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alebiffi86.
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4 Giugno 2012 alle 17:12 #15114
Anonimo
OspiteRecidivi, siamo tornati anche per la Benincasi-Canciani 1970. Non so se abbiamo seguito la via originale (anzi in un punto abbiamo sicuramente sbagliato). In parete non abbiammo trovato niente tranne un cordone nella parte bassa. Complessivamente la roccia ? un po’ meglio che sulla variante diretta della Nerli ma ci sono un paio di punti pessimi, molto pericolosi (anche a causa del nostro errore) e disturbati dall’erba. La parte finale, sul filo del pilastro ? migliore: molto aerea e con tratti belli. Le difficolt? del tracciato da noi seguito sono paragonabili alla Nerli ma molto pi? continue.
Ho messo qualche foto sulla pagina FB di Versanteovest. L? Michele Salvadorini mi ha detto di averla salita anche lui qualche tempo fa e che la via ? stata gi? ripresa pi? volte.
Se qualcuno ha una relazione pi? aggiornata la pu? postare?
Grazie e salutoni,
cris4 Giugno 2012 alle 19:05 #15117Anonimo
OspiteHo visto le foto delle salite su FB. Complimenti vivissimi! Bella anche questa riscoperta e rivalutazione della suggestiva parete sud dell’Altissimo e di conseguenza di tutta la zona.
Saluti4 Giugno 2012 alle 19:36 #15119nonno
Partecipanteciao cristiano ;) per fortuna mi avevi appena detto di aver fatto il pieno dell’altissimo….di nuovo complimenti:)
4 Giugno 2012 alle 20:16 #15120alberto
Partecipantecristiano scritto:
Recidivi, siamo tornati anche per la Benincasi-Canciani 1970. Non so se abbiamo seguito la via originale (anzi in un punto abbiamo sicuramente sbagliato). In parete non abbiammo trovato niente tranne un cordone nella parte bassa. Complessivamente la roccia ? un po’ meglio che sulla variante diretta della Nerli ma ci sono un paio di punti pessimi, molto pericolosi (anche a causa del nostro errore) e disturbati dall’erba. La parte finale, sul filo del pilastro ? migliore: molto aerea e con tratti belli. Le difficolt? del tracciato da noi seguito sono paragonabili alla Nerli ma molto pi? continue.
Ho messo qualche foto sulla pagina FB di Versanteovest. L? Michele Salvadorini mi ha detto di averla salita anche lui qualche tempo fa e che la via ? stata gi? ripresa pi? volte.
Se qualcuno ha una relazione pi? aggiornata la pu? postare?
Grazie e salutoni,
crisciao Cristiano e complimenti , nonostante la roccia non proprio ideale, la sud dellAltissimo ha una grande attrattiva.
La sud dell’Altissimo ? un p? come le ciliege…una tira l’altra….;)
Ho molti dubbi che la via sia stata ripresa pi? volte.
Io so di una ripetizione di parecchi anni fa di Alessandro Angelini di Forte dei Marmi con Giorgio Buonaccorsi di Viareggio.
5 Giugno 2012 alle 04:04 #15125guido
Partecipanteho visto le foto…tanta roba…:blink:
20 Giugno 2012 alle 04:06 #15296Marco di AS
PartecipanteRispondo finalmente a Bonatti sul quesito posto ad Angelo Nerli: ha letto attentamente la relazione e l’ha anche confrontata con quanto scrisse sulla guida. Pur non potendosi ricordare bene i singoli passaggi, visto il tempo trascorso (la ricorda come una delle prime vie che ha fatto), gli sembra che il percorso sia quello che hai descritto tu e che del resto non possano esserci sostanziali alternative. :)
Marco
20 Giugno 2012 alle 17:17 #15306alberto
PartecipanteMarco di AS scritto:
Rispondo finalmente a Bonatti sul quesito posto ad Angelo Nerli: ha letto attentamente la relazione e l’ha anche confrontata con quanto scrisse sulla guida. Pur non potendosi ricordare bene i singoli passaggi, visto il tempo trascorso (la ricorda come una delle prime vie che ha fatto), gli sembra che il percorso sia quello che hai descritto tu e che del resto non possano esserci sostanziali alternative. :)
Marco
grazie Marco.
sono passati tanti anni e quindi mi immagino che non si ricordi i particolari.
Sulla relazione della guida c’? scritto poco ? molto stringata .
Un p? alla Gary Hemming….attacco e uscita…:laugh:
18 Marzo 2019 alle 23:50 #51210morefire
PartecipanteSabato scorso abbiamo ripetuto la via Nerli… o quasi…
Sul passaggio chiave dell’ultimo tiro, per fortuna esposto e ben protetto, una banale caduta di pochi metri mi ha procurato la distorsione a una caviglia. Siamo perciò stati costretti a chiamare i soccorsi, giunti in breve tempo con l’elicottero Pegaso.
Ringrazio tutta la squadra di soccorso, che ha operato in maniera impeccabile, anche oltre il dovuto.Alcune considerazioni sulla salita, che non sembra molto battuta…
La roccia, come noto, è quasi sempre brutta e costringe ad un’arrampicata sulle uova, nulla di molto peggio di altre vie apuane. Via molto logica e intuitiva, sempre sul filo dello spigolo per diedri e costoni erbosi. Ci sono alcune soste su coppie di chiodi, non sempre utilizzate quando incontrate a metà corda, per il resto un solo chiodo di passaggio. Usati friend medi e piccoli, dadi e chiodi. Solo per amanti del genere, ma a me è piaciuta, peccato non averla finita.
