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- Questo topic ha 10 risposte, 4 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 6 mesi fa da
alberto.
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18 Settembre 2011 alle 02:07 #12164
alberto
PartecipanteOggi con Andrea (Nastro…) abbiamo ripetuto la via "VENDETTA DI MONTEZUMA" sul versante nord-ovest del Corchia. La via aperta molti anni fa da 2 miei amici: Giorgio Giannaccini ed Emilio Riccomini meglio conosciuto come il "PICCA" sale nei pressi della via Erik (a sinistra)per poi mirare in alto alla evidente fessura ad arco che incide la faccia destra del pilastro che delimita a sinistra questo settore della parete dividendolo dal settore dell’Arco.
La vie ? piuttosto impegnativa anche per la chiodatura decisamente esigua che costringe sempre ad una ricerca ed interpretazione dell’itinerario non sempre evidente sopratutto nella prima met?.
Usata una serie di friends fino al 3 camalot pi? i micro, piantati alcuni chiodi sia lungo i tiri che alle soste , che poi abbiamo tolto.
Via decisamente interessante , con tratti di bella arrampicata resa delicata ed impegnativa dalla scarsa chiodatura. Roccia nel complesso buona ma che richiede un p? di attenzione perch? non ripulita.
Abbiamo fatto 6 tiri di corda, uscendo nell’ultimo tratto in comune alla Erik.L. I) salire la bella placca subito a sinistra dei chiodi della Erik . 40 mt. 1 spit e frs. IV e V . sosta in comune alla Erik.
L. II) Salire in comune alla Erik 35 mt. IV sosta in comune alle Erik.L. III) Salire dritti (la Erik va a destra) superando da prima una delicata e sprotetta placca in direzione di uno spit per poi affrontare e superare con sostenuta arrampicata un tratto di parete verticale e compatto. Obliquare a sinistra aggirando una zona strapiombante e per belle placche si esce su cengia erbosa. 50 mt. 1 ch. 3 spit e Frs. VI VI+ sostenuto. sosta da attrezzare. Tiro bello ed impegnativo! trovato moschettone di calata su spit.
L. IV) salire sopra la sosta lo spigolo che delimita a sinistra un evidente canalino erboso (1 ch. 1 cless con vecchio cordino) uscendo su cengia erbosa. Si traversa per questa decisamente a sinistra fin sotto lo spigolo finale. 50 mt. 1 ch. 1 cless, 1 fr. V? sosta da attrezzare su grosso spuntone su comoda terrazza alla base del bello spigolo. (c’? una via anche sullo spigolo).
L. V) salire sul blocco sopra la sosta .(1 ch) Ancora alcuni metri (1 CH) poi traversare decisamente a destra lungo una lista per le mani fino ad entrare nella fessura ad arco obliqua a destra. Seguire la fessura ma pi? spesso le belle placche di roccia sulla sua destra (1 spit). Superare muri e pance con bella e sostenuta scalata fino a sostare su terrazzino pochi metri prima dell’incrcio con la via Erik. 50 mt. V* e VI sostenuti , 2 ch. 1 spit diversi Frs e microfr. 1 ch. tolto, sosta da attrezzare. Tiro bello ed impegnativo.
L. VI) obliquare pochi metri a destra e con gli ultimi metri della Erik si esce fuori sulla spalla sommitale.
Non avevamo la relazione quindi pu? anche darsi che l’itinerario da noi seguito non sia esattamente quello originale .
Giorgio sei stato un GRANDE!!! del resto c’era solo da aspettarselo .;)Ci scusiamo con la cordata che saliva la Erik che nostro malgrado abbiamo bersagliato con alcuni sassi.
18 Settembre 2011 alle 19:29 #12166nonno
Partecipante? si era proprio un gran ragazzo:S
20 Settembre 2011 alle 04:33 #12202alberto
Partecipantenonno scritto:
? si era proprio un gran ragazzo:S
Conoscevi Giorgio?
