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alebiffi86.
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AutorePost
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6 Ottobre 2009 alle 02:46 #7053
warthog
Partecipantecomunque le relazioni dettagliate si trovano su gulliver.
http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=8391
http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=8775
;)
6 Ottobre 2009 alle 03:20 #7054Anonimo
OspiteGrazie Whartog per le informazioni. Non mi ero accorto del tuo post perch? stavo scrivendo. Soste e chiodatura come sono messe?
6 Ottobre 2009 alle 03:41 #7055warthog
Partecipantele soste le trovi tutte, nella prima parte sono segnalate da un cordone, in alto no. Ho aggiunto (e poi chiaramente fatto togliere) materiale solo alla sosta prima del diedro erboso, su due chiodi a lametta davvero dubbi, ci ho aggiunto un ottimo nut grosso. Le altre sono tutte comode e dignitosamente attrezzate. La chiodatura ? datata ma comunque sempre presente e abbondante sui passaggi difficili (qua e l? posizionata ad hoc per l’A0). Il diedro erboso si protegge molto bene con nuts e friends medi. Nel dettaglio ho usato misure da 0,5 a 2 camalot.
Spero di esserti stato utile… se ti serve qualche altro dettaglio…
Per le difficolt? direi che se non si sbaglia clamorosamente di passaggi superiori al V+ ce ne sono uno sopra la sosta del primo tiro (aggirabile grazie ad un chiodo a lama molto a sinistra oppure ampiamente A0abile, 2 chiodi in loco) e uno a met? del diedro del quarto tiro (ben protetto), ? la variante di cui parla BonaZZi. Ora in alto ci sono i segni di una piccola frana, basta che vai pi? o meno diritto e leggermente verso dx dopo il passaggio difficile (vari chiodi). Molta cautela sul diedro erboso: io l’ho sempre trovato pi? difficile del resto della via!!! Eppure ? V…:blink:6 Ottobre 2009 alle 19:41 #7062warthog
PartecipanteAvevo fatto uno schizzo ma in alcuni punti lo devo migliorare.
Ad ogni buon conto in sintesi la relazione della mia recente salita:
L1 si punta ad una placca con due chiodi evidenti (uno con cordino per individuarlo dal basso) si supera un primo passaggio delicato (V+) e si va a destra in un diedro (V) lo si segue e se ne esce da ultimo a sx verso una sosta attrezzata con ch. e fettucce (45m)
L2 si supera la placca sopra alla sosta seguendo i ch. (VI)poi si sale un diedrino con brevi tratti friabili (V, utili fr. piccoli) e si esce a sx andando alla sosta con due fix e cordino
L3 per gradoni si punta al diedro (vari ch.) che si sale (V/V+), poi per terreno pi? appoggiato alla sosta su un gradino (2ch. con cordone), 40m
L4 seguendo i chiodi si sale il diedro sovrastante la sosta V, pass VI, ch, superando poi una costola leggermente a dx (ch), e da ultimo una bella rampetta fino alla sosta (2ch. con cordone, 30/35m)
L5 tiro breve di trasferimento, io l’ho unito col precedente. si supera una breve placca IV+ e si piega poi a dx andando a sostare sotto un liscio diedro dal fondo erboso (2ch di cui 1 artigianale)
L6 si sale il diedrone (ch. utili nuts e friends medi)uscendone a sx (V/V+) andando ad una comoda sosta attrezzata (ch. e spit)
L7 si vince una pancetta strapiombante sopra alla sosta (V)e poi per rampe e terreno facile, ignorando una sosta attrezzata, si va a sostare su 2 ch su un terrazzino quasi all’altezza del tiro della mezzaluna della Cottolengo (40m)
L8 per rampe e paretine si segue il filo del pilastro sempre sulla sx, andando a sostare su un comodo terrazzo (2ch)
L9 per terreno facile si prosegue in cresta da ultimo in discesa, sostando su nut e friend poco dopo la selletta in corrispondenza di una bella fessura (1ch in loco)
L10 per terreno facile ma infido (proteggersi con cordini su alberelli) si sale verso le rocce sovrastanti incontrando una sosta attrezzata con 3 ch (uno artigianale)Da qui in questa recente occasione ho seguito i tiri di dx (2 lunghezze con brevissimi passaggi di V+, molto discontinue). meglio invece salire verso dx sempre con due tiri leggermente pi? facili ma pi? continui, di cui ricordo un bel caminetto.
