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Tula82.
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18 Settembre 2009 alle 17:25 #6838
Anonimo
Ospitebonatti scritto:
Non si tratta di avere "una minchia da fare" ma di non comportarsi come Ponzio Pilato. Non possiamo sempre lavarcene le mani e fare finta di nulla e dire tanto oramai ci sono i fix e taglierli ? brutto.
Coloro che si prendono il diritto di spittare vie esisistenti , per giunta dichiarandole nuove devono sapere che fanno delle belle porcate oltre a raccontare agli altri e a se stessi delle belle bugie.
Lo so benissimo che ci sono problemi ben pi? importanti nella vita ma qui stiamo parlando di questa cosa a cui bisogna rispondere in modo forte.
Non so se te hai mai fatto d’inverno la nord est della Pania Secca. Ebbene ? una bella via di alto valore alpinistico e storico!!! che non pu? certo subire lo sputtanamento di spit e catene.
Io spero vivamente che questa via sia stata realizzata salendo su terreno nuovo.Concordo.
18 Settembre 2009 alle 17:43 #6839Tula82
PartecipanteNGG piccolo OT…
scusa anche te hai un garmin 60 csx ? come ti ci trovi ? sei riuscito ad infilarci la cartografia della
regione toscana ? GRAZIEchiuso OT
19 Settembre 2009 alle 03:09 #6841warthog
PartecipanteTula82 scritto:
Degli spit (e non split hahahaha…vero David :laugh: ) secondo te sputtanano una via ??? Io continuo a ripetere… li salti… non ? una cosa che sei costretto ad usarli… stai tranquillo che se uno ? bravo non li vede neanche… anzi…secondo me resistere alla tentazione di usarli… li uno deve essere ancora pi? bravo.
Sputtanare una via… ? se uno prende il martello… e su un passaggio difficile… ti tira un paio di martellate e ci fa uno scalino…ecc… (vi dir? che qualche volta ho pensato di farlo hahahaha)
Non hai capito un’emerita.
19 Settembre 2009 alle 05:59 #6843Anonimo
OspiteNon posso che concordare con bonatti e il suo intervento.
Premetto che non conosco la parete in questione, n? posso stabilire se la " nuova via " ricalchi o meno un itinerario precedente.
Ammettendo pure che si tratti di una nuova via, formire una relazione breve e poco chiara lascia adito a pi? di un dubbio.
In un altro thread si ? discusso molto sul concetto di alpinismo classico.
Come bonatti, io sono rimasto ai tempi di Bonatti (Walter) il quale, pur avendo avuto in dote da Madre Natura delle capacit? straordinarie, ha avuto il pi? che nobile merito di rifiutare qualsivoglia mezzo artificiale (leggasi spit & trapano) per progredire.
Come spiegato molto bene nei suoi libri, ricorrerendo allo spit l’impossibile sarebbe diventto possibile: ma sarebbe finita l’avventura, il misurare le proprie forze con quelle (smisurate) della montagna.Questo concetto, espresso negli anni ’60 (pi? di 40 anni fa, quindi), ? sempre attuale e forse stride ancora di pi? con la mentalit? dei giorni nostri, ove la " conquista " viene cercata con ogni mezzo possibile ed immaginabile.
Se le capacit? fisiche e soprattutto psicologiche non consentono l’apertura di una via con mezzi tradizionali (leggasi: chiodi che sfruttino la morfologia della parete), che senso ha ricorrere agli spit?
Che senso ha farcela a tutti i costi?In materia di nuove ascensioni, personalmente preferisco ed apprezzo chi, in base alle proprie capacit?, riesce a realizzare qualcosa di originale mettendoci del suo: e non ? questione di gradi, si capisce.
L’esplorazione delle nostre montagne ? ben lungi dall’essere conclusa; inoltre ci sono moltissimi itinerari " da riscoprire ", ovvero dimenticati da decenni la cui ripetizione darebbe in sostanza le stesse emozioni dei primi salitori.
M.
19 Settembre 2009 alle 06:59 #6845Anonimo
OspiteSono d’accordo con le posizioni di Bonatti e condivido quanto espresso da Mirto, con un solo appunto: non mi spingerei fino bandire gli spit. Se si fa un discorso rigidamente etico c’? tutto un ventaglio di etiche e di stili di arrampicata nonch? di apertura, e districarsi in questa matassa ? arduo per chiunque.
