Artificiale

  • Questo topic ha 25 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da alberto.
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  • #18185
    fabrizio
    Amministratore del forum

    bonatti scritto:

    A quel tempo si saliva la via Licia praticamente di conserva mettendo 2/3 rinvii a tiro, praticamente senza quasi fermarsi mai. Se sarebbe venuto via un chiodo erano cazzi amari.

    Ueli Steck non ha inventato nulla:laugh: :laugh:

    :woohoo: :woohoo: :woohoo:

    #18190
    alberto
    Partecipante

    fabrizio scritto:

    bonatti scritto:
    [quote]
    A quel tempo si saliva la via Licia praticamente di conserva mettendo 2/3 rinvii a tiro, praticamente senza quasi fermarsi mai. Se sarebbe venuto via un chiodo erano cazzi amari.

    Ueli Steck non ha inventato nulla:laugh: :laugh:

    :woohoo: :woohoo: :woohoo:[/quote]

    Fabri non ho esagerato ? la pura verit?.

    A quel tempo il Nona andava di moda e varie cordate facevano a gara a chi ci metteva di meno a salire la parete.
    Quindi per essere veloci bisognava per forza mettere pochi rinvii.

    A proposito di Renato con il quale ho arrampicato parecchio. Me lo ricordo ancora come fosse ora,su per gli strapiombi della Dolfi-Rulli o della Gamma con le scarpe da ginnastica della Superga.

    Agostino che s’incazzava e gli urlava che era pericoloso, che non era il sistema di arrampicare con quelle scarpe lisce…

    Ma Renato aveva ragione. Forse vedeva solo oltre…e i tempi stavano cambiando.

    Renato, la Silvana, il Gigino, Agostino, il Budden, Marietto, il Piotti con il suo "belin"…..quanti ricordi.

    #18194
    fabrizio
    Amministratore del forum

    NOn pensavo che tu avessi esagerato!
    Pensavo solo al pelo e la bravura che ci vuole!:blink: Tanta roba davvero!

    #18195
    alberto
    Partecipante

    fabrizio scritto:

    NOn pensavo che tu avessi esagerato!
    Pensavo solo al pelo e la bravura che ci vuole!:blink: Tanta roba davvero!

    chiaramente sulle staffe bisogna saperci andare.
    Ma non era solo bravura. Soprattutto giovent? e tanto, tanto entusiasmo e un pizzico di sana rivalit?.

    Un po’ come quando Cassin ? passato sotto il sotto il naso ai tedeschi per la prima alla ovest di Lavaredo

    #18199
    Anonimo
    Ospite

    bonatti scritto:

    fabrizio scritto:
    [quote]bonatti scritto:
    [quote]
    A quel tempo si saliva la via Licia praticamente di conserva mettendo 2/3 rinvii a tiro, praticamente senza quasi fermarsi mai. Se sarebbe venuto via un chiodo erano cazzi amari.

    Ueli Steck non ha inventato nulla:laugh: :laugh:

    :woohoo: :woohoo: :woohoo:[/quote]

    A proposito di Renato con il quale ho arrampicato parecchio. Me lo ricordo ancora come fosse ora,su per gli strapiombi della Dolfi-Rulli o della Gamma con le scarpe da ginnastica della Superga.

    Agostino che s’incazzava e gli urlava che era pericoloso, che non era il sistema di arrampicare con quelle scarpe lisce…

    Ma Renato aveva ragione. Forse vedeva solo oltre…e i tempi stavano cambiando.

    .[/quote]

    Anche Miotto e Riccardo Bee arrampicavano con le Tepa Sport!!!

    #18207
    Anonimo
    Ospite

    Ciao vecio (io sono arrivato ai 65). Si sono di livorno e ho avuto la fortuna di arrampicare con Agostino, Mario il Piotti, il Ren?, beppe Pacini, il Lupo e tanti altri. Pensate un giorno mi sono trovato a fare da "guida a Tarciso Pedrotti" forte alpinista trentino con cui mi sono successivamente legato per delle salite in dolomiti. Mi piace questa rivalutazione dell’arrampicata artificiale ( tra parentesi sostituiva egregiamente la palestra per farsi gambe e braccia- provate a fare la direttissima Dibona alla Punta Giovannina nel gruppo delle Tofane). Proprio bei tempi erano. Tra parentesi il giorno in cui uscii dalla prima solitaria incontrai sulla vetta i fiorentini della Piaz che fecero la prima discesa. Proprio altri tempi. Iniziammo ad arrampicare negli anni settanta con le scarpette da ginnastica ( andavamo come scheggie)poi Mario Piotti speriment? una suola della mescola degli zoccoli Schools incollandola sotte le adidas. proprio matti!. Io mi comprai le prime scarpe da aderenza,le Varappe della Galibier. Altra roba. Ma te chi sei mi potresti dire magari il nome visto che ti sei ricordato di me. A proposito quelli che vogliono informazioni di tiri o vie intere di artificiale me lo dicano che li acconter? con piacere. Sergio Lucchesi da Livorno il Budden

