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alebiffi86.
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4 Giugno 2008 alle 20:55 #2213
Anonimo
OspiteQualcuno ha mai salito lo spigolo sud-est (o est-sud-est ?) della roccandagia? Passa per una bella via, con un unico vero punto ostico, probabilmente azzerabile. Ho sentito il suo apritore, che mi ha detto che si pu? mettere un cordino e tirarsi su, ma lui fa tutto cos? maledettamente facile…
4 Giugno 2008 alle 23:44 #2214Anonimo
OspiteTanti anni fa feci la cresta Est-Sud-est del Roccandagia, la via classica di Nerli e Scatena (penso che ti riferivi a quella). I ricordi sono un p? sfumati ma rammento una bella via con passaggi e tratti di IV. Era la mia seconda uscita su una via di montagna e andai rigorosamente da secondo salvo un tiro abbastanza facile. Ricordo che quando si sbuc? sullo spigolo (prima si arrampica un p? pi? sulla sinistra) trovammo 1 o 2 tiri su roccia un p? rotta e infida per il resto la roccia era buona (per gli standard apuani). Non facemmo il salto di A1 che riporta la guida. Alla sella sottostante scendemmo gi? per un canale sulla sx (credo S. Viano) senza bisogno di doppie o di legarci. Le soste erano su 2 chiodi e c’era qualche chiodo lungo i tiri.
Comunque una bella via, elegante, che mi piacerebbe ripetere.5 Giugno 2008 alle 03:49 #2215lasco
PartecipanteUna classicissima delle Apuane con diff.di 3 e 4 fino al canale di s. viano poi dopo un passo di 5 ,vince una placca che veniva vinta su staffe,in libera ? 6a,sui chiodi .Come detto da Diego sulla via ci sono dei chiodi ,e le soste sono attrezzate sempre a chiodi alla roccia bisogna prestare attenzione ,da qualche anno dopo essere usciti dal camino e raggiunta la spalla la via viene affiancata da "Estasi" che sale le placche a destra del camino della classica ,(accanto a via col vento) via completamente fixata .Ciao Lasco
10 Giugno 2008 alle 00:43 #2237Anonimo
OspiteGrazie mille per le info, vedr? un po’ … Il fatto che il punto pi? ostico al limite possa essere evitato mi conforta, anche se mi piacerebbe tentare …
18 Giugno 2008 alle 01:01 #2297Anonimo
OspiteOk, la decisione ? presa, si va. Qualcuno sa darmi qualche dritta su come trovare l’attacco, spesso impresa ardua in apuane. E’ intuitivo o laborioso? Io immagino di partire da campocatino come se dovessi recarmi al canale di san viano e poi deviare a dx una volta oltrepassata la cresta. Ma non ho idea di come riconoscere l’attacco.
Grazie mille.
18 Giugno 2008 alle 04:33 #2298lasco
PartecipanteCiao ,eravamo domenica in zona ma la pioggia a rovinato la mattinata,l’attacco non ? complicato basta stare attenti,come detto una volta arrivato sotto la cresta dal sentiro di s. Viano sulla destra trovi delle tracce nel bosco che ti portano sotto la spalla dove parte la via ,arrivato dove lo spigolo si impenna bisogna raggiungere il canale camino sopra di te(qui iniziano passaggi di 1 e 2 grado con paleo puoi legarti o meno vedi tu) ,tu vai a prendere il canale fino a che sulla sua sponda sinistra (guardando la parete) non trovi una sosta con cordino(se prima del canale trovi un fix su una placca ignoralo ? la partenza di Estasi)a questo punto sei arrivato alla partenza della classica .Se vai sul sito http://www.cisasater.it/Nuoveascensioni alla via La ruota della fortuna trovi una foto che ti pu? essere utile.Ciao e buon divertimento Antonio
18 Giugno 2008 alle 17:15 #2299Anonimo
OspiteCiao Lasco, grazie mille per tutte le info.
15 Luglio 2009 alle 02:34 #6311Anonimo
OspiteStamani con Antonello abbiamo fatto la cresta sud-est fino ala selletta.
Da Campocatino si segue la via sterrata fino a prendere una costola erbosa che si segue fino al bosco dove si sale fino alla base dello spigolo (45′). Appena a sx di questo si sale per un canale di 40 m. di paleo e roccette (I-II) fino ad incontrare la prima sosta.
L1 : Ancora lungo il canale ora pi? ripido (III, 1 ch. arrugg. e un fix) con un saltino verticale (molto paleo e roccia comunque abb. buona) fino ad una sosta con 2 fix sotto un muro alla base di un lungo camino.(a sx fix di estasi credo).
L2 : salire il muro, poi camino (IV+ ,1 fix, 1 ch.), conviene sostare in una comodo spiazzo dove la via si triforca in 3 camini. A dx quello della classica un p? abbandonato per via di sassi smossi (presente una vecchia sosta). Al centro un difficile diedro fessurato obliquo (V, 3 ch.) dove si sale ora dopo eventualmente (consigliabile) aver fatto una sosta intermedia. Poi terreno facile fino alla sosta successiva (paleo e roccette).
L3 : Si sale camino verticale sopra sosta (IV, 1 ch.) poi solito paleo e roccette fino alla sosta sulla dx.
L4 : Si supera un diedrino breve ma non facile (IV+, 1 ch. a dx pi? facilmente per terreno rotto). Si sbuca sulla cresta vera e propria, molto panoramica, aerea (zona con qulche sfasciume).
L5 : A sx fix, la classica va sullo spigolo ora pi? stretto e molto aereo con roccia discreta (IV, 2 ch.).
