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- Questo topic ha 31 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 11 mesi fa da
Cima.
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25 Giugno 2008 alle 07:57 #2337
Anonimo
OspiteLe placche sommitali
25 Giugno 2008 alle 08:04 #2338Anonimo
OspiteE l’ultima foto stava per costarmi una mano gonfia…
David, la gemella fucsia dovresti conoscerla bene, per quanto riguarda il cappello, un po’ vistoso, lo consiglio a tutti in giornate del genere, ho preso chiaramente ispirazione da un nostro compare di forum ;) e colgo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente.
25 Giugno 2008 alle 19:18 #2339Anonimo
OspiteComplimenti per l’uscita e per le foto! :)
25 Giugno 2008 alle 23:44 #2354Anonimo
OspiteLa prima volta che salimmo il cavallo provammo pi? o meno le stesse cose da voi descritte. Giunti sull?ultima gobba, tuttavia, quella che si affaccia sulla focolaccia, sbagliammo il lato di calata e facemmo una doppia a sinistra, verso il passo, calandoci in un nebbione impenetrabile. Ci trovammo su prati ripidissimi e bagnati privi di alcun ausilio di calata e scendemmo alla buona fino al passo, rischiando di finire nella cava perch? la visibilit? era ridotta ad alcuni metri. A posteriori ? un bel ricordo ma certi errori alle volte si pagano.
Complimenti per la bella e sentita descrizione. Anche se non si capisce che animale ? quella specie di leonessa che si intravede.
26 Giugno 2008 alle 00:05 #2355Anonimo
Ospite…allora sono in buona compagnia!!!
nel senso che anch’io, la prima volta che ho fatto la traversata del Cavallo, commisi lo stesso errore tuo, e cio? quello di scendere dall’ultima gobba sul ripidissimo paleo che si affaccia sulla marmifera; e senza neanche fare una calata in doppia, all’inizio, come avete fatto voi!
a ripensarci, mi vengono ancora adesso i sudorini freddi; non lo rifarei neanche sotto tortura.la leonessa in realt? era un incrocio tra un volpino e qualcos’altro…o ti riferivi alla padrona? B)
26 Giugno 2008 alle 00:49 #2356Anonimo
OspitealfredoV scritto:
la leonessa in realt? era un incrocio tra un volpino e qualcos’altro…o ti riferivi alla padrona? B)
No, di norma so distinguere questo tipo di "animale"…
26 Giugno 2008 alle 01:59 #2357Tula82
Partecipantebellissime foto ragazzi… ve ne frego qualcuna per metterle sul sito
hahahahah si..son proprio un muflone… :laugh: :laugh: :laugh:
Giu… finalmente sono riuscito a sistemare le foto…
Pronti…… VIAAAA !!! (la prima volta che ci rivediamo vi porto anche il CD con le foto originali )
26 Settembre 2008 alle 03:32 #3182Anonimo
Ospitedomenica passata sono stato anch’io con gli amici Ettore ed Andrea a percorrere (o perlomeno tentare) la traversata Contrario-Cavallo ma purtroppo non siamo riusciti a fare il giro completo a causa del cattivo tempo.
Premessa : a biforco c’erano anche delle persone del cai di Prato
Il nostro giro per? ? iniziato da Biforco alle 07:45, in circa 1 ora siamo arrivati da Rolando il pastore alla casa degli Alberghi, dopo circa 1/2 ora abbiamo iniziato la salita della ferrata ad in 1 h e 1/2 siamo arrivati in cima al passo delle Pecore, gi? l? il tempo iniziava a cambiare, nebbia densa e veloce saliva lato mare, ma situazione abbastanza comune in quella zona, di seguito abbiamo salito il Contrario ed il Cavallo fino alla prima gobba che si incontra, durante la salita al Cavallo si sentivano le voci e si vedevano sul Contrario le persone di Prato, dopo 1 ora circa per? abbiamo sentito arrivare un elicottero in zona ed abbiamo subito pensato a loro .
