trapanatori di nuovo alla Ndel Pizzo d’uccello???

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  • Questo topic ha 55 risposte, 7 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 6 mesi fa da Anonimo.
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  • #7593
    Guido
    Partecipante

    aiuto com’? dura stare a dietro a tutte queste vie che vengono fatte….non ho il tempo oltre che di relazionarle neanche di respirare tra un p?….:sick:

    tutti a fare del nuovo, a cercare cose nuove…ma ci sono una marea di cose vecchie da riscoprire…e premetto, non da spittare x rivalutarle, ma di andarsele a fare in santa pace…;)

    non avete idea di queste cose? vi faccio un elenco di 3 pagine…:woohoo:

    #7594
    Enrico
    Partecipante

    i FORTISSIMI? Abbiamo un Bonatti, mica un Gervasutti…

    la mia domanda di prima, il mio ‘PERCH?’, era proprio questo: perch? una via aperta come se fosse una via sportiva su una parete che non ? una parete, ma un versante, su roccia che non mi vengano a dire BELLA, con tratti sicuramente MOLTO dubbi (le macchie bianche sappiamo tutti cosa sono).
    E poi addirittura spitti aggiunti in seguito per invitare alla ripetizione, tratti in artificiale sui fix…
    Ecco era questo il mio ‘perch??’.

    E caro Diego, quando mi parli di 5c/6a su placche lisce, posso garantirti che Mario Piotti 32 anni fa sulla via del Nido D’Aquila aveva fatto proprio la stessa cosa, chiodando. E in artificiale su chiodi tradizionali e chiodi a pressione messi a mano dove le fessure erano pericolose da chiodare oltre quel grado. Ricordo benissimo, come ci fossi ora, la placca alla fine del primo tratto coi pressione, chiodo un metro sotto i piedi, piedi su una cengetta, placca liscia sul 6a inchiodabile per andare al chiodo successivo. Sar? salito e risceso 3 volte. Poi mi son fatto coraggio ho strizzato le tacche svase, messo bene i piedini e son passato,

    E questo lo racconto non certo per farmi grosso io, che dopo 32 anni trovo lungo sulle vie del Piotti, anzi, ma per dire che certi livelli di difficolt? non richiedono necessariamente la spittatura sistematica.

    #7598
    alberto
    Partecipante

    che vuol dire "fare cose a modino sulle placche" ??

    Basta andare in Val di Mello e ci si rende subito conto se si possono salire certe placche in pura aderenza e non con le tacche, senza gli spitti. Provate a ripetere "Nuova Dimensione" al Trapezio d’Argento e se ne riparla.

    Che senso ha oggi 2009 fare dell’artificiale sui fix del 10 messi con il trapano??
    Allora da Jim Bridwell, anche solo leggendolo, non abbiamo imparato nulla.

    Il problema ? che qualcuno ha decretato che la "Lotta coll’ alpe" ? morta, come se fosse un fatto naturale e ovvio invece non ? cos?.

    Poi c’? la "Valorizzazione" termine veramente brutto, mi sa di politichese.

    Poi c’? la "Messa in sicurezza" roba da protezione civile. Manco una via fosse un poggio franoso di una strada.

    #7599
    Anonimo
    Ospite

    Dal basso della mia esperienza per? mi sentirei pi? sicuro con i fix…

    E’ vero che una volta non li avevano e finivano ugualmente le vie, per? ? altrettanto vero che in montagna, nonostante fossero pochissimi i praticanti, gli incidenti erano molti!

