Re:Altissimo – Sentiero della libert? ?

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#17160
dok
Partecipante

Marco ha scritto:

Comunque per il tratto Polla – sentiero Fanfani – sentiero degli Agheti – collegamento Passo della Greppia/tornante ex marmifera dei Colonnoni rilievi finali e lavori partiranno quanto prima. Sar? in pratica anche un primo ripristino del Sentiero della Libert? "dok"! Naturalmente vi terr? aggiornati su sui progressi.

Marco

…e infatti ho sentito che sabato mattina c’era un certo movimento di pisani diperins? tra le grotte di Cel?, dico bene?
una domanda: ma nel progetto dei lavori ? pure compresa la sistemazione del tratto sottotornante marmifera-Pizzo del Tabarrani, come collegamento tra il 33-Passo della Greppia e le cave?

e per quanto riguarda il <Sentiero della Libert? "dok">, giustamente per distinguerlo da altri <non a denominazione di origine kontrollata>, le ricerca storico-documentaria va avanti in positivo, avendo trovato nuovo materiale [che magari presenter? prossimamente su questa stessa rete] e riletto con maggiore attenzione e magari <cognizione di causa> i vecchi testi: ad esempio, rileggendo <Guerra sulle Apuane>, mi pare che qualche indicazione ci sia, ma a favore dell’identificazione del "Passo del Pitone" con il passo della Greppia:
a partire proprio da questa foto che ni manca solo la parola:

ma alle volte un’inquadratura vale pi? di mille parole: qui i nomi mi pare sono tutti al loro posto, e ogni commento mi pare superfluo. cito piuttosto Vinci Nicodemi laddove racconta [pag.55] il passaggio del fronte per il Passo del Pitone alla guida di circa trecento partigiani [2-3 dicembre 1944]:

A Renara venne tenuto un "Rapporto Ufficiali" e, in seguito a deliberazioni prese, il Comandante Pietro ordin? al Comandante Vinci di passare le linee portando con se tutti i Partigiani sbandati che in quel momento assommavano ad oltre 250 uomini.

PASSAGGIO DEL FRONTE DI OLTRE 300 PARTIGIANI

Appena possibile detti l’ordine di partenza ed il folto gruppo di partigiani part? da Renara per attraversare il fronte. Ci avviammo cos? verso la Linea gotica per raggiungere le truppe Alleate. Da Renara arrivammo in Centurania, poi alle "Strappate" e quindi a "Tecchia". Da qui ci portammo, in fila indiana, al "Passo del Pitone" da dove intendevamo passare per attraversare le linee. Nel frattempo il numero degli uomini era aumentato fino ad oltre trecento perch? lungo il percorso altri, conosciuto il nostro intento, avevano chiesto di venire con noi e si erano aggregati.
[…]
Prima di arrivare al Passo del Pitone mi fermai per far cenno ad ognuno che da l? in avanti bisognava tacere assolutamente perch? stavamo per passare a poche decine di metri dalle truppe nazi-fasciste che avrebbero potuto individuarci e spararci.
Arrivati al Passo trovammo che la visibilit? era molto scarsa e cominciammo la discesa quasi seduti, aiutandoci con le mani e con i piedi per il lungo, scosceso sentiero che, attraverso il Monte Altissimo, conduce al paese di Azzano.

certo da Tecchia ? facile supporre che abbiano preso la via della Greppia, ma il dato ? che passavano <a poche decine di metri dalle truppe nazi-fasciste che avrebbero potuto individuarci e spararci>, laddove pi? avanti [pag. 98], sempre a proposito del Passo del Pitone, si aggiunge che:

All’inizio si passava dal Cinquale, dall’Aurelia e dalla Fortezza, poi da Venturello, dal Carchio e dalla Cardella, ma, poco alla volta, con il completamento dello schieramento delle truppe tedesche e fasciste, ogni valico veniva chiuso.