Un principio per? va affermato con forza: non snaturare con trapano e spit itinerari classici aperti con chiodi , martello e una buona scorta di intelligenza, intuizione e coraggio.19 Settembre 2009 alle 07:21 #6846Tronc
Partecipantemirto scritto:
Come bonatti, io sono rimasto ai tempi di Bonatti (Walter) il quale, pur avendo avuto in dote da Madre Natura delle capacit? straordinarie, ha avuto il pi? che nobile merito di rifiutare qualsivoglia mezzo artificiale (leggasi spit & trapano) per progredire.
Come spiegato molto bene nei suoi libri, ricorrerendo allo spit l’impossibile sarebbe diventto possibile: ma sarebbe finita l’avventura, il misurare le proprie forze con quelle (smisurate) della montagna.
Se le capacit? fisiche e soprattutto psicologiche non consentono l’apertura di una via con mezzi tradizionali (leggasi: chiodi che sfruttino la morfologia della parete), che senso ha ricorrere agli spit?
Che senso ha farcela a tutti i costi?Premesso che della questione non mi interessa nulla, vorrei farti notare che bisogna fare attenzione a definire l’artificiale e ancor di pi? a porre artificiale = spit/trapano. Allora cunei, staffe e pendoli alla Tarzan non lo sono? Eppure le pagine di Walter ci esaltano quando ci racconta di queste manovre. Alle origini dell’alpinismo non si andava poi tanto per il sottile e si usava tutto quello che veniva in mente pur di superare il passagio. Se ce lo avessero avuto allora lo spit, chiss?. Preuss si che era un vero puro che, si dice, us? il martello un paio di volte e dal momento che di chiodi bisogna piantarne tanti per acquisire destrezza, chiss? come li aveva messi. E Preuss, essendo un "estremista" (fatto che pag? con la vita, ? bene ricordarlo) non fu da tutti compreso, gi? allora!
Tornando a questi moderni scalatori dell’impossibile, per quanto non encomiabili, che abbiano spittato perch? altrimenti incapaci con mezzi "naturali" di salire una via di V grado, per farcela a tutti i costi, per usare le tue parole,…non lo credo. Mirto, mi spiace per te che forse hai delle difficolt?, ma il V non rappresenta pi? questo genere di limite da, diciamo per arrotondamento, un centinaio d’anni. Certo su paleo ? diverso e forse in questo sta la novit?
L’intento era evidentemente un altro (piuttosto facile da intuire) ed ? questo, semmai, da criticare e/o condannare. Infine pensare che mettere uno spit riduca sempre e comunque l’avventura e viceversa vuol dire averne un concetto veramente da salotto, tanto per far bella figura insomma. In prartica, INVECE,
vai a farle certe vie, che qualche spit sparuto ce l’hanno, anche qui sulle Apuane. Vai vai a fare il muro delle ombre o apuanika e vedrai che ti passa la voglia di raccontare barzellette.Attenzione attenzione a non perdere il senso della misura: il rischio ? di diventare pi? ridicoli degli spittatori di paleo.
Andate a toglierli e non fatela tanto lunga se qualcuno ne ha voglia, ma secondo me Tula non andava offeso perch? a me sembra pi? saggio di altri…
TULA TULA TULA TULA TULA TULA er mejo!19 Settembre 2009 alle 09:22 #6847Anonimo
Ospitebergame ha scritto
Sono d’accordo con le posizioni di Bonatti e condivido quanto espresso da Mirto, con un solo appunto: non mi spingerei fino bandire gli spit. Se si fa un discorso rigidamente etico c’? tutto un ventaglio di etiche e di stili di arrampicata nonch? di apertura, e districarsi in questa matassa ? arduo per chiunque.
Un principio per? va affermato con forza: non snaturare con trapano e spit itinerari classici aperti con chiodi, martello e una buona scorta di
intelligenza, intuizione e coraggio.C’? un confine sottile ma netto tra l’uso dello spit e l’uso dei chiodi tradizionali (cui aggiungo camme, cunei e staffe).
Come ho detto, lo spit rende possibile l’impossibile; lo strumento prevale sull’abilit? dell’uomo: vi pare una cosa da poco?