Lungo la via abbiamo incontrato e rimosso una corda e qualche rinvio rimasti da un incidente del 2010 di cui si trova traccia sul forum. Poco dopo purtroppo è toccato a noi abbandonare del materiale: le due mezze corde sono rimaste nei pressi della sosta alla base dell’ultimo tiro.19 Marzo 2019 alle 18:20 #51211morefire
PartecipanteRelazione della ripetizione (quasi) del 16/3/2019
Avvicinamento:
Dalle Gobbie al passo degli Uncini per il sentiero 33. Scendere dal passo sul lato marittimo (indicazione “cava colonnoni” su un sasso e segni rossi) per sentiero poco marcato che, dopo un tratto in discesa, traversa ai piedi della parete fino a incontrare il sentiero 32. Proseguire su questo, esposto e a tratti attrezzato. Il secondo tratto di cavo è quello che interseca il pilastro sinistro dove sale la via Nerli. 1 ora e 30 dall’auto. Attacco a destra della costola.Relazione:
I) Salire a destra della costola lungo una bella ma delicata spaccatura/diedro, proseguire lungo la coricata costola che alterna erba e ravanage ad alcuni passaggi in arrampicata sulle uova. Sosta su albero 55 mt.
II) Seguire il facile rimanendo sempre vicino al filo. Superare alcuni alberelli, placconate molto marce e solito terreno apuano fino a un terrazzino alla base di un diedro. Sosta su friend 60 m. Il tiro più marcio di tutti, un chiodo di passaggio.
III) Superare il diedro a gradoni, poi avanti su solito terreno infido e disturbato dell’erba. Sosta su friend 55 m.
IV) Salire mantenendosi poco a destra dello spigolo. Alcuni passaggi più duri lungo una fessura con roccia malferma. Sosta già in loco con chiodo e spit 55 m.
V) Rimontare il risalto sovrastante, poi per solito terreno fino alla sosta con tre chiodi, in un terrazzino sotto ad una caratteristica placca; 30 m.
VI) Traversare subito verso destra per più duro ma bel passaggio aggirando lo spigolo per entrare nel diedro retrostante (probabilmente si può raggiungere il diedro anche più sotto, traversando poco più in basso della sosta, chiodi, disturbato dell’erba). Uscirne subito (chiodo) a destra per la prima di due fessure oblique, aggirare delicatamente lo spigolo su roccia dubbia e proseguire dapprima per placca poi su terreno più erboso, roccia marcia poi detriti, fino al terrazzino dove si sosta comodamente a friend, 40 m.
VII) Salire il diedro sopra la sosta uscendo su comodo terrazzo. Salire la parete di destra, traversando delicatamente, per la roccia infida e le difficoltà più sostenute su placca compatta e passaggi obbligati, verso destra. Sulla placca messo micro friend e due chiodi, poi la caduta appena prima dello spigolo. Forse sono salito troppo in alto invece di “Traversare a destra in leggera discesa” come da relazione di Alberto. In questo tratto abbiamo lasciato tre chiodi, uno sul terrazzino (possibile sosta) e due sulla placca.Via non è proprio consigliabile ma mi è comunque piaciuta. Arrampicata varia, quasi sempre sulle uova ma sotto controllo. Sempre sullo spigolo del grande pilastro e di grande logicità. Difficile sbagliare itinerario. Non ho messo difficoltà, che comunque corrispondono a quelle relazionare da Alberto, perché a mio avviso poco indicative su questo terreno dove la maggior parte di appigli e appoggi sono da scartare…
19 Marzo 2019 alle 18:53 #51214morefire
PartecipantePrimo tiro:
Secondo tiro:
S2 e la partenza del terzo tiro
Lungo il quarto tiro
Sesto tiro
In vista della sesta sosta
Ambientone! Sulla destra la costante compagnia del pilastro centrale
La placca del settimo tiro. La caduta all’estrema destra della foto.
21 Marzo 2019 alle 18:42 #51219alebiffi86
PartecipanteCiao Marco! complimenti per il tentativo..mi spiace che sia finita così, è stata davvero solo sfiga, ormai eravate fuori! volevo chiederti una cosa: sei sicuro che nella parte bassa avete fatto la Nerli? dalle foto sembrerebbe quasi la variante diretta Benincasi..
21 Marzo 2019 alle 23:16 #51220morefire
PartecipanteNo Alè, non sono sicuro di nulla… purtroppo in questo topic sono sparite le foto di Alberto. In ogni caso abbiamo seguito il pilastro con logica impeccabile. Effettivamente non ci è sembrato di percorrere alcuna costola, né di raccordarci al pilastro principale, né abbiamo trovato tratti in piano o veri e propri colletti, né segni di frana, né molti alberi… La relazione di Alberto ci è tornata molto poco, a parte gli ultimi due tiri.
L’unico punto di riferimento certo è la corda dell’incidente, a cavallo tra i nostri terzo è quarto tiro, e alcuni vecchi rinvii sul diedro del sesto
21 Marzo 2019 alle 23:44 #51221morefire
PartecipanteUn paio di foto dal web con indicato il costolone che abbiamo salito
22 Marzo 2019 alle 14:03 #51223alebiffi86
Partecipantesi, sono praticamente sicuro che avete fatto la Benincasi..ti posto una foto, il tracciato rosso è la Nerli (circa), quello blu è la Benincasi; puoi dirmi se avete seguito la linea blu? in caso affermativo potresti ripostare la tua relazione con l’aggiunta dei gradi di ciascun tiro? (in base alla tua valutazione ovviamente); ho in programma di farci un giro tra non molto (se riesco a convincere il “fortissimo” ad accompagnarmici ) e potrebbe fare comdo..grazie!
22 Marzo 2019 alle 14:23 #51224morefire
PartecipanteAllora ti confermo che abbiamo fatto la Benincasi! Le difficoltà sono omogenee sempre sopra il III ed entro il V. Un po’ meno duri dei due tiri finali
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