Rest? aperto soltanto un punto dal quale si poteva cercare di passare […] doveva essere percorso di notte ed in silenzio perch? esposto al fuoco delle truppe fasciste del Battaglione Intra della Monte Rosa posizionato in alto sopra quel sentiero (foto)

prossimit? delle truppe della Monterosa posizionate a poche decine di metri di distanza in alto [Uncini] sopra il passo: non vedo di che altro si pu? parlare qui se non del passo al Pizzo del Tabarrani.
insomma mi pare si possa dire che codesto ?, anche per Vinci Nicodemi, il Passo del Pitone: che vide il suo passaggio il 2 dicembre con trecento partigiani, il tragico 15 dicembre con Marchini e altri e infine l’epopea del "Sentiero della Libert?", ovvero del passaggio regolamentato del fronte fino alla Liberazione.

a questo punto sarebbe davvero interessante sentire Fabri, Pisanino e Guido che in passato hanno tratto da questo libro conclusioni diametralmente opposte, e sapere come la pensano oggi.
francamente non mi pare che ci siano nel libro elementi a favore della loro tesi, a parte quella didascalia della foto del cippo [pag. 63: <Cippo di Marchini e Antolini al Passo del Pitone>], elemento direi del tutto trascurabile rispetto a quelli sopra riportati…ma forse me n’? sfuggito qualcuno?

altro dato significativo ? invece per me il riferimento all’Altissimo: <lungo, scosceso sentiero che, attraverso il monte Altissimo, conduce al paese di Azzano>: infatti sarebbe stato detto diversamente se il passo era presso il valico della Focoraccia [Foce Capraia] o ancor pi? verso Carchio [Palerosa, Finocchiaia]. si potr? obiettare che questo ? un elemento <debole>…s?, ma non marginale, dato che ricorre con una certa frequenza nelle fonti. vediamo qui qualche caso:

[Relazione della compagnia ?Enrico Paolini? del Gruppo Patrioti Apuani]

?Ore 24 si parte da Renara per attraversare il fronte. Ore 7 del 3 dicembre arrivo degli uomini oltre le linee dopo una terribile marcia condotta sul selvaggio monte Altissimo, tenendosi lontani da viottoli e terreni su terreno praticabile. Gli uomini giungono affamati, laceri, molti scalzi perch? le scarpe non hanno resistito al lungo cammino: Raggiungono il comando alleato di Seravezza e da l? a Pietrasanta."

[Federigi, Versilia Linea Gotica]

Un’altra importantissima missione che transita alle falde dell’Altissimo ? quella guidata da Pietro Del Giudice, il comandante dei Patrioti Apuani, subito dopo il rastrellamento tedesco concluso il 2 dicembre. [pag.184]

[Maria Del Giudice, Un uomo di pace in tempo di guerra]

(…)Pietro decise quindi di passare a sua volta il fronte e fare un ultimo tentativo per convincere gli Alleati ad avanzare e allo scopo di organizzare un piano coordinato e comune per lo sfondamento del fronte.
Part? con un gruppo di sei partigiani per Seravezza, attraverso il monte Altissimo (…) [pag.33]

[Cipolllini, Il settore apuo-versiliese della linea gotica]

Arrivato a Forte dei Marmi, presso il comando della compagnia ?Fulgor? della ?F3?, organizzai una squadra di partigiani, mettendo un milione per zaino, quindi partimmo con un automezzo alleato per Seravezza. Consegnai gli zaini con il denaro ai partigiani ed alla loro testa, attraverso l?alta valle del Serra ed i valichi ghiacciati dell?Altissimo, rientrai ad Antona e quindi a Forno.

…e perch? no, anche se non dice espressamente monte Altissimo… il gi? citato Ezio Miniati, Massa sulla Linea Gotica, testimonianza di Pietro [pag. 105]:

Oggi nonostante tutte le cerimonie e le commemorazioni, i cippi marmorei e le facili nostalgie nessuno ha provveduto a ripulire ed a ripristinare, rendendolo agibile, questo ultimo tratto che partendo dal laghetto delle Ca’ di Rho e sotto le cave, porta al Passaggio del Fronte.

ciao
Luca