Il tempo di mangiare un panino sul Cavallo alle 13:00 siamo partiti per le seconda gobba ma nel giro di 10′ ? calato un nuvolone che ha portato la visibilit? a 10-15 ml non di pi?, cos? non abbiamo potuto far altro che tornare indietro .Rifare lo stesso percorso era alquanto improbo vista anche la minaccia di pioggia, cos? abbiamo deciso di scendere a foce di Cardeto (tutto sotto la pioggia) e passando dal bivacco K2, il rifugio Orto di Donna (fortunatamente aperto) siamo tornati al passo delle Pecore e percorrendo la ferrata in discesa siamo tornati a Biforco alle 19:15.
Durante la discesa della ferrata abbiamo pi? volte visto l’elicottero sorvolare la zona dell’incidente e recuperare il malcapitato che fortunatamente sembra non abbia avuto grosse conseguenze .
A biforco abbiamo parlato con gli amici di Prato per capire l’accaduto, il signore aveva fatto la ferrata ed il Contrario e si era ricongiunto con altri che avevano salito una non ben chiara cresta, insieme stavano scendendo nel canale che parte da foce di Cavallo quando ? scivolato cadendo .
Chiedo lumi a chi conosce meglio la zona, per capire quale cresta sia quella percorsa, credo sia sulla destra della Foce Cavallo .
26 Settembre 2008 alle 05:11 #3184Anonimo
Ospite[size=2]Ho appena letto il tuo racconto.
Non hai parlato minimamente di progressione in cordata o, quantomeno, di attrezzatura di alpinismo al seguito.
Presumo che tu l’avessi con te, oltre all’attrezzatura da ferrata.Spero che per scendere dal M. Cavallo (con la pioggia in corso) siate passati dal Canale Cambr?n, decisamente meno difficile delle creste della montagna; anche se non del tutto sicuro in caso di acquazzone, per? consente una rapida e agevole discesa.
Apprendo che siete scesi per la via ferrata.
Al tuo posto, dovendo tornare a Biforco, avrei senz’altro percorso il sentiero dei Pradacetti, segnato da non molto tempo anche se non banale e abbastanza impegnativo.
Se sul Pizzo d’Uccello 3 alpinisti sono stati sorpresi da un temporale, avete corso un bel rischio.Dico questo perch? in un topic stiamo discutendo sul soccorso alpino, l’opportunit? di far pagare l’elicottero, il saper affrontare la montagna; e in quest’altro pare che un gruppetto di persone abbia affrontato un percorso tra i pi? impegnativi e rischiosi delle Apuane (gi? in condizioni ottimali di tempo e terreno), apparentemente senza rendersi conto dei rischi e dei pericoli corsi.
——-
Un signore del CAI Prato (Enzo) ? mio amico e mi ha spiegato l’accaduto visto che era presente ed ? stato lui ad allertare il 118.
L’incidente ? avvenuto 100 m sotto la Foce di M. Cavallo, sul versante Sud, in corrispondenza del punto in cui la traccia obliqua a sinistra (scendendo) per evitare un tratto ripido del canale.
Il signore era l’ultimo della comitiva e ad un certo punto ? scivolato (non era ancora piovuto: probabilmente ha messo un piede in fallo) per una trentina di metri.Per fortuna l’episodio non ha causato gravi conseguenze, ma il signore ha davvero rischiato grosso.
In mattinata era salito per la Ferrata e anzich? scendere per i Pradacetti aveva deciso di salire anche il M. Contrario assieme ad altre persone.Forse, ma ? un mio pensiero, si ? affaticato troppo.
M.[/size]
26 Settembre 2008 alle 08:33 #3186Anonimo
OspiteOvviamente con noi avevamo tutto l’occorrente per una progressione in cordata ma abbiamo ritenuto di non utilizzarlo in quanto c’erano le condizioni di sicurezza, sicuramente il percorso fatto ? piuttosto impegnativo in qualsiasi condizione di tempo ma non mi sembra che anche chi l’ha percorso prima di noi (vedi descrizioni precedenti) abbia utilizzato tale attrezzatura .