    Poi vi prego non mi uccidete, sono un topo da monotiro… B)

    #7600
    Anonimo
    Ospite

    Dal basso della mia esperienza per? mi sentirei pi? sicuro con i fix…

    Beh, che discorsi, ? ovvio.
    Il fatto ? che warthog e bonatti insistono perch? vedono le cose dal punto di vista degli apritori, o meglio del valore di un’apertura.
    Solo che bisognerebbe capire qual ? l’obiettivo che di volta in volta gli apritori si prefiggono: se fare un’apertura "di valore", il che potrebbe anche voler dire lasciare placche di 10 e pi? metri sprotette e improteggibili (cose quasi normali in alcune zone alpine); oppure aprire un itinerario con l’evidente intenzione pi? o meno "commerciale" di farci andare la gente, senza troppe pretese di performance… Chiaro che se lasci i fix a 2 m su tutta la via, su gradi al massimo 6a o 6b, la gente poi ci andr?.
    Io qui non voglio giudicare nessuno, sto solo analizzando la situazione. Purtroppo alpinismo e arrampicata stanno diventando mondi sempre pi? lontani…

    #7601
    Anonimo
    Ospite

    Visto che siete cos? culturosi, dotti, sulla storia dell’alpinismo come mai non vi ricordate le innumerevoli e aspre polemiche che x anni attraversarono il mondo dei rocciatori quando fu introdotto l’uso dei ch. di sicurezza? Gli stessi discorsi che certi puristi fanno oggi sull’uso dei spit/fix : "dichiarazioni di principio", "un offesa alla cultura "alpinistica", la "lotta" contro l’Alpe"(?!?) "sleale e stravolta dall’uso del ch.", "troppo facile cos?", etc. etc. Andatevi a rileggere i dibattiti dell’epoca che si trascinarono x decenni. Fortissimi alpinisti del tempo non esitarono ad utilizzare i "nuovi" ritrovati x garantirsi maggior sicurezza nelle scalate. Poi ci fu l’epoca delle staffe che grazie ai ch. a pressione permettevano le famose direttissime. E anche allora polemiche su polemiche.."l’alpe", "cultura alpinistica" bla, bla…"i carpentieri" "trapezisti del circo" etc. etc. Probabilmente se avessero avuto a disposizione gli spit li avrebbero utilizzati anche allora, in ogni epoca…cos? come appena arrivate le scarpette, le nuove imbracature, le corde indistruttibili, i friends/nut etc. Nessuno va pi? a scalare con i calzoni di velluto, scarponacci e imbrago fatto a vita con la corda con il compagno che assicura a spalla! Via! Allora dov’? il limite? Chi lo stabilisce? Chi ? autorizzato ad autoritenersi depositario della "vera cultura alpinistica"?. Forse solo colui che sale (e scende) senza alcun mezzo se non le proprie braccie e gambe (e cuore) pu? parlare legittimamente di "etica", "audacia", "pelo", "capacit? alpinistiche" REALI e non derivanti dalla conoscenza dei vari e controversi sistemi e manovre di sicurezza. Costui ? il vero cavaliere che combatte con la spada guardando in faccia il nemico gli altri combattono da lontano con cannoni a grande gittata…e ogni tanto magari (e purtroppo) una cannonanta se la pigliano anche loro….

    #7604
    Alessandro Rossi
    Partecipante

    quella parete li non ? certo la sud della marmolada, io non ci ho mai messo ne le mani e ne i piedi ma qualche volta mi ci ? cascato l’occhio e non mi pare un gran boccone da ghiotti. Quindi si arriva al 2009 e gli vien voglia di andar su di li. Via su non hanno mica sciupato un’opera di Donatello, ? vero hanno fatto una via a spit in un posto dove di sicuro si poteva evitare di farlo(e cos? ? successo dall’invenzione dello spit fino ad ieri) ma c’? di peggio nel mondo: traffico, caro vita,delinquenza, perdita di valori, chi pi? ne ha pi? ne metta e chi meno ne ha meno ne metta.
    Una cosa che proprio non mi piace di questa via ? l’esposizione, mi spiego meglio. Come si fa ad andare li e per diciotto tiri dare le spalle alla Nord del Pizzo? ? irrispettoso, guardate che il Pizzo ? permaloso se s’incazza son sassate!!
    magari ? anche una bella via, magari un giorno ci troveremo tutti li a leticarci uno spit, quello lo moschetto io, no l’ho visto prima io!!! :P
    bona bambini!!