Ad ogni modo con due lunghezze senza particolari difficolt? e senza percorso obbligato si raggiunge una selletta molto bella sul filo del pilastro, sopra alla quale si trova una sosta attrezzata (ch)L13 per caminetto fessurato si supera la fascia rocciosa soprastante fino alle bellissime placche sommitali (evidenti ch. della Cottolengo.) si piega a sx in corrispondenza di un pilastrino staccato (ch, possibilit? di sosta) e si entra in un diedro aperto (ch. fr.) con un breve passaggio pi? difficile (V, fr., ma forse evitabile) che si segue fino ad una scomoda sosta su due ch. (40m). E’ possibile per? traversare a destra alla fine del diedro e sostare su ch. su un comodo terrazzo.
L14 si supera un ultimo breve passaggio verso sx (ch. V/V+) e poi per terreno sempre pi? facile ed appoggiato si segue la cresta che punta direttamente alla vetta. Varie possibilit? di sosta su spuntoni o su fr. in fessure.Da questo punto con circa 100m di terreno facile (pass. I/II) si sale verso la cuspide sommitale della Pania Secca (tenersi leggermente a sx seguendo le evidenti tracce)
6 Ottobre 2009 alle 20:28 #7069Anonimo
OspiteRispetto alla relazione su Gulliver questa tua mi sembra decisamente pi? impegnativa (anch’io ricordavo che dopo i primi 3/4 tiri si procedeva con difficolt? minori e pi? discontinue fino al tiro finale che riproponeva un tratto impegnativo). Hai probabilmente integrato con qualche tiro di Cottolengo e/o qualche variante.
Comunque grazie di nuovo; come relazioni ora siamo veramente a posto!
un saluto6 Ottobre 2009 alle 20:35 #7071warthog
PartecipanteForse i conti non ti tornano perch? hai fatto l’attacco originale che permette di evitare i primi due tiri difficili, salendo per terreno sfasciato alla mia S2. Comunque effettivamente le difficolt? tecniche maggiori si trovano nei primi tiri. Dopo la selletta sono andati di proposito sulla cottolengo. Comunque a grandi linee i tiri pi? sostenuti sono i primi, la seconda parte ha solo brevi passaggi. Sicuramente qualche passaggino ? aggirabile, per? non so se ne valga la pena
7 Ottobre 2009 alle 00:18 #7082Anonimo
OspiteCiao, eccomi, ho saputo solo adesso.
Comunque vedo che da ieri sera, cio? da quando Celaf ha fatto la "segnalazione", sono arrivate fior fiore di relazioni da chi ? ben pi? informato e pratico di me.
Io ho salito il pilastro sabato, un misto fra la via classica e la moderna.
L’ambiente ? sorprendente. E’ stata un’avventura intensa, accanto ad un amico dalle qualit? arrampicatorie seconde solo a quelle umane.7 Ottobre 2009 alle 15:37 #7089Anonimo
OspiteDunque per poco non ci siamo trovati in quattro sul pilastro!
S?, i cordini di Warthog erano in loco.Dimenticavo: naturalmente se posso essere d’aiuto con informazioni aggiuntive sar? ben felice di farlo. Anche il mio e-mail ? noto, almeno dovrebbe esserlo… ? nella lista di Alfredo… Insomma Alfredo lo ha! :)
Saluti ;)
7 Giugno 2010 alle 19:52 #9167Anonimo
OspiteIeri io e kopernik abbiamo salito il Pilastro Montagna, seguendo abbastanza fedelmente la via classica. B)
Devo dire che per me ? una grande soddisfazione visto che tempo fa mi sembrava un obiettivo lontano…
La via comunque ci ? sembrata impegnativa, non tanto dal punto di vista tecnico, quanto dal punto di vista dell’impegno globale: via lunga, avvicinamento scomodo e pericoloso, scarse possibilit? di ritirata, chiodatura non proprio abbondante (almeno rispetto ad altre classiche apuane che avevo fatto: si vede che ha meno ripetizioni), e anche la roccia spesso ? cattiva, sebbene sia buona sui passi pi? duri.