    #18210
    alberto
    Partecipante

    budden scritto:

    Ciao vecio (io sono arrivato ai 65). Si sono di livorno e ho avuto la fortuna di arrampicare con Agostino, Mario il Piotti, il Ren?, beppe Pacini, il Lupo e tanti altri. Pensate un giorno mi sono trovato a fare da "guida a Tarciso Pedrotti" forte alpinista trentino con cui mi sono successivamente legato per delle salite in dolomiti. Mi piace questa rivalutazione dell’arrampicata artificiale ( tra parentesi sostituiva egregiamente la palestra per farsi gambe e braccia- provate a fare la direttissima Dibona alla Punta Giovannina nel gruppo delle Tofane). Proprio bei tempi erano. Tra parentesi il giorno in cui uscii dalla prima solitaria incontrai sulla vetta i fiorentini della Piaz che fecero la prima discesa. Proprio altri tempi. Iniziammo ad arrampicare negli anni settanta con le scarpette da ginnastica ( andavamo come scheggie)poi Mario Piotti speriment? una suola della mescola degli zoccoli Schools incollandola sotte le adidas. proprio matti!. Io mi comprai le prime scarpe da aderenza,le Varappe della Galibier. Altra roba. Ma te chi sei mi potresti dire magari il nome visto che ti sei ricordato di me. A proposito quelli che vogliono informazioni di tiri o vie intere di artificiale me lo dicano che li acconter? con piacere. Sergio Lucchesi da Livorno il Budden

    CIAO!! e lo sapevo che eri Sergio!!

    Mi chiamo Alberto Benassi sicuramente non ti ricorderai di me. Quando ci siamo conosciuti io iniziavo.

    Ho scalato con Ren?, con il Beppe Pacini, con Luca Dati che Renato chiamava Gale? e lui s’incazzava, con Agostino con Giustino, con L’imbecaro , con Alessandro Angelini, con il Trentarossi, qualche volta con Mario Piotti, con Fabrizio Convalle, con il Picca, ect. ect.

    Ti ricorderai di Paolone che assieme alla sua compagna la Keina, distinta e sempre elegante Signora inglese, avevano la brandina riservata da un’anno all’altro al rifugio dell’Alpe.

    Mi ricordo di te quando stavi aprendo una via sulla parete nord del Nona insieme ad un ragazzo di cui non ricordo il nome , penso fosse di Viareggio. Non so se poi l’hai terminata.

    Io ho ripetuto tutte le vie in artif.
    Sul Nona la Licia diverse volte.
    La Corrado in Solitaria e la via dei Fiorentini due volte di cui una in solitaria.

    #18222
    Anonimo
    Ospite

    Ma si che mi ricordo di te, giovincello quando cominciavano gi? i primi cappelli biamchi ( gli spaventi presi: un volo sulla via al pilastro sud del Procinto con Sandro il trentarossi, un volo su una ripetizione di una via sul catinacco sempre con sandro e un altro sullo spigolo nord del nona, per fortuna sempra non per colpa mia – terrazzino franato, e vecchissimi chiodi che non si poteva cambiare e che hanno ceduto proprio quando mi ci sono attaccato dopo un tratto di libera e all’inizio dell’artificiale) Ma sono qui a parlare con te. Mi ricordo di una giornata di m…. in cui partimmo con te Luca Dati per fare la via dei fiorentini al Sassorosso. Acqua a ghiaiate e ritorno con le pive nel sacco. Una cosa mi ? dispiaciuta moltissimo , anzi due, il non essereavvertito che la Licia stava male e successivamente anche Agostino e della morte di Sandro Trentarossi avvenuta in dolomiti – infarto in ferrata- solo leggendo Lo Scarpone. Pensa che della Licia l’ho saputo nel 2000 a Sant’Anna di Stazzema ( quando c’era Ciampi al Sacrario) incontrando il Taiuti. Sono rimasto molto male e dire che si racconta che la montagna affratella. Anche se uno se ne ? allontanato per mptivi molto personali non ? detto che debba essere cancellato dal ricordo. Te comunque non c’entri niente in tutto questo. Comunque se tu dovessi rivedere il Ren? digli che lo vorrei contattare. Ti abbraccio Sergio il Budden . Della Via del Nona Nord poi ti parler? ( finita e schiodata l’ultimi due tiri)

    #18230
    alberto
    Partecipante

    Sergio se hai la relazione della tua via alla nord del Nona, mi farebbe molto piacere averla. Per poi magari andare a ripeterla.