In tal caso la disciplina " alpinismo " si trasforma in un’altra cosa, chiamamola pure arrampicata sportiva o altro.TroncFeuillu ha scritto:
Premesso che della questione non mi interessa nulla,Mica vero… basta notare la lunghezza del tuo intervento :P
vorrei farti notare che bisogna fare attenzione a definire l’artificiale e ancor di pi? a porre artificiale = spit/trapano. Allora cunei, staffe e pendoli alla Tarzan non lo sono? Eppure le pagine di Walter ci esaltano quando ci racconta di queste manovre.
Mi ricordo benissimo il racconto della salita al Dru e a come Bonatti dovette preparare una sorta di corda " tentacolata " che lanci? sopra di s?, aggrappandosi a delle scaglie poco invitanti.
Nello stesso raccondo, per?, Bonatti sottolinea la sua scelta di rifiuto dello spit che avrebbe annullato ogni rischio.
Sono parole su cui riflettere.Tornando a questi moderni scalatori dell’impossibile, per quanto non encomiabili, che abbiano spittato perch? altrimenti incapaci con mezzi "naturali" di salire una via di V grado, per farcela a tutti i costi, per usare le tue parole,…non lo credo.
Ed allora perch? ricorrere allo spit?
La Pania Secca non ? il Dru: per scendere a valle c’? un comodissimo sentiero.Mirto, mi spiace per te che forse hai delle difficolt?, ma il V non rappresenta pi? questo genere di limite da, diciamo per arrotondamento, un centinaio d’anni. Certo su paleo ? diverso e forse in questo sta la novit?.
L’intento era evidentemente un altro (piuttosto facile da intuire) ed ? questo, semmai, da criticare e/o condannare. Infine pensare che mettere uno spit riduca sempre e comunque l’avventura e viceversa vuol dire averne un concetto veramente da salotto, tanto per far bella figura insomma. In prartica, INVECE, vai a farle certe vie, che qualche spit sparuto ce l’hanno, anche qui sulle Apuane. Vai vai a fare il muro delle ombre o apuanika e vedrai che ti passa la voglia di raccontare barzellette.Se definisci le mie opinioni barzellette… beh… almeno spero che un sorriso te lo strappino!
Tu mi dici che il V grado non ? pi? un limite da spit e poi ne ammetti l’utilizzo sul pal?o? Originale.Sul concetto di avventura, potremmo aprire un altro topic e discuterne per giorni e giorni, ed ognuno avr? il proprio punto di vista.
Io posso affermare, dopo 25 anni di montagna (e non ho 50 anni), di aver sviluppato un forte senso dell’avventura che mi porta a ricercare lo stretto contatto con la montagna, che cerco di affrontare con i miei (scarsi) mezzi. Nulla di pi?.Accetto di buon grado l’invito di provare a fare qualche via con sparuto spit.
Contraccambio l’invito suggerendo di percorrere qualche Vi?z dolomitico, magari in solitaria e con scarsissime informazioni alla mano: non sono barzellette… e saranno avventure pure queste.La domanda ? sempre la stessa: perch? farcela a tutti i costi?
M.
19 Settembre 2009 alle 16:30 #6849Tronc
Partecipantemirto scritto:
Tu mi dici che il V grado non ? pi? un limite da spit e poi ne ammetti l’utilizzo sul pal?o? Originale.
Caro Mirto, che dirti? la mia era una sottile (forse troppo ?) ironia. E la lunghezza del mio intervento ? reazione alle tue affermazioni, per me causa di fraintendimenti. Della Pania secca, nel caso specifico e con tutto il rispetto per la sua storia, ripeto, non me ne importa nulla. Non attriubuisco alle montagne nessun valore aggiunto per il fatto che l’uomo, piccolo, stupido, insignificante e pur devastante essere nell’Universo, vi abbia tracciato sopra vie… o fatto un bisogno.
Non fraintendermi di nuovo, ti scongiuro in ginocchio…La domanda ? sempre la stessa: perch? farcela a tutti i costi?
Allora continui a non capire. L’intento era sicuramente un altro. Su questo occorre far chiarezza.
L’alpinismo e connessi ha sempre fatto dell’anarchia una bandiera. Non ci si pu? lamentare se chi semina vento…20 Settembre 2009 alle 02:08 #6863alberto
PartecipanteTula82 scritto:
E’ lo stesso discorso di quelli che hanno tolto le calate nel fosso dell’Anguillaia… secondo me ? pi? brutto ora vedere quei buchi… poi son gusti … so che ci sono tanti alberi…e sicuramente qualche sosta poteva essere evitata… ma visto che ormai hanno bucato….