    #7605
    alberto
    Partecipante

    Diego scritto:

    Visto che siete cos? culturosi, dotti, sulla storia dell’alpinismo come mai non vi ricordate le innumerevoli e aspre polemiche che x anni attraversarono il mondo dei rocciatori quando fu introdotto l’uso dei ch. di sicurezza? Gli stessi discorsi che certi puristi fanno oggi sull’uso dei spit/fix : "dichiarazioni di principio", "un offesa alla cultura "alpinistica", la "lotta" contro l’Alpe"(?!?) "sleale e stravolta dall’uso del ch.", "troppo facile cos?", etc. etc. Andatevi a rileggere i dibattiti dell’epoca che si trascinarono x decenni. Fortissimi alpinisti del tempo non esitarono ad utilizzare i "nuovi" ritrovati x garantirsi maggior sicurezza nelle scalate. Poi ci fu l’epoca delle staffe che grazie ai ch. a pressione permettevano le famose direttissime. E anche allora polemiche su polemiche.."l’alpe", "cultura alpinistica" bla, bla…"i carpentieri" "trapezisti del circo" etc. etc. Probabilmente se avessero avuto a disposizione gli spit li avrebbero utilizzati anche allora, in ogni epoca…cos? come appena arrivate le scarpette, le nuove imbracature, le corde indistruttibili, i friends/nut etc. Nessuno va pi? a scalare con i calzoni di velluto, scarponacci e imbrago fatto a vita con la corda con il compagno che assicura a spalla! Via! Allora dov’? il limite? Chi lo stabilisce? Chi ? autorizzato ad autoritenersi depositario della "vera cultura alpinistica"?. Forse solo colui che sale (e scende) senza alcun mezzo se non le proprie braccie e gambe (e cuore) pu? parlare legittimamente di "etica", "audacia", "pelo", "capacit? alpinistiche" REALI e non derivanti dalla conoscenza dei vari e controversi sistemi e manovre di sicurezza. Costui ? il vero cavaliere che combatte con la spada guardando in faccia il nemico gli altri combattono da lontano con cannoni a grande gittata…e ogni tanto magari (e purtroppo) una cannonanta se la pigliano anche loro….

    Le cannonate nella vita le prendiamo tutti, sia i PURISTI (come li chiami te) che gentaccia questi puristi…; sia i..??? ..non puristi. Non siamo i padroni del mondo anche se ci comportiamo come tali.

    Quanto alla polemica alpinistica, sono d’accordo con te ? sempre esistita, la mia non ? una critica allo SPITTO , se cos? fosse predicherei bene e razzolerei male.

    Io voglio fare un ragionamento che va oltre.

    Perch? si va in montagna a scalare pareti? Per puro divertimento. Allora ? giusto spittare tutto in modo seriale in modo da abbattere il pi? possibile i rischi e garantire a TUTTI il divertimento, un p? come in un parco giochi.

    Se invece si va in montagna con un’idea diversa, cercando l’avventura, l’incertezza, il gusto della ricerca della scoperta , insomma facendosi le "Seghe mentali" allora io credo bisogna darsi delle regole , dei limiti all’ aggressione delle pareti perch? altrimenti tutto questo verr? cancellato.

    #7606
    Guido
    Partecipante

    a proposito di parco giochi..di metallo, ecc…
    ? dalle 2 di oggi che sono davanti al computer ad inserire nella guida tutte le falesie con ogni singolo monotiro (vi assicuro che mi sto facendo un viaggio…:sick:, e confermo che stasera naufragher? sulla tematica Candalla fino a tarda serata!!), e fruga fruga che ho trovato?
    cercando informazioni sulla falesia della grotta della scaffa ? saltato fuori un file

    http://www.toscoclimb.it/speciali/speciali/falesia_scaffa/Falesie_Scaffa_tc.pdf

    ho riguardato i gradi, ecc…poi arrivo in fondo e taaaaaaaaac ecco piazzata la finezza: una via ferrata dalla grotte della scaffa al sentiero che da calomini va a vergemoli in costruzione :blink:

    c’? qualche buon anima garfagnina che ? stato l? di recente a dare un occhio? la falesia di trombacco ? altra roba vero?
    grazie

