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alebiffi86.
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28 Febbraio 2017 alle 15:37 #25746
alebiffi86
Partecipante[quote=”morefire” post=27323]Si sono io. Comunque, riguardando le foto, vedo che siete belli infangati!! Nome azzeccato. Dal racconto traspaiono sensazioni forti…[/quote]
eh si, appena sono arrivato in sosta nella seconda nicchia ho guardato Davide e gli ho detto :” cazzo Da, più che a fare ghiaccio sembra che esci da una gita speleo!!” :laugh: :laugh:
28 Febbraio 2017 alle 18:52 #25747alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=27320][quote=”bonatti” post=27317]Ale, la deviazione sulla roccia, non rispecchia…. il “Ghiaccio ad ogni costo” ….. :laugh:[/quote]
eh si, in effetti..ma in realtà il nome è riferito principalmente alla testardaggine (soprattutto mia) di tentare anche quando sarebbe il caso di andarsene a casina.. :blush:
comunque in effetti per la gradazione cercherò in futuro di usare scale più specifiche; la scala del misto però non sò proprio come funziona..cioè non sarei in grado salendo un tiro di dire se sia M3,4 ecc..[/quote]
vai a ripetere vie, oramai accettate con queste gradazioni. Poi fai dei paragoni.
Quanto alla testardaggine anche io ho aperto una via e l’ho chiamata “Cercasi ghiaccio disperatamente”… :laugh:
1 Marzo 2017 alle 00:05 #25748alebiffi86
Partecipante[quote=”bonatti” post=27326][quote=”alebiffi86″ post=27320][quote=”bonatti” post=27317]Ale, la deviazione sulla roccia, non rispecchia…. il “Ghiaccio ad ogni costo” ….. :laugh:[/quote]
eh si, in effetti..ma in realtà il nome è riferito principalmente alla testardaggine (soprattutto mia) di tentare anche quando sarebbe il caso di andarsene a casina.. :blush:
comunque in effetti per la gradazione cercherò in futuro di usare scale più specifiche; la scala del misto però non sò proprio come funziona..cioè non sarei in grado salendo un tiro di dire se sia M3,4 ecc..[/quote]
vai a ripetere vie, oramai accettate con queste gradazioni. Poi fai dei paragoni.
Quanto alla testardaggine anche io ho aperto una via e l’ho chiamata “Cercasi ghiaccio disperatamente”… :laugh:[/quote]
eh,eh..com’era quel detto? in periodo di carestia ogni colata è galleria..umm,mi sà che non era proprio così e forse riferito ad un altra cosa.. però sempre “umida” comunque! :laugh: :laugh: :laugh: :evil: :evil: :evil:
1 Marzo 2017 alle 13:54 #25749Giovanni
PartecipanteComplimenti per le due vie aperte, davvero notevoli. Al di là delle vie in questione, le quali posso solo ammirare e non ripetere né tanto meno giudicare con attenzione, ci tenevo a sottolineare chi sono Alessandro e Davide come alpinisti e, soprattutto, come persone. Alessandro lo conosco bene per aver condiviso con lui belle avventure e credo che la sua forza sia nella determinazione, nella coerenza con sé stesso e la sua visione di un alpinismo sia su roccia che ghiaccio fatto di esplorazione e avventura (come dimenticare quando vedemmo finalmente il cartello per il sentiero al Monte Alto o quando arrivammo a Fiume Nero dopo il Canale Tua al Pizzo Redorta?).
Davide lo conosco meno e di lui mi ha impressionato molto la caparbietà con cui si è dato alla montagna: scelte di vita, costanza, allenamento e tanta, tanta passione. Bravo, non è da tutti fare le cose che hai fatto nell’ultimo anno alla tua età (due 6000; vie nuove di misto difficili). Complimenti ancora per le persone che siete, il vostro alpinismo e le vostre scelte.
1 Marzo 2017 alle 19:52 #25750alebiffi86
Partecipante[quote=”GiovanniTecchia” post=27328]Complimenti per le due vie aperte, davvero notevoli. Al di là delle vie in questione, le quali posso solo ammirare e non ripetere né tanto meno giudicare con attenzione, ci tenevo a sottolineare chi sono Alessandro e Davide come alpinisti e, soprattutto, come persone. Alessandro lo conosco bene per aver condiviso con lui belle avventure e credo che la sua forza sia nella determinazione, nella coerenza con sé stesso e la sua visione di un alpinismo sia su roccia che ghiaccio fatto di esplorazione e avventura (come dimenticare quando vedemmo finalmente il cartello per il sentiero al Monte Alto o quando arrivammo a Fiume Nero dopo il Canale Tua al Pizzo Redorta?).