Per scendere dal Cavallo abbiamo fatto la cresta che va diretta a foce di Cardeto, volutamente abbiamo evitato il canale Cambr?n perch? non l’avevamo mai percorso e non c’erano le condizioni per farlo come prima volta .
Anche il canale Pradacetti lo abbiamo volutamente evitato ritenendolo molto pi? insidioso e pericoloso in caso di pioggia rispetto alla ferrata visto anche che non c’erano temporali.
Quando il tempo ? cambiato e siamo tornati indietro abbiamo valutato il percorso con minor difficolt? e pericoli, probabilmente questo ? un fattore soggettivo, noi ci siamo sentiti pi? sicuri sulla roccia solida che non in un canale di paleo, terra e roccia smossa.
Ti assicuro che abbiamo valutato tutti i rischi possibili ed abbiamo agito di conseguenza .
26 Settembre 2008 alle 17:32 #3189Anonimo
Ospitecerto che fare in discesa la prima quota del Cavallo, sotto l’acqua, non dev’essere stato uno scherzo.
Una domanda a chi ne sa di pi?, ma per fare il Cambron in discesa sbaglio o c’? la possibilit? di attrezzare delle doppie, almeno nella parte alta? In tal caso forse era un’alternativa preferibile, si fa per ragionare, ora a casa davanti al computer ? facile, quando sei l? le cose cambiano. E poi un’altra cosa, Mirto ha sicuramente ragione quando sottolinea l’importanza di aver (e usare) l’attrezzatura alpinistica per una progressione sicura in itinerari del genere, per? anche qui c’? come sempre differenza tra la teoria e la pratica; sul Contrario e sul Cavallo ci siamo stati in tutto 5 volte (se non sbaglio), ogni volta abbiamo incontrato qyalche altro gruppetto di persone e nessuno di questi progrediva in cordata. Forse siamo tutti incoscienti, o forse ripeto mettere in pratica quello che in teoria ? giusto non ? cos? automatico.26 Settembre 2008 alle 20:44 #3190Anonimo
Ospitebufalini scritto:
Quando il tempo ? cambiato e siamo tornati indietro abbiamo valutato il percorso con minor difficolt? e pericoli, probabilmente questo ? un fattore soggettivo, noi ci siamo sentiti pi? sicuri sulla roccia solida che non in un canale di paleo, terra e roccia smossa.
Ti assicuro che abbiamo valutato tutti i rischi possibili ed abbiamo agito di conseguenza .
[size=2]Gli addetti ai lavori e le guide sono tutti concordi nel valutare pi? semplice e molto meno pericoloso il Canale Cambr?n; lo stesso dicasi per il sentiero dei Pradacetti che, malgrado si svolga su terreno a volte molto infido (specie con il bagnato), ha per lo meno il " pregio " di non essere sotto il tiro dei sassi.
Ho visto con i miei occhi, lo scorso anno, i lastroni della ferrata trasformarsi nell’Inferno, dopo un modesto acquazzone di appena 15 minuti (mi trovavo alle Case Carpano).Ognuno poi faccia le valutazioni che crede e scelga di conseguenza; nel fare delle scelte si presuppone di conoscere il meglio possibile la montagna e le possibilit? (vie di fuga) che essa offre.[/size]
x alfredo V
[size=2]Come dice la guida Nerli & C, il Canale Cambr?n " rappresenta la via pi? svelta di discesa dalla cresta sommitale ".
Ci sono tre soste per altrettante calate; la prima sosta ? ben raggiungibile, le altre due (se non ricordo male) sono molto in alto rispetto al fondo del canale, visto che servono in caso di neve.
Il fondo ? erboso, inizialmente molto ripido; la strozzatura presenta un passaggio su blocchi incastrati (I grado scarso).
Per il resto erba e qualche gradone roccia/erba.Se nessuno progredisce in cordata, affar suo: evidentemente la percezione che ho io del rischio mi induce a progredire in cordata.
Se invece mettere in pratica quello che in teoria ? giusto non ? meccanismo automatico, allora mi preoccupo assai.