    #7608
    Anonimo
    Ospite

    X Bonatti : Ovviamente tra coloro che sparano da lontano cannonate e che possono prenderle da nemici senza volto mi ci metto anch’io che uso ch., friends, corde, quando capita, spit/fix etc. Etc. (magari avessi il coraggio, la forza, la motivazioni interiori x fare le pareti in libera e in libera riscenderle…).
    Anch’io credo che un alpinismo di ricerca e di avventura, che spesso non ? strettamente vincolato al "grado" come le cosidette vie "moderne" (se non si apre una via con almeno un 6a si ha quasi "vergogna" a presentarla), sia il pi? bello e affascinante ma voglio anche lasciare spazio anche a chi desidera farsi un’arrampicata pi? in "relax" (fix e soste gi? pronte) concentrandosi unicamente sul passaggio tecnico e l’arrampicata pura e semplice. Un luna park l’arrampicata in montagna non sar? mai. Recenti drammatici avvenimenti ce lo confermano. Non credo che i fix messi sulla nuova via di Barsuglia abbiano "alterato" l’ecosistema della parete in questione e della zona circostante (sono ben altri i problemi ambientali delle Apuane e della Terra in generale). Se non piace , non se ne condivide la filosofia e l’impostazione, non ci si va e si cercano itinerari pi? aderenti alla nostra visione dell’alpinismo. Non ? questione di essere puristi che poi non vuol dire assolutamente niente. Ripeto in quest’ottica solo colui che va libero x i monti senza cordame e ferraglia pu? dire di essere "puro" scalatore e di non fare alcun danno, seppur infinitesimale alla montagna. Gli alpinisti del primo Novecento pensavano di essere pi? puri e etici (e coraggiosi) rispetto a coloro che iniziavano a usare i chiodi. Chi ora usa solo chiodi pensa di avere un "limite" e pi? rispetto per la montagna rispetto ai "fixati"…in un lontano futuro i vecchi fixaioli diranno "adesso basta!" se qualcuno inventer? nuove diavolerie x arrampicare ancora + sicuri….
    Un saluto

    #7610
    Anonimo
    Ospite

    guido scritto:

    a proposito di parco giochi..di metallo, ecc…
    ? dalle 2 di oggi che sono davanti al computer ad inserire nella guida tutte le falesie con ogni singolo monotiro (vi assicuro che mi sto facendo un viaggio…:sick:, e confermo che stasera naufragher? sulla tematica Candalla fino a tarda serata!!), e fruga fruga che ho trovato?
    cercando informazioni sulla falesia della grotta della scaffa ? saltato fuori un file

    http://www.toscoclimb.it/speciali/speciali/falesia_scaffa/Falesie_Scaffa_tc.pdf

    ho riguardato i gradi, ecc…poi arrivo in fondo e taaaaaaaaac ecco piazzata la finezza: una via ferrata dalla grotte della scaffa al sentiero che da calomini va a vergemoli in costruzione :blink:

    c’? qualche buon anima garfagnina che ? stato l? di recente a dare un occhio? la falesia di trombacco ? altra roba vero?
    grazie

    Ma fammi capire una cosa, tu stai scrivendo una guida, senza nemmeno visitare i posti??
    Reperisci info dal web e via oppure ho capito male?

    Casualmente quando i trapanatori dello struscio marcio accanto alla siggioli erano in azione io ero difronte con il commissario Winchester, per l’appunto ad ammirare e testare L’A1 (per qualcuno V+/A0)moderno su fix…
    Il "soave" rumore del trapano ci ha accompagnato tutto il giorno.. Ora vorrei sapere come si fa a fixare un versante del genere, come gli viene in mente di fare una "via" (se cos? si pu? chiamare) su un pendio con erba e sfasciumi, di fronte alla Nord del Pizzo!!!

    Ma se hanno cos? tanti fixi da buttare che li usino per chiodare nuove falesie, sicuramente molto pi? utili e divertenti che andare a fare dell’A1 su fix nell’appoggiato accanto ad una ferrata..