Davide lo conosco meno e di lui mi ha impressionato molto la caparbietà con cui si è dato alla montagna: scelte di vita, costanza, allenamento e tanta, tanta passione. Bravo, non è da tutti fare le cose che hai fatto nell’ultimo anno alla tua età (due 6000; vie nuove di misto difficili). Complimenti ancora per le persone che siete, il vostro alpinismo e le vostre scelte.[/quote]
Giò ti ringrazio tanto per le belle parole; una delle cose che ho sempre cercato nell’alpinismo è la costruzione di rapporti sinceri,leali,veri e devo dire che in questo la montagna non mi ha quasi mai deluso; con te e tanti altri si è creata davvero una bella amicizia consolidata dal aver affrontato insieme rischi,paure e disagi; certo, non sempre è così..purtroppo a volte la montagna può anche dividere le persone (vedasi i casini che succedono in Himalaya) ma in linea generale,almeno nel “dilettantismo” trovo che sui monti sia più facile ritrovare quella spontaneità nelle relazioni che la società moderna ci ha tolto; comunque anche tu sei un ottima persona nonchè socio di cordata!
14 Marzo 2017 alle 02:25 #25782marco
PartecipanteIl racconto, foto e testo, della prima ripetizione della via “Ghiaccio a ogni costo”:
http://www.alpinistidellambrusco.org/2017/03/il-grande-giorno-delle-linee-magiche.html14 Marzo 2017 alle 13:43 #25783alebiffi86
PartecipanteComplimenti Marco! sono contento che la prima ripetizione sia stata vostra; come “padroni di casa” della zona ve la meritavate proprio e siete stati anche ripagati da bellissime condizioni; sinceramente pensavamo che ormai per una ripetizione se ne parlasse l’anno prossimo o peggio ancora che sarebbe finita buttata lì visto che trovarla ben formata è abbastanza raro e invece avete saputo cogliere l’attimo perfetto! ancora bravi!
17 Marzo 2017 alle 13:08 #25789Anonimo
Ospitenelle foto da lontano sembra addirittura l’Ipercouloir !!! :)
…poi in velle da vicino si capisce invece che e’ la via dell’orto (nel senso del fango!) ;)scherzi a parte…bravi!
ora si vole vedere qualche bella foto alpina!17 Marzo 2017 alle 13:13 #25790Anonimo
Ospite[quote=”alebiffi86″ post=27320]
comunque in effetti per la gradazione cercherò in futuro di usare scale più specifiche; la scala del misto però non sò proprio come funziona..cioè non sarei in grado salendo un tiro di dire se sia M3,4 ecc..[/quote]
i gradi su ghiaccio e misto…
discorso di una noia spossante (ma alle volte aiuta a capire che si e’ fatto…e cosa si puo’ tentare…)
per cui saro’ degno del discorso…e quindi noiosissimo!come dice Alberto la cosa migliore e’ far salite, tante, e poi confrontarle.
avendo bene in mente che vicini al proprio limite le cose sembran tre volte piu’ dure…per i gradi su ghiaccio trovi le definizioni ovunque. son pendenza, continuita’ e qualita’ a dare il grado
per il misto le cose son meno chiare. ecco qualche “spunto” sui i gradi M:– l’M5 e’ come un V+ in scarponi (che non vuol dire che lo stesso tiro d’estate e’ V+…ma che la sensazione/fatica nel farlo e’ come quella di fare un V+ in scarponi d’estate). piu’ o meno corrisponde al vecchio TD su misto.
– l’M6 e’ come un VI+/VII…in falesia lo fan tutti, ma su roccia cosi’ cosi’, mica tanto protetto, magari su di una grande parete e con lo zainone…non c’e’ poi la fila. e’ circa il vecchio ED su misto
– l’ M7 e’ come un VIII d’estate…e via andare…
tieni presente che la vecchia scala dava adito a un sacco di confusione.
per le salite tecniche il grado veniva dato dal tiro piu’ duro, indipendentemente dal fatto che fosse la nord delle droites o una cascata in valle.
bisogna poi aggiungere che nel tempo le salite si sono svalutate parecchio, soprattutto su ghiaccio, grazie ai progressi tecnici (gli omini che stanno “tra il casco e i ramponi” son cambiati molto meno…).
l’esempio piu’ lampante e’ la classica Ginat alle droites (che, per metter le mani avanti…non ho fatto! :) ;) …ho fatto tutte vell’artre!!! :evil: ;) )
non metto in dubbio che con gli chacal fosse ED-…e che il pendiazzo centrale facesse una paura boia in caso di ritirata.
ora, con le quark in mano e i ramponi rigidi, e’ giustamente considerata TD…
inoltre il temuto pendiazzo ora, se devi, lo scendi su abalakov.`nzomma…secondo me l’unico modo per capirci qualcosa e’ farne tante, e in luoghi (tradizioni) diversi.
anche se alla fine la scala piu’ chiara rimane quella del Bursi:
– salgo
– scendociao!
18 Marzo 2017 alle 15:47 #25791alebiffi86
PartecipanteGrazie per le informazioni; adesso ho qualche elemento in più per poter valutare.
comunque visto che l’argomento è molto utile ed interessante per molti a breve apro un topic dedicato e proseguiamo il discorso; ci sono ancora molte cose che vorrei sapere, ad esempio come si grada nel dry tooling puro e perchè (domanda assolutamente non polemica ma conoscitiva) in ghiaccio salato la scala M non l’avete utilizzata; poi c’è un altra categoria di vie (le famose “snowed up” di cui è pieno il Ben Nevis) che sembrano un po’ a metà strada tra misto classico e dry e anche qui vorrei capire come vengono valutate; grazie -
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