 Dicembre 2014 alle 16:59 #20888alebiffi86
Partecipante…ma nessuno dice che il colle della lettera non sia interessante ma sembra che ci sia solo quello! su questo forum d’inverno 2 interventi su 3 riguardano il colle della lettera…sinceramente mi piacerebbe vedere qualcuno con un po’ di spirito esplorativo; sono anni che non si sente di una salita alla ovest del pisanino (la via classica intendo) eppure è una parete imponente..”però non fà grado”; ieri tornando da una gita al cavallo mi sono andato ad infilare nel canale basale della est del pisanino..ho salito alcuni tiri di III grado slegato fino quasi alla parte verticale..a me non pare impossibile con la neve giusta..però nessuno ci và (e dalle poche informazioni che ho potrebbe essere una seconda ripetizione dopo quella del 1969 di Gogna); ice park era inteso nel senso che ci sono tantissime vie, l’avvicinamento è facile, c’è il rifugio a due passi, il rientro è banale e…vanno tutti solo lì! non volevo dire che le vie del colle sono una passeggiata, anzi, quelle che potrei fare io sono giusto 2-3 al massimo, ma cosa ben diversa è prendersi la briga di avventurarsi su robe di cui non parla nessuno; ho sentito dire ” eh ma quelle poche volte che ci sono le condizioni vado a fare altro..” boh, questo per me è un discorso un po’ borghese…
22 Dicembre 2014 alle 18:12 #20889Alessandro Rossi
PartecipanteIl Colle della Lettera in inverno è bellissimo
Le Apuane in inverno sono bellissime
Purtroppo non ci sono più gli inverni di una volta. (Ah, beh vostri tempi)
Riguardo ai borghesi ….I borghesi son tutti dei porci
più sono grassi e più sono lerci
più son lerci e più c’hanno i milioni
i borghesi son tutti
mah!
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bravi, bella guida22 Dicembre 2014 alle 18:16 #20890alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=23698]…ma nessuno dice che il colle della lettera non sia interessante ma sembra che ci sia solo quello! su questo forum d’inverno 2 interventi su 3 riguardano il colle della lettera…sinceramente mi piacerebbe vedere qualcuno con un po’ di spirito esplorativo; sono anni che non si sente di una salita alla ovest del pisanino (la via classica intendo) eppure è una parete imponente..”però non fà grado”; ieri tornando da una gita al cavallo mi sono andato ad infilare nel canale basale della est del pisanino..ho salito alcuni tiri di III grado slegato fino quasi alla parte verticale..a me non pare impossibile con la neve giusta..però nessuno ci và (e dalle poche informazioni che ho potrebbe essere una seconda ripetizione dopo quella del 1969 di Gogna); ice park era inteso nel senso che ci sono tantissime vie, l’avvicinamento è facile, c’è il rifugio a due passi, il rientro è banale e…vanno tutti solo lì! non volevo dire che le vie del colle sono una passeggiata, anzi, quelle che potrei fare io sono giusto 2-3 al massimo, ma cosa ben diversa è prendersi la briga di avventurarsi su robe di cui non parla nessuno; ho sentito dire ” eh ma quelle poche volte che ci sono le condizioni vado a fare altro..” boh, questo per me è un discorso un po’ borghese…[/quote]
scusa Alessandro ma dire che manca senso esplorativo e che si parla solo del Colle della Lettera mi sembra un pò ingiusto e non tenere conto di quello che alcuni fanno e/o hanno fatto.
Per quanto mi riguarda, recentemente sempre d’inverno, posso parlarti della sud del Pisanino, dico!! sud del Pisanino con la recente l’apertura di “INSEGUITI DAL SOLE” . Questa è esplorazione è cogliere l’attimo . Posso dirti della solitaria alla Zappelli alla nord del Pizzo delle Saette. Posso parlarti di un tentativo alle Mura del Turco tra lo sperone O.N.O. e la Cresta Nord del Pizzo delle Saette, L’apertura di “MEGLIO ANOMALI CHE ANONIMI” una bella e difficile via in piena parete sulle N.E. della Roccandagia. Tentativo invernale alla cresta ovest del Freddone naufragato in un mare di neve. Solitaria alla via dei Lucchesi all’antecima della Pania.
Chiaramente il Colle della Lettera è comodo ma è anche un posto stupendo che offre spesso e volentieri buone condizioni e impegnative e belle vie di scalata su misto. Un pò un Ben Nevis de noartri.
La N.E. del Pisanino alla fine si cammina tanto ma si scala veramente poco e sinceramente la parete vista da lontano è imponente ma poi quando ci sei sotto è piuttosto deludente.
Ovest Pisanino. Che dire…? d’inverno ho tentato 2 volte la via dei Paoli. Poi fatta d’estate.
La via classica a sinistra (Bastrenta) in tanti anni mai vista in condizioni. Li ci sono anche vie più recenti. So che parecchi anni fa ci sono già saliti il Barbolini, il Ghiandi, il Boni aprendo itinerari nuovi vicino alla Bastrenta. Quindi c’è poco di nuovo da esplorare.Tutti vanno al Colle?? forse è più giusto dire che tanti vanno a fare l’Amoretti. Ma le vie moderne sulla parete VERA del Colle stai tranquillo che non c’è l’affollamento.
22 Dicembre 2014 alle 18:22 #20891alebiffi86
PartecipanteAlberto ma è chiaro che non mi riferisco a te..lo sò bene qual’è la tua filosofia in montagna e anzi la trovo d’esempio; ma questo discorso è partito parlando della guida in questione dove mi è stato detto che visto che ci sono 40 relazioni sul colle e 150 tiri alla nord del pizzo il resto son segate e non devo rompere le scatole.. francamente mi pare una mentalità limitante.
22 Dicembre 2014 alle 18:23 #20892alebiffi86
Partecipantea proposito: rislulta anche a te che la via invernale montagna del 1961 alle est del Pisanino abbia la sola ripetizione di Gogna?
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