Degli spit (e non split hahahaha…vero David :laugh: ) secondo te sputtanano una via ??? Io continuo a ripetere… li salti… non ? una cosa che sei costretto ad usarli… stai tranquillo che se uno ? bravo non li vede neanche… anzi…secondo me resistere alla tentazione di usarli… li uno deve essere ancora pi? bravo.
Sputtanare una via… ? se uno prende il martello… e su un passaggio difficile… ti tira un paio di martellate e ci fa uno scalino…ecc… (vi dir? che qualche volta ho pensato di farlo hahahaha)
Quello di scavare gradini o tacche sulla roccia ? una cosa vecchia quasi come la notte dei tempi.
Ad esempio Warren Harding lo faceva prima degli anni 60 in Yosemite. Faceva un piccolo buco con il bulino e poi ci attaccava il cliff questo per limitare l’uso dei chiodi a pressione.Il fatto di poterli saltare ? una balla, bella e buona.
Comunque la questione qui non ? spit si, spit no.
Ma che vengano aperte vie nuove…. dove gi?!!! esistono itinerari, per altro aperti con una tecnica decisamente diversa.Quanto al
"pi? grande arrampicatore del mondo" bench? nessuno abbia mai saputo esattamente il suo nome, tutti lo chiamavano Tronc…….":P
possibile che non gli interessi mai di nulla? ;)
Non c’? bisogno di scomodare il Muro delle Ombre oppure Apuanika.
Per?, ora che ci penso, potremmo andarci su quelle due vie e aggiungere qualche bello spittone, tanto l’apritore non s’incazza mica…..:evil:
Cos? facciamo un’opera sociale. Potremmo dire, un alpinismo di sinistra…..;)20 Settembre 2009 alle 02:26 #6866Anonimo
Ospitebonatti scritto:
Non c’? bisogno di scomodare il Muro delle Ombre oppure Apuanika.
Per?, ora che ci penso, potremmo andarci su quelle due vie e aggiungere qualche bello spittone, tanto l’apritore non s’incazza mica…..:evil:
Cos? facciamo un’opera sociale. Potremmo dire, un alpinismo di sinistra…..;)Mi sembra una buona idea!:lol: Cos? quei poveri spit soli soletti non soffriranno pi? la solitudine..:silly:
D’altronde chi la fa, l’aspetti!:P20 Settembre 2009 alle 17:40 #6868aleph
PartecipantePremetto che non ho mai salito la parete in questione, alla Pania Secca ho salito solo il pilastro Montagna.
Secondo me le vie come quella descritta nella sommaria relazione semplicemente sono inutili e non capisco la soddisfazione nell’aprirle e renderne nota la realizzazione essendo anche per loro natura pericolose.
Comunque il mondo ? bello perch? ? vario……….
Alessandro.20 Settembre 2009 alle 17:53 #6869Tula82
PartecipanteMirto una cosa
"… La domanda ? sempre la stessa: perch? farcela a tutti i costi?"
Ma allora quando uno utilizza staffe,ecc… quindi riccorre all’artificiale… non ? un farcela a tutti i costi ?
Ovviamente non ? "invasivo" come piantare gli spit…
Allora preferisco di pi? la "piramide" che ogni tanto usava Cassin per salire (st? leggendo Capocordata…un capolavoro)Ma allora Bonatti approvi di pi? la tecnica di scavare gradini o tacche sulla roccia ? Secondo te ? migliore e meno invasiva ?
Per quanto riguarda l’apertura di nuove vie… su quello ti do ragione…sopratutto per la questione di non "intralciare" via gi? esistenti… ma dovrebbe essere il buonsenso degli apritori e prima documentarsi a dovere…
Per? trovo positivo il "rivalutare" e rimodernizzare le vie…sopratutto per il fattore sicurezza…? non ditemi che cos? si avvicina alla montagna cani e porci… io da ignorante so le cose che posso e non posso fare… un 7b anche se avesse tutti gli spit distanti 30 cm non la farei mai… ma anche li ripeto… st? al buonsenso,preparazione,esperienza della persone
..hahahaha…TroncFeuillu… grazie per il meglio… :laugh: B)
21 Settembre 2009 alle 15:41 #6870alberto
PartecipanteTula82 scritto:
Mirto una cosa
"… La domanda ? sempre la stessa: perch? farcela a tutti i costi?"
Ma allora quando uno utilizza staffe,ecc… quindi riccorre all’artificiale… non ? un farcela a tutti i costi ?