    #7611
    Anonimo
    Ospite

    Ma se hanno cos? tanti fixi da buttare che li usino per chiodare nuove falesie, sicuramente molto pi? utili e divertenti che andare a fare dell’A1 su fix nell’appoggiato accanto ad una ferrata..

    In effetti… ma la gente che chioda vie da 15 tiri e passa dove li piglia i soldi per tutti ‘sti fix, senza contare i costi di punte e batterie del trapano??? E’ una bella spesa.

    Ma fammi capire una cosa, tu stai scrivendo una guida, senza nemmeno visitare i posti??
    Reperisci info dal web e via oppure ho capito male?

    Qui, scusa se mi intrometto io che non c’entro nulla, penso che tu abbia capito male… mi spiego meglio nell’altro topic che hanno aperto apposta.

    #7613
    Anonimo
    Ospite

    guido scritto:

    a proposito di parco giochi..di metallo, ecc…
    ? dalle 2 di oggi che sono davanti al computer ad inserire nella guida tutte le falesie con ogni singolo monotiro (vi assicuro che mi sto facendo un viaggio…:sick:, e confermo che stasera naufragher? sulla tematica Candalla fino a tarda serata!!), e fruga fruga che ho trovato?
    cercando informazioni sulla falesia della grotta della scaffa ? saltato fuori un file

    http://www.toscoclimb.it/speciali/speciali/falesia_scaffa/Falesie_Scaffa_tc.pdf

    ho riguardato i gradi, ecc…poi arrivo in fondo e taaaaaaaaac ecco piazzata la finezza: una via ferrata dalla grotte della scaffa al sentiero che da calomini va a vergemoli in costruzione :blink:

    c’? qualche buon anima garfagnina che ? stato l? di recente a dare un occhio? la falesia di trombacco ? altra roba vero?
    grazie

    Ciao Guido
    Io ci vado spesso l?, e anche alla falesia di trombacco.
    La prima ? appena prima del ponte sulla diga, mentre per la seconda devi arrivare al paese di Trombacco, direzione grotta del vento, e 100m dopo il paesino sulla destra trovi una bacheca con descritte tutte le vie, e il sentiero di accesso.

    Per la ferrata, a quel che so io era pre-esistente!

    #7614
    alberto
    Partecipante

    Diego scritto:

    X Bonatti : Ovviamente tra coloro che sparano da lontano cannonate e che possono prenderle da nemici senza volto mi ci metto anch’io che uso ch., friends, corde, quando capita, spit/fix etc. Etc. (magari avessi il coraggio, la forza, la motivazioni interiori x fare le pareti in libera e in libera riscenderle…).
    Anch’io credo che un alpinismo di ricerca e di avventura, che spesso non ? strettamente vincolato al "grado" come le cosidette vie "moderne" (se non si apre una via con almeno un 6a si ha quasi "vergogna" a presentarla), sia il pi? bello e affascinante ma voglio anche lasciare spazio anche a chi desidera farsi un’arrampicata pi? in "relax" (fix e soste gi? pronte) concentrandosi unicamente sul passaggio tecnico e l’arrampicata pura e semplice. Un luna park l’arrampicata in montagna non sar? mai. Recenti drammatici avvenimenti ce lo confermano. Non credo che i fix messi sulla nuova via di Barsuglia abbiano "alterato" l’ecosistema della parete in questione e della zona circostante (sono ben altri i problemi ambientali delle Apuane e della Terra in generale). Se non piace , non se ne condivide la filosofia e l’impostazione, non ci si va e si cercano itinerari pi? aderenti alla nostra visione dell’alpinismo. Non ? questione di essere puristi che poi non vuol dire assolutamente niente. Ripeto in quest’ottica solo colui che va libero x i monti senza cordame e ferraglia pu? dire di essere "puro" scalatore e di non fare alcun danno, seppur infinitesimale alla montagna. Gli alpinisti del primo Novecento pensavano di essere pi? puri e etici (e coraggiosi) rispetto a coloro che iniziavano a usare i chiodi. Chi ora usa solo chiodi pensa di avere un "limite" e pi? rispetto per la montagna rispetto ai "fixati"…in un lontano futuro i vecchi fixaioli diranno "adesso basta!" se qualcuno inventer? nuove diavolerie x arrampicare ancora + sicuri….
    Un saluto

