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- Questo topic ha 10 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 4 mesi fa da
alberto.
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30 Dicembre 2015 alle 22:51 #23643
alebiffi86
PartecipanteVisto l’inverno pietoso che stà facendo un paio di giorni fà con Giovanni decidiamo di emigrare al nord; l’ispirazione mi è venuta leggendo una relazione di lisa dagli occhi blu (stupenda cascata che parte dalla base del Neri) che è stata ripetuta da poco..anzi colgo l’occasione per ringraziare Ale Climber che mi ha iscritto al gruppo fb cuori di ghiaccio (molto utile!); ho chiesto info hai ragazzi che l’avevano ripetuta e mi avevano assicurato che il Neri era in ottime condizioni (e così è stato); Siamo partiti il 28 da santo stefano, abbiamo raggiunto Madonna di campiglio in mattinata e verso le 13 circa eravamo al bivacco invernale del rifugio Brentei (circa 2 ore e 30 da dove abbiamo lasciato la macchina..ringraziamo l’amministrazione di Madonna di Campiglio per aver chiuso la strada che porta al Vallesinella con le solite motivazioni demenziali e fasciste..vabbè, lasciamo perdere); il bivacco è quanto di più scomodo e sporco mai trovato fino ad ora: non c’è nulla..pochi materassi pieni di escrementi di topo e svariate coperte, stop; ovviamente vista la presenza degli escrementi abbiamo passato una simpatica nottata in compagnia di chi li aveva prodotti: tre simpatici topini ci hanno passeggiato accanto al letto durante la lunga serata!! :angry: :angry:
per non farci mancare nulla faceva pure un freddo cane..abbiamo dormito con circa 6/7 coperte a testa; al mattino sveglia alle 4,45,colazione veloce e si parte per il Neri che abbiamo raggiunto in circa un ora dal brentei (150 metri di dislivello).
Il canale è qualcosa d’impressionante: si sviluppa per ben 900 metri lungo una faglia che separa il crozzon di brenta dalla cima tosa e mantiene pendenze costanti sui 45/50 gradi con un paio di punti in cui arriva a 60; il “ginocchio” si trova circa a metà via ed era parzialmente scoperto presentando del ghiaccio vetrato molto spaccoso, tuttavia stando a destra si passava comodamente su ottima neve; poco dopo il canale spiana per poi impennarsi di nuovo presso un salto più stretto a cui fa seguito un ultima parte incassata sui 50 gradi; l’uscita è stupenda: si passa di netto dalla verticalità e dall’ambiente chiuso del Neri al plateau sommitale della tosa che ci ha regalato un panorama stupendo e un bel sole caldo; dalla vetta si comincia a scendere verso sud, perdendo quota tra varie cengette e seguendo i numerosi ometti; dopo essere scesi di circa 150 – 200 metri si perviene alla prima di due doppie che depositano direttamente sul circo glaciale della vedretta alta; da qui poi un breve canalino consente di abbassarsi ulteriormente; non resta che seguire il facile sentiero che traversando le pietraie a mezza costa conduce al rifugio pedrotti, poi alla bocca di brenta ed infine nuovamente al brentei; giornata con meteo stupendo, temperatura ideale (ne troppo freddo ne caldo),condizioni della neve assolutamente perfette; il giro è davvero infinito, soprattutto la discesa che dalla vetta alla macchina ha richiesto circa 8 ore! (ci è toccata anche un oretta nel bosco con la frontale :P ); comunque una bellissima avventura, siamo rimasti entusiasti..per me era la prima volta in dolomiti e forse è uno dei posti che più mi è piaciuto! gita conclusa con una bella pizza in compagnia di un amico di giò che ha una casa da quelle parti e ci ha offerto anche un bel caffè corretto :P (anzi, lo saluto e ringrazio pubblicamente); un saluto al socio Giovanni, grazie per la compagnia e complimenti (oltretutto se non era per lui mi sà che dormivamo in macchina perchè io non ero in condizioni di guidare quattro ore.. :silly: ); rientro a Spezia verso le 3 di notte…; a breve foto stupendeeeee!!!
30 Dicembre 2015 alle 23:52 #23654alebiffi86
Partecipante30 Dicembre 2015 alle 23:52 #23664alebiffi86
Partecipante30 Dicembre 2015 alle 23:59 #23671alebiffi86
PartecipanteAttachments:31 Dicembre 2015 alle 19:41 #23675alberto
Partecipantecomplimenti per l’idea e per la realizzazione viste le condizioni di zero neve era da approfittare. Il Crozzon è una montagna bellissima.
31 Dicembre 2015 alle 22:08 #23676alebiffi86
Partecipantegrazie! il Brenta è un posto meraviglioso..non vedo l’ora di andare a fare qualcosa al campanile Basso :)
2 Gennaio 2016 alle 13:22 #23677alberto
Partecipante[quote=”alebiffi86″ post=25738]grazie! il Brenta è un posto meraviglioso..non vedo l’ora di andare a fare qualcosa al campanile Basso :)[/quote]
il Campanile Basso di Brenta è stato un simbolo dell’impossibile fino a quando nel 1899 due austriaci risolsero il problema con delle astute traversate.
Per salire sul Basso non hai che l’imbarazzo della scelta.
4 Gennaio 2016 alle 17:18 #23688Anonimo
Ospitecomplimenti a tutti e due…e prego Ale per l’iscrizione al gruppo…sapevo che ti sarebbe piaciuto quel gruppo di matti…a presto un salutone
5 Gennaio 2016 alle 00:51 #23689GiovanniTecchia
Amministratore del forumGrazie a te Ale per lo spunto e per la bella avventura. E’ sempre interessante confrontarsi con un luogo nuovo e sconosciuto. Confermo quanto detto sulla bellezza del Brenta: veramente stupendo come gruppo. Aggiungerei un commento sulla “fauna” locale, ovvero i vari personaggi incontrati: tutti grandi atleti! Compresi i due runner che in diretta ci hanno mostrato come cadere sul ghiaccio e rialzarsi senza farsi male (o quasi…). Un saluto affettuoso a Piero Pantucci che ci ha mostrato la sua casina e offerto grappa & co. Un apuanista, un brentista…. direi soprattutto un grande innamorato della montagna!
Alla prossima
5 Gennaio 2016 alle 01:15 #23690GiovanniTecchia
Amministratore del forumPS: neve fino alle Gorfigliette
5 Gennaio 2016 alle 12:43 #23691alberto
Partecipantesi il gruppo del Brenta è veramente bello il più occidentale delle Dolomiti anche per la presenza di vedrette e canaloni ghiacciati.
Anche la qualità della roccia è di norma delle migliori.
Posso dire di conoscerlo piuttosto bene per avere fatto parecchie salite sulle varie cime e pareti: Brenta Alta, Crozzon, Cima d’Ambiez, Campanile Basso, Torre delle Val Perse, Cima Brenta.
Solo sul Campanile Basso sono salito 6 volte per 6 itinerari diversi.
In particolare ricordo la ripetizione della via delle GUIDE al Crozzon nel 1985 ricorreva il cinquantenario dell’apertura e Bruno Detassis ci regalò un chiodo e una bottiglia di vino che aveva fatto fare apposta per la ricorrenza. -
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