Tant’? che ci abbiamo messo ben pi? del previsto (quasi 9 ore!): ci manca un po’ di esperienza su questo genere di cose… per fortuna comunque, anche per merito delle giornate lunghe, siamo rientrati all’auto senza dover usare le frontali. E inoltre abbiamo assaporato il fascino dei colori e delle luci serali in Pania, incontrando pure un gruppo di mufloni sotto il rifugio Rossi.
Nota tecnica: al terzo tiro, da bravi principianti, nonostante i consigli di varie relazioni, abbiamo sbagliato e non abbiamo traversato subito a destra sopra la sosta, come si sarebbe dovuto fare: questo ci ha costretto a traversare pi? in alto lasciando un chiodo per azzerare il passaggio liscio (che in libera potrebbe essere VI, VI+…). Il chiodo ? ben visibile dalla sosta ma non deve fuorviare futuri ripetitori; ? meglio traversare subito!! Purtroppo non siamo riusciti a toglierlo.
Saluto e ringrazio il compagno di cordata, che a mio avviso ? stato molto bravo, tirando quasi tutti i passi pi? duri (tranne il diedro erboso del quarto tiro che ? toccato a me). ;)7 Giugno 2010 alle 21:05 #9168alberto
PartecipanteBravi, grande ambiente ;)
7 Giugno 2010 alle 23:25 #9169Anonimo
Ospitecomplimenti, credo di avervi visto sulla pania verde (antecima est) prima dell’attacco, io ero sui "denti".
9 Giugno 2010 alle 19:09 #9210Anonimo
OspiteBravissimi! Una curiosit?: era caldo?
9 Giugno 2010 alle 21:27 #9212Anonimo
OspiteCiao
si era abbastanza caldo ma per fortuna dal secondo tiro in poi il cielo si ? coperto e non si stava male. Qualche tuono in lontanaza ci ha tenuto compagnia ma era parecchio distante, probabilmente in appennino.
9 Giugno 2010 alle 23:44 #9217alberto
Partecipantecelaf scritto:
Bravissimi! Una curiosit?: era caldo?
ho saputo di una bella ripetizione della grande nord .
Complimenti
11 Giugno 2010 alle 23:50 #9243Anonimo
OspiteI complimenti mi permetto di girali alla Piki che si ? tirata buona parte della via (compresi i tiri pi? duri). Io ho fatto il mio, cercando di seguire svelto, non arrancare troppo e darle sostegno tirando le lunghezze pi? facili. Personalmente ho avuto le seguenti impressioni:
– la Oppio ? piuttosto lunga (non avevo mai salito una via di 20 tiri)
– la immaginavo complessivamente pi? facile
– non l’ho trovata entusiasmante (c’? poca parete, ? sempre piuttosto incassata)
– volavano pietre (avevamo altri sopra la testa) che ci sarebbe voluto l’ombrello
– la maggior parte dei tiri ? di 50 m (se ti proteggi la corda tira a bestia)
– presenza di chiodi discontinua (alcuni tratti, anche facili, ben protetti, altri da integrare)In tutti i casi, bellissima esperienza in un ambiente grandioso.
Per concludere: sono fuori forma, difatti la sera ero piuttosto stanco.
Se penso che nella stessa settimana la Piki si ? salita tre vie sulla stessa parete!!!!!! Scendendo tre volte la ferrata e facendo tre volte il giro… che tempra!
Scusate l’OT. Ho semplicemente risposto ad un post.
Saluti a tutti.
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