    Voglio precisare che la mia non ? una critica ne alla via di Barsuglia ne allo spit, ne voglio istigare nessuno a diventare un Paul Preus della Montagna. Alla pelle ci tengo anchio.
    Siccome io ho una visione romatica, avventurosa dell’alpinismo, dico solo che per preservare questi aspetti bisogna darsi delle regole dei limiti.
    Sempre pi? spesso ci sono delle iniziative che vanno in una precisa direzione: attrezzare in modo sistematico le vie, sia quelle nuove che quelle esistenti.
    Questo non lo trovo giusto, non ? il mio modo di andare in montagna di concepire l’alpinismo.
    Guarda quello che ? successo alla Pania Secca, guarda il Procinto, guarda Pan Pepato. Guarda Dimensione Montagna al Sumbra, ect.

    Quanto al fatto che per essere dei veri "puristi" bisognerebbe ritornare ad usare scarpe ferrate , corde di canapa e pantaloni di velluto, rinunciando a nut , friend, chiodi e cliff , mi sembra una spiegazione assurda.
    E’ proprio grazie a questi nuovi attrezzi che possiamo salire le pareti con buona sicurezza ma con minor impatto possibile, lasciando meno tracce possibili e nel rispetto della roccia che non ? secondario. Rispeto rispetto della roccia.
    Inoltre questi attrezzi moderni si possono usare se la roccia lo permette, presenza di buchi e fessure.
    Con il trapano vai da tutte le parti, Non hai limiti , fori quando, dove e come vuoi.
    Il trapano ? uno strumento potente che permette tutto, ma se non ti dai delle regole, invece di fare dei capolavori fai dei troiai e non mi riferisco alla via di Barsuglia.

    Voglio aggiungere anche un’altro aspetto puramente tecnico: la spit/Fix/catena dipendenza.
    Faccio un’esempio che forse ho gia fatto altre volte. Secondo Torrione del Corchia via classica la ragazza da prima cerca la sosta. Il suo secondo dalla sosta gli urla..guarda che la sosta a volte su presenta anche senza la catena…
    Altro esempio: anni fa ad un corso di aggiornamento per istruttori Cai. Gli istruttori della Scuoa Interregionale di Alpinismo si lamentavano che sempre pi? candidati al corso per istruttori non sapevano chiodare.
    Evidentemente sempre pi? gente va su vie completamente attrezzate, sia lungo i tiri che alle soste, dove non serve chiodare. Risultato si disimpara.
    Attrezzarsi una via, mettere un chiodo, un buon chiodo ? una cosa che da soddisfazione quanto fare un bel movimento di arrampicata .
    Chiodare ? un’arte ed ? importante quanto saper scalare, fa parte del bagaglio tecnico dell’alpinista.
    Questo almeno per me.

    #7622
    Guido
    Partecipante

    bugaboo scritto:

    Ma fammi capire una cosa, tu stai scrivendo una guida, senza nemmeno visitare i posti??
    Reperisci info dal web e via oppure ho capito male?

    allora, io faccio 50.000km di macchina solo per le Apuane per andare a vedere ogni cosa con un impegno di uscite superiori alle 100 annue. Quindi le cose le guardo sempre di persona; se prendo una relazione ? perch? ? fatta da persone di cui posso fidarmi della qualit? del materiale che mi riferiscono (in questo forum ci sono varie persone che mi aiutano e che ringrazio ancora). Internet e le guide pre-esistenti servono per farmi vedere che ci sono delle cose da andare a vedere, le posso usare come base per poi confermarle di persona o farlo fare ad addetti ai lavori. Posso garantire che il lavoro a cui sto dietro da 10 anni non ? fatto cos? alla leggera, anzi probabilmente ? l’opposto per cui non so ancora quando ne verr? a capo. E domani e domenica che piove io sono a guardare qualcosa, non certo a casa.

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