22 Settembre 2011 alle 19:45 #12242nonno
Partecipantescusa il ritardo nel risponderti ma ho poco tempo.ebbene si ho conosciuto Giorgio,prima per il lavoro che svolgeva per conto della propria ditta,andava in giri di rappresentaza e abbiamo scoperto di avere in comune la stessa passione,poi ci siamo ritrovati in giro per le apuane e abbiamo scalato assieme anche alla torre francesca che era la sua passione.purtroppo ricordo molto bene il giorno dell’incidente.c’era un forte vento e lui doveva partire,se non m’inganna la memoria,per la patagonia.be ciao anche a Giorgio
23 Settembre 2011 alle 17:30 #12254alberto
Partecipantenonno scritto:
scusa il ritardo nel risponderti ma ho poco tempo.ebbene si ho conosciuto Giorgio,prima per il lavoro che svolgeva per conto della propria ditta,andava in giri di rappresentaza e abbiamo scoperto di avere in comune la stessa passione,poi ci siamo ritrovati in giro per le apuane e abbiamo scalato assieme anche alla torre francesca che era la sua passione.purtroppo ricordo molto bene il giorno dell’incidente.c’era un forte vento e lui doveva partire,se non m’inganna la memoria,per la patagonia.be ciao anche a Giorgio
ciao
si la Torre Francesca era la passione di Giorgio dove ha aperto diverse vie.
L’incidente ? successo in dicembre sul pilastro dei Carrarini alla Pania della Croce. La giornata era bellissima ma molto fredda con un vento fortissimo.
Lo ricordo bene perch? quel brutto giorno ero con altri amici a fare la Superforato e pur al riparo del vento la roccia era gelida e li mani diventavano viola.24 Settembre 2011 alle 02:42 #12259nonno
Partecipantesai che a distanza di tempo non so perch? ma ricordavo novembre e invece ricordo che stavamo arrampicando al paretone di equi che a quel tempo non aveva ancora divieti.comunque a me piace ricordare lui ed altri ragazzi che con il loro spirito ci trascinavano per i monti.tristezza a parte ,cosa ne pensi della serata di Dolfi?
25 Settembre 2011 alle 03:13 #12260alberto
Partecipantenonno scritto:
sai che a distanza di tempo non so perch? ma ricordavo novembre e invece ricordo che stavamo arrampicando al paretone di equi che a quel tempo non aveva ancora divieti.comunque a me piace ricordare lui ed altri ragazzi che con il loro spirito ci trascinavano per i monti.tristezza a parte ,cosa ne pensi della serata di Dolfi?
A Giorgio lo sprito e la voglia di fare non mancava: Era un vulcano in continua ebollizione.
Alla serata del Dolfi spero proprio di esserci. Penso che avr? sicuramete cose molto interessanti da dirci e da farci vedere.
Complimenti a chi la organizzata.3 Novembre 2011 alle 07:21 #12867fabrizio
Amministratore del forumby Bonatti:
3 Novembre 2011 alle 18:31 #12869alberto
Partecipantequesta foto con il tracciato della via l’abbiamo nella sede della Monteforato. Il tracciato l’ha disegnato Giancarlo Polacci diversi anni fa.
Il percorso da me seguito nella recente ripetizione ? diverso nella seconda met? del terzo tiro. Dove, al terzo spit (con moschettone), noi siamo andati a sinistra invece che traversare a destra destra, passando su bella placca sotto dei tetti che con un p? di attenzione si vedono sulla foto.3 Novembre 2011 alle 19:31 #12870gabriele68
PartecipanteBella! sembra proprio avere una bella linea..
per ora fuori portata, spero un giorno di riuscire a farla.un saluto e grazie per condividere con noi queste informazioni.
4 Novembre 2011 alle 04:21 #12879alberto
Partecipantegabriele68 scritto:
Bella! sembra proprio avere una bella linea..
per ora fuori portata, spero un giorno di riuscire a farla.un saluto e grazie per condividere con noi queste informazioni.
non c’? di che ;) Si la linea ? bella e anche la scalata.
Ho voluto mettere questa foto per ricordare sopratutto un vecchio amico, Giorgio Giannaccini autore di questa via.
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