L6 : Leggero traverso paleroso a dx (II) per entrare in un diedro, esposto, da cui si esce a sx per agguantare la sosta (IV, IV+, 4 ch.)
L7 : Sarebbe il tiro del famoso diedro di marmo sfasciato che ormai viene saltato da un itinerario a fix sulla sx su placche (4c, 5a) che porta alla selletta (il tiro pu? essere spezzato e sostare sopra il diedro di marmo ma, forse, conviene proseguire).
Discesa : Dalla selletta per canale di paleo e roccette (I) con attenzione fino ad entra nel S. Viano.
Si scende per questo fino ad una sosta con cordino. Non si fa la doppia ma si obliqua a sx (faccia a valle) in direzione di un grande faggio. Da questo per tracce vaghe di sentiero tendendo un p? a sx si riscende sul costolone erboso dell’andata.
Arrampicata classica sempre interessante, con le maggiori difficolt? nella prima parte nel camino basale. Poi bei passaggi e comode soste intramezzate, per?, da non pochi tratti di paleo e roccettine. Roccia abb. buona nei tratti pi? impegnativi, da fare attenzione negli altri. Tiri abb. brevi (25-30 m., salvo il primo che supera i 40). Usati alcuni friends e 1 ch. (tolto). Suggestivo e affascinante l’ambiente.
Domani le solite foto. Un saluto a tutti e grazie a Raffaello per lo schizzo della salita rivelatosi prezioso.15 Luglio 2009 alle 02:34 #6312Anonimo
OspiteStamani con Antonello abbiamo fatto la cresta sud-est fino ala selletta.
Da Campocatino si segue la via sterrata fino a prendere una costola erbosa che si segue fino al bosco dove si sale fino alla base dello spigolo (45′). Appena a sx di questo si sale per un canale di 40 m. di paleo e roccette (I-II) fino ad incontrare la prima sosta.
L1 : Ancora lungo il canale ora pi? ripido (III, 1 ch. arrugg. e un fix) con un saltino verticale (molto paleo e roccia comunque abb. buona) fino ad una sosta con 2 fix sotto un muro alla base di un lungo camino.(a sx fix di estasi credo).
L2 : salire il muro, poi camino (IV+ ,1 fix, 1 ch.), conviene sostare in una comodo spiazzo dove la via si triforca in 3 camini. A dx quello della classica un p? abbandonato per via di sassi smossi (presente una vecchia sosta). Al centro un difficile diedro fessurato obliquo (V, 3 ch.) dove si sale ora dopo eventualmente (consigliabile) aver fatto una sosta intermedia. Poi terreno facile fino alla sosta successiva (paleo e roccette).
L3 : Si sale camino verticale sopra sosta (IV, 1 ch.) poi solito paleo e roccette fino alla sosta sulla dx.
L4 : Si supera un diedrino breve ma non facile (IV+, 1 ch. a dx pi? facilmente per terreno rotto). Si sbuca sulla cresta vera e propria, molto panoramica, aerea (zona con qulche sfasciume).
L5 : A sx fix, la classica va sullo spigolo ora pi? stretto e molto aereo con roccia discreta (IV, 2 ch.).
L6 : Leggero traverso paleroso a dx (II) per entrare in un diedro, esposto, da cui si esce a sx per agguantare la sosta (IV, IV+, 4 ch.)
L7 : Sarebbe il tiro del famoso diedro di marmo sfasciato che ormai viene saltato da un itinerario a fix sulla sx su placche (4c, 5a) che porta alla selletta (il tiro pu? essere spezzato e sostare sopra il diedro di marmo ma, forse, conviene proseguire).
Discesa : Dalla selletta per canale di paleo e roccette (I) con attenzione fino ad entra nel S. Viano.
Si scende per questo fino ad una sosta con cordino. Non si fa la doppia ma si obliqua a sx (faccia a valle) in direzione di un grande faggio. Da questo per tracce vaghe di sentiero tendendo un p? a sx si riscende sul costolone erboso dell’andata.
Arrampicata classica sempre interessante, con le maggiori difficolt? nella prima parte nel camino basale. Poi bei passaggi e comode soste intramezzate, per?, da non pochi tratti di paleo e roccettine. Roccia abb. buona nei tratti pi? impegnativi, da fare attenzione negli altri. Tiri abb. brevi (25-30 m., salvo il primo che supera i 40). Usati alcuni friends e 1 ch. (tolto). Suggestivo e affascinante l’ambiente.
Domani le solite foto. Un saluto a tutti e grazie a Raffaello per lo schizzo della salita rivelatosi prezioso.15 Luglio 2009 alle 02:35 #6313Anonimo
OspiteScusate per il doppione che spero possa essere eliminato.
Saluto Antonello per la bella giornata apuanica.15 Luglio 2009 alle 03:00 #6314lasco
PartecipanteBene,vedo che la cena di Domenica sera non vi a "appesantito".Ciao
15 Luglio 2009 alle 05:26 #6315guido
Partecipantegrandi!! :woohoo: avete fatto lo spigolo di quel foglio..ora me lo studio bene allora..
15 Luglio 2009 alle 16:24 #6316Anonimo
Ospiteprimo tiro:
15 Luglio 2009 alle 16:30 #6317Anonimo
OspiteSulla cresta:
ultimo diedro in cresta:
15 Luglio 2009 alle 16:36 #6318Anonimo
OspiteSOTTO I TETTI DEL 7 TIRO:
penultimo tiro:
la cresta percorsa:
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