Questo significa che, prima o poi, il Pegaso torner? a volare, dopo il " volo " di qualcuno che per pigrizia, sufficienza o mancanza di capacit? e valutazione, avr? contribuito ad aumentare le gi? non poche " croci " presenti sulla montagna.M.
P.S. L’ultima " croce " sul M. Cavallo risale allo scorso fine Giugno, sulla cresta Nord, a causa di una scivolata (progressione in libera).[/size]
1 Ottobre 2008 alle 06:44 #3217guido
Partecipanteconfermo, il cambron ? la via pi? facile di uscita. ci sono tre soste x calate di 35 m, in condizioni estive ok si scende anche senza per ripido fondo di paleo :)
1 Ottobre 2008 alle 20:24 #3222Anonimo
Ospitemirto scritto:
Se invece mettere in pratica quello che in teoria ? giusto non ? meccanismo automatico, allora mi preoccupo assai.
Questo significa che, prima o poi, il Pegaso torner? a volare, dopo il " volo " di qualcuno che per pigrizia, sufficienza o mancanza di capacit? e valutazione, avr? contribuito ad aumentare le gi? non poche " croci " presenti sulla montagna.M.
P.S. L’ultima " croce " sul M. Cavallo risale allo scorso fine Giugno, sulla cresta Nord, a causa di una scivolata (progressione in libera).[/size][/quote]
…e basta con questa menata del Pegaso!!!!!!!!!!!!!
Legarsi e non legarsi ? soggettivo, io sulla cresta del Cavallo non mi sono mai legato e a scendere il Cambron nemmeno, ( e non perch? sono pi? bravo o "ganzo" di altri) Luned? sul Grondalpo, apparte per la calata, con 8 pensionati al mio seguito non si ? legato nessuno e non avevo preso nessun tipo di accordo con l’INPS. Non mi pare per? giusto perch? tu ti senti di legarti far passare per inconscienti quelli che invece si sentono di non farlo per "pigrizia":( "sufficienza":blink: o mancanza di capacit? e valutazione:unsure: .
La montagna e l’alpinismo sono attivit? potenzialmente rischiose ognuno sia ben cosciente delle proprie capacit? e di quello che va a fare. Se poi, come nel caso dell’episodio del Cavallo trattandosi di gita CAI, invece ci sono responsabilit? su altre persone, il discorso cambia ( anche io quel giorno sulla Punta Questa rischiaii grosso e ho ammesso il mio sbaglio su questo forum).Altra cosa importante detta da Bufalini:
Ovviamente con noi avevamo tutto l’occorrente per una progressione in cordata ma abbiamo ritenuto di non utilizzarlo in quanto c’erano le condizioni di sicurezza, sicuramente il percorso fatto ? piuttosto impegnativo in qualsiasi condizione di tempo ma non mi sembra che anche chi l’ha percorso prima di noi (vedi descrizioni precedenti) abbia utilizzato tale attrezzatura .
L’attrezzatura ? bene averla, poi ognuno valuti. Poi se te Mirto ti senti di legarti fai benissimo a farlo, e spero di non aver offeso nessuno.
1 Ottobre 2008 alle 21:21 #3225Anonimo
Ospite[size=2]Caro david73,
se rileggi bene il mio ultimo intervento su questo topic, ho espresso delle considerazioni in base a quanto scritto in precedenza dagli altri utenti: n? pi?, n? meno.
Se pensi che io voglia dare dei giudizi sull’operato degli altri, ti sbagli: a me non importa nulla di come gli altri affrontano le salite.Tuttavia permettimi di essere quantomeno " perplesso " se sento dire (anzi, scrivere) che se un gruppetto ben affiatato ed attrezzato, trovandosi in cima alla vetta N del M. Cavallo e venendo a piovere, decida di scendere lungo la cresta N della montagna anzich? lungo il Canale Cambr?n (mi auguro adottando le precauzioni del caso).
Stessa perplessit? per la decisione di scendere per una ferrata sotto la minaccia del temporale e della pioggia.M.[/size]
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