Ovviamente non ? "invasivo" come piantare gli spit…
Allora preferisco di pi? la "piramide" che ogni tanto usava Cassin per salire (st? leggendo Capocordata…un capolavoro)Ma allora Bonatti approvi di pi? la tecnica di scavare gradini o tacche sulla roccia ? Secondo te ? migliore e meno invasiva ?
Per quanto riguarda l’apertura di nuove vie… su quello ti do ragione…sopratutto per la questione di non "intralciare" via gi? esistenti… ma dovrebbe essere il buonsenso degli apritori e prima documentarsi a dovere…
Per? trovo positivo il "rivalutare" e rimodernizzare le vie…sopratutto per il fattore sicurezza…? non ditemi che cos? si avvicina alla montagna cani e porci… io da ignorante so le cose che posso e non posso fare… un 7b anche se avesse tutti gli spit distanti 30 cm non la farei mai… ma anche li ripeto… st? al buonsenso,preparazione,esperienza della persone
..hahahaha…TroncFeuillu… grazie per il meglio… :laugh: B)
Approvo la tecnica di scavare gradini o tacche??? ma che sei matto:evil: . Ho solo fatto un accenno storico per dire che spesso si scopre l’acqua calda.
Quanto all’artif. anche qui bisogna fare dei distinguo. L’apertura di vie in artif. stile superdirettissime anni 60 , un chiodo a pressione ogni metro , vedi vie tipo Licia oppure Fiorentini o ancora Corrado al Nona, sono senza dubbio un forzatura e un passare ad ogni costo.
Ben altra cosa sono ad esempio vie tipo SEA OF DREAMS al Capitan dove non c’? assolutamente uso di spit o bolts come dicono gli americani ma solamente molta abilit? e grande coraggio nell’uso di tecniche ed attrezzature raffinate per passare si in artif. ma molto precario, aleatorio e quindi molto rischioso , senza naturalmente forare quindi alterare la roccia.Quanto alla rivalutazione delle vie, non ? riempiedole di fix che si rivalutano, caso mai riscoprendo itinerari dimenticati divulgando la relazione , anche perch? con le attrezzature che abbiamo oggi ci sono molte pi? possibilt? di un tempo, di potersi proteggere in modo sicuro senza violentare la roccia.
Quindi uno sguardo verso il futuro ma nel rispetto storico dell’itinerario, della tradizione e rispettando lo stile di apertura.Quanto alla sicurezza, c’? prima di tutto da dire che l’alpinismo non ?, e non pu? essere un’attivit? sicura.
L’alpinismo ? un’attivit? per avventurieri che fanno dell’incertezza il sale della propria minestra.Caso mai la sicurezza sta in noi stessi nella nostra preparazione, no nell’affidarsi completamente ad un fix.
Oggi viviamo in una societ? che vuole tutto e subito e per questo tendiamo a pinificare e appiattire tutto per non avere sorprese. Ma tutto e subito in montagna ? sbagliato. Le cose si fanno per gradi, l’esperienza va maturata nel tempo e sul terreno, imparando si ad usare i materiale e il loro uso. Ma sopratutto ad aquisire il senso della montagna e a fiutare il pericolo, a leggere la roccia a sapere dove passare e non ad andare dietro ad una fila di chiodi.Inoltre c’? un’altro fattore che non dobbiamo dimenticarci, il rispetto della roccia e della montagna e non secondario lasciare possibilit? alle generazioni future a chi verr? dopo.
21 Settembre 2009 alle 23:35 #6880Matteo72
Partecipantebonatti scritto:
Quanto alla rivalutazione delle vie, non ? riempiedole di fix che si rivalutano, caso mai riscoprendo itinerari dimenticati e divulgando la relazione
Condivido l’ultimo intervento di bonatti, specie questo punto…
comunque ribadisco che, a mio parere, le vie brutte, inutili e pericolose spariranno da sole con il tempo, non occorre andare a schiodare…bisognerebbe altrimenti schiodare quasi tutto il Procinto! :lol:
22 Settembre 2009 alle 00:36 #6881Tronc
PartecipanteMatteo72 scritto:
..comunque ribadisco che, a mio parere, le vie brutte, inutili e pericolose spariranno da sole con il tempo, non occorre andare a schiodare…bisognerebbe altrimenti schiodare quasi tutto il Procinto! :lol:
Bombardiamolo direttamente, si fa prima!
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