    Renato ? tanto che non lo vedo. Ogni tanto vedo la sua nipote, la figlia dell’Adele, che oramai ? una donna e arrampica!!? anche volontaria nel soccorso a Querceta. Credo te ne ricorderai, forse al rifugio l’hai tenuta in braccio.

    Il tempo passa….

    La perdita della Licia e poi di Agostino ha lasciato un vuoto immenso.

    Ho aperto due vie sul versante ovest del Corchia dedicate a loro:

    "STELLA POLARE" alla Licia sul pilastro CIMA 10 come lei era chiamata.

    "ALDEBARAN" li subito a sinistra dedicata al Go.

    Due stelle importanti, come erano importanti queste due persone.

    Mi ha fatto molto piacere risentirti ? come tornare indietro nel tempo e spero che continuerai a scrivere qui, ne hai da raccontare!!
    E mi auguro che ci potremo incontrare di persona.

    Lo sai che la via del Pilastro Sud al Procinto ? una delle poche che mi manca. L’ho fatte tutte, anche quelle pi? dimenticate, dove c’? da cercare i chiodi nell’erba ma dove si respira ancora l’avventura anche se si ? al Procinto.

    #18251
    Anonimo
    Ospite

    Ciao. Per quello che riguarda la via alla parete nord del nona vedo un p? se trovo qualche foto su cui ho tracciato la via.L’ultimo tiro mezzo ( quasi due) usavo a quei tempi gi? una corda di cinquanta metri, ho dovuto schiodarlo perch? non avevo materiali a sufficienza. Il tiro dalla grande cengia dove abbiamo bivaccato con Claudio Grazzini di Viareggio ? attrezzato e strapiombante, dopo la parete appoggia ( non molto) e tra passi in libera e artificiale si arriva a cengione eroso che si vede dal basso. Da l? siamo usciti sulla cresta del Nona, successivamente ci siamo calati dall’alto per vedere se si poteva abbordare l’ultimo tiro leggermente strapiombante. Ne ho fatto uuna ventina di metri ma mentre chiodavo mi si sono rotte due mazzette ed ? cominciato a piovere a sassate.Detti alcune informazioni all’Angiolini quando mi telefon?, molti anni fa, perch? stava preparando una guidina sulle vie in zona.
    Cercher? di darti pi? notizie in merito. Per la via al pilastro sud ti dar? notizie. L’ultimo tiro il Trentarossi l’ha terminato con il Picca, io ero fuori uso per un volo appunto sulla via e per un successivo in Catinaccio.
    Ci sentiamo. Se non ti scoccia dammi il tuo indirizzo email cos? ti posso inviare foro e quanto altro. Sergio il Budden

    #18253
    alberto
    Partecipante

    budden scritto:

    Ciao. Per quello che riguarda la via alla parete nord del nona vedo un p? se trovo qualche foto su cui ho tracciato la via.L’ultimo tiro mezzo ( quasi due) usavo a quei tempi gi? una corda di cinquanta metri, ho dovuto schiodarlo perch? non avevo materiali a sufficienza. Il tiro dalla grande cengia dove abbiamo bivaccato con Claudio Grazzini di Viareggio ? attrezzato e strapiombante, dopo la parete appoggia ( non molto) e tra passi in libera e artificiale si arriva a cengione eroso che si vede dal basso. Da l? siamo usciti sulla cresta del Nona, successivamente ci siamo calati dall’alto per vedere se si poteva abbordare l’ultimo tiro leggermente strapiombante. Ne ho fatto uuna ventina di metri ma mentre chiodavo mi si sono rotte due mazzette ed ? cominciato a piovere a sassate.Detti alcune informazioni all’Angiolini quando mi telefon?, molti anni fa, perch? stava preparando una guidina sulle vie in zona.
    Cercher? di darti pi? notizie in merito. Per la via al pilastro sud ti dar? notizie. L’ultimo tiro il Trentarossi l’ha terminato con il Picca, io ero fuori uso per un volo appunto sulla via e per un successivo in Catinaccio.
    Ci sentiamo. Se non ti scoccia dammi il tuo indirizzo email cos? ti posso inviare foro e quanto altro. Sergio il Budden

    Grazie.

    Ma Claudio Grazzini che non ho pi? rivisto arrampica ancora? Ricordo che a volte arrivava al rifugio accompagnato da suo padre.

    Qualche hanno fa sulla nord del Nona c’? stata una frana e se non erro dalle parti del settore di parete dove credo salga la tua via.
    Per? non sono sicuro che abbia interessato la via.

    La tua via se non sbaglio ? sulla destra? Oltre i grandi tetti centrali.
    Dovrebbe salire subito a sinistra del canale camino Pesi-Barsi? quello parallelo a sinistra dello spigolo dei fratelli Volpato.

    alberto.benassi@ciemsrl.eu

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